Anche quest’anno Il Sole 24 ORE ha stilato la classifica delle province italiane sulla base di una serie di caratteristiche o “dimensioni” che, complessivamente, possono essere riassunte con la voce “qualità della vita”. Sul sito del quotidiano economico più importante del paese, trovo la notizia e comincio a scorrere la graduatoria alla ricerca della città di Palermo. Ovviamente, scarto alla velocità del suono le posizioni che vanno dalla top ten alla cinquantesima, visto che l’anno scorso il capoluogo siciliano era 92mo e non mi sembra che negli ultimi 365 giorni ci siano state delle migliorie degne di nota. Scorro una serie di nomi. Isernia…ah, è una provincia? Benedetta (mia) ignoranza. Supero Nuoro…NUORO!!!! non me ne vogliano gli abitanti di quella cittadina, ma il 60° posto…dico, il 60°, mica il decimo, lo avrei ardito per una città della nostra isola, la maggiore del Mediterraneo, culla della civiltà. E invece…nisba. Proseguiamo il viaggio della “speranza”. 70° posto, Sassari. Evviva la Sardegna. 79° posto, in odore dei bassi fondi, troviamo la più alta delle province sicule. Enna. Supero Messina e, dopo il 90°, le “perle” della Sicilia, Ragusa e Siracusa, il nuovo distretto microimprenditoriale della Trinacria. E, finalmente, giungo a “Little Sicily”. Eccole, sono tutte lì, hanno conquistato tutte le posizioni a tre cifre. Nell’ordine (verso il basso) abbiamo Trapani, Agrigento, Palermo e Caltanissetta. Aspe’, faccio un aggiornamento della pagina. No, nessun errore, nessun cambiamento. Palermo, la città più cool d’Italia, ha perso 9 posizioni rispetto all’anno scorso ed è P E N U L T I M A!!!!! Continua »
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