Sei sforamenti del limite PM10 ieri
Ieri si sono verificati sei sforamenti dei limiti del PM10, rilevati dalle centraline. I tecnici del Comune hanno imputato il superamento al vento di Libeccio che soffiava.
La soglia consentita è di 50 microgrammi per metro cubo. Ecco i valori rilevati: Indipendenza 59 microgrammi, Giulio Cesare 65, Castelnuovo 58, Belgio 56, Di Blasi 55 e Cep 53.
Ma scusate, il libeccio ha soffiato cob violenza per ore…mi sembra davvero paradossale che si siano superate le soglie…
Qual’è il nesso tra i limiti del PM10 ed il Libeccio? Mi pacerebbe anche sapere il nesso con lo Scirocco ed il Maestrale, e soprattutto capire se questo rapporto è influenzato dal giorno della settimana o dal segno zodiacale! 😉
Tutti sanno che il libeccio inquina! 😛
scusate, ma il vento forte non dovrebbe portare via gli inquinanti?
forse la causa era l’immensa coda in circonvallazione prima della partita?
Il Comune sospetta che alla base ci sia un’apidemia di meteorismo e vara il provvedimento “TERGA ALTERNE”
ora vedrete che le targhe alterne verranno estese a tutta la città e i blocchi allungati di qualche ora…..
..RIDICOLI!
non voglio essere qualunquista, ma che senso ha abolire le targhe alterne il sabato? proprio la giornata in cui palermo è sotto scopa per il traffico e proprio ora che siamo in periodo natalizio??
Tu pensa che per lo shopping natalizio si discute di stoppare il traffico limitato! …E vedrai che nel tira e molla amministrazione-commercianti, il provvedimento verrà stoppato…Magari come “giustificazione” si addurrà che pioggia e vento di questi giorni consentono la momentanea sospensione!
Il centro va chiuso, punto e basta! Sempre! Come succede a piazza Duomo a Milano o in qulunque altro centro di ogni città! Perchè noi no?
Ma va? Che novità!
…è il vento delle tredicesime a far spostare il traffico e quindi…l’inquinamento!
Segnalo il video di Bispensiero con intervista ad un imprenditore palermitano del settore delle auto elettriche: http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=740&Itemid=599#josc4328
Il problema dell’inquinamento automobilistico, lo sappiamo tutti, non riguarda solo Palermo, ma mezzo mondo.
Nella nostra vecchia Europa grava essenzialmente sui centri storici, il cui impianto urbanistico è stato concepito quando le auto, naturalmente, non esistevano.
La ricetta antinquinamento, un po’ ovunque, rimane sempre la stessa: carota e bastone. La carota, rappresentata dal miglioramento costante dei mezzi pubblici; il bastone, dal crescente costo dei parcheggi. A Parigi, come a New York o a Bolzano, la gente usa prevalentemente i mezzi pubblici sia perché funzionano sia perché, al contempo, parcheggiare è sempre più costoso. In alcune città, v. Londra, vige la “congestion charge”. Una specie di ticket per circolare in centro. Ma non esistono ma né “divieti di circolazione” né, tanto meno, “targhe alterne”. In alcune città il costo del parcheggio è ormai esorbitante, ma quel meccanismo consente comunque a tutti, naturalmente non nella quotidianità, di usare la propria vettura, fosse anch’essa una vecchia “Euro 0”. Ed è questo proprio l’aspetto più importante. C’è chi, ad esempio, viene dalla provincia per una visita medica occasionale, o chi deve acquistare un oggetto ingombrante e non vuol prendere quel giorno l’autobus: in tali casi pagherà 5/10/15 €uro di parcheggio ma potrà sempre utilizzare, sia pur eccezionalmente, la propria vettura. E’, e deve rimanere, un suo diritto.
E’ questa una soluzione che penalizza i meno abbienti? Si, ma certamente assai meno di quella oggi adottata (atteso che chi è benestante si compra un’auto nuova e risolve il problema, quando tutti gli altri rimangono totalmente bloccati per il 70% del tempo utile).
In parole povere se il Comune di Palermo, elevasse un tantino le tariffe delle zone blu, implementasse gli autobus, istituisse le zone gialle (zone parcheggio riservate ai soli residenti, ampiamente diffuse in tutta Europa) ma, soprattutto, se sanzionasse veramente le auto in doppia fila (che è il problema numero uno), la riduzione di smog sarebbe sicuramente assai consistente.
Al contrario, bloccare tout court le auto “non Euro4” in due fasce orarie importanti, per giunta totalmente, a giorni alterni, è una vera assurdità. Si consideri infine un aspetto incredibilmente trascurato: chi vuole accedere al centro può, teoricamente posteggiare all’esterno della ZTL e prendere un autobus. Viceversa il residente che deve recarsi fuori città o, anche semplicemente, fuori dal perimetro della ZTL non può farlo! Ci si chiede a quel punto se sia giusto chiedere il pagamento pieno della tassa di possesso ai proprietari di auto diverse da Euro4.
Ma non prendiamoci in giro, una vettura Euro4 inquinerà certo un tantino meno del modello vecchio, ma è chiaro a tutti quanti che non è questo il vero punto.
Il problema vero è che a Palermo circolano 300.000 macchine invece di 30.000.
Il giorno in cui le avremmo, per ipotesi, sostituite tutte quante con vetture nuove “meno inquinanti”, saremmo comunque punto e d’accapo.
Ed è certo a questo punto che, ragionando così, a breve dovranno iniziare le restrizioni per le Euro4 (ricordo infatti ai lettori che, dal primo settembre 2009, cioè a dire fra meno di un anno, tutte le vetture di nuova omologazione “dovranno” essere Euro5, con la conseguenza che chi ancora oggi sta acquistando una Euro4 si ritroverà d’emblée un’auto svalutata).
Ed infatti ogni anno, statisticamente, il 10% del parco macchine circolante subisce un naturale ricambio. Lo svecchiamento riguarda, ovviamente, le auto più vecchie: è logico quindi pensare che, entro pochi anni, le città saranno soffocate da una massa di Euro4 sulla quale dovrà calare la scure.
Solo pochi anni fa iniziò la prima discriminazione: auto con e senza “marmitta catalitica”. Pochi brontolarono, in quanto sembrava che fossimo ad un giro boa epocale. Ma sembrava una discriminazione “una tantum”: non era così! Con cadenza pressoché biennale si è passati dalle Euro0 alle Euro5. Ed è stata già fissata la data dalla quale sarà obbligatoria l’omologazione Euro6.
Questo meccanismo discriminatorio tende realmente a rendere l’aria più pulita ovvero rende solo un bel favore ai produttori d’auto?
Propenso per la seconda risposta in quanto il vero grande problema, voglio ripeterlo, non risiede nella omologazione, ma nel numero assoluto di auto circolanti nelle città che rimane troppo elevato, fossero anche quante auto Euro6.
In parole povere la discriminazione in base alla omologazione, non risponde ad un reale criterio antinquinamento in termini rilevanti e misurabili, ma un iniquo “gioco della torre”: le auto sono troppe? Penalizziamo allora quelle vecchie! Senza tener conto del fatto che un’auto di grossa cilindrata Euro4 consuma e iniqua a Km., sempre molto più di una panda Euro3. Bel modo di ragionare!
Riterrei pertanto più logico ed assai più onesto, al limite, penalizzare tutti quanti, compresi cioè i possessori di Euro4 e 5.
Ma per carità, non con le targhe alterne, che barbarie!
Se le zone blu (a 2€ l’ora con controlli “veri”) non dovessero bastare a scoraggiare, meglio introdurre una “congestion chiarge”, sulla falsa riga dell’efficace provvedimento londinese (chi vuol circolare in centro paga un ticket, indipendentemente dalla classe di omologazione del veicolo).
Continuo a non comprendere perché non si investa negli autobus: certo, al Comune non ci sono quattrini, ma è ovvio questo capitolo di spesa dovrebbe godere della precedenza assoluta. Tram e metropolitana sono progetti troppo a lungo termine. E chi vivrà vedrà.
Mi chiedo perché i vigili urbani siano cronicamente indifferenti nei confronti delle auto in doppia fila che sono, lo ripeto, la vera piaga del traffico?
Perchè non si istituiscono le zone gialle? O la congestion charge?
Ma se poi si deve proprio arrivare a soluzioni drastiche sarà sempre meno iniquo e fastidioso triplicare il costo del parcheggio in centro per i “non residenti”, piuttosto che impedire a questi ultimi di prendere completamente la propria macchina, anche per uscire dalla città.
In questa città non si è fatto niente, proprio niente per combattere lo smog.
Il sindaco, a causa della sua gravissima ed ingiustificabile inerzia, sta oggi andando sotto processo.
Se ne è uscito quindi con questo provvedimento assurdo, scomodo, provocatorio, inattuabile dal cittadino medio, non rispettato dalla massa se non nei primi giorni (basta dare un’occhiata rapida alle auto vecchie per rilevare che ne circolano tante pari quanto dispari).
Ma così vanno le cose….
@Oblomov. Condivido tutto quello che hai scritto. Una misura efficace e a costo zero per ridurre l’inquinamento sarebbe anche quella di far rispettare tutte le norme del codice della strada (orari di carico e scarico merci, doppia fila, ecc.) che non vengono fatte rispettare per non “disturbare” i commercianti. In certe vie le strisce blu andrebbero tolte e istituiti i divieti di sosta per guadagnare più spazio per la carreggiata. I condomini dovrebbero invece sfrattare i possessori dei seminterrati indebitamente sottratti a parcheggio condominiale in contrasto con una legge degli anni ’70 (se non ricordo male).
Non si implementano autobus e metro per fare vivere i tassisti, e si costringono i cittadini a comprare auto nuove per fare vivere le compagnie automobilistiche. L’unico che non può più vivere è il cittadino. Quando mi daranno un nuovo sindaco euro 7?