Il presidente della Provincia Giovanni Avanti e il sindaco di Palermo Diego Cammarata hanno tenuto ieri una conferenza congiunta insieme all’amministratore delegato della Gesap, Giacomo Terranova, per chiedere a Cai di rivedere le politiche annunciate che vedono l’aeroporto di Palermo in un ruolo minore, forse anche subalterno a Catania.
Avanti: «Penalizzare l’aeroporto di Punta Raisi significa penalizzare tutto il territorio provinciale. Nel momento in cui stiamo lavorando per il rilancio sotto il profilo turistico, non possiamo accettare un’operazione come quella di Cai che, con la benedizione del governo e con i soldi dello Stato, danneggia tutta la Sicilia occidentale. […] Siamo pronti ad incontrare il governo nazionale e i vertici Cai. L’aeroporto paga già il peso di infrastrutture carenti che rendono difficoltoso il collegamento fra lo scalo e il territorio. L’impegno della politica deve essere quello di rilanciare questo aeroporto, non già quello di accettare soluzioni che danneggino la qualità dei servizi per i cittadini».
Cammarata: «L’aeroporto Falcone-Borsellino è una importante risorsa economica, turistica ed occupazionale per il territorio di Palermo. Non intendiamo permettere, e ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, un suo declassamento. Creeremo un muro di resistenza per evitare che il nuovo piano industriale della Cai penalizzi l’aeroporto di Palermo. […] Intendo chiedere a tutti i parlamentari nazionali eletti a Palermo e a quanti, e sono molti ed autorevoli, occupano un posto di rilievo nel governo e nelle istituzioni un impegno a favore del nostro scalo aeroportuale».
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