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giovedì 14 nov
  • Rubato un prezioso manoscritto

    È scomparso dall’Archivio storico comunale, dove era esposto, il volume del Giuramento dell’Immacolata Concezione.

    Il volume, rilegato in pelle color cuoio e con fregi in oro sui piatti e sul dorso, raccoglie la testimonianza di un antico rito urbano, il Rito delle cento onze. Il rito, che ancora oggi continua a rinnovarsi (l’ultima volta domenica scorsa), risale al 1624, quando Palermo era devastata dall’epidemia di peste e si decise allora di consacrare la città alla Vergine Maria. Da allora, ogni anno, la sera del 7 dicembre, il capo del governo cittadino (prima il pretore e dopo l’Unità d’Italia il sindaco) si reca nella chiesa di San Francesco d’Assisi per giurare di difendere il privilegio dell’immacolato concepimento e offrire un tributo simbolico di cento onze (o scudi).

    Palermo
  • 11 commenti a “Rubato un prezioso manoscritto”

    1. Il libro avrebbe dovuto essere controllato a vista, mah, quanta superficialità!

    2. beh…mi spiace per il prezioso manoscritto…ma in una città dove scippi, furti e rapine in case, banche, negozi sono in ascesa verticale…pretendere che un manoscritto sia “guardato a vista”…mi sembra un filino esagerato!!

    3. Rabbia…. tanta rabbia!

    4. E qualcuno avrà la dignità di dimettersi per questa superficialità e non-professionalità?

    5. Ma come si fa a trafugare un volume, che dovrebbe essere controllato e conservato con attenzione!!…e ora chi pagherà per questo danno gravissimo??

    6. Magari è solo “bonu sarbato e malu circato”

    7. E cu su futtiu?? Certo io dove stava non lo sapevo…

    8. Magari qualche setta satanica su futtiu

    9. @Nico: secondo me manco gli “indignati” sapevano della sua prezioserrima esistenza!!

    10. Magari, come sugerisce bulgakov, lo ha nascosto in qualche teiera del servizio buono la sig.ra Parisi!! 😉

    11. Bisognerebbe capire come abbiano capito che sia stato trafugato. Evidentemente qualcuno l’ha recentemente richiesto ed il volume non si é trovato.
      Il senso di inventari periodici del patrimonio custodito, sarebbe quello di operare verifiche, e di collocare più opportunamente testi.
      Spesso anche a me é successo di trovare certi documenti in posti in cui non avevano senso fossero.
      Ma che io sappia, é stato fatto un notevole lavoro di inventario e catalogazione all’Archivio Storico Comunale.
      Se questo volume non si trova, bisogna rivedere chi l’abbia consultato l’ultima volta, e da lì risalire, alle possibile mancanze od ai presunti responsabili.

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