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venerdì 22 nov
  • Lombardo riceve da Berlusconi garanzie su Ponte e Cai

    Ieri sera il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ha incontrato a Roma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L’argomento centrale dell’incontro è stato il sistema dei trasporti in Sicilia.

    Berlusconi ha confermato che il Ponte sullo Stretto è al primo punto nelle priorità dell’agenda degli interventi infrastrutturali. Lombardo ha ribadito l’importanza del sistema del trasporto navale e delle autostrade del mare. Berlusconi ha anche assicurato che Cai, dopo una fase di assestamento, erogherà servizi simili a quelli di Alitalia da e per la Sicilia.

    Sicilia
  • 18 commenti a “Lombardo riceve da Berlusconi garanzie su Ponte e Cai”

    1. Rosalio ma che ponte e cai, dai le notizi giuste!!!
      E’ andato la per appattarsi la SANITA’

    2. trasporti, ponte, servizi, PRIORITA’?
      Ma lool 🙂

    3. “Silvio scusa, ma il ponte?”
      “Certo, è la mia priorità”
      “Silvio, il federalismo?”
      “Certo, è la mia priorità”
      “Silvio, ma Malpensa?”
      “Certo, è la mia priorità”
      “Silvio, la scuola?”
      “Certo, è la mia priorità”
      “Silvio, ma il Sud?”
      “Certo, è la mia priorità”

      E così via, sempre e comunque, su qualsiasi argomento. Solo che al Presidente invece importa solo delle intercettazioni…

    4. più commenti per questa notizia che per quella del nuovo arresto del figlio di riina.
      L’odio vi acceca.

    5. ma che odio!solo che…dall’inizio del mandato sento parlare di priorità…ma non è che si veda tanto già fatto….anche perchè se si dice di si a tutto…prima o poi qualcosina va storto….certo che se le priorità sicule venissero realmente considerate come tali…forse…

    6. lasciamo lavorare Lombardo, nn facciamo il solito gioco o il gioco di quello che vogliono sempre amici nemici curtigghiari e compari, vediamo cosa e come lo fa e poi nel caso lodiamolo o diamogli addosso…io la penso così

    7. @vediamo…: Lombardo è meraviglioso. Coi siciliani è autonomista e poi però cerca soldi dallo Stato per fare tutto quello che si dovrebbe fare. Come tutti sanno la Sicilia è già fiscalmente autonoma (nel senso che si tiene il 100% delle tasse prodotte) ma gode però dei versamenti provenienti dalle altre regioni (lombardia et simili) perché ovviamente altrimenti fallirebbe.
      La politica autonomista di Lombardo quindi non vedo su cosa si fondi, a conti fatti. Cosa vuole? Rimanere solo coi fondi regionali? mandare avanti l’enorme baracca della Regione senza aiuti economici da Roma? Davvero ha in mente questo?
      Almeno Bossi e la Lega hanno una ragione economica che li spinge al federalismo… Lombardo invece, boh, forse è spinto dall’istinto suicida…

    8. @isaia:
      no è spinto dalla pubblicità. Chi vota non siamo noi che sappiamo ma la massa che non sa. E allora siccome è molto più *cool* dire “vogliamo l’autonomia” allora loro dicono “autonomia”.
      Il guaio enorme di questa italia (scritto minuscolo!) è che non esistono giornalisti! Se dopo avere detto “autonomia” un giornalista gli avesse fatto la stessa osservazione che Lei ha scritto qui, magari anche altri in Italia avrebbero scoperto che la Sicilia è completamente autonoma e che Lombardo sta solo cavalcando una tigre.

    9. Potete farmi una consulenza on blog? la Sicilia trattiene il 100% del gettito IRPEF(mi sembra strano per la verità!!)? E cosa ne è dell’IRAP? Invece, l’IVA? Attualmente come funziona? Se passa il federalismo fiscale la Sicilia deve adeguarsi alle nuove norme o no??? Chiaritemi questi punti. Vi prego.

    10. Adesso si che siamo tranquilli!

      Non vorrei fare il precisino, ma se l’argomento dell’incontro era il sistema di trasporti IN Sicilia, cosa c’entra il Ponte sullo Stretto, che per definizione si trova FUORI dalla Sicilia?

    11. perchè paradossalmente se non si fa quest’obbrobbio difficilmnte le linee ferroviarie siciliane potranno mai vedere reali miglioramenti, idem la viabilità su strada….adeso c’è la scusa che l’alta velocità qui non arriva perchè impossibile da trasportare con i traghetti…per cui se si fa il ponte automaticamente si rimette in sesto la linea…certo che poi sento milano roma in tre ore…e io…palermo messina in 4!!!!!!!

    12. Beh, lo statuto assegna alla Sicilia la quasi totalità di tutte le imposte generate sul territorio MA (e ora capisco il piano di Lombardo) prevede anche un contributo a carico dello stato da rivalutare ogni 5 anni.
      A quanto pare, esiste un contenzioso fra regione e Stato perché quest’ultimo è debitore (ormai da decenni) di questi contributi che sono stati erogati solo in minima parte. In pratica, in base agli accordi pattuiti fra regione siciliana e Stato italiano… nuartri avanzamo picciuli. E lombardo altro non vuole (almeno spero) che riuscire a far rispettare regole già stabilite decenni fa e che garantirebbero, anche in fase di federalismo fiscale, un congruo supporto economico esterno per continuare a fare i soliti sprechi a cui ormai non sappiamo più rinunciare.

    13. @claudio. Ma perchè se si esprime un parere si è accusati di odiare? esiste la dialettica oltre che ovviamente il disprezzo che però non sempre contempla l’odio. Insomma non si può criticare più nessuno?

    14. C’è troppa disiniformazione, spero in buona fede, nei post di cui sopra. La Sicilia non trattiene affatto i tributi che si producono nel suo territorio (come prevederebbe lo Statuto) ma solo gran parte di quelli che si “riscuotono” nel suo territorio. E’ una cosa molto, molto diversa. Quando andate a fare la spesa, il consumo è vostro, l’IVA la producete col vostro reddito ma va riscossa nella sede legale della società il cui bene state comprando (tranne la piccola quota prodotta nel supermercato locale). Così il profitto prodotto dall’agenzia bancaria su cui avete il conto corrente, prodotto in Sicilia, prende il volo, sol perché magari la sede legale è a Siena.
      Quei redditi, quelle IRPEF, quell’IVA è così via è prodotta in Sicilia non nel Continente. Tecnicamente parlando, se la Sicilia fosse un paese a sé (o semplicemente se si applicasse l’art. 37 dello Statuto) queste risorse sarebbero di spettanza regionali.
      Poi ci sono le risorse che anche secondo lo Statuto devono andare a Roma (tipo le accise petrolifere) che da sole valgono il doppio di quello che ogni anno lo stato spende per la Sicilia. E si potrebbe continuare.
      La Sicilia non è meno autosufficiente di quanto non lo sia la Grecia o la Slovenia o qualunque paese al mondo. Gli sprechi ci sono ma è un altro discorso che, semmai, migliora l’autosufficienza potenziale della Sicilia perché, eliminandoli, si liberano altre risorse.
      La povertà strutturale della Sicilia è disinformazione pura. La nostra povertà dipende in gran parte dalla mancata autonomia (che è sulla carta da 60 anni). 50 anni fa Giuseppe Alessi tentò di dare applicazione all’articolo 36 sulla potestà di istituire tributi separati e fu fatto saltare lui con tutta l’Alta Corte della Regione Siciliana che garantiva la nostra autonomia. Ne seguì una quasi rivolta, il Milazzismo, che fu in qualche modo sedata grazie a molti traditori. Lombardo oggi DEVE andare a Roma perché l’autonomia ancora non è applicata e Tremonti tiene ancora i cordoni della borsa. Ce la farà a riprendere questo discorso lasciato interrotto 50 anni fa (si vede con quali risultati)? Solo se noi siciliani gliene daremo la forza.

    15. Aggiungo, perché bisogna avere l’umiltà di documentarsi e di non leggere solo La Repubblica, che, in quanto quotidiano romano, ha la “mission” di delegittimare ogni giorno l’autonomia siciliana, che ci sono molte partite “invisibili” che la Sicilia regala in continuazione al Continente.
      Una per tutte: l’energia elettrica.
      Circa il 17 % dell’energia consumata dalla Sicilia è “donata” al Continente, in quanto surplus, ma non è venduta perché le società prouttrici, in massima parte l’ENEL sono le stesse tra Sicilia e Continente.
      Non era così prima del 1963 quando la SGES (società generale elettrica di Sicilia) vendeva energia al continente lasciando profitti e tributi nell’isola. Oggi il gestore la “compra” a prezzi politici e la vende dove vuole al prezzo che vuole.
      Se, per ipotesi di scuola, avessimo un gestore dell’energia separato che vendesse l’energia siciliana, a richiesta a quello italiano, altro che povertà…
      Ma l’Italia non accetterà mai che noi usiamo le nostre risorse: prima ce le ruba, poi ci fa le elemosine per farci sopravvivere e ci inculca anche l’idea che siamo così poveri che, se non fosse per loro…

    16. Diamo merito a lombardo di voler restaurare l’autonomia che abbiamo,cercando di ottenere ciò che ci spetta di diritto….la critica non va a lui ma a colui che da interlocutore continua a parlar di priorità….ma che ancora niente fa!!!

    17. Nica, sono d’accordo con te. Sulle “priorità” di SB…no comment!

    18. Angelo, il Ponte sullo Stretto non è fuori dalla Sicilia, anzi è un intervento pluriregionale: interessa Calabria e Sicilia, soprattutto sulle opere propedeutiche. Senza di esso la TAV non sarebbe mai prevista in Sicilia.
      Sul federalismo fiscale c’è da essere prudenti, ma per me il tema è condivisibile, almeno così questa regione si dovrà amministrare per bene e si metterà un po di ordine sulle competenze manageriali dei fondi e dei redditi, oppure kaputt !

      La Salerno-Reggio sta invece fuori dalla Regione, ma è un’autostrada importante dalla quale arriva il 70% delle merci in Sicilia. Anche la stessa autostrada A3 riguarda la Sicilia; l’economia della regione può ristagnare per colpa dell’impercorribilità della Salerno-Reggio come tutt’ora sta succedendo, per via dei lavori in corso sull’autostrada.
      Chiariamo che Lombardo sostanzialmente è un tipo che non mi piace, ma Infrastrutture, Economia e Federalismo sono temi caldi, che condivido: ovviamente si contano i FATTI poi, non le parole 😉 !

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