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martedì 19 nov
  • Abbasso Cammarata. Dopodiché?

    Firmerò, firmerei volentieri per chiedere le dimissioni del sindaco Cammarata. Il collasso cardiocircolatorio della città è tale da farmi preferire qualsiasi altra ipotesi, a questo peggio di nulla.

    Ciò detto, però, vorrei chiedere agli oppositori di Cammarata uno sforzo in più. Per esempio mi piacerebbe sapere su quale proposta alternativa, su quale nome possiamo fare affidamento per alimentare la speranza almeno fino alle prossime elezioni. Perché a parte l’anticammaratismo non mi pare che nel centrosinistra in questi anni sia maturata qualche forma di consistenza. Per capirci: se decido di mandare a fanculo il mio padrone di casa, contestualmente mi preoccupo di trovare una soluzione abitativa di ripiego. Anche perché io personalmente magari mi accollerei anche di passare una notte amministrativa all’addiaccio, in nome di un ideale. Ma se la gara è fra nulla e peggio di nulla, sul voto idealistico dei palermitani è meglio non fare troppo affidamento.

    (in collaborazione con www.robertoalajmo.it)

    Palermo
  • 88 commenti a “Abbasso Cammarata. Dopodiché?”

    1. Sono d’accordo. I Palermitani non hanno una grande coscienza politica, fatto salvo il ceto medio borghese e qualche intellettuale, la grande massa vota spinta da logiche clientelari o al massinmo per simpatia. Di contro però c’è da dire che pur avendo dimestichezza con la politica e degli ideali forti a cui ispirarsi, la scelta manca comunque, anzi: “un c’è nuddu”.
      Credo che stiamo vivendo un’epoca di scarsa vocazione politica che per certi versi suscita una certa nostalgia di 1^ Repubblica. Senza parlare poi dell’etica e dell’onestà che sono anche peggio della 1^ Repubblica. In sostanza si stava meglio quando si stava peggio. Alla fine credo che molte altre città e non solo Siciliane hanno il loro Cammarata e non molte alternative.
      Riflessione critica e autocritica: non è che niente niente anzicchè scrivere su Rosalio sarebbe meglio “scendere in campo”??Giusto per usare una frase di successo!!
      Viva Palermo e Rosalio!

    2. Condivido pienamente il post ed il commento!!!!!
      La risposta, ma non a breve termine, può venire solo dai movimenti, se smetteranno di essere così autoreferenziali e ognuno per i fatti propri e si impegneranno a convergere in programmi, iniziative ed obiettivi condivisi, con un forte senso di appartenenza non alla propria parrocchia ma alla propria città e ai singoli pezzi dell’intero suo puzzle.
      Merighi: spettila di pensare solo a bispensiero e alle sue pur sacrosante battaglie. Piuttosto lavora per appoggiare anche le iniziative alrui e per dare il via ad una rete di compartecipazione che è essenziale per esprimere con maggiore forza le molte idee condivise.
      Io mi sento stimolato a far questo. E auspico che molti si sentano stimolati a fare altrettanto.
      Se Orlando non riscuotesse una sentenza favorevole al tar (per la quale avrebbe pieno titolo ad essere al posto dell’attuale sindaco) mi augurerei certamente un bel commissariamento e che si dichiari il dissesto finanziario, se, come tutti immaginiamo, di fatto c’è.
      Per 5 anni, tanto per cominciare, niente cariche pubbliche per chi ha causato il dissesto.
      Fra 4 anni nuove elezioni… e chissà che quell’auspicio di aggregazione e coesione fra le varie realtà attive di Palermo non possa portare quelle vocazioni politiche nuove di cui si lamenta giustamente l’assenza.

    3. CIAO ROBERTO !
      COMMISSARIAMENTO A VITA ! LA SOLUZIONE.
      PALERMO E I PALERMITANI NON MERITANO DI ESSERE COINVOLTI IN ELEZIONI “LIBERE”.
      FINO A CHE NON SI CONDANNA IL VOTO DI SCAMBIO, SI ARRESTANO ED “ELIMINANO” I MAFIOSI E LE FAMIGLIE, SI CONSENTE L’ANARCHIA PIU’ ASSOLUTA MEGLIO UN COMMISIARIAMENTO PREFETTIZIO VITA NATURAL DURANTE: L’ESPERIENZA INSEGNA CHE FA PIU’ UN COMMISSARIO IN 1 ANNO CHE UN SINDACO IN 10 !

    4. @Giorgio:
      ed immagino che i Palermitani saranno di nuovo liberi di votare quando voteranno quello che tu consideri giusto votare…Bella democrazia!

    5. nel commissariamento bisogna stare attenti che non ti arrivi uno tenuto in riserva da qualche partito…

    6. Se il Comune è in una situazione di dissesto finanziario, quella del commissariamento sarebbe non solo la misura dovuta, ma anche la più salutare perchè amministratori e amministrati guardino finalmente in faccia la realtà.

    7. Il commissariamento sarebbe una sconfitta per tutti. Questa città si troverebbe costretta ad ammettere di non saper esprimere una classe di amministratori affidabili. Detto questo, però, se sudditi siamo, è un monarca che ci spetta.

    8. Gentile Alajmo, intanto leviamo dalla poltrona il fantasma, poi sarebbe meglio anche l’anarchia…

    9. in perfetta sintonia con questo post di Alajmo.
      Azzeccatissima l’analogia con l’alloggio.
      Anche se devo fare una domanda: quali sarebbero le premesse per portare ad un commissariamento ?…perchè per legge deve essere constatata l’esistenza di alcune situazioni ben precise.
      E poi chiedo.. Qual ‘ è il progetto alternativo di IDV, del PD siciliano e della restante sinistra metropolitana all’attuale compagine di governo locale???
      Un c’è !!!! Diciamocelo chiaro !
      E allura ri chi stamu parrannu ????
      Io firmo e sottoscrivo un progetto politico/operativo organico concreto di cambiamento, che parte ancor prima delle elezioni amministrative con il radicamento nel territorio attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione, ….non firmo un foglio per mandare a casa un sindaco ai sensi di nessuna legge italiana.
      Di populismo si e’ campato per troppo tempo in questa terra.
      A quanto pare giovani politici locali della sinistra ereditano con passione questa tradizione. Ma il progetto politico di cambiamento da far incuriosire la gente dov’è ???

    10. credo che il nostro “tessuto sociale” non permetta elezioni democratiche.
      è triste, lo so.
      forse dovremmo accantonare per qualche tempo il miraggio delle elezioni come soluzione e puntare su tecnici “esterni”.

      veri tecnici però.

      sarà anche una sconfitta ma sempre meglio di questo stato comatoso!

    11. io penso che arriverà Orlando. Mi spiace tirare l’argomento ancora una volta fuori ma mi sembra chiaro come il sole: non hai mai smesso di volere essere il sindaco, ha accusato il nuovo (che sappiamo come è) di essere abusivo, fa ricorso e si costituisce come parte civile al processo brogli, inizia la racolta firme per le dimissioni…dai, lo sapete tutti che è così, che vorrà tornare a fare il sindaco e molti di voi credo e temo lo vogliano, per me sarebbe un tornare nel buio (sì peggio di CAMMARATA avete capito bene! non mi interessa se uno aveva fatto di Palermo la città d’arte e l’altro la città cool, mi sembrano sempre manovre per depistare, specchietti per le allodole, piu’ o meno architettati, piu’ o molto ma molto meno furbi).
      Ognuno di questi personaggi ha la sua lunga scia di persone che vogliono e otterranno qualcosa, se c’è Cammarata lavora una cricchia, se torna Orlando temo assisteremo al ritorno di personaggi – che in realtà ci sono sempre stati eh, non vi fate ingannare – che arraffavano tutto, dalla cultura al turismo al sociale.

    12. inoltre vi dico una cosa che penso e ripeto sempre: scegliere tra due mali minori NON E’ UNA SOLUZIONE, MAI! Ad un problema intendo, ilproblema che c’è. mi sembra il discorso Prodi-Berlusconi.

    13. Confesso, oltre Orlando non vedo nulla di decente.

    14. …e per ribadire il concetto: quando Orlando era Sindaco a Palermo si stava molto ma molto ma molto meglio di oggi, checché ne dica chicchessia.

    15. forse secondo la legge elettorale, alle dimissioni del primo eletto sale il secondo (cioè Orlando)?

    16. progetti politici non nomi !
      progetti politici non nomi !
      ma è possibile che si cade sempre nello stesso sbaglio per decenni ????
      Mahhh !!!

    17. sara scrive:
      “Io firmo e sottoscrivo un progetto politico/operativo organico concreto di cambiamento, che parte ancor prima delle elezioni amministrative con il radicamento nel territorio attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione, ….non firmo un foglio per mandare a casa un sindaco ai sensi di nessuna legge italiana.
      Di populismo si e’ campato per troppo tempo in questa terra.
      A quanto pare giovani politici locali della sinistra ereditano con passione questa tradizione. Ma il progetto politico di cambiamento da far incuriosire la gente dov’è ???”
      *******
      La penso allo stesso modo, anche se la firma a livello personale l’ho messa, giusto per esercitare il mio diritto di protesta. Ma Bispensiero non promuove la raccolta firme, non credendo che serva a nulla e non vedendo altro in essa che una occasione per mettersi in vetrina. A noi la vetrina non interessa.
      Il progetto politico sta nascendo, muove adesso i primi piccolissimi passi. E come dici tu, molto lontano dalle amministrative. I progetti nati in relazione alle elezioni sono solo populistici e propagandistici. Oggi occorre cominciare a lavorare sodo, a lunga scadenza, su progetti, iniziative e programmi concreti e condivisi, facendo un sapiente uso dei mezzi di informazione, sia quelli online che, soprattutto, quelli tradizionali (TV in testa). E soprattutto coinvolgere le persone nei propri interessi e bisogni.
      Ardito, probabilmente utopistico. “Ma tanto non cambia nulla”, “la solita storia”… sono le cose che sentiremo dire presto. “ma dietro chi c’è?” “questi a chi hanno” “i palermitani tanto non cambieranno mai”. Figurarsi se non so che la cosa più difficile è vincere la diffidenza sacrosanta delle persone, io sono ormai un professionista della diffidenza. Eppure so di non avere alternative che provare a realizzare i miei desideri.
      Ma lo scoglio della diffidenza probabilmente dipende dalla credibilità di chi agisce e dal “curriculum” che è in grado di presentare a garanzia di una totale estraneità alle logiche clientelari. Magari di chi ha già fatto scelte controcorrente e che ha fondato la propria vita e le proprie attività solo sulle proprie spalle, senza sentire il bisogno dell’appoggio politico, anzi, rifiutando categoricamente questa logica.
      Un lungo e difficile lavoro, non a breve scadenza. E’ quello che spero che si possa fare per arrivare a proporre una alternativa credibile e soprattutto voluta dai palermitani.

    18. Sara, una domanda, vedendoti così interessata alle medesime cose che mi interessano: ma tu oltre a firmare e sottoscrivere un progetto politico, saresti disposta a lavorarci? Un progetto politico nuovo e molto ardito come quello che occorre a Palermo, non può basarsi sul principio di delega, che è il problema principale della nostra pseudodemocrazia.
      Io penso che ciascuno dovrebbe mettersi a lavorare, per promuovere e collaborare, dano il proprio contributo ad un eventuale progetto, senza aspettarsi che siano altri a portarlo avanti, altrimenti davvero è utopia.

    19. Il candidato sindaco dovrà essere espressione della “società civile”, una persona perbene, pulita, non collusa con le segreterie politiche, con idee illuminate, giovane, attiva. Idea? Stefania Petyx!

    20. il dopo cammarata è ancora più preoccupante. Ma che problema c’è? Si va incontro a un buco nero! consideriamolo fisicamente, un fenomeno astrologico, invece che fisiologicamente, una fogna, cioè

    21. Il principio di delega è insostituibile.
      Non tutti hanno le possibilità, il tempo, la competenza per “creare” un progetto politico nuovo: la sera, tornando a casa, si deve poter portare qualcosa da mangiare… il resto, semmai, è utopia.
      Ben vengano però le iniziative come, ad esempio, quelle di Bispensiero: il problema è renderle note ad un numero il più grande possibile di persone in modo da metterle in condizioni di poter operare delle scelte veramente diverse quando è il momento giusto, cioè alle elezioni.

    22. Vorrei chiarire che per me la raccolta di firme serve a contarsi e fare massa critica. Cosa sacrosanta. Dopodiché bisogna subito avere una proposta alternativa pronta, altrimenti si sarà bruciata un’altra occasione, e il senso di sfiducia è destinato ad aumentare.

    23. Ragazzi, a proposito di giornali avete visto che delusione Epolis? veramente fatto male, notiziole da niente e per altro scritte male da firme sconosciute che evidentemente non sanno niente di Sicilia e si vede, ma manco di Palermo hanno capito un c…
      Veramente penoso che sola!!!!

    24. Capisco benissimo. Non tutti possono permetersi di vivere sul filo del rasoio e giustamente si dà precedenza alle priorità. Prima fra tutte la pignata. Il mio caso infatti non è da additare come esempio praticabile. Non consiglierei a nessuno una vita così disordinata.
      Ma il principio della delega non è affatto insostituibile. Occorrerebbe conoscere infatti il livello di rischio che iniziative come quelle di Bispensiero contengono, proprio per il fatto che c’è pochissima partecipazione e tutto viene delegato ad una persona che si ritrova un peso insostenibile.
      La comunicazione delle iniziative, infatti, deve essere a carico di ciascun interessato, nell’ambito delle proprie conoscenze. In questo senso si può dare una mano senza delegare anche nelle piccloe ma indispensabili cose.
      Un progetto politico a lunga scadenza, fondato sulla collaborazione di tanti soggetti e tante persone, è l’unica strada che intravedo in alternativa al fallimento della democrazia cui stiamo assistendo.
      Collaborare senza delegare può significare anche coinvolgere i propri amici e colleghi e prender parte attiva alle iniziative, facendo ciascuno quel che si può.
      Se ad esempio ci fossero 3000 persone disposte a mettere un euro per ogni ricorso al tar (solo per fare un esempio, ma potrebbe essere lo stesso per qualsiasi altra iniziativa) si potrebbe essere molto più efficaci ed evitare di disperdere inutilmente le energie, che appunto sono poche per tutti.

    25. Le campagne elettorali a Palermo ormai non servono a nulla se non per i tipografi che non aspettano altro che quelle date per fare qualche soldo (anche sottobanco…). Ma vi rendete conto che Palermo e la Sicilia non è piu’ libera di esprimere un proprio pensiero politico che “i soliti noti” continuano a fregarsene di tutto e di tutti e durante il periodo pre-elettorale “si fanno i giri dei quartieri” controllando condominio per condominio, isolato per isolato e quartiere per quartiere i voti ?
      Leggete il mensile “S”, forse l’unico modo per capire IN CHE REGIONE E IN CHE CITTA’ VIVIAMO !
      COMMISIARIAMO COMUNE, PROVINCIA, REGIONE, QUARTIERI E CAPI CONDOMINIO… SENTITE A ME !

    26. Lavinia ti invito a rimanere in tema. Grazie.

    27. Orlando…. ancora lui!!??? basta.
      Ma vi siete chiesti perchè in questi anni tra i tanti nomi (e manifesti elettorali) non ci sia un personaggio decente? E continuiamo a riesumare cadaveri. Oramai hanno fatto il loro tempo. Siamo (e sono) ostaggio dei partiti.
      I nomi: fuori i nomi!!!

    28. Credo che Stefania abbia centrato il nocciolo del problema. A Palermo non ci possono essere elezioni libere e quindi non si può realizzare la democrazia, perché a Palermo ci sono sacche di miseria e sottocultura che prestano facilmente il fianco ai profittatori di turno.
      E proprio in casi come quello della nostra città che si dimostra improcastinabile un programma “democratico”.
      L’obiettivo principale è quello di garantire pari trattamento a tutti i cittadini e di renderli più eguali.
      Esempio: Cosa è oggi la stabilizzazione dei precari? Un insostenibile privilegio. Perché loro sono dipendenti del comune e io sono dovuto emigrare?
      Il posto pubblico è 8/10 un ammortizzatore sociale esclusivo, riservato agli amici e agli elettori del politico di turno. Piuttosto che fare leva sull’occupazione pubblica per ridurre il tasso di disoccupazione, utilizziamo ammortizzatori sociali generalizzati e poi investiamo in istruzione fino allo svenimento e in infrastrutture veramente utili (NO PONTE).

    29. INTANTO NON FIRMERO’ ALCUNA PETIZIONE PROMOSSA DA UN QUALSIASI PARTITO POLITICO, PERCHE’ SE C’E’ INDIGNAZIONE, QUESTA DEVE ESSERE ESPRESSIONE LIBERA DEI CITTADINI CHE STANNO VIVENDO QUESTO MALESSERE.
      QUINDI SE NON VOGLIAMO CADERE NEL SOLITO TRANELLO NON ACCETTIAMO STRUMENTALIZZAZIONI ED ALLA LARGA DA CHI VUOLE PRENDERE LA PALLA AL BALZO.
      APPENA CI SARANNO LE ELEZIONI DARO’ IL MIO VOTO AL PRIMO CANDIDATO NON COALIZZATO NE’ CON LA PSEUDO-SINISTRA NE’ CON LA PSEUDO-DESTRA.

    30. Un programma veramente riformista e democratico in Italia è l’unica cosa che salva il paese, ma è anche difficile da attuare perchè: 1) la parte politica che dovrebbe realizzarlo (Il partito democratico) è ancora confusa sul suo sesso, e quindi figuriamoci se riesce a organizzare una valida strategia comunicativa di un programma riformista!!; 2) la nazione è bloccata da una miriade di corporazioni che puntano a conservare lo status quo, fatto di privilegi e posizioni di rendita.

    31. dice stefania petyx
      credo che il nostro “tessuto sociale” non permetta elezioni democratiche.
      è triste, lo so.
      ……………
      credo che l’unico” tessuto “che può davvero cambiare le cose sia ..LA SETA!
      Pequod

    32. Scrivere in maiuscolo equivale a urlare su Internet.

    33. Sarà una fissazione di noi Giorgio,ma candidare sindaco
      Stefania Petyx mi trova favorevole;del resto non le manca
      nulla,anzi la vedo proprio avvantaggiata e vincente e non per la desolazione che ci circonda ma per le sue arcinote
      qualità.

    34. Credetemi, cadono le braccia per non dire altro.
      Ma può essere mai che siamo cosi inconcludenti?
      Ma può essere mai che abbiamo ancora nel DNA quell’immobilismo del ” Megghiu ù tintu canusciutu, cà ù buonu à canusciri”.
      Lo stesso immobilismo che ci ha fatto soverchiare storicamente da cani e porci.
      Una volta, una sola, il nostro popolo si ribellò, e cosa fece scaturire la rivolta? un Angioino che ci sconticrò, ci inquietò la fimmina.
      E ora?
      E oggi?
      Che aspettate? che Cammarata e Berlusconi ci toccano il cu*o alle vostre mogli? sorelle? madri?
      O forse non vi basta più manco questo?
      Ho letto solo pochi giudizi sensati.
      Non ricordo se in questo post o altrove, qualcuno ha scritto giustamente che se ne fotte se Orlando raccoglie le firme, lui ha i soldi per mettere su un certo tipo di organizzazione, io ne approfitto per il MIO fine, mica poi devo dare necessariamente il voto ad Orlando.
      Scriveva giustamente, che se Berlusconi ( che stimo come un paio di scarpe strette) organizza una raccolta di firme contro … chessò.., i pedofili; Me ne fotto dell’organizzazione e vado a firmare per conseguire un fine, un destino a cui ambisco.
      Ma non avete pensato che riuscire “dal basso” a buttare fuori un energumeno, un ceffo del genere può servire ANCHE e soprattutto a VOI di DESTRA come segnale per dire ” il prossimo che sia buono o siamo capaci di far fuori anche lui”.
      Io personalmente contesto questo post di Roberto perchè il “dopodichè” è una domanda da fare a “bocce ferme”, in una “serena” disquisizione politica.
      Ma oggi siamo in emergenza, qui si dovrebbe parlare di RIVOLUZIONE ( democratica e pacifica).
      Non c’è tempo per scegliere, lo faremo domani, ognuno secondo coscienza e convinzione.
      Ma siamo o no in emergenza?
      OGGI, ORA, bisogna mandare un segnale, forte, chiaro, a tutti, dico TUTTI.
      Un segnale che significa ” Attento a te che sei il prossimo, io ti ho creato ed io ti distruggo”.
      Personalmente, ciò che mi auguro lo ha scritto la Petix, qui ed altrove.
      Mi auguro che venga dichiarato il dissesto ( che è in atto, fidatevi), non tanto perchè ” chiù scuru ì menzannuotti un pò fari”, ma perchè TUTTI, ripeto TUTTI i protagonisti di questo SCEMPIO vengano allontanati per 5 lunghi anni dai loro consolidati “interessi”.
      Se poi volete proprio continuare a battibeccarvi sul ” no è stato lui. – no prima lui. – e io sono piu bello. – e io sono piu..”.
      Se proprio questo VESPRO non lo volete fare suonare, allora consegnategli pure le vostre donne, IO … non sono dei vostri.
      Stà faccia d’Angioino assaggerà il mio coltello (metaforico).

    35. ho due nuovi da proporre per il centro sinistra palermitano:
      uno é quello di pietro galluccio, responsabile della scorsa campagna elettorale di orlando. l’altro é quello del professore verde, preside di giurisprudenza.

      solamente personalità forti e passionali riuscirebbero a sbaragliare la concorrenza di un qualsiasi candidato del pdl.

      purtroppo bisogna dirlo la sinistra nella nostra città non fa nulla…solamente qualcuno si muove e a mio avviso non bene: c’è anche a sinistra chi utilizza il sistema clientelare e solo che quelli del pdl sono più furbi e sicuramente più radicati sul territorio.
      e poi si sa il palermitano é sempre stato filodemocristiano e quindi nonostante siano passati i secoli uno del pd passerebbe ancor’oggi per comunista..

      detto questo credo basterebbe fare un lavoro che a palermo oggi nessuno fa (lo farei se ci abitassi ancora)ossia fotografare ogni tipo di schifezza, dal palazzo storico distrutto, al villino liberty archivio della regione chiuso e abbandonato, alle telecamere nascoste davanti a contratta voto di scambio, ai confronti con le altre città.

      mi rendo conto che purtroppo la nostra città é spaccata in due da un lato le persone oneste e dall’altro i palazzinari e i loro derivati (alias clientelismi vari) e gli ignoranti.
      ecco penso che gli ignoranti a palermo siano davvero tanti e lo dico anche con un pizzico di razzismo, perchè sono loro la zavorra della nostra città e spesso é l’ignoranza la più grande risorsa della mafia!

      tutti hanno delle colpe. non solo lo stato che si é sempre rifiutato di aggiustare il sud italia (ha fatto di più l’unione europea), ma soprattutto le tante persone che ogni giorno sono sempre più abituate a vivere nel disinteresse generale e a pensare al proprio interesse.
      palermo come napoli e come le altre città del sud ha bisogno di una mano in più da parte della sua parte sana…ma anche la cosidetta parte sana se ne fotte altamente…anzi direi che é quasi connivente!
      ne sanno tutti qualcosa…tutti!

    36. Io sono ottimista (per quanto lo si possa essere in una evidente situazione eccezionale): è da un pò che visito Rosalìo; e noto che, in linea generale, sta aumentando – lentamente ma costantemente – la quantità di commenti ad argomenti di questo tipo di persone che, non solo propongono lamenti e critiche, ma provano a prendere consapevolezza dei problemi e discutono per trovare la soluzione. Sì, sono convinto che troveremo una soluzione. Forse non subito, a meno di una folgorante intuizione. Che può pur sempre capitare…Ma appunto la consapevolezza del nostro degrado amministrativo (anche sociale ed etico, secondo me) è la base per arrivare ad una soluzione.

    37. E’ aumentata probabilmente anche la qualità dei commenti, e credo che sia in relazione alla qualità dei contenuti. Alcuni di essi, peraltro, come quello di Stefania Petyx, fanno sì che si crei quel dibattito che alimenta la qualità stessa.
      Nemmeno se la città la eleggesse sindaco a suffraggio popolare mi rassegnerei al fatto di poter perdere di contributi di denuncia così preziosi. Preferirei che continuasse a fare il suo lavoro, visto che come lei ce ne sono pochi.

    38. A proposito di impegno concreto oltre lo sfogo:
      Massimo, apri a tutti e pubblicizza qui la prossima riunione di bispensiero.
      Io personalmente non mi sono trovato d’accordo con alcune vostre iniziative (e credo di averne scritto sul sito di bispensiero), ma apprezzo tantissimo il vostro “rimboccarsi le maniche”.
      Ciao.

    39. la consapevolezza
      per decenni abbiamo fatto trovare TERRA BRUCIATA
      alle nostre migliori risorse appena uscite dall’Universita’,risorse che hanno dovuto prendere la strada dell’emigrazione.
      Quindi,non c’e’ da restare sorpresi se guardandoci in giro,non intravediamo “figure” capaci di prendere in mano la situazione.

    40. Devo darne atto a Rosalio e a tutti voi. La qualità dei commenti è molto migliorata. Meno attacchi personali, meno qualunquismo. Esiste una volontà di aggregazione politica “nuova” che per ora è allo stato gassoso. Nessuno è riuscito a intercettarla. Si tratta ora di non vanificare le premesse disperdendo la speranza con iniziative di poco spessore e consistenza.

    41. e perchè no Roberto Alaimo?
      Ho sempre apprezzato il suo stile garbato, intelligente ma nel contempo fermo ed intransigente.
      Uomo di cultura e nel contempo profondo conoscitore della vita politica e sociale cittadina.Rappresentante di una classe culturale adeguata al vero valore (certamente non l’attuale) della nostra città.
      Decisamente si, sarei contento se fosse il nuovo sindaco.
      ws

    42. Scherzi, Werner? O re, o non se ne fa niente.

    43. mi chiedo e vi chiedo una cosa:
      a che serve cercare un “candidato ideale” quando le regole non prevedono: controllo e rispetto del programma?

      mettiamo che si elegga l’uomo giusto (non mi viene un solo nome).
      Se costui non è OBBLIGATO a rispettare il programma e non è sottoposto ad un reale controllo, dov’è la certezza del risultato?
      sottolineo che ogni insuccesso equivale a perdere 5 anni!

      sarebbe invece più sicuro un risultato se si stabilisse che a 3 anni dall’elezioni se non hai rispettato una sorta di cronoprogramma vai a casa.

      a mio modo di vedere la priorità è questa. ribaltare la norma che permette loro di crearsi comode regole.
      finchè le cose staranno così tutto è drammaticamente inutile.

    44. Bè, in senso lato lo saresti.
      Credo che l’impegno per una causa giusta, un impegno serio, genuinamente motivato,potrebbe essere il piccolo motore di un grande cambiamento.
      Sono sicuro che il risultato di sorprenderebbe.
      Ad ogni modo, se ci ripensassi, conta su di me.
      ws

    45. Stefania, puoi introdurre tutte le norme e codicilli che vuoi. Nulla impegna un amministratore più della ricerca del consenso.
      La vera molla per fare lavorare bene i nostri amministratori è la partecipazione (e l’informazione, come quella che fai tu).
      Ciao.

    46. Roberto, per passare ad una fase meno “gassosa” (definizione meravigliosa) potremmo buttar giù delle proposte.

      verificato il fatto che come cittadinanza abbiamo ben pochi diritti se non attendere le elezioni e firmare petizioni, la mia proposta è quella di presentare 2 delibere popolari:
      – la prima per inasprire le regole degli amministratori
      – la seconda per rendere più accessibile il controllo (non riesco più a dire trasparenza)

      ovviamente dovremmo rivolgerci ad un tecnico per capire come si fa.

      ma resta il fatto che tutto ciò serve a poco se noi non incrementiamo il controllo diretto.
      ho proposto ai lettori di rosalio di cimentarsi a controllare sul sito del comune le delibere di giunta, le determinazioni sindacali etc.
      potrebbe anche essere utile partecipare alle sedute di consiglio. (oggi ci andrò da cittadina)
      ma al momento non mi viene in mente altro.

    47. antonio, era così quando il voto era d’opinione.
      oggi i voti sono pacchetti, sono certezze.
      l’informazione non guasta e di sicuro li innervosisce, ma sposta pochissimi voti, questo purtroppo lo sanno.

    48. L’idea delle proposte d’iniziativa popolare mi piace molto!
      .
      Io ho firmato per il referendum sulla legge elettorale…
      .
      ritengo che le regole che determinano chi vince le elezioni siano fondamentali!
      .
      E’ di tutta evidenza che tra le regole (tra le altre) DEVONO esserci:
      – divieto di candidatura per inquisiti e/o condannati
      – decadenza dalla carica (qualsiasi) per chi cambia gruppo o partito (soprattutto se cambia schieramento maggioranza/opposizione!)
      .
      ma, come ovvio, questi politici queste regole (autolesioniste) non potranno prevederle MAI!
      .
      E allora?
      .
      proposta di iniziativa popolare (bocciata all’unanimità dal Parlamento?!?!?!?!?)…
      .
      Però è la voce dei cittadini che spingono perché venga rispettato il loro volere…
      .
      Nel frattempo, speriamo nel referendum… come primo passo!!!
      Linda

    49. e perché no? La proposta di iniziativa popolare potrebbe essere un modo per aumentare la conoscenza e l’uso degli strumenti democratici a disposizione dei cittadini… i quali non sanno (non sanno più o non lo hanno mai saputo) di potere/dovere avere voce in capitolo…
      .
      mi spiace essere pessimista in merito all’esito di una proposta del genere ma, penso, potrebbe essere per far crescere la competenza politica dei cittadini
      .
      questo occorre: ricostruire il tessuto politico!!!
      Mancano buoni candidati perchè la Politica (con la P maiuscola) non la si fa più, non si educano i giovani al senso civico, non sanno neanche quale sia la differenza ideologica tra destra e sinistra! Come possono, da cittadini, consapevolmente SCEGLIERE senza CONOSCERE?
      .
      Scusate lo sfogo…

    50. Teoricamente, lo Statuto del Comune http://www.comune.palermo.it/Comune/Normative/statuto.htm prevede varie forme di partecipazione dei cittadini che senza l’intermediazione dei partiti, potrebbero avanzare proposte gestionali, ma i nostri consiglieri si sono ben guardati dal varare i regolamenti attuativi …
      art. 12
      Strumenti di partecipazione
      1. Il Comune promuove la partecipazione dei cittadini al governo locale e garantisce il confronto tra la comunità locale e gli organi comunali mediante:
      – la costituzione di consulte;
      – l’esercizio del diritto di udienza;
      – la presentazione di istanze, petizioni e proposte;
      – la proposizione di referendum consultivi;
      – la partecipazione a consultazioni e conferenze popolari;
      – la sistematica promozione del confronto con le associazioni operanti nel territorio comunale e rappresentate, anche tramite propri livelli superiori, nel CNEL e nel CREL.

    51. certo IL CONTROLLO è una delle chiavi ma non basta.
      occorre creare qualcosa che sposti una volta per tutte quei “pacchetti” ,qualcosa che porti le persone non più a votare con quel criterio che tutti ben conosciamo,occorre la QUALITA’ DEL CONSENSO e per quello ci voglion anche idee e programmi NUOVI che riescano a “convincere”la gente a votare in maniera del tutto diversa..e per quello la COMUNICAZIONE-INFORMAZIONE diventa molto importante,abbiamo qualche Obama in città e gente in grado di supportarlo adeguatamente?????
      pequod

    52. Pessimismo? mi spiace, non possiamo permettercelo.

      nel dubbio guardate questo..

      http://www.youtube.com/watch?v=gLqqJDSWvyU&feature=related

    53. Posso dire una cosa? Il problema non è spostare il pacchetto di voti. Perchè spostare sto pacchetto significa che quello che facevano altri (clientele politiche) lo dovrebbero fare altri. Il male rimarrebbe.
      Il problema è cancellare questo sistema!! Come fare?
      1) Federalismo fiscale
      2) Ammortizzatori sociali diffusi e generalizzati (contestuale riduzione dell’impiego pubblico – specie negli enti locali)
      3) Poteri-Responsabilità degli amministratori ben definite.
      4) Regole di trasparenza chiare e rafforzamento degli organi di controllo (Corte dei conti).
      Io per natura sono ottimista. Mi è capitato nella vita di provare profonda amarezza, ma un secondo dopo ho sempre ritrovato in me le ragioni per tornare a sperare.

    54. giovanni concordo in pieno.
      bisogna solo capire come realizzare quei 4 punti.

    55. @Antonio Lo Nardo
      la necessità non è che si sia sempre d’accordo su tutto, ma che si sia ‘accordo su cose basilari, come quella del rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
      peraltro nel dialogo le differenze aiutano a comprendere meglio la realtà e attraverso il confronto onesto intellettualmente (come è stato il nostro) si arriva spesso facilmente anche alla concordanza di vedute, che magari sono differenti per l’incompletezza delle esperienze di ciascuno, che al confronto con gli altri producono arricchimento.

    56. PS: ok, alla prossima riunione che comunicherò presto saremo tutti informati 😉

    57. Scusate se ritorno su questo post, ma davvero credete che tutto dipenda dal Sindaco ? E i dirigenti dei vari settori ? Le clientele ? Come le sradicate ? Mi spiace che nessuno abbia veramente approfondito l’ipotesi commissariamento. Politicamente un Sindaco non puo’ permettersi di rimuovere i dirigenti, come ha tentato di fare Orlando per 10 anni senza riuscirvi, o solo in parte ma con i risultati che conosciamo. Un commissario pero’ avrebbe piu’ “autorità” nel farlo… se poi pensiamo che anche il commissario è un venduto “addiu tirissi”… E se il TAR annulla la sindacatura di Cammarata puo’ seguire solo un periodo di commissariamento.

    58. Perchè non gli dedichi una puntata di “Agrodolce”?
      Franz

    59. Tante belle parole,e noi qui a commiserarci per tanto,troppo tempo (quando si esaurisce l’attuale consiliatura?).I progetti politici tanto auspicati ma spesso fumosi e validi per tutte le stagioni non crescono sotto i cavoli ma sono frutto di partecipazione,sudore e impegno:ne è rimasto un pò qui a Palermo?Grazie a tutti di esistere

    60. Ciao Stefania. In teoria il federalismo fiscale dovrebbe essere realizzato entro la legislatura, considerato che per la Lega è un punto d’onore e che il PD non ha pregiudiziali su esso.
      Il secondo punto, invece, tocca un problema più profondo, ossia la riforma degli ammortizzatori sociali in Italia (il che significa la riforma della spesa pubblica italiana), e obiettivamente credo che sia un obiettivo distante dalla sensibilità dell’attuale maggioranza!!
      Riallacciandomi a ciò che scrive Giorgio: Poteri e Responsabilità. Con il federalismo fiscale.. un sindaco risponde direttamente dei denari che riesce a prelevare dai propri concittadini (in teoria, perchè ancora non è chiaro).
      Ma per essere veramente responsabile sto sindaco deve avere anche i poteri sufficienti, tra i quali ad esempio includerei il potere di costruire la propria squadra (compresa quella burocratica). Poi, dopo 4 anni, i cittadini giudicheranno se i loro soldi sono stati spesi bene o male.. se la città ha funzionato… bene o male. Se si.. avanti 4 anni. Se no.. tutti a casa.

    61. c’è uno strumento per misurare l’azione condotta da una amministrazione pubblica negli anni, per misurare la trasparenza della sua attività (anche di spesa delle risorse pubbliche), e si chiama BILANCIO SOCIALE.
      Vedi la definizione: < href="http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=3476" target="_blank">http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=3476
      ***
      Il Comune di Palermo ha il suo Bilancio Sociale nel sito web.
      Nell’introduzione sta scritto: “Il Bilancio Sociale, consente all’ente di effettuare il monitoraggio dell’efficienza e dell’efficacia delle politiche attuate e di ridefinire obiettivi e priorità sulla base delle diverse esigenze dei cittadini (famiglie, imprese, organizzazioni, associazioni) e dei limiti imposti dalle competenze e dalla disponibilità delle risorse naturali ed economiche”.
      Esso riguarda gli “Impegni” dell’Amministrazione Comunale assunti con i cittadini.
      Leggiamolo. Ci staremo un po’ di tempo perchè si tratta di 533 pagine. Ma almeno comprenderemo qualcosa in piu’.
      Poi effettueremo le nostre analisi, in maniera piu’ ponderata, con dati oggettivi (quelli scritti) e li confronteremo con la realtà.

    62. un ottima descrizione del BILANCIO SOCIALE la da Wikipedia:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Bilancio_sociale
      perchè lega la spesa effettuata al vantaggio derivante per i cittadini, avvalorando l’importanza di tale relazione a conferma dell’efficacia (o meno) dell’azione pubblica svolta nel tempo 😉

    63. Ho letto molti commenti interessanti: rispetto del programma, bilancio sociale, cambiare il sistema.
      Tutto vero ma al tempo stesso così importante e difficile che sposta solo il problema più avanti, a quando cioè qualcuno, forse, si porrà effettivamente il problema di come amministrare questa città certamente complessa e forse irredimibile.
      Ma perchè non cominciare ad esercitare ciascuno di noi il proprio ruolo di cittadino quotidianamente? Rispettare le regole tanto per dire una piccola cosa. Ad esempio in un altro post su rosalio ho letto di 10 buoni propositi per il nuovo anno di cui 8 erano il rispetto di leggi o del codice della strada. Ma perchè deve essere un atto di buona volontà e non un dovere di cittadino? Se cerchiamo il marcio nei nostri amministratori e non siamo capaci di guardare a noi stessi non faremo molta strada. Un’altra cosa piccola ma a mio avviso determinante è protestare ed esigere risposte: sempre, anche per le piccole cose e non invece usare troppo spesso il verbo “evitare…”. Vorrei proporvi una piccola denuncia ma veramente curiosa: avete notato che in città alle fermate dell’autobus ci sono almeno due pensiline? quella dell’amat ed una ormai, credo, abusiva. E’ avete notato che gli spazi publicitari delle pensiline ufficiali dell’AMAT sono tutte (dico tutte) distrutte e le altre invece sono tutte in ordine e piene di pubblicità? Chi incassa? L’Amat non credo… perchè?? esempi di questo tipo, di piccolo malgoverno e forse collusione ce ne sono tanti ma se ognuno di noi facesse qualcosa protestando alla fine le risposte (come nel caso della denuncia di repubblica) arrivano.. Come dire: costringerli ad occuparsi dell’incarico a cui sono stati, purtroppo improvvidamente, chiamati. Se siamo capaci di fare questo allora siamo capaci di proporre anche un cambiamento, altrimenti .. teniamoci questo pessimo padrone di casa…

    64. Condivido il commento di Marcello Scalisi , e mi sembrano convincenti molti post, soprattutto quando si parla dell’importanza del controllo sull’attività di chi amministra. Il controllo è uno strumento essenziale, per garantire il rispetto delle leggi e comunque per vigilare sul comportamento della pubblica amministrazione
      forse non è un caso che molti enti locali oggi sono vicini al dissesto se si considera che sono stati abrogati, sostanzialmente, tutti i controlli esterni e interni, sugli atti del comune e della provincia. Il CoReCo ( prima commissione provinciale di controllo) non esiste più ed è venuto meno anche il controllo interno di legittimità, prima esercitato dal segretario comunale. Sono rimaste talune competenze della Corte dei Conti che evidenteente non sono sufficienti ad impedire l’adozione di provveimenti illegittimi o inopportuni
      Di fatto ammiistratori e dirigenti, anche a causa della complessità delle norme e della frammentazione delle responsabilità, possono impunemente adottare provvedimenti in violazione di legge e che non perseguono l’interesse pubblico

    65. grazie roberto, ho letto il tuo post sulle pensiline… “le stiamo togliendo…”.
      credo che possiamo fare un test su questa piccola ma significativa vicenda di sano e puro lassismo palermitano. Scriverò una lettera al presidente e amministratori dell’amat, ai consiglieri comunali, al dirigente del settore affissioni e pubblicità.. invierò la lettera a rosalio e chi vorrà potrà fare la stessa cosa. Poi ancora ogni mese inviare la stessa lettera. Prima o poi dovranno pur fare qualcosa.. Non credo che dobbiamo aspettare che qualcuno ci amministri meglio (peraltro chiunque arrivi dopo non dovrebbe avere troppe difficoltà visto l’attuale degrado della città..), dobbiamo, attraverso le sollecitazioni di tutti, far sentire la pressione positiva del cittadino. Una spina nel fianco… proviamo a pungere e a pretendere. Dobbiamo al tempo stesso però smettere cercare “l’amico” che può risolverci il problema. Buona pensilina a tutti..

    66. Bravo a Goku, qualche post su.
      Poi, vorrei capire, in quale articolo della costituzione, del trattato dell’unione, della Bibbia, del Corano, c’è scritto che se se ne va Cammarata ci dobbiamo sorbire Orlando perché era un po’ meglio.
      Ma va…
      Appena vedo un terzo candidato lo voto. Totò Termini… Non è che abbiamo un po’ di autocritica da fare sulle ultime elezioni come elettori?…No, la colpa è sempre degli altri, mai nostra.

    67. Il problema sollevato dalla Spallitta è la cosa più seria. Dunque controllo. Sto lavorando alla costituzione di un gruppo di lavoro apposito, con strategie e legali disponibili. Chi è interessato a partecipare si faccia avanti qui e attraverso info@bispensiero.it

      PS: so per esperienza che ci temono. essendo stati abbastanza incisivi finora. ma quelli che ci temono di più sono i dirigenti: l’anello debole della catena… occorre puntare lì 😉 … a buon intenditore…

    68. Goku sindaco subito!

    69. @ Virus
      Grazie mille, non sono granchè, ma se il livello è questo, persino uno come me peggio non può fare.

    70. @Massimo Merighi: e perchè i dirigenti dovrebbero essere l’anello debole della catena? e cosa significa puntare li?

    71. @Massimo Merighi
      perchè i dirigenti dovrebbero essere l’anello debole della catena?
      infatti perchè ?
      E l’anello forte chi è invece ?
      Spiegati bene.

    72. ohhhhhhh, finalmente il punto della questione Roberto.
      Il problema é cambiare il rapporto fra cittadini ed amministrazione. E’ anche cambiare come cittadini. Pretendere, informarsi. La politica non deve decidere per i cittadini. Mi spiace la frase di Nadia Spallitta mi ha molto seccato, nel suo dire ‘ chi decide per voi’?Ma come si permette?
      Questo va cambiato.
      La partecipazione attiva dei cittadini che sono gli utenti finali di un’amministrazione che loro hanno chiamato a governare. per questo per me non ha senso richiedere le dimissioni tout court di un sindaco. Bisogna invece essere propositivi, attenti, informati. La città siamo noi. Se un sindaco esce fuori di rotta, facciamo proposte od indirizziamo le cose. neanche iun sindaco alla fine sa veramente cosa vuole 1 milione di cittadini. Che la compagin sociale sia presente propositiva, anche oppositiva, é questo il modo di cercare un buon funzionamento dlle cose.
      Perché non creare una sezione delle necessità e delle cose ben fatte?
      Una specie diu bilancio sulla città da parte dei citadini?

    73. uma, ma dove l’ha scritto? non lo trovo.

    74. Il voto, ricordiamoci, è l’unico vero strumento che abbiamo…chiunque di noi…un cittadino USA, UK, francese o italiano, è lì l’unico vero potere che abbiamo.
      Per questo il punto di Roberto Alajmo è fondamentale: prima di mandare a casa serve avere una alternativa.
      E’ vero, anche noi notiamo che vi sono tante realtà, soprattutto che si esprimono sul web: rosalio, bispensiero, ilgrillo, addiopizzo, palermodiversa, e prima o poi, ci si dovrà unire nel tentativo di mettere insieme le forze sane di questa città e esprimere un programma, basato soprattutto – ricordiamoci – sull’economia, perché questo è il fondamento: creare un vera base per una fase di sviluppo locale, serio legale e lungimirante.
      Dobbiamo necessariamente credere nello strumento democratico del voto, altrimenti veramente non abbiamo nulla su cui sperare. Ricordiamoci che un sindaco viene eletto con 200,000 voti, cioé 1/3 circa della popolazione di Palermo, quindi per tutti noi questo è l’obiettivo: mettere insieme le idee e le forze sane, fare una buona comunicazione e arrivare a 200,000 la prossima volta.

    75. Soprattutto mi preme sottolineare il rischio di gridare al lupo al lupo ogni due minuti senza avere sottomano una alternativa affidabile al governo del lupo. In questo modo si rischia di scoraggiare e indebolire il movimento.
      Oppure, altra immagine: mettere troppa acqua e niente concime a una piantina appena spuntata.

    76. Ecco,grazie Marco, già hai creato un progetto :
      1)la base (associazioni +realtà cittadine + società
      civile)= questa è un primo passo per chi vuole un
      cambiamento;
      2)mettere insieme queste forze SANE
      3)focalizzare gli obiettivi (quali, quanti, dove come);
      4)creare dei team di :
      esperti per l’economia
      esperti di comunicazione
      esperti di quello che serve e si va individuando con gli obiettivi
      Punto fondamentale : nel frattempo il controllo chi lo fa? Il cittadino ? O il cittadino insieme con…

      Non sono una esperta, ma bisogna prendere gli spunti buoni per capire cosa si può fare.
      Da qualche parte bisogna pure cominciare per chi di politica non ne mastica.

      Per quanto riguarda i nomi, io penserei a persone che già stanno lavorando per il bene della città.

    77. e poi ci vorrebbero delle vere primarie per scegliere chi candidare, perchè le candidature non devono venire dalle camere dei partiti ma dal popolo, da chi ne ha consapevolezza e desiderio di partecipazione.
      Senza contare sul fatto che una candidatura autorevole potrebbe restituire un pò di entusiasmo da controbattere alla disillusione.

    78. Abbiamo promosso un ricorso contro le targhe alterne, proprio per far dichiarare definitivamente inammissibili tutte quelle misure che non si basano sulla legge, che prevede un piano urbano del traffico, redatto magari in base alle linee suggerite dall’Ordine degli Ingegneri, che recentemente ci hanno dato ragione, sia sulle targhe alterne che sulle soluzioni al problema del traffico e sulle proposte di mobilità sostenibile.

      MA IL RICORSO RISCHIA DI NON ESSERE PRESENTATO – MANCANO 20 FIRME – DOMANI MATTINA è L’ULTIMO GIORNO UTILE

      Su 520 iscritti al gruppo di facebook per il ricorso al tar contro le targhe alterne, forse saranno state 3 o 4 persone a venire a firmare il ricorso. Una trentina in tutto le firme raccolte finora… ma erano tutte vecchie conoscenze di Bispensiero. Ancora una volta si evince che i gruppi online, compresi i siti come Rosalio e Bispensiero sono poco indicativi della reale partecipazione della gente nella vita reale.
      Oggi una persona momentaneamente invalida (ha avuto un incidente recente e non può guidare) è venuta con un taxi, ha fatto una rampa di scale a piedi (accompagnata) per potere firmare contro una ordinanza che riteneva ingiusta.
      E gli altri? ci vogliamo dare una mossa o crediamo che ci salveranno le varie petizioni o manifestazioni contro il sindaco che lasceranno il tempo che trovano? o ci salveranno le lunghe chiacchierate nei bari blog, da dietro una tastiera?
      L’occasione c’è ancora. ENTRO DOMATTINA!
      Occorrono almeno un numero di 50 firme (ne mancano ancora 20) perchè si possa considerare il ricorso come un fatto collettivo (si sperava fossero almeno un centinaio), rappresentativo del disagio della cittadinanza rispetto alle Targhe Alterne.
      L’ultima occasione per aderire è domattina, sabato 17, dalle 10 alle 12, presentandosi con il libretto di circolazione euro3 o inferiore ed un documento di riconoscimento in via Marchese Ugo 60, dalle 10 alle 12, presso lo studio Bongiorno.

      20 persone. Sarebbe una bazzecola se ciascuno non desse per scontato che tanto ci saranno altri a farlo. Diviene una impresa impossibile proprio perchè tutti pensano che saranno altri a farlo.
      Il TAR potrebbe così decidere se è legittimo o meno che il sindaco continui ad emettere misure palliative, inutili ed arbitrarie, senza adottare il Piano Urbano del Traffico (per cui Palermo è inadempiente).

      Passate parola, venite e fate venire gente. la partecipazione, peraltro, è gratuita!

      Valentina, ci daresti una mano?

      PS: Da martedì prossimo ci incontreremo sulla tematica “Traffico e mobilità sostenibile” presso il teatro Al Convento, tutti i martedì dalle 18 alle 20. Per preparare una assemblea cittadina che si confronti su questa tematica. Ad organizzare la partecipazione dei cittadini è l’associazione “Per Palermo” che insieme a Bispensiero promuove il ricorso.
      Il ricorso, infatti, è un’arma indispensabile ed efficace perchè non si rimanga nella sterile polemica ma si interpelli la legge per rendere efficace la nostra azione propositiva per la mobilità sostenibile e la pedonalizzazione del centro storico (inserita però in un contesto programmatico di servizi pubblici indispensabile).

    79. Uma non so a cosa tu ti riferisca. non so dove tu abbia letto questa espressione e nel mio post non c’era nessun significato offensivo

    80. hai ragione, basta chiacchiere. io vengo a firmare

    81. @R.F.
      hai ragione, basta chiacchiere

    82. Valentina, ora capisci perché secondo me non ha senso fare decadere un sindaco, o diventare lo strumento politico di alcuni?
      Dobbiamo essere noi per primi a ridiventare cittadini protagonisti in maniera organizzata, ed assolutamente apolitica.

    83. Apolitica?
      Allora andiamo tutti allo stadio!?

    84. le 50 firme sono state raggiunte. il ricorso, promosso da Bispensiero e Per Palermo verrà notificato domani (lunedì) mattina ed entro un paio di giorni sarà incardinato al TAR.

      Rimane aperto l’incontro organizzato da Per Palermo, che tutti i Martedì pomeriggio dalle 16 alle 18 incontra i cittadini.

      Io ci sarò!

    85. Venite madri e padri da ogni parte del Paese e non criticate quello che non potete capire. La vostra vecchia strada sta rapidamente invecchiando. Per favore andate via dalla nuova se non potete dare una mano perché i tempi stanno cambiando. Bob Dylan
      ripeto: per favore andate via dalla nuova se non potete dare una mano perchè i tempi stanno cambiando. e mi riferisco alla “vecchia politica” come anche ai cittadini di questa città. Come negare, guardandosi intorno, che la moret civile abbia avuto il sopravvento? La città , diciamolo, dorme il sonno dell’ingiuso, vive un’ecatombe morale, come ha scritto qualche tempo fa lucdamente marcello benfante, Una collettività che non vuole sentire ragioni, si culla del lamento, ha cinicamente o rassegnatamente dismesso i diritti e i doveri della cittadinanza e vive in uan dimensione anonima e dimentica di se stessa. E’ triste dirlo, ma alle manifestazioni, alle prese attive e concrete di decisioni si vedono solo circa due-trecento persone, sempre le stesse, sempre di meno. Come se una lobotomia civile stia attraversando tutto e tutti. E allora, la “sana alternativa”, quand’anche da qualche parte si levasse, da chi dovrebbe essere riconosciuta? Da quale humus sociale? Non c’è alternativa perchè non c’è città. Comunque speriamo bene…Speriamo, speriamo, critichiamo, lamentiamo..ma per carità…non facciamo..come i popoli eletti, affidiamoci alla divina provvidenza e alla nascita dell’uomo nuovo, piuttosto che iniziare a crederci davvero e a predisporne la riuscita. Obama da noi non potrebbe avere diritto di cittadinanza, nè in senso reale, poichè figlio di immigrati, nè in senso metaforico, perchè non siamo capaci di sognare, nè di riconoscerli i sogni. Immersi come siamo nel chiacchiericcio della rassegnazione colpevole.

    86. IO HO FIRMATO PER MANDARE VIA CAMMARATA. NON SO BENE CHI POTREBBE STARE AL SUO POSTO ,
      MA UNA COSA E’ CERTA PER ME, LUI DEVE ANDARE VIA

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