Il Fondo immobiliare della Regione Siciliana
Se uno è in difficoltà e ha bisogno di soldi, di tanti soldi, cerca di vendere i gioielli assieme ai beni meno appetibili, sempre che ne abbia.
Come già in passato la decadente nobiltà siciliana, anche la contemporanea “corte” di Palazzo dei Normanni si è trovata negli anni scorsi nella necessità di vendere “argenteria”, palazzi e terreni, con l’urgenza di racimolare alcune centinaia di milioni di euro. I nostri deputati, però, non solo hanno (s)venduto i gioielli immobiliari che amministravano per nostro conto, ma li hanno anche venduti tutti assieme, senza creare un opportuno mix di portafoglio, così come avrebbe consigliato anche il più sfigato tra gli operatori immobiliari. Infatti, venduti i pezzi di maggior pregio (i 34 immobili sedi degli assessorati e di altri uffici come la stessa Corte dei Conti) attraverso il primo fondo di investimento immobiliare regionale, nessuno ha più voluto prendere in carico il resto (terreni, boschi, ospedali, istituti di formazione, ecc.) pur con la allettante prospettiva di un possibile cambio di destinazione. Continua »
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