Petizione “Solare come Sicilia”
È possibile sottoscrivere online una petizione contro il nucleare in Sicilia e per l’utilizzo dell’energia solare.
Ecco il testo:
“Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l’energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare”. Non è il solito ambientalista che parla, ma il premio Nobel Carlo Rubbia in una intervista del 2004 (link) nella quale presentava il suo progetto “Archimede” per realizzare a Priolo (SR), presso la centrale dell’ENEL, un impianto da 20 MW.
Nella più assoluta indifferenza della classe politica isolana, pur capace di condizionare -allora come oggi- il Governo nazionale e mentre per il controllo di riserve petrolifere si scatenava in Iraq una guerra, l’opportunità di caratterizzare la Sicilia come luogo di produzione di energia alternativa agli idrocarburi fu persa e il progetto fu notevolmente ridimensionato. Rubbia abbandonò in seguito l’ENEA e fu chiamato dal Governo spagnolo che riconobbe al brevetto di Rubbia gli incentivi negati in Italia.
Con questa petizione chiediamo al Governo Lombardo, in procinto di varare il piano energetico regionale, di non prevedere o consentire l’insediamento in Sicilia di centrali nucleari, ma di caratterizzare la nostra isola per l’innovazione nello sfruttamento di energie da fonte rinnovabile, a cominciare dal solare termodinamico.
L’energia solare e quella nucleare non sono interscambiabili.
L’energia solare termodinamica, sicuramente migliore di quella a pannelli solari, è comunque ancora lontana dalle prestazioni delle centrali nucleari.
Per capirci: una centrale solare termodinamica come quella presentata per Priolo fornisce 20MWp. Quel p che nel post avete dimenticato di mettere, significa PICCO; in pratica dice che la centrale potrà fornire *al massimo* 20mw quando le condizioni climatiche di sole e irragiamento sono quelle ottimali. Se è nuvolo/piove/velato allora non sono più 20MW ma di meno. Inoltre, l’energia elettrica NON si conserva: quindi se il 15 Agosto poteva erogare 20MW ma nessuno glieli ha chiesti perchè tutti erano in vacanza, non si potranno usare il 25 Dicembre quando invece ha piovuto tutto il giorno.
Una centrale nucleare nello stesso spazio fornisce 850MW. Sempre. Qualsiasi siano le condizioni fuori.
Quindi se vogliamo ottenere la stessa potenza, e ipotizzando qualche giorno di pioggia in Sicilia, avremo 850/15 = 56 centrali solari termodinamiche da sparpagliare per tutta la Sicilia. In pratica ci toccherebbe eliminare qualche paese dalla carta geografica per farcele entrare…
P.s. tanto per vostra conoscenza: l’aeroporto di Fontanarossa ha installati due trasformatori da 2,5 MW per funzionare…significa che solo lui vuole 5 MW.
Scusate ma se andate a leggere nel sito dell’enea:
http://www.enea.it/com/solar/linee/fasi.html
leggerete che il progetto Archimede fornirà alla fine 5MWe. Decisamente lontani dai 20 MW della petizione, e la sua entrata in funzione è prevista per il 2010.
Un’intera generazione di ingegneri nucleari italiani (e siciliani…) è stata spazzata via dal referendum demagogico degli anni ’80, costringendo giovani promettenti ed intellettualmente dotati a “riciclarsi” in altri campi o ad emigrare, tanto per cambiare, all’estero.
Realtà come la Fiat o l’Ansaldo Nucleare hanno dovuto cessare l’attività o accettare, per sopravvivere, clienti scomodi come l’Iran, tanto per citarne uno.
Senza voler riaprire inutili polemiche ora per allora, non posso non rilevare come, anche in questo campo, l’Italia sia rimasta clamorosamente indietro rispetto ad altri paesi europei, ad esempio la Francia o la Germania.
E perchè? Per una questione di sicurezza?
Sapete che in Svizzera c’è una centrale nucleare che dista soltanto 150 Km dal centro di Milano?
Ben vengano fonti alternative di produzione di energia elettrica e a maggior ragione in Sicilia quelle solari, ma secondo me non si può più prescindere dall’energia nucleare.
Anzi, se fossi il presidente Lombardo farei di tutto per farne realizzare subito almeno una qui da noi: certo, facendola “pagare” bene…
In effetti anche Rubia parla di mix energetico x il soddisfacimento energetico di uno stato. Solare termodinamico e fotovoltaico, eolico, geotermia, idroelettrico, nucleare, gas.
Si è vero che stati come danimarca si basano al 90% sull’eolico ma avete visto quanto torri eoliche ci sono, il mare ne è pieno, e sicuramente in sicilia si griderebbe allo scandalo distruzione paesaggio. Col fotovoltaico hanno tentato di unire 2,3 paesi siciliani con pannelli di silicio e anche là gli ulivi e le vigne lascerebbero il porto a freddi pannelli(caldi d’estate). La regione sicilia ha messo il limite di 1 megawatt di potenza massima fotovoltaica. Con la geotermia ci potremmo divertire a sfondare il terreno x climatizzare le nostre case a costo 0. Ma ancora questa tech non è affatto diffusa in sicilia diversamente dal nord italia. Cascate non ne abbiamo (e nemmeno acqua) e quindi l’idroelettrico ce lo possiamo scordare a meno che non sviluppiamo sistemi di alta ingegneria israeliana per sfruttare l’acqua del mare con percorsi obbligati. Col gas algerino potremmo alimetare centrali a turbogas (meglio del carbone).
Sul nucleare anche se lombardo fosse contro, il governo nazionale si sta organizzando (con apposita legislazione ad hoc) per “imporre” alle autorità regionali pubbliche l’eventuale realizzazione di centrali nucleari di importanza strategica nazionale. E quindi come si può ben capire, la questione non è più regionale.
Penso solo una cosa: qualunque sia il destino energetico regionale o nazionale, in futuro voglio pagare di meno la mia bolletta energetica, come la pagano di meno in tutta europa. E voglio che la mia bolletta energetica non dipenda dagli umori dei casi di stato di altri paesi e non dipenda da guerre per il mondo.
Quanto costa la costruzione di una centrale nucleare? In quanti anni si ammortizza un tale investimento? Qual è il costo indiretto di una centrale nucleare: quanto costa smaltire con sicurezza le scorie? Esiste al mondo un luogo sicuro in cui stoccarle? I costi indiretti del nucleare rendono ancora economica, a buon mercato tale fonte energetica? In quanti anni, realisticamente, una centrale nucleare piuò entrare in funzione?
Siamo solo da poco abituati a considerare i costi indiretti di una fonte energetica: a quanto ammontano, per esempio, i costi indiretti (ambientali, sanitari, ecc.) della estrazione, raffinazione e combustione di idrocarburi di fonte fossile? Questi costi è giusto che siano ancora scaricati sulla collettività? Se con il pieno di benzina pagassimo anche la quota parte di inquinamento, effetto serra, tumori, ecc. siamo sicuri che il costo sarebbe ancora accettabile?
Penso che, al punto in cui siamo arrivati, la prima fonte energetica sia il risparmio, l’efficienza e poi un mix di fonti con particolare attenzione a quelle rinnovabili. Ricordando le strambe illustrazioni ottocentesche della prima civilizzazione industriale, penso che non dobbiamo temere l’innovazione e i tentativi di cercare vie energetiche alternative e sostenibili. Il futuro che ci attende non potrà certo essere la continuazione di stili di consumo presenti cui siamo troppo acriticamente legati. Ci vuole fiducia e coraggio. Nel 2004, quando Rubbia parlò del solare a concentrazione da realizzare a Priolo, mi colpì il fatto che l’impianto era – se non ricordo male- ammortizzabile in soli 6 anni mentre ne sarebbe durato 30. Ed era un prototipo! La Sicilia è un’isola circondata dal mare e soggetta alle relative maree la cui energia potenzialmente sfruttabile non è da sottovalutare. In conclusione, non vorrei che un giorno dovessimo tornare a domandarci come si sia potuto concepire di realizzare delle raffinerie a Siracusa, di fronte alle Eolie o a Gela. Furono dei nostri rappresentanti politici a consentirlo allora. E’ importante quindi non sbagliare la visione dello sviluppo per non ripetere tragici errori.
Non spereremo di risolvere noi la questione.
Comunque, visto che si snocciolano dati, il 2007 è stato il primo anno che la produzione di energia eolica ha superato la produzione di energia nucleare negli Stati Uniti.
Io purtroppo credo che nell’approccio al nucleare si soffra un po’ della voglia di risolvere il problema nel modo più rapido. Il costo dell’energia nucleare non è per nulla così basso come questo governo prova a farci credere, ma sicuramente se si risolvessero i problemi che lo caratterizzano (penso più alle scorie che alla sicurezza) sarebbe una grande tecnologia.
Per le fonti pulite di energia io sono ben disposto a sacrificare un paesaggio.
MICROGENERAZIONE DISTRIBUITA !
L’ideale.
una volta tanto mi trovo d’accordo con Didonna.
sul risparmio energetico poi ci sarebbe tantissimo da dire. quanta energia sprechiamo ogni giorno inutilmente? dovremmo cominciare noi tutti a porre maggior attenzione ai nostri singoli consumi inutili, cominciando da lampadine, tipo di elettrodomestici, condizionatori tipo siberia con le finestre aperte ecc ecc. fino ad arrivare alla realizzazione di più case ecocompatibili ed energeticamente sempre più autosufficienti, cultura che sta prendendo piede in europa.
ogni giorno ci dovremmo “illuminare di meno”, ma questo può avvenire solo se modifichiamo alcuni stili di vita, per un consumo più consapevole, anche quando andiamo a fare la spesa non comprando prodotti alimentari che hanno fatto il giro del mondo per arrivare sulla nostra tavola! potrebbe essere un consumo responsabile che gioverebbe anche alla nostra salute.
questo per quanto riguarda noi.
per quanto riguarda le scelte politiche credo non ci sia nessuna voglia di andare nella direzione delle fonti rinnovabili, purtroppo la poca lungimiranza delle nostre classi dirigenti è storia antica.
ps. nello stretto di Messina si stanno già sperimentando le turbine idroelettriche.
quanto si potrebbe fare….
http://nuke.rinnovambiente.it/IAFR/tabid/60/language/it-IT/Default.aspx
@K. Non hai letto il successivo paragrafo: “il progetto fu notevolmente ridimensionato”. Se il progetto Archimede sarà operativo per il 2010 un’eventuale centrale nucleare non lo sarà prima del 2020!!
Pare che Lombardo abbia concluso un accordo con Belusconi per realizzare 1-2 centrali nucleari in Sicilia mentre Emilia Romagna e Lombardia non ne vogliono sapere: la storia si ripete!
Questo è il pensiero del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, intervistato dal quotidiano La Sicilia. “Se alla gente si spiega bene di cosa si tratta – ha aggiunto il governatore -, che non ci sono rischi perché sono impianti di ultima generazione, che è il sistema meno inquinante possibile rispetto a tutte la altre forme di energia e, infine, che il nucleare comporta anche vantaggi per il territorio, il referendum può passare”. “La gente capisce – ha osservato Lombardo – e non sempre si fa fuorviare dai catastrofisti di professione. Del resto pensando alle tante centrali nucleari in Francia, in Slovenia e persino a Malta, cioè a due passi da noi, a questo punto è bene vederci chiaro e non avere preclusioni pregiudiziali. Fare una centrale nucleare a Malta, praticamente è come farla in Sicilia”. Lombardo ha annunciato infine che “entro novembre saranno pronti i bandi di gara per i termovalorizzatori”.
Perchè, ci sarà un referendum sul nucleare?
Il solare va portato anche in Sicilia. Se investe la Germania, un paese non proprio mediterraneo, sul fotovoltaico, non vedo perchè la Sicilia non ci debba investire. Ma io dico che non solo la regione deve portare questi impianti in Sicilia, ma deve anche sostenere la ricerca per migliorare l’attuale tecnologia.
Questo però non vuol dire un no netto al nucleare, di cui, volete o non volete, non si può fare a meno.
Coosa!?! Il nucleare in Sicilia? Con il pressappochismo che vige?? Vabbè ho capito: moriremo tutti a causa di un banale errore. E’ la fine.
trasmesso al presidente della Regione le linee guida della nuova politica energetica siciliana
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Lombardo, Piano Energetico Incentivera’ Il Solare
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20/11/2008 – L’assessore all’Industria della Regione Pippo Gianni, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che “…scomettiamo su ricerca, rinnovabili e risanamento”. “Queste azioni – secondo l’assessore- sono ampiamente rappresentate nello Schema del Piano Energetico Regione che ho già trasmesso alla Giunta di Governo per il suo varo definitivo che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2008. Questo consentirà di non perdere le risorse economiche del Poin energia e del P.O. FESR 2007-2013”. (fonte Ufficio Stampa Regione siciliana)-
(fonte: http://www.regione.sicilia.it/industria/use/)
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Disinformazione sul nucleare:
http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/index.php