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  • Il Giornale di Sicilia in edicola con una grafica rinnovata

    Da oggi il Giornale di Sicilia è in edicola con una grafica rinnovata. L’ultimo restyling del quotidiano fondato nel 1860 risale al 2000. La nuova versione ha più immagini per raccontare le notizie, più pagine a colori, caratteri e titoli rivisti, articoli più brevi, più spazi di approfondimento e analisi e commenti riposizionati.

    Da agosto 2007 ad agosto 2008 il Giornale di Sicilia ha subito un calo di vendite di 2670 copie in media al giorno, scendendo a 60195 copie vendute al giorno.

    Giornale di Sicilia

    Palermo, Sicilia
  • 29 commenti a “Il Giornale di Sicilia in edicola con una grafica rinnovata”

    1. EPPUR SI MOVE…

    2. E’ significativo un calo del genere.. Migliorare, non farebbe male a nessuno…

    3. Giralo come vuoi, Sempre pasta e “cucuzza” è..!!
      Non capisco xchè in una città come la Nostra, esiste solo ed esclusivamente IL GIORNALE DI SICILIA….!!!
      Sembra quasi un monopolio…. secondo me la migliore soluzione sarebbe quella di competere con un altro quotidiano…la gente si è stancata di leggere sempre ed esclusivamente questa “pezzo” di giornale…
      TRA POKO é NATALE…. Vorrei tanto che ritornasse il vecchio L’ORA…..o qualcosa di molto simile.

    4. Non servirà al Giornale di Sicilia un restyling della “pagina stampata” per riconquistare i lettori ormai perduti: è un quotidiano non al passo dei tempi. Esempio: del sito internet è rimasto soltanto l’indirizzo (www.gds.it).

    5. Spero che i dichiarati nuovi spazi di approfondimento risultino poi veramente tali.
      Credo che mai come oggi sia necessario che certe notizie vengano trattate e sviscerate nelle loro diverse chiavi di lettura.
      Senza contare poi che, talvolta, certe informazioni non vengono proprio date…
      Al proposito, mi permetto di suggerire al direttore del GDS di riservare un apposito spazio, diverso dalle “lettere alla redazione”, alle notizie proposte dai lettori, anche in forma anonima, e da pubblicare naturalmente solo dopo attenta verifica da parte dei redattori.
      Insomma, un modo per rendere più partecipi e direttamente coivolti i lettori alla stesura del giornale stesso.

    6. il GdS si è’ data un altra zappa sui piedi… la nuova grafica è un pugno nell’occhio… continuo a pensare che è giunta la fine del nostro amato giornale… cu epolis unn’avi unni iri!!

    7. Se continuano a riportare come titolo di apertura notizie fondamentali quali “fra i ministri di Obama c’è una italoamericana” non credo che freneranno la loro caduta.
      In più, qualcuno dovrebbe spiegare al GdS che siamo ormai ben dentro il XXI secolo e che un sito web che riporta “Il sito http://www.gds.it non è attivo. Il Giornale di Sicilia è distribuito regolarmente nelle edicole” non fa proprio una bella impressione.
      Per finire, la nuova grafica, IMHO, non è granché.

    8. beh…fatti salvi sporadici casi (vedi la posta dei lettori…e manco sempre dato che fanno i servizi uando conviene a loro) resta un giornale di parte che non andrebbe comprato!

    9. Che bisogno c’è di un altro giornale? tantu doppu n’ainnata sempri p’ammugghiarici u pisci sierbe..

    10. Si può dire che, tecnicamente, è una gran cagata? Secondo me si può dire. Chi si occupa di questo mestiere storcerà, come me, talmente tanto il muso da sembrare uno storpio…

    11. Diego gradirei un linguaggio più consono. Grazie.

    12. Il vero problema del Giornale di Sicilia non è la veste grafica, ma i contenuti… è un giornale mediocre e provinciale assolutamente indegno per una regione di oltre 5 milioni di abitanti… per non parlare della scelta assurda di non aprirsi al mondo del web. Appunto, firriaulu comu vo’, sempri cucuzza è… ed intanto diamo il benvenuto ad EPolis! Ancora 4-5 anni e il GdS scomparirà, oppure verrà ceduto a qualcuno che sa fare davvero il suo mestiere.

    13. Possiamo veder la cosa da due punti di vista:
      il giornale esprime quello che è la cultura palermitana – meno di zero -;
      il giornale esprime da sempre un filone filogovernativo – come sopra -.
      Quindi, se non fosse per la perdita di posti di lavoro, per certi editori che non “leggono” i tempi e la loro evoluzione – non andare su internet è da suicidio – arroccandosi su un giornalismo scontato e datato,nonchè tremendamente appiattitto sulla politica in voga, la fine è tutt’altro che lontana.

    14. larga un vi trase stritta un vi niesce…..

    15. Aspettiamo i dati di vendita: ci saranno dei picchi: in picchiata

    16. werner
      per me devi chiedere scusa ai palermitani”acculturati”
      che pure esistono,in tanti.
      Fossi in te ci leverei mano a certe analisi e ragionamenti.Non mi pare cosa tua.
      Piuttosto non capisco tanta gente che da un lato scrive male del GdS e nello stesso tempo si prodiga in suggerimenti per perpetuarne l’uscita.

    17. sofia
      i palermitani acculturati sono di più di quelli che pensi tu.
      Personalmente sostengo semplicemente che il giornale non mi sembra particolarmente innovativo nell’impostazione (vedi l’Unità)nè spicchi per temi giornalistici particolari (economia, mafia, etc.) ma sia piuttosto appiattito sulla politica di turno, e questo, i palermitani “acculturati” come li chiami tu in senso dispregiativo, lo hanno capito, non comprandolo più.
      Riguardo ai ragionamenti, aspetto di conoscere i tuoi…ammesso che ti sapppia cimentare oltre i giudizi

    18. Werner
      l’hai scritto tu e non certo io:
      .
      “il giornale esprime quello che è la cultura palermitana – meno di zero -;
      (E’ UN’AFFERMAZIONE PESANTE,ED E’ TUA).
      .
      il giornale esprime da sempre un filone filogovernativo – come sopra -.”
      .
      Il I e’ un concetto offensivo e,a mio avviso,del tutto gratuito(solo provocatorio).
      Sul II ritengo che competa alla linea editoriale darti risposta.Io posso solo dire che l’ho sentito dire da sempre,quindi non ci dici nulla di nuovo.
      .
      Circa le tue previsioni,se fossi l’Editore
      mi doterei di un bel ferro di cavallo e lo dipingerei di rosso.

    19. Sono all’estero ormai da diversi anni, e mi è sempre piaciuto leggere le notizie sul sito del GDS. Dopo la chiusura ho trovato il sito del giornale “La Sicilia” (www.lasiciliaweb.it). Nel corso degli ultimi anni è cresciuto enormemente con un forum aperto a tutto e tutti, i collegamenti dai siti news-partner (AntennaSicilia e Telecolor), filmati su youtube e le webcam in diretta. Si potrebbe paragonare il successo del portale interattivo de “La Sicilia” al declino de “Il Giornale di Sicilia” e il sito inattivo? È ovvio, se non si comincia a modernizzare i servizi, si rischia di chiudere.

    20. Ma chi lo ha fatto questo nuovo giornale? sicuramente non una donna, spero, perchè, mi dispiace dirlo, esteticamente parlando, è orrendo. La prima pagina ricorda tanto i giornali dello sport, e in tutte le altre pagine quelle grosse righe nere a sottolineare i titoli sembrano dei necrologi ingranditi. Neanche voglio leggerlo,l’uomo non ha capito che c’è bisogno pure della bellezza! Ma del resto, in mezzo a tutte queste brutte notizie, che spazio può esserci per la bellezza?

    21. sul sito de “la sicilia” sin dal primo pomeriggio si può sfogliare interamente il giornale del giorno in formato pdf…………………………… tanto di cappello all’iniziativa.

    22. @sofia
      Forse mi sono perso qualche passaggio (!!) ma non mi sembra che l’attività culturale palermitana da qualche anno a questa parte sia particolarmente frizzante…anzi!! E dire che di spunti ne avremmo per alimentare anche un minimo di dibattito, a partire proprio dalla città, dalla dimensione sociale sempre più squallida e precaria, da un’economia soffocata dal malaffare, da una politica autorefenziata ed inconcludente quanto collusa con il malaffare, alla “fisica”invivibilità della citta.
      E’ chiaro pertanto che il mio riferimento non è ai palermitani che ogni giorno cercano di sopravvivere in questo inferno metropolitano ma alla classe dirigente(si fa per dire) di questa città.
      Ecco, un giornale, a mio sommesso parere, dovrebbe poter tracciare, evidenziando i problemi, una traccia, anche di riscatto sociale se si vuole, portando a conoscenza l’opionione pubblica (chi nei fatti poi vota) di fatti, personaggi, intrecci di personaggi che con il bene pubblico evidentemente non hanno niente a che spartire.
      Invece spesso si da spazio a notizie disutili, tipo la municipalizzata di igiene ambientale diserba una strada, un consigliere di circoscrizione chiede le strisce pedonali, un altro vuole i cassonetti,un altro esprime un pare l’altro ribatte, è stato ritrovato un cane, etc. ma i fatti?
      Al mio paese questo non è neanche giornalismo.
      Circa il ferro di cavallo, dovremmo dotarcene noi visto chi ci governa…

    23. Mio caro(e sconosciuto)Werner
      di ferri di cavallo(ben consumati,chissa’ quanta strada fecero) ne ho appesi ben 14 in terrazzo,dipinti di rosso
      Se la tua era una piccola provocazione,con la mia ti ho dato l’opportunita’ di scrivere un bel pezzo,
      perche’ adesso hai scritto un bel pezzo.

    24. @sonia
      grazie per gli spunti costruttivi ed alla prossima!
      p.s. i ferri di cavallo per una maggiore efficacia si collezionano grezzi, non dipinti!

    25. Cambiare la veste, non influisce sul messaggio.
      Il giornale si Sicilia se ha avuto flessioni é perché é stato, come sempre, ambiguio sul messaggio.
      Il punto sembra altro. Forse i lettori si sono stancati di questa ambiguità, forse é una disaffezione temporanea.
      Ma a cui certamente non si risponde con la grafica.
      Trovo, ad esempio Repubblica che compro poco e spesso solo se regalata da altri, eccessiva nelle immagini, e poco contenutististica nei testi.
      Questa scelta spero non la faccia il giornale di Sicilia.
      Ha dato una risposta sbagliata alla flessione delle vendite.
      La carta stampata non trova la sua credibilità sulle immagini, sui colori delle immagini, piuttosto sui contenuti degli articoli
      Allora se disaffezione si é manifestata, é stata sui contenuti, e non sulle immagini. E quindi intervenire sul lato grafico é inutile, solo una spesa superflua.

    26. D’accordo con Uma.
      La tradizione giornalistica palermitana, soprattutto di cronaca che è il taglio tipico di un informazione locale (ma non certamente riduttiva,a Palermo!!)ha avuto nel passato nomi straordinari, basti pensare a Francese o De Mauro, purtroppo uccisi dalla mafia come giudici, poliziotti valorosi e carabinieri. Gente che si è immolata per un ideale, non cerchiobottisti o servi di bottega. Esistono anche oggi giornalisti altrettanto validi come Lodato, Bolzoni o addirittura Saviano in Campania.Non esistono purtroppo testate giornalistiche che vogliano esporsi più di tanto(anche alla luce delle recenti censure del centrodestra che prepara alacremente la legge bavaglio anche per il Web) o legati a gruppi politico imprenditoriali (Mediaset e compagnia bella).
      Morale della favola: magari non saranno tutti dei Travaglio ma è possibile in questa città (al di la della veste grafica, peraltro assai discutibile) un vero giornalismo (stile L’ORA degli anni settanta per intenderci)che metta veramente a nudo i problemi drammatici di questa povera città che nessuno tuttavia vuol vedere?
      Esempi: il debito faraonico del Comune di Palermo, i dissesti e/o giochi di potere nelle municipalizzate giocate sulle tasche dei cittadini,il traffico, l’ambiente, i rifiuti,la mancata erogazione per i servizi sociali,le iniziative culturali,etc.
      Come stanno veramente le cose?

    27. Werner a me non risulta che il centrodestra prepari leggi bavaglio. Una proposta di legge definita in Rete “ammazza blog” è stata invece presentata da Ricardo Franco Levi, deputato del Pd….

    28. Oggi pomeriggio al mercato di Ballarò, un fruttivendolo aveva tanti coppi per la frutta, fatti col nuovo Gds 🙂
      Sarà anche buono per avvolgerci “i saiddi”?

    29. io amo il giornale di sicilia e lo compro e leggo a milano. si deve migliorare x renderlo meno locale e più nazionale. se tutti i siciliani leggessero il gds aprezzeremmo di più la nostra sicilia.

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