Sit-in all’Area Quaroni per l’acquisizione da parte del Comune
Oggi alle 12:00 si terrà un sit-in davanti all’Area Quaroni (via Maqueda) per chiedere al Comune di acquisirla e di trasformarla in un giardino pubblico.
L’Area Quaroni si trova tra via Maqueda, vicolo dei Giovenchi, discesa delle Capre, via Sant’Agostino e il cortile De Maria, dove sorgeva un isolato distrutto dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. Dopo essere stata una discarica per molti anni la Curia, che ne è proprietaria, l’ha ripulita e vorrebbe venderla per realizzare il progetto di un complesso polivalente di quattro piani di Ludovico Quaroni.
trasformare questo spazio in giardino è il giusto risarcimento che è dovuto a Palermo ed ai palermitani
per cancellare il ricordo delle bombe della seconda guerra mondiale ed dell’incuria della classe politica e clericale( proprietaria dell’area) nei riguardi della città.
Con quali soldi il Comune dovrebbe acquistare l’area visto che non ce ne sono neanche per i servizi più essenziali (asili, scuole, disabili, ecc.)?
giusto. inoltre quello squarcio di luce su via maqueda è emozionante. spero vivamente che realizzino il giardino
non era previsto un parcheggio interrato con gairdino parco soprastate?? IN UN PERIODO DI CRISI purchè non sia il solito magna magna
L’idea di quello spazio come giardino è molto bella.
Il problema contingente è che non ci sono i soldi.
Sognare non costa nulla in effetti…., a meno che non spunti un bel benefattore cittadino che compri l’area e ci realizzi pure il giardino a condizione che gli si costruisca una bella statua al centro, a sua perpetua memoria.
proposta:
modificare il piano regolatore prevedendo in quell’area giradini con annessi servizi;
realizzare nel contempo un’adeguata e contestuale struttura per ristorazione bar;
il clero porpriatario dell’area potrebbe affittare il tutto con lauti guadagni.
tutti sarebbero felici
@donato di donna ( uomo dalle mille idee): è solo una questione di volontà.
@s.pister. Quindi c’è una precisa volontà comunale a non dare soldi alle casa famiglia, ecc.?
io ho sentito che era stata fata alla curia una proposta di cogestione da parte di una cooperativa di brancaccio per creare lavoro per i giovani svantaggiati a rischio criminalità. vuoi vedere la curia che rinuncia a questo bel bocconcino per dare una possibilità di un futuro a dei poveracci. sarebbe troppo biblico.:)
Non ho ben capito. Per più di 60 anni è stata una discarica e nessuno a mosso un dito. Adesso che è stata finalmente ripulita si organizza un sit-in?
Scusate l’errore grammaticale, il tasto “h” non mi funziona bene!
Sssssplendido… nn ne potevo + di quella merda di squarcio indecoroso sulla via…. è terribile….. comunque….. se approvano l’idea la completeranno almeno fra 10 anni… -.-°
non so se è chiara la mia proposta,penso di si, comunque per chi non l’avesse capita: questo modo d’intervenire sarebbe a costo zero per la collettivita.
in alternativa
penso pure che la chiesa palermitana potrebbe cedere l’area alla città per il recupero della stessa o quantomeno proporre un progetto preliminare per il recupero della stessa e farlo approvare in una conferenza di servizi cominciando così il giusto cammino per recuperare l’area . si potrebbe ancora fare un bel conorso di idee a cui potrebbero partecipare i giovani architetti di palermo.
insomma li dobbiamo togliere le macerie dopo 63 anni dal salotto buono della città? o no?
in tutto il mono la bellezza e un bene comune.
Questa gara di idee sulle proprietà altrui fa ridere. S.pister perchè non trasformiamo casa tua in un centro di accoglienza per barboni? Ce ne sarebbe più bisogno che di giardini e giardinetti!
Giuliano ti invito a essere rispettoso nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
Essendo tra i promotori dell’iniziativa (sia come palermitano residente da quarantatre anni nei pressi dell’area Quaroni, sia come laureato in storia dell’architettura), aggiungo qualche notizia, utile a far capire meglio il caso.
1. L’area è legittimamente di proprietà della Curia, e nessuna critica è fatta in questo senso. Sicuramente doveva esserci una migliore manutenzione, tant’è che la pulizia è avvenuta solo dopo una diffida dell’ufficio d’igiene ed un esposto, sempre dell’ufficio d’igiene, alle procura.
2. Altrettanto legittimo è il progetto, commissionato dalla Curia, dell’architetto Quaroni per la costruzione di un edificio, progetto completato nel 1982. Illeggitima era la cubatura eccedente il consentito, per cui ancora oggi verte un contenzioso su questo surplus, se vada eliminato o monetizzato (cioè “multato”)
3. Sono passati sessantacinque anni dai bombardamenti e ventisei dal progetto: siamo tutti d’accordo che Palermo è diversa da quelle date? Siamo tutti d’accordo, ne sono certo, che le esigenze di Via Maqueda non sono più quelle di una ricostruzione postbellica (che supportavano ovviamente l’immediata ricostruzione del distrutto) o di un ipotetico sviluppo commerciale (che implicava il “centro polifunzionale” progettato da Quaroni?). Siamo, ne sono ancora certo, tutti d’accordo che diminuire traffico, smog, ansia da congestione degli spazi, saturazione della densità abitativa sia una aspirazione di tutte le città, specie quelle “costrette”, come Palermo, all’interno di perimetri “storici”?
Non c’è dubbio quindi che Palermo debba ormai imparare a “decostruire”: dipanare la mobilità veicolare ormai serrata come stringhe di una scarpa (pensate al nodo Corso Alberto Amedeo-Piazza Indipendenza-Porta Nuova), dilatare spazi storicamente invivibili (quanti, tra voi lettori, vorrebbero comprare casa in vicolo trappetazzo al capo, largo 2 metri e mezzo, senza luce, senza aria), trovare forme architettoniche (le piazze, i giardini, le porte) aggregative in una città che, come diceva già Giuseppe Samonà, ha costruito nell’età barocca “una magnificente ed eloquente facciata di pietra” dietro cui nascondere vicoli, catoi ecc.
I primi atti pubblici per il “risanamento del centro storico” risalgono a subito dopo l’unità di’Italia.
Quindi: costruire in Via Maqueda oggi sarebbe un errore.
Nulla ledendo, ovviamente, del diritto della Curia a ricavare dall’area il valore che le compete. Obbligando però le amministrazioni (purtroppo il disastrato Comune) a evitare il danno.
La gara di idee su proprietà altrui è mossa dal desiderio di contribuire a rendere migliore il posto in cui si vive. Uno che non la pensa così è uno abitutato a vivere in mezzo lavatrici e sofà abbandonati e che quindi in qull’ambiente si trova a proprio agio.
ABITO DENTRO PALAZZO BUTTINO, A RIDOSSO DELL’AREA QUARONI,NON SI PARLA MAI DI QUESTO EDIFICIO BELLISSIMO
MA ALTRETTENTO FATISCENTE.
VORREI SAPERE SE C’E’ QUALCUNO IN GRADO DI DARMI NOTIZIE A PROPOSITO.
BUON ANNO A TUTTI
DONATA
MESSAGGIO PER DONATA:
SIAMO UN GRUPPO DI STUDENTI DI INGEGNERIA EDILE-ARCHITERRUTA E STIAMO STUDIANDO PALAZZO BUTTINO. COME CI POSSIAMO METTERE IN CONTATTO?
DOMENICA SICURAMENTE NOI SAREMO A FARE DEI RILIEVI FOTOGRAFICI DEL PALAZZO.
E ADESSO? SI E’ FERMATO TUTTO DENTRO L’AREA QUARONI, HANNO MONTATO UN CASINO E POI…? QUELLO CHE C’ERA DA PRENDERE E’ STATO PRESO E TUTTO IL RESTO E’ STATO LASCIATO LI E POI PASSERANNO ALTRI SESSANTA ANNI…
Scrivere tutto maiuscolo equivale a urlare.
Chiedo scusa per le mie urla, non è nei miei propopositi di urtare qualcuno, vorrei solamente che si prendesse coscienza delle situazioni in cui riversano molte strutture, antike e no, di Palermo.
Io testimonio la incuria di Plazzo Buttino, xke ci abito.
Ancora scusa.
messaggio per donata:
sono una studentessa della facoltà di architettura e sto facendo la tesi di laurea sull’area quaroni e sulla possibilità di realizzarvi un giardino. Vorrei sapere se è possibile visionare il palazzo e magari riuscire a fare qualche foto dell’area ora che sono finiti gli scavi.
mi sarebbe di grandissimo aiuto vista la comprensibile diffidenza della gente del quartiere di far salire una sconosciuta a far foto dal proprio balcone.
aspetto notizie, grazie in anticipo.