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lunedì 23 dic
  • Garantire un alloggio a chi ne ha diritto

    Le vicende di questi giorni legate agli sgomberi di chi abusivamente occupava le case popolari hanno fatto tornare all’onore delle cronache il tema degli alloggi negati ai legittimi assegnatari.
    Un’emergenza a fronte della quale, come assessore agli Interventi abitativi del Comune, ho dovuto prendere i necessari provvedimenti: Abbiamo emesso centinaia di ordinanze di sgombero e alcune case sono state già liberate, ma occorre andare avanti per fare in modo che gli appartamenti vengano finalmente consegnati a chi, inserito nell’apposita graduatoria, ne ha il diritto per legge.
    In alcuni casi, come è stato anche riportato dalla stampa, si è scoperto che all’interno di qualche abitazione abusivamente occupata, c’erano mobili di lusso, televisori al plasma e altri beni costosi che, di certo, le famiglie in stato di indigenza non possono permettersi. Ciò, oltre, a far sorgere perplessità circa il vero stato di indigenza denunciato da molti concittadini, ha ancor più rafforzato la decisione di procedere allo sgombero di tutti gli immobili occupati abusivamente, ritenendo che il ripristino della legalità sia la condizione necessaria per fronteggiare il problema abitativo in città.
    Inoltre, con la consegna all’Amministrazione comunale degli appartamenti di via Ammiraglio Rizzo, è stata data un’importante risposta a circa 200 famiglie che potranno avere la certezza di una casa in cui abitare.
    È un primo passo, ma non basta, perché per risolvere definitivamente il problema, è necessario che siano individuate le aree all’interno del territorio comunale su cui realizzare la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare.
    A tale riguardo L’assessorato Urbanistica del Comune ha già inviato al Consiglio Comunale una delibera per permettere l’individuazione di dette aree, anche, in variante al piano regolatore su cui dovranno essere costruite circa 7.200 abitazioni per soddisfare il fabbisogno della città di Palermo.
    Sull’argomento ho chiesto nei giorni scorsi al Consiglio Comunale di procedere, tempestivamente, per far sì che il nuovo piano per l’edilizia popolare possa decollare in tempi brevissimi ed in tal senso la Commissione Consiliare competente ha già trasmesso il proprio parere favorevole.
    Ritengo, infatti, che, garantire un alloggio a chi ne ha diritto sia un dovere per l’Amministrazione Comunale, in una città in cui i problemi non mancano, ma che tutti amiamo.

    Ospiti
  • 89 commenti a “Garantire un alloggio a chi ne ha diritto”

    1. Credo che il problema non sia “solo” quello dell’alloggio.
      Purtroppo il degrado associato alla mancanza di una casa dignitosa in cui vivere riguarda spesso anche il “modo” di vivere: e non può essere solo la grande città a cercare soluzioni.
      Ecco perchè, secondo me, sarebbe socialmente più utile creare i presupposti affinchè i comuni limitrofi affrontino questo problema secondo strategie complementari e sinergiche.
      Se, ad esempio, nel territorio del comune di Palermo non sono disponibili spazi da destinare all’edilizia popolare, allora forse sarebbe il caso di andarli a cercare altrove, magari dove c’è la possibilità che le famiglie che li occuperanno possano trovare anche un’occupazione stabile.
      Altrimenti, continueremo a creare nuovi ghetti e conflittualità tra residenti confinanti.

    2. 7200 alloggi per l’edilizia popolare? Guarda caso in variante al piano regolatore! Ma chi volete infinocchiare. Immagino quante belle villette e seconde case verranno tirate su in men che non si dica, devastando le ultime zone verdi di questa città!
      Quante case abbandonate e pericolanti ci sono sparse per la città?? Perché non si provvede a rimetterle in sesto e a sfrutturle come alloggi popolari?

    3. Concordo con ugo. 7200 abitazioni sono una enormità. E se consideriamo che gli enormi casermoni di via ammiraglio rizzo soddisfano 200 (!!) famiglie, non si fa fatica ad immaginare come per farne 7200 significhi cementificare tutto lo spazio libero disponibile, fra l’altro continuando a costruire edifici mostruosamente enormi sullo stile dello ZEN, per capirci. Enormi alveari verticali, fuori città e circondati dal niente e destinati a diventare nuove aree degradate sin dal progetto iniziale.

    4. regole con cammarata sindaco? Fa prima un asino a passare per la cruna di un ago!

    5. Vergognoso che in una città con migliaia di vani sfitti, si pensi a costruire altri 7.200 alloggi in variante al PRG. Siete vergognosi. Vergognati Santoro.
      State facendo perdere la pazienza anche alla gente più pacata. VERGOGNA.
      Ma la cosa più vergognosa è che si ostinano a governare questa città sempre gli stessi incapaci, che non hanno nessuna preparazione e continuano a praticare soluzioni obsolete.

    6. Giovanni P. gradirei un dialogo pacato. Grazie.

    7. 7200???????????????????????
      ma in che senso?
      vuol dire che ci sono 28.800 c.ca di INDIGENTI???
      cioè di persone che stanno talmente tanto male che il comune deve provvedere al loro alloggio?
      30.000 INDIGENTI???
      sto rimanendo BASITA…
      praticamente un paese…
      e perchè non gli procura un lavoro…
      non costerebbe meno?????

    8. io apprezzo l’iniziativa però mi vorrei esprimere alla fine della realizzazione di quanto dichiarato.

    9. questo post è incommentabile. mi piacerebbe farlo, ma non potrei mai essere approvata dalla policy dicendo quello che penso realmente.
      e allora concordo con tutti i commentatori finora intervenuti tranne uno, bobyx che apprezza l’iniziativa, seppur con riserve.

    10. xchè invece non si demoliscono le case abusive, che spesso sono seconde case, e si costruiscono quartieri di edilizia popolare?

    11. sono sulla stessa linea d’onda di ugo, isaia e walter. totalmente d’accordo con loro!!

    12. Rispetto delle regole, legalità, tutela dei diritti dei più poveri, belle parole, parole, parole…
      E perchè negli ultimi SETTE anni le giunte Cammarata non hanno compiuto fatti in questi contesti?
      Scommettiamo che alla vigilia delle prossime elezioni europee queste promesse saranno dimenticate?

    13. occupare la casa di uno che ne ha diritto lasciando lui e la sua famiglia in una camera d’albergo per anni E’ DA VIGLIACCHI! me ne frego se è Santoro che ha detto questo, ha ragione, non si toccano le case degli altri e la colpa non è delle “cose che vanno male”! NOn si possono giustificare sempre ad oltranza gli abusivi!

    14. vorrei capire cosa c’entrano i vani (certo temporaneamente)sfitti di “proprieta’” di persone che hanno acquistato e pagato una casa(II o dodicesima che sia),con l’annunciato programma di edilizia popolare.
      Non capisco nemmeno il motivo di esprimere una rabbia
      (dichiaratamente a stento contenuta)
      davanti un programma edificatorio,in una citta’ dove non si costruisce praticamente piu’ niente da venti anni( con le conseguenti cadute occupazionali e relativa emigrazione).
      Non capisco perche’ dobbiamo tenere vastissime aree incolte e degradate in tutti i quartieri di Palermo,aree nelle quali si potrebbe distribuire
      questo programma di edilizia popolare.
      Non capisco di cosa deve vergognarsi l’autore del post,
      che credo sia il I assessore comunale che si apre alla piazza di Rosalio.

    15. piuttosto direi di fare attenzione a chi affidare la progettazione.Evitiamo uno Zen 3.Diamo l’incarico ad ingegneri ed architetti locali che conoscono la climatologia ed i bisogni della gente che dovra’ abitarci.Lasciamo adeguati spazi a verde e parcheggi
      accanto alle nuove costruzioni.Occhio alle scuole ed agli asili nido.

    16. Se non c’hanno la casa occupano la cattedrale e voi insorgete gridando all’ingiustizia sociale.
      Se decidono di costruirle è tutta una speculazione edilizia e voi insorgete gridando al malaffare!
      Ma siete veramente incontentabili!!

    17. Sarebbe da pazzi per i proprietari di alloggi sfitti concedere alloggio a queste persone, stai tranquillo che quando rivuoi la tua casa non te la ridanno.

    18. @x per stalker, non capisco perchè inveisci contro di me che non ho parlato di occupazioni di case altrui, anzi non ho parlato proprio, ho solo condiviso altrui commenti.
      avevo scritto altre cose che non riguardavano le occupazioni, ma non sono passate, probabilmente avevo calcato un po’ la mano.
      sfoga la tua rabbia altrove e indirizzala meglio, prendi la mira giusta prima di scrivere!
      ps non sono diventata schizzofrenica, rispondo al commento delle 16:27.

    19. qui di tanto in tanto emergono commenti eversivi e /o sovversivi.In Italia c’e’ una Costituzione che garantisce la ” proprieta’ privata “,che e’ un Diritto
      inviolabile.
      I programmi di edilizia popolare sono previsti in un gran numero di paesi.Piu’ un paese e’ ricco e lungimirante,piu’ e’ confortevole l’alloggio popolare.
      A Palermo si sono fatti in passato buone realizzazioni,ma anche pessime.Fare brutte case popolari non conviene a nessuno.Non sarebbe male avere un inventario dell’esistente col giudizio di qualita’
      degli immobili esistenti.Non e’ da escludere che si possano demolire le case popolari insalubri o insufficienti che pero’ occupano siti in zone
      pregiate(vedi per es. quelle esistenti accanto la fiera del mediterraneo,e ricostruire case piu’ comode e
      funzionali,magari a maggiore sviluppo verticale,recuperando spazi a villette e parcheggi.

    20. speriamo che non vengano fuori altri capolavori tipo zen 1 -2 ecc.ecc.
      In centro e zone adiacenti non ci sono aree degradate o immobili che aspettano solo un restauro?

    21. assessore Santoro
      distribuisca i 7.200 alloggi in 20 rioni.L’esercizio diventa piu’ facile perche si tratta poi di fare 360 alloggi x rione,cioe’ non piu’ di dieci edifici
      di 8 o 10 piani per insediamento.Quindi una soluzione a macchia di leopardo.

    22. in altre occasioni anche qui si e’ dibattuto che per dare respiro alla circolazione (cioe’ porre riparo
      a certi (tanti) errori del passato,quindi allargare le strade),una via puo’ essere DEMOLIRE ,ARRETRARSI E
      COSTRUIRE IN VERTICALE

    23. Innanzitutto mi scuso con Rosalio. Mi sono lasciato prendere un pò troppo dallo sconforto, ma lo sdegno rimane tutto ancora adesso.
      1) L’edilizia popolare è una soluzione fallimentare ai problemi abitativi perché produce immobili di infima qualità e situazioni urbanistiche sballate (come quelle dello ZEN).
      2) Il piano da 7200 alloggi (significa 35 palazzi come quello di Via Amm. Rizzo!!!!!!!!!) significa la cementificazione di quelle poche aree libere che ancora ci rimangono e che dovrebbero essere occupate da SERVIZI (piscine, palestre, teatri.. Tutto fuorchè palazzoni!!!).
      3) L’edilizia popolare, poi, come soluzione ai problemi occupazionali, è l’ennesima lampante prova della COMPROVATA INCAPACITA’ di chi amministra questa città (ma non solo purtroppo).

    24. X Sofia:
      A Palermo non si costruisce più da decenni semplicemente perché la domanda di alloggi in condominio non esiste più. La popolazione urbana è ferma da quasi 30 anni (come in tutta Italia) e in più con i restauri qualche nuovo alloggio è stato recuperato in centro storico. Oggi si costruiscono al massimo nuove villette (Palermo nord, Bagheria e comuni verso Punta Raisi) perché la gente, che può permetterselo, va via da un centro incasinato e va a vivere in case più umane e contesti con più verde.

      L’unica soluzione ai problemi abitativi sta proprio nella costruzione di edilizia di ottima qualità per proprietari, che abbandonano la loro vecchia abitazione in centro, e la lasciano in affitto a prezzi di mercato.
      Altro che edilizia popolare.

    25. X Sofia:
      Se con eversivo ti riferivi a me: sappi che non penso proprio di essere eversivo. Penso, invece, di dire cose moderne, mentre tu sei una “vecchia bacucca” che pensa ancora che i palazzoni anni 70-80 siano soluzioni abitative sensate.
      Ridicolo poi pensare che ancora oggi gente che non capisce niente di urbanistica, come Santoro, si metta a fare piano di sviluppo urbano.
      L’arretratezza culturale del nostro paese è la vera VERGOGNA

    26. Per chiarire che, personalmente, contro Santoro non ho nulla, aggiungerei che bene fa lui a insistere con gli sfratti degli abusivi e con la consegna degli alloggi nel bruttissimo (ma oramai c’è) palazzone di Via Amm. Rizzo.

    27. ma se ricordo a sofia il “sacco di palermo” me la passate o sono troppo sovversiva?
      secondo me non c’è bisogno di nuove cementificazioni e nuovi ghetti “verticali” e periferici, casomai di riqualificare quello che esiste e creare oppurtunità di lavoro e integrazione.
      poi se l’edilizia popolare continuerà a cavalcare idee nefaste come lo zen a palermo, corviale a roma, o le vele (in parte abbattute) a napoli, siamo messi proprio male.
      spero di non essere stata troppo eversiva rispetto a sofia, che difendendo l’edilizia popolare auspicherebbe il decentramento per lasciar posto alle villette e ai parcheggi. ho capito male?
      quasi a dire…leviamoceli di mezzo dandogli qualche osso buttato lontano!
      aspetto chiarimenti in merito dall’assessore santoro.

    28. poi vorrei ricordare altri tipi di edilizia popolare a misura d’uomo, mi viene in mente quella toscana e penso a città come arezzo, chissà se santoro ha presente e pensa a qualcosa di simile?

    29. Brava stalker rende perfettamente il concetto quando dice “leviamoceli di mezzo dandogli qualche osso buttato lontano”. Non parlo di quelle 10 famiglie di senza tetto ma in genere il tipo di gente che occupa le case e che cmq ha nel dna il degrado sociale è vezza a delinquere e a ricorrere alla violenza fisica, quindi costruiamiogli tutto quello di cui hanno bisogno a 30 km dalla città in maniera da vederli il meno possibile.

    30. Chi saranno i “costruttori” interessati all’opera? Cammarata, rispondi!!!!

    31. quoto Filippo.

    32. Siccome ho un minuto di tempo, vorrei lasciare questo commento, che ho scritto ieri:
      Ritorna il tema degli alloggi sfitti. Il problema alloggi PER QUEI SENZA CASA a Palermo, oggi, esiste soltanto perché migliaia di alloggi restano sfitti.
      Ma, vi chiedo, perché restano sfitti??

      1- Tessuto economico moribondo
      2- Ammortizzatori sociali inesistenti
      3- Per i proprietari di immobili, lasciare sfitto o affittare con la paura che non ti pagano/non ti ridanno la casa è indifferente.
      4- La cancellazione dell’ICI è uno stimolo in meno per i proprietari di immobili ad affittare.

    33. Scusi, Signor Santoro, questa volta scrive per chiedere consiglio anche ai Rosaliani, o ci propina un piatto già pronto?

    34. @Valentina: piccola ingenuità o pungente sarcasmo?

    35. @Beny: ti chiami Santoro o sei malizioso?

    36. Giovanni P
      non meriteresti nemmeno una risposta,tanto chi legge ha gia’ capito tutto.
      “Vecchia bacucca”(cosi’ mi hai definito!)
      potrebbe pero’ pure essere un complimento,se non altro per la saggezza che compete a chi ha vissuto di piu’.
      Vedo che ad ogni commento non fai che insultare o provocare qualcuno.In guerra col mondo.Cosi’ ti vedo.
      Non mi piaci per niente.
      Le tue idee “moderne”,in che cosa consisterebbero?
      Forzare le regole del mercato?Espropriare le case sfitte?
      Da dove ti risulta che Palermo non ha aree edificabili
      o edilizia da demolire e riqualificare?
      Per venire incontro ai bisogni abitativi della gente
      le soluzioni possono essere di qualsiasi natura,in orizzontale o in verticale,in centro,semicentro o periferia.O e’ meglio non farne niente?E poi scendere in piazza Pretoria e bivaccarci?
      Comunque va sottolineato che edificare case popolari significa fare uno sforzo a carico della collettivita’ per poi praticamente
      regalare una casa a “chi” non e’ riuscito nella vita a realizzare alcunche’.
      Gli “altri” lavorano,producono e le case se le comprano.
      Siamo alla vigilia di una crisi tremenda e,se lo stato
      non interviene con i grandi lavori nelle aree piu’ critiche,molta gente patira’ freddo e fame.
      Io proprio non riesco a capire cosa vai cercando.
      Vuoi scardinare le regole della societa’ organizzata?
      Di fronte ad un bel programma edificatorio,ci vorrebbe quanto meno un grande entusiasmo,dato che finalmente a Palermo qualcosa si muove.Oppure vogliamo conservare il territorio (degradato) in attesa del giorno in cui il pianeta brucera’ come un cerino?
      (Evento sicuro come la morte,solo questione di tempo e’)

    37. @Valentina: malizioso e curioso come una fimmena!
      @Sofia: è costume di molti degli utenti di questo blog insultare la gente che non la pensa come loro, di sputare sentenze senza sapere e, ahimè, di non capire quello che uno/a scrive (per malafede o per estrema superficialità)
      Sono d’accordissimo con te quando scrivi Comunque va sottolineato che edificare case popolari significa fare uno sforzo a carico della collettivita’ per poi praticamente
      regalare una casa a “chi” non e’ riuscito nella vita a realizzare alcunche’.
      Gli “altri” lavorano,producono e le case se le comprano.
      …qua c’è chi propone di dargli le villette con giardini, parcheggi ed infrastrutture!! Invece chi lavora in banca, chi fa il professinista (magari all’inizo della carriera), chi va ad impiccicare quacina, chi fa il commesso (per citare un vecchio post) e tutti gli altri che ogni giorno escono di casa per andare a vuscarsi il pane devono stare in affitto o mettersi 20 anni di mutuo ‘n cap’i spadde per comprare un appartamento di 90mq e la sera tornare a casa stanchi finiti, dopo 2 ore di traffico perchè, se non bastava il caos che già regna in città, degli abbusivi sfrattati hanno occupato una strada e dopo ver pasato 30 minuti a bestemmiare perchè non si trova un posto perl’auto manco a pagarlo oro (perchè abitando in periferia e lavorando in centro e dopo 8/10 ore di lavoro di prendere la bici proprio non può essere!)
      Adesso CI diranno che dobbiamo vergognarci, che siamo incommentabili ed ingiustificabli!
      Ormai c’ho fatto il callo! Contro i VERI benpensanti (che poi loro accusano NOI di esserlo) c’è veramente poco da fare!!

    38. ps: ho scritto abusivi con due b…adeso mi diranno PURE che sono ignorante come la calia!

    39. infatti.Non capisco chi e cosa c’e’ veramente dietro a certi commenti.Rileggetevi cosa ho scritto e poi mi dite la vostra.Potete anche dissentire da qualche mia affermazione,ma credo di seguire un rigore logico nelle cose che dico.
      Probabilmente dietro c’e’ il nulla,o gente allo sbando.
      Gente che non ha alcuna identita’ dopo la nascita del PD
      Il PD era una speranza,ma mancava di un progetto e di un vero Leader,quindi e’ un partito che non c’e’,ed ha lasciato in giro tanta gente sbandata che non sa cosa vuole e quello che dice.Si sono fatte primarie finte e non c’e’ stato alcun rinnovamento della classe dirigente.Ci sono ancora le persone che erano comunisti negli anni 70 e da comunisti ragionano ancora oggi.
      E vogliono le case degli altri.

    40. @sofia: qua siamo fuori dalla politica…PD, PdL…qua è una questione di MENTALITA’! Chi vive di luoghi comuni facendosi baluardo di valori universali/sociali per il solo scopo di essere alternativo, contestatore del sistema e politically correct di solito ragiona così!
      Non la pensi come me? Allora sei vergognoso, un figlio di papà (vedi parlano pure per luoghi comuni), incommentabile, superficiale…
      Consolati…grazie a dio sono persone che sfogano tutta questa aggressività solo nei blog o su internet…perchè alla fine in una discussione “vera” rimarrebbero presto a corto di argomenti…ed anche lì, pensandoci bene, comincerebbero ad insultare o a dire “io la penso così…punto e basta”

    41. Giusto un paio di precisazioni, per evitare di essere frainteso o interpretato come più fa comodo.

      Primo: sono assolutamente d’accordo con lo sgombero di immobili abusivamente occupati. Se qualcuno ha diritto a una casa, è giusto che questo diritto gli venga garantito.
      Senza contare che quanto sostiene Santoro, e cioè che spesso ci sono case occupate con gente col televisore al plasma, è la pura e semplice verità.

      Secondo: sono d’accordo con l’edilizia popolare, ma con criterio. Questo significa un progetto serio che tenga conto delle reali esigenze del territorio, sia abitative sia di tutela ambientale.

      Detto questo, ribadisco che 7200 abitazioni sono una quota a mio parere oltremodo sproporzionata e non riesco a vederci nient’altro che un ennesimo tentativo di speculazione edilizia!
      È chiaro che si tratta di una mia convinzione personale e forse mi sbaglio (magari!). Spero solo che tra vent’anni non si parlerà di un secondo sacco di Palermo, anche se le premesse ci sono tutte.

    42. Battute da cabaret
      …”L’attro ggiorno,siamo andati a protestare dal sinnaco per avere la casa!…”
      “E il sinnaco, chi vi dissi?”
      “e il sinnaco ‘nni dissi:
      “Ma itivinni a caasa!”

    43. Prego rispondere, se qualcuno sà: chi saranno i costruttori interessati?

    44. Sofia, scusa, ma scrivi in risposta a chi? A me? Chi vorrebbe forzare le regole del mercato? Ma li leggi un pò i commenti altrui, prima di rispondere?
      Ma poi come parli? Sembri la controfigura di Berlusconi che vede comunisti dovunque ci sia qualcuno che dica qualcosa di diverso da lui.
      Cara la mia signora, io, semmai, vorrei che nelle regole di mercato restassimo, al contrario della tua bella amm. comunale.
      Calmiamoci un attimo.
      Io leggo e rileggo il tuo post e, purtroppo, confermo la mia idea.
      Esprimi idee (uguali a quelle della nostra pessima amministrazione) vecchie, inadeguate.
      Da ciò deriva il “vecchia bacucca”. Non ti offendere.
      Se potessi “postare” un libro, ti dimostrerei che a Palermo esistono già i vani sufficienti. Ti dimostrerei che senza alcun bisogno di espropriare alcunchè, basterebbe approvare quelle leggi che stimolassero i proprietari ad affittare i propri immobili sfitti.
      Se potessi postare sto libro, ti dimostrerei che tra un paio di anni si costruiranno solo edifici eco-compatibili, a dispendio energetico ridotto (direi Hi-Tech) e, pertanto, la nostra edilizia post-bellica sarà svalutata tantissimo.
      Se potessi postare quel libro o, semplicemente, parlarti a viva voce, ti dimostrerei che, quando tra 3-4 anni sarà pronto il passante ferroviario (ad esempio 15′ Carini-Notarbartolo), abitare in Via Notarbartolo o a Carini sarà la stessa cosa. Per cui in tanti troveranno conveniente lasciare le proprie case in centro e costruirsi una villetta hi-tech (alta qualità) nei comuni verso Punta Raisi dove vivere tutto l’anno.
      A quel punto, se potessi postare il mio libro, ti avrei dimostrato che edificare 7200 alloggi all’interno del Comune di Palermo, incrementandone la già alta densità abitativa a scapito dello spazio riservato ai servizi, sarebbe stata l’ennesima prova di una COMPROVATA INCAPACITA’ o, quantomeno, di INADEGUATEZZA CULTURALE di cui tu, mi dispiace dirlo, sei una aperta sostenitrice.

    45. @Giovanni P.:le leggi sull’affitto tutelano al 90% l’inquilino…è un dramma mandarlo via (se ti serve la casa), anche con contratto scaduto, in condizioni standard…pensa pensa con un contratto tutelato e promosso dal comune!
      @Walter: saranno di certo bandite gare pubbliche d’appalto…com’è normale che sia…

    46. che poi…gli inquilini palermitani nel 99% dei casi nn trattano l’immobile come qualcosa di proprio…tanto se si rompe qualcosa c’è il padrone di casa

    47. cosa distingue una “casa popolare” da una casa in affitto sul libero mercato,dal punto di vista dell’impegno economico per l’inquilino?
      E’ IL CANONE,che per la casa popolare ha un prezzo
      simbolico(o politico),quindi irrisorio,
      mentre credo che chiunque abbia una casa da affittare dove ha investito i frutti del proprio lavoro,desidera mettere a frutto il proprio investimento.
      I piu’ diseredati della nostra societa’ quindi non possono mai ambire alla locazione di un immobile sul libero mercato,non avendo il reddito sufficiente.
      .
      Il Comune,solo in casi di emergenza e solo x brevi periodi (fino a trovare un’alternativa)potrebbe essere disponibile a pagare il canone di affitto di mercato per un senzatetto.
      .
      Io non so se 7.200 alloggi sono pochi o troppi.
      Posso dire che il mio collaboratore domestico(regolarizzato,sposato e con 1 figlio nato a Palermo) paga 300 euro al mese per 1 + 1/2 vano(angusto) con cucinino e servizio,
      in una zona fatiscente del centro storico.
      Quanti di questi casi esistono a Palermo?
      Quante sono le famiglie palermitane che vorrebbero una casa migliore?
      Ad occhio e croce,credo,,molte di piu’.
      .
      Un edificio Hi_Tech richiede,rispetto alle costruzioni di ieri,maggiori costi iniziali,perche,oltre ai mattoni,bisogna installare apparecchiature tecnologiche.
      E’ nel lungo periodo che si possono avere dei vantaggi
      per i minori costi di esercizio.Quanti anni ci vorranno per ammortizzare i costi iniziali?
      Ma sopratutto quanti anni ci vogliono per adeguare il parco esistente,o per sostituirlo.(ma,questo,cosa c’entra con le case popolari?Volete case popolari Hi_Tech?Per me fate pure).
      .
      Per me l’unica cosa strana e’ che un governo di Dx
      con questo annuncio fa una politica di Sx,
      perche’,ammesso che riuscira’ a realizzare il progetto
      delle 7.200 abitazioni,calando la domanda di abitazioni,
      il canone delle locazioni sul libero mercato dovrebbe scendere.

    48. Beni, ti ringrazio per il tuo commento. Ci consente di tornare nel merito delle cose senza i deliri politici alla “Sofia”.
      Quello che scrivi è giusto. Lo penso anche io.
      Quello a cui faccio riferimento io, infatti, non sono politiche per gli affitti promosse dalle amministrazioni Comunali, bensì dalla legislazione nazionale.
      Io penso che il problema dei senza casa non esisterebbe a Palermo, come nel resto del paese se:
      1- Esistesse un sistema di ammortizzatori sociali per i cittadini automatico e generalizzato,
      2- Le forze dell’ordine assicurassero nei fatti lo sgombero delle abitazioni dagli inquilini morosi o in uscita,
      3- Si tornasse ad applicare l’ICI (riducendo invece altre imposte chiaramente), stimolando di fatto i proprietari ad affittare gli immobilil vuoti.

    49. Beh…sul discorso ICI ti do ragione…hanno levato 80€ l’anno e hanno aumentato altre imposte di 300€…come si sul dire acchiana i poppa e scinni i prua!
      Negli altri due…i darei ragione ma…è troppo utopico in un paese dove ci sono indigenti con la Porsche e dove se la Polizia prende a manganellate gli abusivi per sbatterli fuori da una casa succede un casino e dove se si da lo sfratto ai suddetti abbusivi ci sono politici che si schierano dalla loro parte! Promuovendo, di fatto, un stato di illegalità!

    50. Sempre X Beny:
      Torniamo alla nostra città: fermo restando quello che ti ho scritto sopra, secondo cui GLI ALLOGGI POPOLARI NON RISOLVONO IL PROBLEMA DEI SENZA-CASA, aggiungo che il piano Cammarata/Santoro è una mazzata alla nostra città perché va nella direzione opposta a quella, che noi tutti vogliamo: una PALERMO più ricca e vivibile!
      Se tu hai degli spazi disponibili per servizi, come piscine, palestre, ma anche centri commerciali (anche questi sono servizi) o parcheggi e, invece, li occupi per costruire palazzoni, PEGGIORI LA QUALITà DELLA VITA-e non fai PER NIENTE del bene alla città che dici di amare.

    51. Inoltre, come ho già scritto, le opere in corso, il passante su tutte, e uno sguardo al futuro, suggeriscono che si costruiscano privatamente ville hi-tech per lasciare gli immobili del centro agli affittuari.
      Palermo del futuro deve essere una sorta di Los Angeles da Punta Raisi a Bagheria, una città estesa, tenuta insieme dal passante ferroviario e dalle metro, dove i palermitani vivano comodamente con tutti i necessari servizi e nel verde dei loro giardinetti.

    52. dimenticavo che è praticamente IMPOSSIBILE buttare fuori un inquilino in tempi non “geologici” anche se costui ha trattato la casa come una stalla (e ti dico che io l’ho vista un appartamento ridotto come una stalla), è con contratto scaduto e moroso!

    53. Giovà…ma te sei un sognatore dotato di una fervidissima fantasia condita con una mostruosa dose di fede 😀 😀 😉

    54. Ci vogliono per realizzare le cose belle, altrimenti resti ad affogare nella melma!

    55. ah…a chi lo dici!!

    56. Guarda. Io mi rammarico perchè si va sempre nella direzione sbagliata. Si ragiona ancora con una mentalità da anni ’50 e i risultati si vedono. Ma questo Santoro quanti anni ha? Lo ha scritto anche qualcuno prima di me che sono i comuni limitrofi a doversi accollare la nuova domanda di alloggi. E’ un concetto banale!!
      Non ha senso incrementare la già alta densità abitativa in città. Quegli spazi devono restare a disposizione per i servizi.

    57. i miei “deliri” politici,sono i convincimenti che vengono sbandierati da tv e stampa tutti i santi giorni.
      Guardate e leggete.
      Senza le “continue provocazioni”di qualcuno,avrei potuto evitare di scrivere certe cose(peraltro abbastanza ovvie).
      Non e’ accettabile che quello che fanno gli altri e’ SBAGLIATO sempre,per definizione,anche quando le scelte sono ancora da fare!
      Infatti nessuno ha parlato di :
      perche?’
      dove ?
      come?
      quando?
      a quali costi?
      Io credo che il post sia nato per sondare(principio di democrazia), per “sentire” il parere dei lettori,per discutere civilmente,per accoglierne i migliori suggerimenti,non certo per accogliere insulti
      .
      Cambiando argomento,c’e’ una ingenuita’ che posso attribuire all’assessore Santoro,ed e’ quella di non avere trattato come premessa base del post lo stato dell’arte dell’edilizia popolare a Palermo cioe’
      distribuzione nel territorio,
      numero di alloggi,
      vetusta’,
      qualita’,
      fabbisogno,etc.
      Infatti e’ legittimo che qualcuno si chieda :
      perche’ 7.200 alloggi (o il doppio,o la meta’?).
      Inoltre potrebbe essere anche di utilita’ nella progettazione futura un “giudizio” sugli insediamenti e tipologie esistenti.
      A chi va la palma della migliore edilizia
      popolare esistente a Palermo?A quale rione?
      Con quali parametri di valutazione?
      (spazi, funzionalita’,impatto ambientale,scelta dei materiali,manutenzione,etc.)
      .
      In quanto al posizionamento degli alloggi nel Territorio,stiamo attenti a non creare altri
      eccessi di pendolarismo.L’ideale e’ che se uno fa l’infermiere abiti vicino l’ospedale e se fa il commesso al Centro abiti al centro.
      .
      Il caso dello sviluppo in superficie delle abitazioni di Los Angeles trae origine da una esigenza diversa,la minaccia dei terremoti,per cui si preferisce costruire abitazioni unifamiliari (quasi tutte in legno
      per ragioni antisismiche,ma rifinite poi come le case in muratura).Ma anche a Los Angeles ci sono zone di
      magnifici grattacieli (vedi Downtown,o Century City,etc)
      e di abitazioni in palazzi ad 8 o 10 piani,in appartamento.

    58. Eheheh. Ciao Sofia. Sono contento che si parli di cose concrete e che tu non vai più cercando di capire se dico cose di dx o sn. Quello che scrivi, lo approvo in parte.
      Nella parte in cui dici che non bisogna insultare, ovviamente ti do ragione. Il fatto è che dopo aver letto l’annuncio dei 7.200 nuovi alloggi (ti assicuro che è una cifra spropositata!!!!) mi ero fatto prendere dallo scoramento e dalla rabbia. Ho sbagliato a scrivere quei “VERGOGNA” sull’onta dell’emozione. Mi sono scusato con Rosalio e adesso vorrei farlo anche con Santoro. Tuttavia, resta ancora la mia considerazione, secondo cui Santoro non è certamente un esperto di urbanistica, e perciò io non affiderei a lui lo sviluppo della mia città.
      Lui probabilmente mi risponderebbe che questo piano era stato sviluppato dai tecnici del Comune qualche decennio fa, ma io replicherei che si vede, eccome, che questo piano è vecchio, e per questo io lo contesto!!
      Rimango, infatti, fermamente convinto che oggi i piani di edilizia popolare, in generale, siano superati. Sicuramente lo è questo, superato!

    59. Quando ho scritto di vedere la Palermo del futuro come una piccola Los Angeles, ossia villette da Punta Raisi a Bagheria, io vedevo una città tenuta insieme dal passante, dalle metro e dai tram, io vedevo una città dove i palermitani uscivano la mattina dalle loro villette, andavano in macchina a lasciare i figli nelle scuole di Carini o Capaci, piuttosto che di Bagheria e Santa Flavia e poi si recavano al parcheggio di intercambio della fermata più vicina del passante. Quei palermitani in 10 minuti scendevano a Notarbartolo e in 20 alla stazione centrale, tutte zone dove si concentravano gli uffici.
      La tua considerazione sul pendolarismo non è condivisibile. Infatti, è semplicemente inpensabile quello che scrivi. Una città ben fatta concentra i suoi uffici (dove si lavora) in alcuni punti ben precisi della città, ossia nei punti più facilmente raggiungibili dai mezzi pubblici, mentre la gente vive tutto intorno.

    60. Giovanni P.,così mi fai sognare di stare in un piccolo paradiso terrestre! Magari!

    61. diciamo che Giovanni P e’ un visionario idilliaco,sostanzialmente incline ad infuriarsi perche’ vede amministrare la Palermo di oggi in termini ben lontani da come vedrebbe la Palermo del futuro.
      Direi anche che non ha chiari determinati ruoli
      (mi riferisco al compito dell’uomo politico).
      Quando mai ad un politico si chiede competenza tecnica?
      Ovvio che se c’e’ competenza diretta e’ meglio,
      ma quando mai succede?
      Vediamo medici che amministrano un comune o una regione,strano,ma vero.
      Una volta si diceva che fare carriera significa
      ambire ad un proprio grado di incompetenza.
      Non vi pare che in politica conta piu’ la volonta’,la correttezza , la capacita’ di realizzare?
      Giovanni P ha un ruolo nel blog.Diciamo che piu’
      grosse sono state le provocazioni,piu’ si e’ avuta la possibilita’ di approfondimento.
      Giovanni P ha flessibilita’.Non esita ad ammettere di avere sbagliato,e questa e’ una virtu’.
      A tutti puo’ capitare di prendere fischi per fiaschi.
      Giovanni P probabilmente non abita a Palermo,altrimenti
      si guarderebbe bene di salvaguardare un Territorio
      che al 90% e’ allo sfacelo.Mi riferisco alle tantissime aree incolte,ai caseggiati diroccati,ai ruderi assolutamente inutili,ai muri di recinzione in equilibrio incerto,che pendono un po’ a dx ed un po’ a sx, tirati su a conci di tufo che il tempo ha reso friabili e che tante volte fanno venire in mente la breccia di Porta Pia,oppure realizzati con vecchie lamiere arruginite e facilmente deformabili dal vento
      si’ da assumere le ondulazioni piu’ strane,o con
      variopinti teli di plastica carichi di polvere e lacerati ma che conservano la capacita’ di offrirsi nelle fogge piu’ strane e piu’ svariate.Vecchie trazzere trasformate in rotabili,asfaltate ma poi rappezzate,sempre alla meno peggio, che fanno da contraltare a marciapiedi disselciati o inesistenti.Mi riferisco alla discariche,ma anche a tutte le sedi stradali invase da erbacce e rifiuti di ogni genere che poi trovano le loro nicchie con l’ausilio dei venti,
      che a Palermo hanno un ruolo coadiuvante a quello degli operatori ecologici.
      Cosi’ appare la citta’ di oggi.
      Un Territorio immenso da riqualificare.
      Altro che Territorio da proteggere.
      E da che cosa?
      Puo’ darsi che i 7.200 alloggi sono stati quantificati sulla base di una ipotetica capacita’ di spesa.
      ma scommetto che,se facciamo un sondaggio di quanti desiderano un nuovo e piu’ cofortevole alloggio a prezzi piu’ contenuti
      superiamo presto i 72.000(settantaduemila)!

    62. dopo avere letto i commenti sopra riportati, ritengo necessario intervenire per fare chiarezza su alcuni argomenti e soprattutto per far rilevare l’infondatezza delle critiche, peraltro molto offensive, tipiche di chi nutre odio politico e sociale, molte delle quali riconducibili a tale giovanni p..
      Preliminarmente desidero rispondere proprio al sig.giovanni p. evidenziando che il sottoscitto non non ha nessun “amico” a cui far costruire gli immobili da destinare ad abitazioni popolari, pertanto se lei non si affretta a chiedere scusa allo scrivente , rettificando le sue precedenti dichiarazioni che offendono l’onore e la reputazione dello scrivente , sappia che non esiterò a proporre querela nei suoi confronti per diffamazione.
      Quanto al merito dei commenti desidero evidenziare quanto segue:
      è del tutto ovvio che non sono un tecnico in materia di urbanistica,ma la delega conferitami dal Sig. Sindaco non prevede una specializzazione in urbanistica, essendo una delega politica che riguarda le politiche sociali e degli interventi abitativi. Allo scrivente spetta individuare le soluzioni.
      Proprio con riguardo a quest’ultima delega da neo assessore mi sono reso immediatamente conto che il Comune non poteva continuare ad affrontare il propblema dell’emergenza abitativa mandando la gente negli alberghi che soltanto nel 2008 ha comportato spese per €500.000,00-
      Nè potremmo fare fronte a tale emergenza assegnando temporaneamente alle famiglie che versano in situazioni drammatiche le case confiscate, sono troppo poche.
      Sono assolutamente convinto che l’unica strada da seguire sia quella della realizzazione di nuovi alloggi popolari, il cui numero individuato di 7.200, non è un invenzione del sottoscritto o di qualche altro amministratore, ma bensì la sintesi dell’analisi effettuata dai tecnici, cioè da professori di urbanistica di prim’ordine, e dall’applicazione delle leggi vigenti.
      Infatti la domanda complessiva di nuove abitazioni in città è pari a 18.000, il numero di 7.200 è il risultato in termini percentuali calolati secondo i criteri stabiliti dalla legge nel decennio successivo allo studio effettuato.
      Non verrà distrutta alcuna area verde per realizzare i predetti immobili, ma soltanto aree già destinate in tal senso oppure aree che sono incompatibili con altre destinazioni anche in variante al piano regolatore,si pensi alle aree intercluse, cioè circondate già da edifici.
      Il pano regolatore vigente da troppo tempo è stato ingessato da chi amministrava 15 anni fa Palermo e proprinava all’opinione pubblica di ripopolare il centro storico rimasto in buona parte deserto o oggetto di operazioni immobiliari da parte dei legittimi proprietari degli immobili.
      Rispondendo a chi critica senza conoscere alcunchè, l’assessorato che dirigo sta ancora tentando di reperire immobili di privati cittadini da destinare alle familie di indigenti attraverso un avviso pubblico, ma occorre evidenziare che il primo bando è andato deserto.
      I privati proprietari non intendono affittare i propri immobili tanto facilmente e sopratutto all’ammministrazione perchè secondo il parere del sottoscritto nutrono il timore che le abitazioni vengano distrutte o che non venga pagata loro la pigione, nonostante il contratto di locazione vedrebbe il Comune quale contraente.
      Non ho nulla di cui vergognarmi nel tentare di dare una risposta ad interi nuclei familairi che versano in situazione disperate e che sono costrette a dormire nell’automobile o in garage.
      Qualcuno ha proposto di esiliare intere famiglie di palermitani indigenti fuori dal territorio comunale o di realizzare immobili di edilizia popolare in altri comuni!
      SI TRATTA DI FERNETICAZIONI che non meritano risposta.
      Mi sembra il caso di evidenziare che Palermo è stata la terza città italiana che si è distinta per nuove aree verdi realizzate, ma sembra che questo dato non si conosca o si faccia finta di non conoscere, parlando invece dell’utopistico progetto di realizzare a Palermo una piccola Los Angeles-
      Ma si smetta di criticare tutto e tutti gratuitamente, si smetta di gettare fango senza considerarae che gli schizzi rovinano l’immagine di Palermo all’estero.
      Alziamo la testa in un momento in cui tutti dovremmo stare uniti per far uscire l’intero paese dalla crisi e far risollevare Palermo che come tutti gli altri comuni italiani sta vivendo un momento buio per il taglio dei trasferimenti imposti dall’allora governo Prodi.
      Stefano Santoro

    63. Il commento di Giovanni P., peraltro già rimosso in precedenza, è stato nuovamente rimosso per violazione della policy dei commenti.

    64. Fino ad adesso mi sono limitato a leggere adesso vorrei solo fare una domanda.C’è da tempo un movimento che lotta per la casa in questa città ,che ha cercato più volte di trovare delle soluzioni al loro problema,che ha avuto vari incontri istituzionali e ricevuto ascolto.Poi questo si è ,credo, interrotto.E’ un movimento che per farsi sentire ha anche alzato la voce e “occupato”:La cattedrale,l’aula Consiliare e forse anche altro…
      E’ un movimento che ha avuto anche il sostegno di voci autorevoli di questa città penso al Centro Arrupe o al Centro Impastato e di tanti altri.Mi farebbe piacere sapere se per queste famiglie è previsto qualche soluzione ,se ne hanno diritto più o meno degli altri(graduatorie,etc…)In poche parole vorrei solo sapere se hanno delle concrete possibilità che qualcuno affronti il problema e possa dare delle risposte concrete e in breve tempo.
      Grazie
      pequod

    65. aspettavo le repliche dell’assessore santoro, le ritenevo doverose, dato il numero di commenti che ha suscitato con il suo post.
      speravo in un’apertura al dialogo, invece il suo intervento parte con frasi da avvopcato (pare sia il suo principale mestiere), minacciando di querela giovanni p. per avergli posto delle domende, e poi si procede in un politichese da campagna elettorale (che ricordano dei prestampati buoni per tutte le stagioni), dove sembra essere sordo a tutte le domande che gli sono state poste, premettendo ad ogni scambio di vedute e di dialogo il preconcetto politico nei suoi confronti.
      a questo punto mi chiedo che senso abbia scrivere un post su di un blog, dove il confronto dovrebbe essere normale, e non un volantino politico o un discorso elettorale e programmatico.
      distinti saluti
      v.

    66. Stalker non mi pare che da parte di Stefano ci sia chiusura. Piuttosto se uno mi accusa di porre in essere comportamenti da violazione del codice penale mi incazzo. Come ha fatto giustamente lui.

    67. non mi pare proprio che il tono con cui sono iniziati
      i commenti a questo post siano da paese civile.
      Io ho letto un rifiuto netto della iniziativa
      (e lasciamo perdere gli insulti)
      ed il suggerimento (o la trovata) di una soluzione che
      a mio giudizio e’ solo DESTABILIZZANTE ,che mira a
      scardinare le regole della convivenza e che ha pure difficolta’ a trovare oggi uno straccio di sponsor
      politico.
      La Proprieta’ Privata e’ un Diritto sancito dalla Costituzione ed i Proprietari prima di concedere l’affitto hanno tutto il diritto di fare la radiografia dell’inquilino,che deve dare garanzie si’
      di solvibilita’ ma sopratutto di affidabilita’ nella conservazione dell’immobile.
      Se io ho impiegato trent’anni o piu’ generazioni per disporre di una seconda casa,io l’affitto a chi mi pare,quando e come mi pare.
      In quanto all’annunciata iniziativa di questo programma edificatorio,e’ banalmente ingenuo pensare che dietro non ci siano i razionali sia in termini di fabbisogno,che in termini di soluzione tecnica.
      Se poi un edificio deve essere sviluppato in piano o in verticale,e’ una scelta prematura senza tenere conto dell’impatto ambientale.Quindi,se non si dispone di un’area,che puo’ essere pianegiante o depressa o collinare,come si fa a stabilire il tipo di costruzione ?
      Parlare di High Tech ?Cosa vuol dire?
      Ci possono essere interventi minimali,ma anche costosissimi.Il campo di scelta e’ vastissimo.
      Se mettiamo tutta la tecnologia disponibile in un alloggio popolare(definizione scomoda,forse meglio parlare di edilizia a carico dello Stato per le classi sociali meno abbienti),quanti alloggi riusciremo a costruire,visto che le risorse finanziarie sono, come sempre ,e come in qualsiasi progetto di questo mondo,limitate?
      Invece a me pare che in questo post,a parte certi commenti, si stia sviluppando un interessante dibattito sul tema nuove costruzioni a Palermo.Nella nostra Citta’ ci sono opere di grande pregio tecnico e/o artistico,che vanno protette e valorizzate,
      ma anche opere,cresciute nei secoli caoticamente, assolutamente insignificanti
      che andrebbero demolite per riqualificare le tante anonime e squallide periferie,e ridargli carattere di vivibilita’ degna di questo nome.

    68. Insulti a parte (che ritengo sconvenienti, poco consoni ma soprattutto, visto il tono, lesivi della dignità personale) mi sento di dare uno risposta al dott. Santoro: Lei ha scritto che la sua carica non richiede particolari “specializzazioni in materia urbanistica”. Tuttavia, nel mio modo di vedere le cose, un intervento di questo genere dovrebbe essere affidato ad una persona ALTAMENTE competente nel settore urbanistico! Ovviamente poi questo “tecnico” dovrebbe essere affiancato da un altrettanto valido team di specialisti in urbanistica e politiche sociali…ma alla fine ritengo che il team di un siffatto progetto non possa che essere un tecnico dalla comprovata esperienza dato che la firma finale spetta a lui!! Secondo me il problema di Palermo (e dell’Italia tutta) sta proprio qui! Si mettono persone che hanno di certo inifinite qualità e specializzazioni a capo di progetti che, semplicemente, sono fuori dalle loro “attitudini professionali”. Quindi un avvocato, seppur valido e preparato nella SUA materia, finisce a dirigere un piano di insediamento urbanistico enorme e di difficilissima esecuzione.
      Purtroppo, come già detto, si tratta di un usanza italiana! Famoso fu il caso dell’On. Di Pietro alle infrastrutture…Prodi allora lo giustificò dicendo che era stato messo lì per dare una pulita agli appalti…ma di fatto l’On. Di Pietro non credo che abbia mai assistito ad una gara d’appalto ne abbia MAI visto un cantiere!
      Distinti Saluti

    69. Beny quando la finirai di scrivere commenti col mio nome??? Io non c’entro nulla!!! manco l’ho letto sto post!

    70. Il commento era mio!! Lo so!!

    71. Egregio assessore santoro,
      è indubbio che uno dei doveri di un’amministrazione comunale sia quello di assicurare una dignitosa sistemazione a tutti i suoi concittadini. È altresì indubbio che la soluzione non possa certamente essere il sistemare le famiglie indigenti in albergo o in case di privati cittadini prese in affitto, sia per l’eccessivo peso economico che ciò comporterebbe, ma soprattutto, credo, perché ciò sarebbe solo un palliativo temporaneo che mortificherebbe la dignità delle famiglie coinvolte, trovandosi queste in una costante situazione d’incertezza.
      Detto ciò, appare del tutto ovvio che un piano d’edilizia popolare sia assolutamente necessario, ed infatti non credo che qui si stia contestando questo. Il problema, almeno a mio modo di vedere, è in quella quantità di 7200 alloggi di cui si parla. Lei afferma che la domanda di nuove abitazioni in città è di 18000 unità. Si tratta di una cifra esatta? Immagino sia stata calcolata in base alle richieste di concessione edilizia presentate. E comunque devo dire che qualcosa non mi quadra. Negli ultimi anni la popolazione in città è progressivamente diminuita a favore della provincia, come si spiega quindi la necessità di 18000 nuove abitazioni? Che non significa 18000 abitanti, ma 18000 famiglie, quindi una cifra che andrebbe moltiplicata per due se non per tre.
      Ora, se non ho capito male, lei dice che le 7200 abitazioni popolari sono state dedotte come percentuale di quella cifra. Ma dico io, un comune non dovrebbe sapere esattamente quante sono le famiglie indigenti della città che amministra e che hanno bisogno di una casa? Non esiste un elenco delle richieste di case popolari su cui fare affidamento? Alcune volte ho l’impressione che la gente si alzi la mattina e tiri fuori dei numeri dal cassetto: “Servono 7200 case popolari”, “Perché?”, “Ho come un presentimento, me lo sento!” Io credo che di fronte a uno studio serio, verificabile, che dimostrasse l’effettiva necessità di un certo numero di alloggi popolari, ci sarebbe poco da contestare. Purtroppo non mi sembra questo il caso.
      Per quanto riguarda la soluzioni proposte sul dove e come costruire gli alloggi, capisco che l’assessore sia assessore del comune di Palermo e che quindi i problemi li voglia risolvere a casa sua, se così si può dire, ma l’idea di creare una sinergia tra i diversi comuni che compongono l’area metropolitana (Bagheria, Villabate, Capaci, Carini, Isola) per cercare di affrontare in modo più ampio il problema, non mi sembra così assurda. È innegabile che a passante ultimato (2012?), raggiungere il centro di Palermo dai comuni limitrofi comporterà tempi decisamente brevi, di certo paragonabili, se non inferiori, a quanto ci si impiega attualmente per raggiungerlo in auto dalle periferie, senza contare un possibile impatto positivo sulla questione parcheggi e inquinamento. Certo, in questa città l’idea di doversi spostare con i mezzi pubblici dal cittadino comune è considerata un’eresia, un rinnegare se stessi, perciò una simile soluzione appare fuori da ogni logica. È proprio la mancanza di simili soluzioni innovative, coraggiose, mentalmente aperte, che rende Palermo, anziché una città europea, niente più di un grosso “paese” di provincia. E questa è certamente una critica all’amministrazione comunale, che, non volendo pensare male, in questi anni ha sempre dimostrato l’assoluta mancanza di coraggio nel volere affrontare i problemi della città.
      Spero che possa rispondere almeno ad alcune delle domande che le ho posto, così da spazzare via ogni possibile dubbio sulla reale necessità di una simile manovra urbanistica.

    72. Ciao Rosalio.
      Ieri pensavo di non tornare più sul post, ma sono stato addirittura tirato in ballo dall’Assessore Santoro.
      Premetto, caro Stefano Santoro, che non era mia intenzione insinuare dubbi inerenti la tua integrità ed onestà, che non ho motivo di mettere in discussione.
      A tal riguardo accetta le mia sincere scuse. E sono sicuro che per costruire gli alloggi popolari celebrerete delle gare d’appalto trasparenti!
      In quanto alle critiche inerenti le tue competenze, invece, non posso arretrare di un millimetro. Fermo restando che è giusto che tu faccia il tuo lavoro, e cerchi di trovare le soluzioni per i senza-casa, è anche giusto che io ti possa scrivere cosa penso di un piano alloggi che mi appare “vecchio”, non risolutivo dei problemi di alloggio nella Città di Palermo e, in definitiva, peggiorativo della qualità della vita a Palermo.
      Il post che Rosalio ha cancellato conteneva proprio questa considerazione conclusiva. Forse violava la policy perché alla fine accusavo te e Sofia, semplicemente, di non essere capaci di una visione migliore della realtà???
      Il paradosso dei tempi che viviamo è proprio questo: chi ci governa è colui che utilizza con disinvoltura frasi e atteggiamenti ideoligici simili a quelli del tuo post, mentre non possiede alcuna competenza tecnica e, soprattutto, non possiede una visione moderna, fattibile e pragmatica del mondo, in cui vive.
      Hai scritto che le mie sarebbero critiche “tipiche di chi nutre odio politico e sociale”. Hai scritto che dobbiamo “far uscire l’intero paese dalla crisi e far risollevare Palermo che come tutti gli altri comuni italiani sta vivendo un momento buio per il taglio dei trasferimenti imposti dall’allora governo Prodi”. L’unica risposta che mi sento di darti è: ma cosa dici? Ma come parli? Ma chi se ne frega dei governi Prodi? Ma vedi, piuttosto, di restare in argomento!
      Se chiamassimo in causa un urbanista serio e (chiaramente) neutrale, infatti, scommetterei che le sue conclusioni si discosterebbero poco da quanto io ti ho scritto! Normale è immaginare che Palermo si sviluppi orizzontalmente fuori dai suoi confini, specie considerando la prossima realizzazione del passante. Normale è immaginare che aumentare la densità abitativa in quei quartieri, dove i servizi sono già scarsi, è una follia che ne peggiorerà la qualità della vita. E potrei continuare, ma mi rendo conto che parlare con chi ragiona in termini di Dx e Sn, piuttosto che nei termini che le pratiche problematiche della vita richiederebbero, è come lottare contro i mulini a vento!!
      Buon lavoro Santoro.

    73. Giovanni P. violava la policy proprio per il passaggio per cui Santoro ha annunciato querela.

    74. Amelia non c’è alcun “copyright” sui nomi che si utilizzano nei commenti e ti invito a non accusare gli altri. Grazie.

    75. Intanto non ho accusato nessuno e se proprio devo farlo, mi giro verso il divano e accuso Beny! Beny putroppo ha il vizio di innescare delle bombe sul tuo blog e di usare il mio nome per farlo perchè si dimentica di cancellare dal pc piccolo il mio nome!!! Ti auguro una buona serata!

    76. Amelia non è un mio problema, mentre lo è il fatto che usi i commenti per comunicare con altri su cose che non riguardano il post. Rimuoverò ulteriori tuoi commenti fuori tema e impropri. Saluti.

    77. Preliminarmente, accetto le scuse che mi sono state formulate da “Giovanni P.”, al quale mi rivolgo per consigliargli di conoscere le persone prima di avventurarsi in giudizi e commenti, Chiuso l’argomento,trovo interessante il commento di “Ugo” al quale desidero rispondere, non prima di spiegare che non ho la delega all’Urbanistica ma bensì agli interventi abitativi, alle politiche sociali, ai beni conifscati ad uso abitativo e alle pari opportunità, quandi non sono chiamato ad affrontare tematiche relative alla localizzazione di aree su cui edificare o alla progettazione di immobili.

      La delega all’Urbanistica è affidata al Prof. Avv. Mario Milone docente di diritto dell’Urbanistica della Facoltà di Archittetura dell’Università di Palermo, il quale a mio avviso è dotato di grandi capacità tecniche e professionali.

      Lo studio sulla ipotesi di realizzazione di 7.200 alloggi è il frutto di uno studio condotto da tecnici del Comune (ingegneri, architetti) che sulla base delle leggi e dei dati forniti dall’anagrafe e dall’Ufficio Statistica del Comune, nonchè dall’Ufficio Interventi abitativi dell’Assessorato che dirigo ha tratto le conclusioni.

      Il primo ufficio, infatti, trasmette i dati relativi alle nuove residenze, il secondo monitorizza il trend di crescita della popolazione cittadina, il terzo, infine,si occupa, anche, di incamerare le istanze dei nuclei familiari che chiedono l’assegnazione di un alloggio popolare i quali per avere diritto devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge tra cui principalmente avere un redditto, ovviamente, basso.

      Pertanto, la domanda di alloggi popolari è uno degli elementi di calcolo attraverso cui desumere il reale fabbisogno dei cittadini.

      Allo stato attuale le istanze presentate all’assessorato agli interventi abitativi sono circa 10.000!

      Quindi le richieste di concessione edilizia non hanno nulla a che vedere con la materia che ci occupa, trattandosi di privati cittadini che proprietari di un lotto con destinazione edilizia chiedono di realizzare un immobile secodno le prescrizioni di legge(è ovvio che si tratta di cittadini con reddito medio alto).

      Il tema che ci deve impegnare è quello di dare una risposta a tutti quei cittadini che per quetioni reddittuali non potrebbero mai avere una casa senza l’intervento dello Stato che trasferisce le risorse finanziarie e dei dei vari enti( regioni, comuni), nonchè degli I.A.C.P. che si occupano della concreta realizzazione degli alloggi.

      Si tratta di cittadini che non riescono nemmeno a prendere un’abitazione decente in affitto, per il pregiudizio(spesso giustificato)dei proprietari degli immobili.

      Interi nuclei familiari dormono nelle loro autovetture e vi assicuro che nelle ultime settimane ne ho incontrati parecchi.

      Il Comune nel corso degli ultimi quindici anni ha tentato di tamponare le emergenze pagando il ricovero alberghiero di intere famiglie(si tratta di alberghi di categoria non superiore alle tre stelle)che nel 2008 è costato alle casse dell’Amministrazione, o meglio ai contribuenti, circa €500.000,00.

      Io ho deciso di porre fine a questa barbarie, non si risolve il problema con gli alberghi e il Comune non può più sostenere questa incredibile spesa.

      Stiamo tentando di percorrere la strada delle locazioni di immobili con i privati proprietari per assegnarla alle famiglie indigenti, ma anche in questo caso, ove mai dovessimo trovare tutte le risorse necessarie, abbiamo registrato zero adesioni all’iniziativa.

      Non capisco perchè spaventa la realizzazione di nuovi alloggi popolari nelle aree con tale destinazione o in quelle in variante al piano regolatore che non comportano alcun impatto ambientale.

      A ciò si aggiunga, che ho già disposto di effettuare un censimento di tutti gli immobili di proprietà comunale sparpagliati nel territorio comunale e sopratutto nel centro storico che risultano abbandonati o che non sono agibili o ancora che necessitano di essere risatrutturati, ma non si risolverà anche in questo caso il problema,la domanda di nuove case è notevolmente alta.

      Non comprendo perchè procedere alla realizzazione di nuove abitazioni popolari sia un idea “vecchia” se il dramma dell’emergenza abitativa è “attuale”, purtroppo.

      Come si può immaginare di invadere i comuni limitrofi per costruire nuove abitazioni, in barba all’autonomia dei singoli Comuni che a loro volta sono dotati un proprio piano regolatore e che comunque non avrebbero nemmeno le aree disponibili da destinare a nuove edificazioni.

      Infine la delibera formata dai tecnici dell’urbanistica del Comune che affronta l’argomento a seguito di approfonditi studi e che tratta il tema della realizzazione di 7200 alloggi e dell’individuazione delle aree da destinare allo scopo è disponibile presso gli uffici della Segreteria Generale del Comune o della Presidenza del Consiglio Comunale, considerato che, il Consiglio sarà chiamato a votare nei prossimi giorni l’atto.

      Comunque mi riservo di fromirla a Rosalio per la sua pubblicazione integrale.

      Per rispondere a Pequod, ho già incontrato i comitati di lotta per la casa la settimana scorsa, accompagnati adal consigliere comunale dell’opposizione Ferrandelli, il contraddittorio è stato sincero e intellettualmente onesto.
      Purtroppo le proposte sono inaccettabili!

      in sintesi mi veniva chiesto di sospendere gli sgomberi delle abitazioni occupate abusivamente in attesa di soluzioni!

      ADDIRITTURA UN LEGALE CHE ACCOMPAGNAVA un gruppo di occupanti abusivi(cioè di cittadini che hanno commesso il reato di occupazione di immobili) ha sostenuto che essi avevano diritto ad avere assegnata la casa occupata abusivamente perchè essa era stata in precedenza occupata abusivamente dai genitori!

      Veniva cioè sostenuto lo ius hereditatis degli occupanti abusivi!

      Tuttavia, ho già dato dispsosizioni di istituire il tavolo permanente con i comitati di lotta per la casa, perchè non mi rifiuterò mai di ascoltare tutti.

      Rimango dispsonibile a rispondere ad altre domande.
      Cordialmente
      Stefano Santoro

    78. mi rivolgo all’assessore Santoro per chiedergli di lasciar perdere ogni idea di querela,visto che il tono
      dei commenti e’ via via rientrato in un dibattito si’ animato,ma piu’ controllato,e credo, accettabile.
      .
      Nei vari commenti sono emersi tanti spunti di riflessione per chiunque si accinga ad intraprendere
      un progetto ambizioso.Ed altri ne potranno venire se
      arriveranno suggerimenti da chiunque riesce ad appassionarsi ad un tema che e’ di grande importanza per tante future generazioni di questa citta’.
      .
      Io vorrei riassumere alcuni concetti base ,secondo il mio punto di vista(anche se dopo che li avrete letti vi appariranno ovvi e banali):
      1.il “politico” deve sapersi trovare i collaboratori
      adatti al raggiungimento dell’obiettivo che si e’ prefissato,caso x caso.
      In un Progetto complesso,il politico deve essere l’architetto del Progetto,l’assemblatore di tutti i suoi componenti,
      pianificatore e controllore,in sostanza Manager
      che e’ cosa ben diversa di Tecnico).
      2.Il fabbisogno di case decenti da abitare non si misura solo dalle domande di assegnazione o di nuove licenze,anche se le medesime entrano a far parte nella valutazione del fabbisogno.
      Stimando in 300.000 i nuclei
      familiari presenti a Palermo(extracomunitari compresi)
      questo programma di 7.200 costituisce il 2,4 %.
      Da qualche parte devo aver letto che l’80% delle case abitate e’ di proprieta’.
      Quindi c’e’ una scopertura del 20%.
      3.Da evitare il concentramento di questo tipo di abitazioni in unico sito,tipo Zen.
      La distribuzione nel territorio di queste edificazioni e’ di importanza strategica,per il raggiungimento del posto di lavoro,per le persone che vi abiteranno.
      Quindi vanno privilegiate le zone
      meglio servite dagli assi viari di oggi e del prossimo futuro.
      La realizzazione a macchia di leopardo di questi insediamenti potra’ consentire il “recupero” di tante
      aree degradate.
      4.la tipologia delle costruzioni avra’ caratteristiche diverse dipendenti sostanzialmente dall’area disponibile
      Minore e’ l’area,piu’ la costruzione va in verticale.
      5.Nel processo di edificazione vanno rispettati gli accorgimenti per il risparmio energetico,sia nel design dell’opera che nella dotazione.Questo e’ quanto l’Hi_Tech puo’ concedere ad un alloggio a spese dello stato.
      6.Le progettazioni.Meglio se fatte “dentro” il Comune di Palermo.Lasciate perdere gli architetti cervellotici
      d’importazione.
      Queste sono le prime considerazioni che mi vengono.

    79. e sono state scritte, senza avere letto l’ultimo commento dell’ass. Santoro.

    80. Caro Santoro. Apprezzo sinceramente la puntualità delle tue risposte. Però, è come se viaggiassimo su due parallele. Non ci incontreremo mai.
      Il problema esiste, come hai scritto tu giustamente, solamente perchè quei cittadini non riescono a prendere immobili in affitto e perchè Palermo continua ad essere una città non proprio benestante.
      Scrivendo questo, tu confermi che a Palermo gli immobili ci sono, mi confermi che non ci sono ammortizzatori sociali generalizzati e mi confermi, soprattutto, che in questa città si continua (anche dopo l’avvento nell’ultimo decennio della tua parte politica) a viaggiare senza bussola.
      Questa città non ha uno straccio di missione produttiva.
      Confermo che sarebbe meglio:
      1) sgomberare gli abusivi;
      2) pagare i 500.000€ ai senza-casa (sono una cifra irrisoria se consideri che Cammarata ha speso 1,8milioni€ per la campagna Palermo cool);
      3) impegnarsi per fare in modo che a Palermo si possa lavorare e prosperare, invece che dover chiedere l’elemosina;
      4) chiedere al nostro presidente di rimettere l’ICI e abbassare le tasse sul lavoro;
      Le tue risposte, inoltre, non tolgono che l’incremento della densità abitativa in città è un fatto MOLTO negativo per la nostra qualità della vita.
      Ti rinnovo gli auguri di Buon lavoro.
      PS. Vi consiglio di battervi, visto che, ahimè, ci rappresentate, perchè l’area metropolitana venga riconosciuta anche alla nostra città, oltre che a Torino, Milano, Roma e Napoli. (Del resto, tu stesso hai dimostrato di intuire i vantaggi che deriverebbero dal fatto di poter pianificare gli interventi urbanistici su di una area più vasta di quella attuale).

    81. Sofia secondo me si è laureata alla Harvard University. Scherzo. Volevo dare un pò di leggerezza alla discussione.
      Ciao a tutti

    82. santoro, visto che ne ha delega, ci può aggiornare sui beni confiscati ed eventuali assegnazioni?
      grazie

    83. Signor Santoro, ci auguriamo che nello svolgimento del suo lavoro, abbia a cuore veramente le sorti di tante famiglie siciliane e del nostro territorio che già è stato sfruttato al massimo, tanto che offriamo ai turisti delle desolanti visioni di coste cementificate e
      di architetture deturpate e spazi liberi diventati pubblici immondezzai.
      Per quanto riguarda i commenti che lei ritiene offensivi, penso ci si lasci prendere dall’emozione del momento,una battuta così nella vita l’abbiamo fatta tutti, ma sa Signor Santoro,anche noi commentatori a volte siamo stati offesi, ma non abbiamo mai querelato!
      Anch’io sarei interessata a conoscere la destinazione dei beni confiscati. buon giorno.

    84. @Dott. Santoro: sì…lasciate perdere gli architetti! Di certo ricorderà il progetto affidato all’esimio architetto Perrault per i ponti di V.le Regione!
      Sulla Repubblica del 26.02.05 il sindaco asseriva che «Il passaggio pedonale verrà realizzato in due tranche di lavori – dice Diego Cammarata – il primo stralcio verrà realizzato entro l’anno, per un importo di circa 3 milioni di euro. Tutta l’opera verrà ultimata entro due anni dall’inizio del cantiere».
      Il costo complessivo dell’opera? 10 milioni di euro! L’utilità (basta guardare il progetto) DUBBIA dto che gli attraveramenti VERI erano pochi! La realizzazione…a quasi 3 anni dall’intervista non se ne parla più! Ed intanto ci sono le code ai semafori!
      Dott. Santoro…non vi affidate agli architetti…che è meglio!

      L’aaltra domanda adesso è: il re delle assenze sarà presente alla votazione per questo progetto faraonico? Nella speranza che quella sera non ci sia una replica dell’Isola…sì!

    85. @Valentina: e cmq devi sapere ch in Trentino ci sono le Piantagioni di alberi di Natale! Nel enso che ogni anno hanno delle “quote” di alberi di tagliare. Poi per ogni albero tagliato se ne piantano un tot scientificamente calcolato! Più o meno come avviene nelle “nursey degli alberi” in Svezia!

    86. no scusa…era per Alessandra 😀

    87. Beny, hai sbagliato persona e post, forse hai mangiato troppo arancine? 🙂

    88. ahahahah…che pirla che sono! Si vede che sto da quasi 2 mesi a casa :'(
      Mi scusino i commentatori e Rosalio!

    89. scusa, troppe arancine 🙂

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