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domenica 17 nov
  • Barack Obama a Palermo

    Vi scrivo queste righe sull’onda dell’emozione per la vittoria del candidato democratico alle presidenziali americane. Questa emozione per me deriva non tanto da una disposizione militante, quanto da una riflessione, per così dire, di sistema. Sono, infatti, convinto che gli effetti dell’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, saranno visibili anche in città, proprio perché il cambiamento sarà, è stato, di sistema.

    Ciò non significa sposare una visione messianica della politica: Barack Obama non è il messia, non è, ovviamente direi, il bene, non è per sempre, solo è rappresentativo in questo momento, rappresenta una parte di società occidentale, una visione d’insieme che, per anni, precisamente dagli attentati dell’11 Settembre, è stata messa ai margini della politica, considerata inadeguata ed elitaria ma che pure è stata popolare, perfino alla base della ideologia americana, fondativa delle ragioni stesse per cui l’America, come comunità, è nata.

    Questa visione ha a che fare con l’inclusione dei diversi, con l’apertura del dialogo, e con una retorica, quella del sogno americano, forse, a giudicare dai risultati delle elezioni, per troppo tempo assopita. La storia di Barack Obama è quella del sogno americano, quella di un signor nessuno che riesce a diventare presidente ma è anche un esempio di come proprio a partire dall’integrazione del diverso si possano produrre risorse necessarie per la sopravvivenza e la prosperità di ogni paese. Ciò significa prendere atto, anzi, direi, dato il lieto fine della storia, fare tesoro del fatto che il concetto stesso di “diversità” è sempre una questione di punti di vista e che, perciò, il più diverso, semplicemente cambiando prospettiva, può trasformarsi nel più rappresentativo, nel più uguale. Il più nero di tutti, il più frocio, il più infedele, può essere una risorsa in un sistema di valori condiviso e comunicabile che riconduca la differenza al suo giusto grado di pertinenza.

    Scrive Elena che tutto sommato si tratta di un ritorno all’antico: gli Usa sono sempre stati così e da ciò è venuta, nei secoli, la loro forza.
    Questo ritorno all’antico, allora, sarà utile per tutti. Da ora in poi, sarà forse un po’ più difficile perseguire politiche xenofobe e omofobiche nelle nostre democrazie, proprio mentre il presidente dello stato più importante a livello economico/militare del mondo ha tratto la propria leadership raccogliendo nella diversità.

    Da ora in poi, ci sarà un’alternativa politica visibile e forte alle chiusure etniche del post 11 settembre, ci sarà una comunità che dimostra nei fatti che l’alternativa c’è ed oltre a essere praticabile è pure conveniente, una tale scoperta sarà utile per la destra e per la sinistra, per democratici e repubblicani. Questa comunità darà la linea di sicuro, darà un po’ di coraggio in più al partito democratico italiano, sono sicuro che risveglierà la coscienza di quelli che hanno fatto la primavera di Palermo, quei tanti cittadini, che, aspettano anche loro da troppo tempo, che la loro esperienza, il loro pensiero della città, aperta e democratica, possa ritrovare vigore politico.

    Palermo
  • 95 commenti a “Barack Obama a Palermo”

    1. Condivido pienamente!

    2. Bah, aspettiamo i primi bombardamenti in giro per il mondo (oppure no) e sapremo se sara` cambiato qualcosa…

    3. Oscar, è il modo in cui ha vinto che è il vero cambiamento!

    4. Condivido pienamente. Si dovrà tenere conto di quello che li è successo anche da noi anche se on credo che la speranza in molti di noi sia mai mancata. E mi fa pensare che, per quanto ci possano essere spinte reazionarie, a volte razziste e irrazionali, il mondo va avanti e quello che è successo negli Usa ne è la dimostrazione. Se ne dovrà tenere conto.
      Anzi, il prossimo passo sarà non meravigliarsi del fatto che un nero sia alla casa bianca.
      Ho solo paura che venga preso per un Messia e venga messo in croce al primo errore.

    5. Anch’io nutro ancora una (piccola…) speranza che qualcosa cambi, prima o dopo, anche da noi (Italia, Sicilia, Palermo).
      E, forse, l’elezione di Obama può effettivamente servire da impulso affinchè ciò accada.
      Però, siamo proprio sicuri che tutti coloro che hanno finanziato la sua campagna elettorale, siano effettivamente disponibili al cambiamento?

    6. YES WE CAN!

    7. e il nostro amato sindaco quando sbarack?

    8. Ah Ah Ah Calpurnio, questa è veramente forte…

    9. è il colore della pelle abbronzato,
      è il suo modo intelligente di calamitare attenzione,
      è il fatto che non è un cow-man del Texas in sella al suo cavallo a trottare (J.Wayne style) in mezzo ai pozzi di petrolio,
      è questo ed altro ancora che – a mio modo di vedere – ha, in primis, permesso ad una idea di M.L.King di potere cominciare ad apparire come una nuova possibile realtà!
      The dream is going to come true for many americans and africans and…other people of the world.
      (Immagino una imminente visita del neopresidente alla tomba di MLK).
      Sara’ un presidente intelligente: paragoni tra un vaccaropetroliere texano ed un filosofo? Con tutto il rispetto per il lavoro dei vaccari di tutto il mondo.
      Certamente “Friedman” e la “scuola di Chicago” staranno per un bel po’ di tempo a riposo, nella soffitta degli ultraliberisti americani. E credo che di questi tempi non sarà male nè per gli americani nè per il pianeta. Forse si creeranno le condizioni per una rivisitazione dei sistemi sociali, di welfare, di assistenza, quei valori che fanno parte di un etica che sembrava stesse scomparendo negli ultimi anni, soprattutto dopo lo shock dell’11 settembre. Quello shock dal quale presero il via assurde autoritarie imperialiste ed insostenibili politiche estere mondiali.
      Il fatto che ci sia un presidente USA dal colore della pelle abbronzato non è garanzia di reale miglioramento e quando lo scrivo penso alla presidenza di Kofi Annan alle Nazioni Unite (figura ricordata nella storia per debolezza in uno scenario mondiale di accadimenti molto critici).
      Spero/confido solo in una intelligenza di un filosofo che probabilmente non si puo’ trovare in un cow-man texano intento a salvagurdare l’integrità/produttività dei suoi pozzi di petrolio e a predicare per il mondo la guerra preventiva.
      Spero solo in questo.
      E se quel sogno di MLK un giorno dovesse concretamente avverarsi, Obama ha una buona occasione per dimostrarlo al mondo intero lanciando new sustainable governance systems.
      Quindi dico: HE COULD !

    10. yes, he could. e non ci avrei scommesso un nichelino di zio paperone.
      god bless america (e pure baraccobama).

    11. italia!!!! guarda e impara. il diverso è sempre una ricchezza, con le politiche di vera integrazione di parità di diritti e opportunità, di reciproco rispetto, di cittadinanza attiva, allora vedremo forse un giorno i diversi così definiti dare il loro contributo.

    12. Dichiarazioni dal Mondo:

      Mandela: “Ora tutti possono sognare un mondo migliore”
      Papa: “occasione storica”
      Napolitano: “Gran giorno”
      Berlusconi: “con Obama lavoreremo benissimo”
      Veltroni: “Il mondo può cambiare”
      Vescovo di Baghdad: “Obama, la vera conquista … Visualizza altroè la pace in Iraq”
      Gorbaciov: “Con Obama una perestroika americana”
      Nabih Berri: “Con Obama gli Usa cambiano pagina”
      Annan: “Un evento storico”
      Colin Powell: “Obama si è imposto come americano”
      Barroso: “Con Obama un nuovo patto per mondo nuovo”
      Zapatero: “Si apre nuova era per il dialogo”
      Solana: “L’elezione di Barack Obama significa rinnovamento”
      Scott Turow: “L’America è di nuovo l’America”
      Medvedev: “Spero nel dialogo”
      Olmert: “Usa danno prova di democrazia”
      Merkel: “offro piena cooperazione”
      Sarkozy:”La sua brillante vittoria è la ricompensa per la sua opera instancabile per il popolo americano””
      Vaticano: “grandi attese, Dio l’assista”

      Maurizio Gasparri: “sarà contenta Al Qaeda”
      ASSURDO

    13. Ho come l’impressione che in questo momento la maggioranza al nostro Parlamento stia rosicando…. Speriamo che anche per noi qualcosa possa cambiare.

    14. Mi aspetto che a breve qualcuno accosti OBAMA a Uolter!!sarebbe un accostamento a dir poco sacrilego.Studiate la storia dei democratici americani e poi,ditemi cosa hanno da spartire con i neonati democratici nostrani.

    15. Non parlavo di specifici personaggi, i suoi ideali sono diversi ed in contrasto con la nostra maggioranza (vedi per esempio le minoranze)

    16. Pur essendo di destra, da americano avrei votato per Obama. E’ vero, rappresenta il cambiamento (per il colore della pelle sicuramente), e non vedo l’ ora che si insedi a Gennaio per dimostrare al mondo intero che NON cambierà nulla.
      Non è la politica a cambiare il mondo, bensì al contrario il mondo che cambia il modo di fare politica.
      Nella speranza di sbagliarmi spero che Obama contribuisca attivamente a risolvere i problemi del pianeta (anche il meno visibile).

    17. Condivido in parte il pensiero di Numeroprimo: la storia ci insegna che scelte sbagliate hanno stravolto l’intera umanità. Se Hitler non fosse salito al potere non ci sarebbe stata la II Guerra mondiale con i suoi 9 milioni di morti e 6 milioni di ebrei sarebbero trapassati a miglior vita in maniera naturale nel loro letto. Se lo Zar agli inizi del 900 non avesse affamato la popolazione russa, non ci sarebbe stato Stalin e 60 milioni di russi non sarebbero spariti nel nulla.
      No, è la follia del singolo che scatena la follia collettiva.
      Anch’io, da uomo di destra, avrei votato Obama e spero solo che le aspettative che tutto il mondo ripone su di lui (a parte Gasparri) siano ben riposte: sarebbe drammatico se fosse il contrario.

    18. oggi è un bel giorno e per la prima volta in vita mia vorrei essere americana!

      Gasparri ha perso l’ennesima occasione per pensare prima di parlare.

    19. stalker concordo pienamente, volevo scrivere la stessa frase identica. Oggi è un grandissimo giorno, e per la prima volta dopo tanti anni guardo il cielo e lo vedo azzurro… si può ancora credere in qualcosa di bello, si può ancora sperare in un cambiamento, si può ancora….
      Yes WE CAN!!!

    20. Gasparri ha piu che altro perso l’occasione per tacere e basta.

    21. Veltroni l’Americano è contento. Tutto il PD “si riunirà per festeggiare”(fonte TG3)..Veltroni, cerca di tenere più la testa in Italia – con tutto che c’hai la casa fresca fresca a Manhattan. Non ci vedo che festeggiare la vittoria di un partito di un paese straniero, specie se questi sono gli U.S.A., una galassia a parte. Ma tanto non te ne frega niente, a te come al tuo compare Silvio.

    22. Caro Salvo se non c’era Hitler, ci sarebbe stato Mister X a creare lo stesso macello. L’ estremismo che si era generato ai primi del 900 ha dato la possibilità ad Hitler di metterla in pratica. Infatti nel suo entourage i pazzi non si contavano e se tutta una nazione condivideva il suo pensiero allora le cose sono due o erano tutti fottuti di testa oppure hitler è stato il politico più carismatico del mondo.

    23. Tutti a guardare le mericanate!!!
      Skefèèèè……….Meglio osservare la situazione a Palermo e provincia,ben diversa (per fortuna) dalla cultura dell’Hot dog.
      W il panino con la Meusa

    24. Io d’estate divento più nero. Non lo so, io non mi sono mai posto il problema chi chisto è nero. Forse perché non ho pregudizi o forse perché mi piace vedere le cose al di là dell’apparenza. Mi è sembrato uguale a tanti altri che prima di lui si sono affidati a sondaggisti, comunicatori, consulenti, che hanno speso mazzi di piccioli per impupare messaggi, che hanno utilizzato qualsiasi mezzo lecito e illecito per vendere immagine.
      Boh non lo so. Se c’è voglia di diversità si vedrà perché dice mia nonna che ‘u cavaddu si viri ‘a longa cursa.
      In questo caso però essendo democratico non è cavaddu ma è sceccu!

    25. “In questo caso però essendo democratico non è cavaddu ma è sceccu!”
      @Totò, semi OT, visto che d’estate diventi più nero, mi chiarisci cosa intendi per sceccu rispetto al cavaddu?
      io con uno sceccu a quattro zampe ci vivo a stretto contatto e mi interessa sapere se il pregiudizio verso questo animale ancora esiste…
      per me è un animale riflessivo ed intelligente, se trattato bene (non a lignate) amorevole ed affezionato, poi simbolicamente rappresenta gli ultimi, poi è o era in via di estinzione e tanto altro.
      non è polemica, direi curiosità antropologica.
      scusate, mi sa che è proprio OT, ma spesso mi scappano 🙂
      anzi, ripensandoci mi sembra proprio in tema!!!

    26. Tutto l’entourage del nostro governo tifava apertamente per McCain e ora si congratulano a denti stretti.
      Forse solo Antonio Martino si starà davvero disperando… lui che intrallazzava alla grande con gli accoliti di Bush, adesso dovrà fare i salti mortali per riuscire a rimanere nel giro. Già me lo immagino, che pensa a come utilizzare il metodo Carfagna per avvicinare i nuovi referenti democratici americani…

    27. Io penso che l’elezione di Obama non avrà alcuna ripercussione in città, né nel Partito del nulla democratico. Veltroni ha straperso e non ha ritenuto opportuno dimettersi. Veltroni non è Obama. Non parliamo di Orlando. In Italia il vecchio avanza. A me Obama non dispiace, non mi dispiace l’idea dell’american dream che lui incarna, dispiacerà a voi quando bombarderà l’Iran. 😛

    28. Vedremo.

    29. Io penso che prima di tutto, era da tempo ( non me ne voglia nessuno) che non si leggeva su Rosalio un post d’attualità, scritto bene.
      E quindi bravo ” Ciccio”.
      Poi, sono strafelice per Obama, non perchè è nero ma perchè fra i due contendenti era quello che offriva il programma migliore in questo momento di “grancasino”.
      Poi, sono felice perchè Berlusconi si stà ” tafazzando” ( pò pò,pòò pò pò pòòòòò).
      Infine … haimè,l’America è lontana, e qui da noi Obama non ne esistono …….
      Barakke sì però, ancora ci sono in piedi qualche residuo del ” cortile cascino”.
      AI EV A DRIM ( e chissà quanto me lo devo tenere).

    30. A te non dispiacerebbe se bombardasse l’Iran?

    31. In questo momento anch’io vorrei essere americana…o spagnola.Scherzo!!! In realtà vorrei ritrovare l’orgoglio di essere italiana e la fierezza di essere meridionale. Come sarebbe fantastico avere un Obama sindaco di Palermo………

    32. Giusi un Obama sindaco di Palermo lo dovrebbero cercare fra i trentenni che scrivono su Rosalio!

    33. solo una cosa, che il PD gongoli felicità e autocompiacimento come se avessero vinto loro mi girano le balle…e in un certo senso mi “tafazzo” pure io.
      l’amico Uolter & Co dovrebbero riflettere sul loro DREAM
      …per molti un incubo, fatto di sogni traditi e primarie uozzammerica fasulle.

      Siino, trovo il tuo commento degno del bar sport (allargare il tuo orizzonte e fare delle analisi più articolate mai?) e spero che il mio rimanga visibile
      senza rancore, ma mi cadono le braccia quando leggo certe semplificazioni strumentali…azzo c’entra orlando che siamo lontani anni luce!!!!

    34. datevi da fare… io sono pronta a sostenervi.

    35. Calpurnio un raid mirato contro le strutture dove si sta lavorando per la bomba atomica in Iran non mi dispiacerebbe. Ovviamente come extrema ratio.

    36. Se cominciamo così…

    37. Le conseguenze sarebbero spaventose. Non è un’opzione.
      Comunque, oggi, con otto anni di ritardo, è iniziato il Terzo Millennio.

    38. Calpurnio Obama ha detto in campagna elettorale agli ayatollah: «Se non cambiate comportamento, ci saranno conseguenze terribili». Pare che per lui sia una opzione. 😉

    39. Tony, ha anche detto che è intenzionato ad aprire un dialogo senza precondizioni con gli stessi ayatollah. Si è preoccupato anche Sarkozy…
      http://www.cronaca24.org/esteri/usa-2008—-sarkozy-posizione-obama-su-iran-immatura-haaretz/

    40. Ovviamente le mistificazioni sono soltanto iniziate: provate a mettere la frase che riporta tony su google e vi uscirà solo Camillo (ripreso da pochi altri blog di destra), il blog di Christian Rocca (giornalista del foglio diretto da Giuliano Ferrara) che si è distinto per le mistificazioni proprio in questi giorni.

      Ne avevo giusto una sottocchio a proposito delle unioni gay: Rocca cita il New York Times stravolgendone le parole; controllate voi stessi
      http://www.wittgenstein.it/2008/11/02/non-farsi-troppe-illusioni-un-pochino-si-ma-non-troppe/

      Per quel che mi risulta Obama è chiaramente contro l’arma nucleare in Iran ma si è impegnato a gestire la faccenda in termini diplomatici, cosa che farà con tutte le parti in causa. Famoso il suo slogan, non trattare per paura ma non aver paura di trattare.

      Per il resto vedremo 😉

    41. Francesco le mistificazioni le fanno i giornali italiani che non riportano le parole di Obama. Cercate “Obama Iran dire consequences” e vedrete. 😉

    42. Caro Tony, mi spiace ma la mistificazione non la fanno i giornali italiani. La frase che tu citi è stata citata da un giornale israeliano Haaretz che dice di riportare il secondo dibattito pubblico fra Obama e McCain. Questo articolo o anche solo la notizia non è stata ripresa non solo dai giornali italiani ma nemmeno da quelli americani, così come si può evincere dalla query di google di cui ci hai gentilmente fornito il link. Strano direi dato che stiamo parlando di un dibattito a cui hanno assistito milioni di persone e che è andato in onda, parte integrante della campagna elettorale americana.
      Leggendo l’articolo la presunta affermazione viene comunque contestualizzata:
      http://www.haaretz.com/hasen/spages/1027578.html
      Ciò che invece è pubblico è la volonta di Obama di aprire trattative senza precondizioni sulle maggiori e più importanti issue internazionali.

    43. Ciccio mi spiace ma sei informato male. Obama ha pronunciato esattamente quella frase e io l’ho sentita con le mie orecchie: «Now, it is true, though, that I believe that we should have direct talks — not just with our friends, but also with our enemies — to deliver a tough, direct message to Iran that, if you don’t change your behavior, then there will be dire consequences» (trascrizione integrale dal sito della CNN).

    44. sarà, intanto io sento questo

    45. Obama a Palermo? Yes, weekend. Come ci si possa impelagare in una discussione sui massimi sistemi non lo capisco. Ho conversato a lungo con un iraniano, ho capito che l’Iran attuale è il risultato della saldatura tra il nazionalismo ariano (persiano) e la sh’ia islamica che è eretica rispetto alla sunna per credo e gnosi, ha già venduto alla Cina il petrolio che estrarrà da quì a 30 anni, per continuare a crescere ha bisogno dell’energia nucleare e naturalmente, lo dico con un senso d’angoscia, non trascura di svilupparne anche l’aspetto militare perché si sente accerchiato e vuole difendersi. Vedremo se Obama sarà capace di avviare un processo di pace nell’area, cioè di convincere sia gli alleati sia l’Iran a diminuire le rispettive aspettative a breve e medio termine. Che la politica abbia aspetti paranoidi non è una novità.

    46. @ stalker. Per carità! Non ho pregiudizi nei riguardi di nessuno né tantomeno dello scecco (simbolo del partito democratico americano) né sui neri né sugli omosessuali. L’importante, come diceva uno più bravo di me, che i tre fenomeni non si manifestino contemporaneamente.

    47. @Francesco Mangiapane: nel caso delle unioni gay, la traduzione di Rocca può essere tacciata di essere troppo sintetica (questo penso sia il senso del “parziale” attribuitole da Sofri) ma mai e poi mai uno “stravolgimento”. Il senso del paragrafo mi pare ci sia tutto, manca solo la coda buonista. Non per difendere Rocca e il Foglio, ma quelli scrivono di Obama da un mucchio di tempo.

    48. Eccomi, scusate il ritardo ma uno deve pure lavorare per vivere 😉

      Il passaggio citato dell’intervento di Obama non è stato preso in considerazione da nessun giornale né americano né italiano (solo da Haaretz, giornale israeliano parte in causa e Camillo) perché è una non notizia. La differenza, la diversità con Bush non sta nella non-presa in considerazione delll’ipotesi militare, Obama non è Di Liberto, ma nel fatto che prima di passare all’azione militare (al contrario di Bush) egli dovrà sedersi a un tavolo senza precondizioni per trattare con i propri interlocutori. In questo caso, l’ipotesi militare scivolerebbe all’ultimo posto, così come si può evincere dalla contestualizzazione che avevo consigliato della frase.
      Poco prima, diceva Obama, che bisogna fare di tutto per prevenire lo scenario di guerra. E specifica come, concordando sanzioni con le altre nazioni, riducendo il consumo energetico,imponendo restrizioni alle importazioni di gasolio, il tutto all’interno di un quadro di colloqui diretti con il nemico senza precondizioni come è stato ripetuto migliaia di volte.

      It is important, though, for us to use all the tools at our disposal to prevent the scenario where we’ve got to make those kinds of choices.

      And that’s why I have consistently said that, if we can work more effectively with other countries diplomatically to tighten sanctions on Iran, if we can reduce our energy consumption through alternative energy, so that Iran has less money, if we can impose the kinds of sanctions that, say, for example, Iran right now imports gasoline, even though it’s an oil-producer, because its oil infrastructure has broken down, if we can prevent them from importing the gasoline that they need and the refined petroleum products, that starts changing their cost-benefit analysis. That starts putting the squeeze on them.

      Now, it is true, though, that I believe that we should have direct talks — not just with our friends, but also with our enemies — to deliver a tough, direct message to Iran that, if you don’t change your behavior, then there will be dire consequences.

      Le dire consequences sono un’ipotesi di scuola, una non notizia, che nessuno ha preso in considerazione.

      Per quanto riguarda l’intervento di Sofri, ognuno può giudicare, basta seguire il link che ho postato, una cosa è far dire a Obama che è contro l’ipotesi dei matrimoni gay (ma fovorevolissimo alle unioni civili!) e basta un’altra è tradurre correttamente che anche se egli è contrario ai MATRIMONI fra gay ciò non significa che ostacolerà il formarsi di un consenso intorno alla questione che possa tradursi in intervento legislativo. Mi sembra che in Italia siamo indietro anni luce rispetto a posizioni di questo genere.

    49. “Per quanto riguarda l’intervento di Sofri…”
      Anche questa, tua, è una libera interpretazione, più libera di quella di Rocca. Oltretutto che un presidente USA possa “ostacolare il formarsi di un consenso … ecc” è un’ipotesi -eufemisticamente- “fantasiosa” giacché anche solo manifestarne l’intenzione sarebbe equivalente a un suicidio politico.
      Concordo invece sul fatto che in Italia siamo “indietro anni luce”, a cominciare dal PD nostrano.

    50. Caro Daniele, ti prego nel merito e senza polemica:

      While he does not favor laws that ban same-sex marriage, and has said he is “open to the possibility” that his views may be “misguided,” he does not support it and is not inclined to fight for it, his advisers say.

      Tu come lo tradurresti? La posizione di Obama in merito è conosciuta anche oltre questo comunicato, lascerà libertà di scelta sulla proposition 8 ai singoli stati, lui non si opporrà. Fin qui i fatti. Se vuoi la mia opinione (sempre senza polemica), mi sembra una cosa molto progressista lasciare che su questi temi così importanti che ci si possa dividere al di la degli schieramenti e sopratutto che il consenso possa essere costruito a partire dai parlamenti e non per “emanazione” da parte di un leader o di un governo (che poi magari si scopre non avere il supporto degli elettori).

    51. Ciccio siccome Obama quelle parole le ha dette (non capisco perché se i giornali non le hanno riprese allora non dovrebbero contare…sempre che non le abbiano riprese) vedremo quali saranno le conseguenze terribili…sarà mica che vuole mandare Ahmadinejad a passare un weekend coi Clinton? 😛 Secondo me bombarda.

    52. Caro Francesco, non ho mai avuto intenzione di fare polemica, non so perché ti sia fatto quest’idea. Volevo semplicemente farti notare come la tua traduzione del passaggio fosse “libera” almeno quanto quella di Rocca. Per essere più precisi Rocca ha tolto e tu hai aggiunto. Tutto qui. Che poi la posizione di Obama sia conosciuta o sia stata espressa altrove è ininfluente ai fini di questa esercitazione. In quanto alla mia traduzione, semplicemente leggo, in questo e solo in questo passaggio, che il futuro presidente USA è contrario al matrimonio fra persone dello stesso sesso, pur non essendo favorevole alle leggi che lo mettano al bando (negli stati dove sia contemplato, evidentemente, ma è una mia aggiunta), è “aperto” a considerare la possibilità che le sue posizioni in merito possano essere non del tutto corrette, ma non ne è un sostenitore e non ha intenzione di lottare per questo fine. A te sembra una posizione progressista, a me pare semplicemente una normale manifestazione di rispetto per idee da lui non condivise, sapientemente costruita per non alienarsi il sostegno né di chi in quelle idee si ritrova né di chi le osteggia. E comunque non mi sarei aspettato nulla di diverso dal presidente eletto, anzi da un candidato alla presidenza al momento della dichiarazione, degli USA.

    53. sempre meglio che in italia, dove i DICO erano stati promessi in campagna elettorale da prodi (uno dei motivi per cui li avevo votati) e poi sono finiti sotto le sottane del papa & co

    54. Incredibile…vi scannate sulla possibilità che possa bombardare o meno.
      Magari volete scommetere pure sul numero dei morti? 😀

    55. Finchè ci saranno governi che pensano di risolvere i conflitti con le guerre, allora la gerra non finirà mai.
      Sono gli uomini a fare le guerre, non dei fantomatici nemici che non si sa da dove arrivino.
      Poichè la guerra inizia nella mente delle persone,è l’atteggiamento che va cambiato; le istituzioni di tutti i paesi dovrebbero adoperarsi per diffondere una cultura di pace, perchè finchè ci sarà anche un solo uomo arrabbiato che vuole vendicarsi di qualcosa o di qualcuno, quando già dentro la sua testa è scoppiata la guerra, allora automaticamente avverrà pure fuori. La pace come la guerra sono solo il riflesso del nostro pensiero, del nostro stato d’animo. Dovremmo contribuire tutti a diffondere la pace, non aspettarcela da Obama.

    56. Caro Daniele, io ho tradotto allo stesso modo, Christian Rocca no, Christian Rocca si è fermato alla prima parte lasciando intendere che egli si sarebbe opposto alla cosa, mentre lascia libertà di coscienza, così come si può evincere dalla stessa traduzione che sia io che tu abbiamo dato alle sue parole. Equivoco chiarito.
      Tony, secondo me, non bombarderà e il medio oriente uscirà lentamente dall’agenda politica internazionale: ricorda che Bush era un petroliere e i suoi interessi erano tutti legati a quel mondo, mentre, adesso, la bolla delle rinnovabili è appena iniziata.
      Per il resto, penso che il cambiamento sarà gigantesco su molti versanti e che darà un’opportunità in più, una linea politica forte a chi a esso vorrà ispirarsi: spero che sia così in Italia e magari anche a Palermo, sono pessimista ma non dispero. Saluti a tutti!

    57. Le aspettative. Una spada di Damocle sulla testa di Obama.
      Ragazzi. Vi immaginate come deve sentirsi in questo momento il neo presidente?
      Provate a mettervi nei suoi panni anche solo per un paio di minuti, soffermandovi sulle aspettative…
      Su cosa si aspetta il mondo da lui.
      A me vengono i brividi.
      Riuscirà a dormire serenamente? A mantenere la costanza delle sue idee, la forza di mettere in atto il cambiamento che ha meditato, senza tentennare davanti alle mille problematiche che dovrà affrontare?
      Le aspettative sono un’arma a doppio taglio. Prima ti permettono di avere credito tra i tuoi sostenitori, dopo… sono un macigno.
      Comunque sono contento per questo risultato che in un modo o nell’altro segna un momento sociale fatto di consapevolezza del cambiamento, di volontà del rifiuto della vecchie regole.
      Spero che funzioni come un domino e che il cambiamento abbracci tutto il globo. Anche Palermo, perché no! Nel nostro piccolo anche Addiopizzo ha acceso una scintilla.

    58. Obama dovrebbe fare come ha fatto Berlusconi con la Libia ovvero andare in Iran, incontrare Ahmadinejad e chiedergli “Allora, su, dimmi quanto vuoi per smetterla di rompere i cxxxxxni all’umanità”. Ecco il vero metodo democratico da esportare, altro che bombardare!!

    59. Panduri, intanto oggi il NOSTRO ha detto “carinamente”: “E’ giovane bello e anche abbronzato”.
      Che statista che abbiamo!!!!!

    60. Stalker, se tu ( come spero per te ) fossi bella tanto quanto ti prendi sul serio, Heidi Klum la potremmo, a confronto, definire “carina”! 🙂
      Su Cammarata e Berlusconi ce la state facendo, per usare un francesismo, a sfincionello! 🙂
      AVETE PERSO STOP CHIANTATIVILLA STOP OBAMA E’ OBAMA VELTRONI E’ UALTER STOP
      Francesco: ” … . Questa comunità darà la linea di sicuro, darà un po’ di coraggio in più al partito democratico italiano, sono sicuro che risveglierà la coscienza di quelli che hanno fatto la primavera di Palermo, quei tanti cittadini, che, aspettano anche loro da troppo tempo, che la loro esperienza, il loro pensiero della città, aperta e democratica, possa ritrovare vigore politico. “: Ma ci credi veramente? Si? Pensi che la politica estera degli stati uniti cambierà, Si? Magari ritirera le truppe, .. Si ? Cucciolo……. Obama è a dx di Berlusconi! Credimi! Appuntamento tra un anno!

    61. Mr Fantoni, col tuo intermezzo sulla “bellezza” ti qualifichi da solo (avresti fatto la stessa osservazione a un uomo?), per quanto al riguardo non ho complessi o vanti, se poi sapessi anche leggere a mente libera e aperta, avresti letto e annotato un mio precedente commento su uolter e obama

    62. Vi prego di utilizzare un linguaggio più consono e di essere più rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    63. Valentina, condivido il tuo pensiero ma per cambiare atteggiamento verso gli altri bisogna cambiarlo prima di tutto nei confronti di se stessi, per farlo bisogna conoscersi e ciò richiede un impegno straordinario, per cui non ci spero proprio.

    64. Cara Valentina, nel nostro ristretto circolo virtuale vedi un po’ che ansia di cambiamento interiore che c’è?

    65. Osvaldo
      ….
      Anche Palermo, perché no! Nel nostro piccolo anche Addiopizzo ha acceso una scintilla….
      Grazie per le parole ma purtroppo per fare il “fuoco grande” non basta sempre una scintilla,ma si continua… e le migliori forze di questa città o vanno in ordine sparso o vanno via(e basta leggervi..)oppure non ci credono,non ci vogliono credere e…..noi un Obama che con le parole e regalando emozioni sia riusciuto ad UNIRE,proprio non l’abbiamo……
      pequod

    66. pepè, anche noi have a dream !!!!!!!

    67. Wee kend change Valentina 🙂

    68. Oggi mi sento di dire:

      ANCH’IO SONO ABBRONZATO!

    69. Anch’io SONO ABBRONZATA !

    70. Meglio nero che nano!

    71. a a abbronzatissima sotto il raggi del soole come è bello sognare

    72. NEl giudicare questo presidente degli Stati Uniti, tutti, proprio tutti, anche i più liberi da ogni forma di pregiudizio, semmai ancora oggi qualcuno ne abbia, sono influenzati dal colore della sua pelle. E’ cosa buona che il giudizio che ne deriva è senz’altro positivo, ma mi pare di notare, che si basi esclusivamente, o in buona parte, solo su quello, il che non rende onore alle capacità dell’Uomo Obama e alle idee del Partito Democratico Americano. Dico questo perchè se fosse stata la Hillary presidente avremo detto le stesse cose, e solo perchè donna. Diciamoci la verità: non abbiamo sentito un solo discorso di questi candidati presidenti, non una sola idea è trapelata a noi, eppure sembriamo americani americanissimi. E pensare che molti antiamericani oggi sono divenuti filoamericani.saluti

    73. Calpurnio, sei forte!
      Caro Pepè, volevo riprendere il discorso con te. Quello che dici è verissimo, dobbiamo prima lavorare su di noi.Ma io sono partita da questo, è da quasi 30 anni che seguo un percorso , quello della Conoscenza interiore; è un metodo pratico per mettersi in contatto con la pace che è dentro di noi,e non fuori, e rimanerci ancorati. E’ una Conoscenza interiore che ti permette appunto di ” conoscere te stesso” lavorando dentro di te, ma accompagnato da una sensazione di appagamento, di armonia. E’ facile, ed è alla portata di tutti.
      Puoi visitare il sito http://www.paroledipace.it/ se vuoi saperne di più.
      Credo che l’obiettivo principale per ogni essere umano sia quello di essere appagato con se stesso, e poi può vivere senza paura!

    74. Calpurnio, sei forte!
      Caro Pepè, volevo riprendere il discorso con te.Quello che tu dici è verissimo, dobbiamo prima lavorare su di noi. Ma io sono partita da questo , è da quasi 30 anni
      che seguo un percorso,quello della Conoscenza Interiore.
      E’ un metodo pratico per mettersi in contatto con la pace che è dentro di noi, non fuori, e rimanerci ancorati. E’ una Conoscenza Interiore che ti permette appunto di “conoscere te stesso” , lavorando dentro di te, ma accompagnato da una sensazione di appagamento. E’ facile, ed è alla portata di tutti! Puoi visitare il sito :http//www.paroledipace.it/ se vuoi saperne di più. QUESTO E’IL MIO CONTRIBUTO ALLA PACE.

    75. Nevermind that funny jokes, If you want to hit the same road of my beloved nephew I do suggest you to look for your change: even in your city, you can. My advice is building a bipartisan coalition with Ivan Lo Bello, candidate major while all the councillors shouldn’t be older than 40 and chosen from the most active groups in the town, such as Rosalio, Addiopizzo, Expa and, of course, the most brilliant young researchers with active and appreciated publications.
      If you really want, you can…

    76. Daniele avevo passato l’articolo a Tony 😉 mandagli i miei saluti!

    77. To be the uncle of Obama, you are very informed about the resource of our town. Anyway, your idea, might be
      good, if they want, they can……………………..

    78. drrrrrrrrrrrrreeeee am!
      drrrRRRRRRRRRRReeEEEE AM!
      – Pronto? chi è? si qualifichi cribbio.
      – Hallo? i’m Obama!
      – OHH Obama, mi consenta di spiegarle,… vede è una lunga storia … io facevo l’intrattenitore nelle navi e e ……..
      _ eeee basta, ci sei cascato? ha hahahah, tranquillo cumpà , quello manco ti caça, ha telefonato a tutti e a tee e no o , blè blè blè!
      ( mi ha abbocato, ahaha ha aha)
      rilassati fratè, fra poco quello fà “nero” a tè.
      (.. inkia, non posso pensare, ha abboccato, hahahah ah hah.)

    79. Ma stu zio di Obama mi pare disse una cosa intelligente…

    80. Daniele, ma hai citato Iranpress….l’agenzia di stampa ufficiale di una dittatura. Ma ti pare attendibile? L’articolo inizia dicendo che in campagna elettorale non se ne è parlato, però loro…sotto sotto…lo sanno che “off record” si discute di attaccare il Paese. Loro lo sanno. Mah…

    81. Allora è un articolo del world socialist website americano, il sito dei trotzkisti americani 🙂 (moltissimi neocon, vi sembrerà strano, vengono da ambienti di questo genere e lo stesso Christian Rocca non perde occasione per dichiarare paradossalmente di essere di sinistra e che esportare la democrazia sia qualcosa di molto simile alla rivoluzione permanente proposta dal vecchio Lev). Chi segue la politica internazionale sa che valore dare a questo tipo di articoli, però, non mi va di continuare su questo…

      A me è piaciuta sta cosa dello zio di Barack!

    82. Ivan Lo Bello?

    83. Francesco Mangiapane, non è per caso che lo zio di Obama “fussi” tu? Comunque, vorrei fare una domanda così ad una persona per bene come il Signor LoBello:
      Ecco vorrei sapere come mai la stessa determinazione che c’è nell’estromettere gli imprenditori che pagano il pizzo, non c’è nei confronti dei politici che hanno
      qualche amicizia da quelle parti? Perchè se la politica ha permesso alla mafia di infiltrarsi nell’economia. devono risponderne solo gli imprenditori?

    84. Chissà se otterrò una risposta!

    85. Obama’s uncle: yes we are at dispositiv

    86. You also may contact my friend Aldo Civico and see that Palermo is not that far from the change as you say:
      http://max.rcs.it/news/0811_11nw_CivicObama.shtml

    87. yes we can!
      I hope!(?)

      pequod

    88. Wuend stend i robb lord too ma’?

    89. Io, a parte tutte le discussioni che si possono fare, sono contento che si sia accesa una speranza.

      http://spensieratoviator.blogspot.com/2008/11/perch-c-bisogno-di-sognare.html

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