Ho fatto un sogno
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Quanti hanno avuto modo di cimentarsi in un ambiente di lavoro competitivo, si saranno sentiti spiegare -almeno una volta- come l’ideogramma cinese di crisi (weiji) integri i concetti sia di “pericolo” che di “opportunità”. È un efficace artificio retorico che si fa risalire ad un discorso del 1959 di John F. Kennedy, un po’ inesatto sotto il profilo sinologico, ma sempre utile a spronare all’azione i propri collaboratori, specie in tempi oggettivamente difficili.
Ma in questa grave crisi mondiale in corso, esiste un territorio, una regione, in cui una buona fetta della popolazione possa sentirsi al riparo dalla crisi stessa? O che possa intravvederne addirittura dei vantaggi? Continua »
C’è crisi, non si parla di altro.. In tv, sui giornali, sui blog, nelle sale d’attesa dei medici curanti, nelle portinerie, negli interni dei palazzi da finestra e finestra, dal fruttivendolo od ortofrutta che dir si voglia!
Ci lamentiamo di tutto e tutti, ce la prendiamo con Cammarata, con Prodi, con Berlusconi e pure con il Papa.
Ogni giorno ne leggiamo o sentiamo una nuova. Tizio chiude, Caio è stato licenziato, Sempronio non riceve lo stipendio da due mesi… Un attimo… Ma dov’è la novità? Alla veneranda età di ventisette anni queste storie le ho già sentite! È proprio vero, la storia si ripete! E così sia.. Toccheremo il fondo e risaliremo la china.
No? Ci siamo andati vicini tante volte… Questa pare sia la volta giusta. Tanto allarmismo perché? La situazione è critica ma sarà che tanta agitazione è data dal fatto che questa volta la “crisi” non tocca solo la povera gente o il ceto medio? Chi lo sa.
Il ceto medio. Continua »
Una delegazione di 40 sindaci siciliani guidati dal presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione è giunta ieri pomeriggio alla stazione di Palermo Centrale in treno. Ad accoglierli il presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti. Erano partiti alle 10:40 e hanno impiegato quasi cinque ore per 210 chilometri. Gli amministratori parlano ironicamente di “Frecciarotta”, storpiando il nome del treno ad alta velocità che collega le città del nord Italia.
L’iniziativa vuole denunciare il pessimo stato in cui versano le infrastrutture ferroviarie in Sicilia.
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