“NO.WAR.GAZA” da EXPA
Oggi dalle 19:00 da EXPA (via Alloro, 97) si terrà la serata NO.WAR.GAZA per raccogliere fondi per Gaza in collaborazione con Anna Ferranti,Valeria Militello e Mila Spicola.
Drink 4 euro. Si ascolterà musica e si mangerà cibo palestinese e verrà proiettati video tratti dal sito daGaza.org del regista palermitano Stefano Savona.
Mi 4 euro! (eheh)
nota bene.
1 euro a drink verrà devoluto a savethechildren + box raccolta per donazioni maggiori.
vi aspettiamo.
Tiziano, era una battuta, contro gli spilorci di Rosalio! 🙂 A più tardi 😉
Francesco non so se ci siano spilorci tra i lettori ma mi pare che Tiziano non stia promuovendo la cosa come sagra pro Palestina. 😉
Mi sono molto documetata sulla storia del conflitto arabo-palestinese.
Non sarebbe più interessante sentire parti contrapposte, cmq, nonostante io pensi che la popolazione attualmente definita palestinese, sia in condizioni di minorità civile, e sarebbe interessante capire perché invece ad ostinarsi a far finta che lo stato d’Israele non esista, non decida piuttosto che continuare il conflitto armato, a fare una battaglia per riconoscere i confini e l’autorità, riconosciuta a livello mondiale di uno Stato Palestinese?
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non sarebbe più gisto e logico fare una manifestazione NO.WAR.MIDDLE.EAST o meglio NO.WAR.WORLD? Perchè ostinarsi a schierarsi (scusate la cacofonia) all’interno di un conflitto che semina morte e distruzione da ambo le parti??
Perchè non offrire cibo palestinese e cibo ebraico cucinato da palestinesi ed ebrei messi nella stessa cucina? Perchè non dare un “segno” (inutile ma vero) che la convinvenza può esistere ed in molti casi esiste già?
Perchè non proiettare INSIEME le immagini dei morti di gaza e le immagini dei morti israeliani vittine degli attentati e dei missili kassam?
Forse però manifestare solo per gaza è intellettualmente più stimolante, più cool e più politicaly correct!!
quando il pacifismo diventa radical-chic.
Bravo Benny: ti quoto!
Lasciamo stare la faziosità. Mi sono recato lì dopo il lavoro alle 19 come da invito, non c’era quasi nessuno. Ho preso un drink (4 euro) e quando vado per avvicinarmi al buffet per prendere degli stuzzichini vengo fermato. “E’ ancora presto” mi dice il tizio. La cafonaggine non ha limiti, mi sono indignato e sono andato via. Ma quando impareranno i palermitani a sapersi comportare. Per la prossima volta: scrivete un orario di invito più vicino al reale e soprattutto d’accordo con i convenzionali orari dell’aperitivo.
Ma per me non ci sarà una prossima volta all’expa, almeno per molti mesi. Probabilmente i miei amici condivideranno la mia scelta. Immagino che qualcuno direttamente interessato che legge questo commento risponderà come tutti gli altri commercianti: ·E chi se ne frega”. A colui che pensa questo rispondo: “Risposta sbagliata, ancora una volta”.
“La pace sulla terra non sarà una conseguenza della logica. Perché tutti hanno ragione. Tutti hanno torto. Il gruppo di gente allineata sul lato sinistro della strada punta il dito contro la gente del lato destro e dice “Loro hanno torto”.
Il gruppo di gente sul lato destro della strada, punta il dito contro quelli a sinistra e dice “Loro hanno torto”.
E sapete cosa? Hanno ragione entrambi.
La pace sulla terra non sarà prodotta dalla logica, perchè se fosse così, sarebbe già in atto. Cosa non abbiamo provato?
Non abbiamo ancora provato la compassione. Compassione per la mia esistenza. Compassione per la vostra esistenza. Compassione per ogni essere umano. Non logica, compassione.”
Prem Rawat in Israele
Cittadino n. 76345 l’orario era indicato nel comunicato che abbiamo ricevuto da EXPA.
@Rosalio
Il messaggio è riferito a Expa.
Quella di Beny mi pare una proposta ottima, e anche Uma fa bene a prendere posizione; l’ergastolano n.76345 dovrebbe contare fino a 10 prima di incazzarsi, forse era ancora presto veramente (ed è stato troppo presto per tuta la serata). Fatto sta che molti palermitani (tutti ergastolani) stavano allegramente festeggiando il conflitto 50 metri oltre l’ingresso di Expa: o sono arrivati tutti presto o avevano ben altro a cui pensare piuttosto che aiutare save-the-children!
brava Beny! sono pienamente d’accordo con te.
Sarebbe giusto un pacifismo vero, non ideologico.
La guerra è un orrore; è sempre esistita perchè è dentro l’uomo. Un vero pacifismo dovrebbe riconoscere le ragioni di pace dei palestinesi neo confronti del popolo di israele e anche del popolo di israele nei confronti dei palestinesi.
E’ giusto cercare in tutti i modi di anadare oltre la logica dello schieramento di guerra e pensare che è giusto sia che esista lo stato di Israele e che possa vivere finalmente in pace, e sia che è giusto che esista anche lo stato palestinese e che possa sviluppare la sua politica verso il benessere e non l’odio.
D’accordo anche con Uma e con Valentina
Quoto Beny anch’io!
Pienamente d’accordo!
@baldassarre: sono contento che tu sia d’accordo con me…però devo contraddirti su una cosa…io sono maschietto 😀
ok scusami Beny!
@ domenico cogliandro
Primo. Non sono un ergastolano, dunque gradirei non esser chiamato così.
Secondo. A Natale ho regalato ai miei amici solo oggetti di Save the children (copertine, capre e cavoli).
Terzo. L’invito parlava di ore 19 e di aperitivo, e così mi sono recato nel luogo a quell’ora. Io volevo fare un aperitivo e magari vedere come riusciva questa serata “a tema”.
Quarto. Schierarsi con i palestinesi (o comunque da una parte di un conflitto) è da ergastolani. Io sono semplicemente contrario alla guerra.
Quinto. Il tono da te utilizzato (“contare fino a dieci”) è irritante, poichè contiene una vena ironica da potersi permettere solo con un amico. Noi amici non credo che lo siamo. Non importa, non esigo scuse, solo che non si ripeta. Spero tuttavia che Rosalio se ne accorga di questo, lo fa con tutti.
Cittadino n. 76345 è buona regola per tutti essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori.
scusate, ma ho letto in ritardo il blog.
l’aperitivo è iniziato alle 19 ed il buffet totalmente autoprodotto e offerto gratuitamente da EXPA era a disposizione di tutti fin dall’inizio, non so chi lo abbia negato (non lo avremmo neanche uscito se non fosse stato così), ma la cosa veramente triste è parlare di un buffet negato o no quando invece c’è da chiedersi perchè io e mila siamo stati lasciati da soli a fare del pacifismo “radical chic” come dice Marco.
la triste realtà è che abbiamo raccolto solo 20 euro e che purtroppo l’impegno sociale del regista palermitano stefano savona sembra non interessare ai suoi concittadini attenti piuttosto allo “stuzzichino” più o meno free…via devo andare via da Palermo…basta…perchè mi ostino?
@tiziano: fate un aperitivo CONTRO LA GUERRA…senza parti…senza colori…senza schierarsi…vedrete che otterrete un consenso maggiore!
FATE…FATE…FATE
secondo me, io penso, io credo, io mi sono documentato…salvo poi non fare un c….
se non dire quello che si dovrebbe fare e continuare a non fare un c….
quante chiacchiere, quante giuste e corrette idee che salvano capre cavoli e coscienza correttamente ammuffite, sentite e risentite, di chi si è documentato il giorno prima sfogliando il bignami dell’idottrinamento giudato.
…salvo una, secondo me, pericolosa anche per chi la sostiene: esporre le foto dei rispettivi morti.
la bilancia penderebbe troppo vistosamente da una parte sola!
saluti
e comunque si continua a parlare di orari e costi e cazzate varie, qui come in altri post!
non ci siamo e non ci saremo mai!!!
che tristezza, quante occasioni sprecate…
non provo neanche a correggere tutti gli errori di battitura e non solo che ho fatto
solo che mi giravano troppo e ho inviato di getto!
Mi viene da pensare alla guerra del Vietnam, allora quanti giovani si sono schierati contro…
…
E’ tempo di dire no a tutte le guerre, non vogliamo più morti, non vogliamo più stupri, non vogliamo più torture,non vogliamo più odio,non vogliamo più armi!!!
Abbasso le armi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
se schierarsi è porre l’attenzione sull’atrocità della morte di centinaia di bambini innocenti avvenuta poche settimane fa nella striscia di gaza ok allora sono schierato.
presferisco essere schierato all’indifferenza sterile, oggi urlo per i bambini palestinesi domani per le vittime israeliane, l’importante è farlo sempre e comunque.
ancora una volta sono d’accordo totalmente con beny. No al pacifismo fazioso. Sì a un pacifismo senza ideologia e sopra le parti: israele e palestina devono convivere nello stesso territorio: è giunto il momento di pensare a un pacifismo congiunto di israeliani e palestinesi, filoisraeliani e filopalestinesi, perchè sono sicuro che un giorno torneranno in pace e si svilupperanno insieme, e dobbiamo scommettere sulle ragioni di stare insieme e basta. Basta alle fazioni
A chi accusa astrattamente di immobilismo rispondo: ma che ne sai tu di cosa faccio io? A chi vuole andarsene da qui dico: non andartene, resta, ma cambia l’atteggiamento perchè tutti qui non la pensano come te. Uno qui fa notare una mancanza di educazione e viene accusato di infischiarsene della guerra e di dare troppa attenzione allo stuzzichino. Ebbene sì, se la mettete così allora viva lo stuzzichino, sempre meglio di stare a guardare chi fa una cosa giusta una volta tanto e si sente un eroe e un martire. Ma poi si sente anche solo, e partono le accuse. Conosco l’atteggiamento, è quello dell’intrasigente, che se vede la cosa in un modo tutti la devono vedere in quel modo perchè è sicuro così. Ma a queste persone dico: c’è una esplicita menzione di Plestina nel titolo della serata, e qui siamo tutti diversi per dna. Avete idea di quello che state facendo. Dei bambini e adulti morti ammazzati mi interessa e come, ma se fossi un’altra persona l’aperitivo me l’andavo a fare direttamente alla sede di Save the children. La presenza di molti a questi eventi è anche un fidarsi che avete delle buone intenzioni. La mia presenza ad esempio superava il sostantivo “palestinese”, presente fin nel cibo. Perchè in fin dei conti si proiettavano dei filmati che avevo già visto prima e che testimoniavano l’atrocità della guerra che purtroppo è bipartisan. E’ tuttavia alla mancanza di educazione a cui, nonostante i mali del mondo, non mi piego. L’aperitivo non era disponibile fin dall’inizio, ed è stata detta una bugia affermando il contrario. Io mi preoccupo della guerra e dello stuzzichino e sono libero di farlo. 4E chi mi critica accusandomi di leggerzza è solo nuovamente un cafone.
@tiziano: e allora io mi schiero per quelle centiania di madri, padri, figli, mogli mariti che sono morti nei vari attentati compiti dai kamikaze di Hamas (o come si scrive) perchè avevano la colpa di essere Isaeliani e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato (fermata di un autbus, ad un bar in un mercato…mica sul campo di battaglia)!!
Ma state scherzando? Israeliani e Palestinesi (la gente comune…il 90% di loro) sono VITTIME di una minoranza di esaltati (non mi importa chi dei due tira il primo missile) che non riesce a mettersi d’accordo per come spartirsi un pezzo di deserto!
Una donna Palestinese (intervista su Sky…) l’altro giorno accusava i miliziani di Hamas di aver occupato lo stabile dove vivevano lei ed altre centinaia di persone! La risposta è stata “andatevene o morite con noi!”. Il palazzo è stato bombardato! Adesso quella donna (ed i suoi coinquilini) sono senza casa…DI CHI E’ LA COLPA? Di Israele che ha bombardato (comunque lanciando prima una “bomba di avertimento” come dichiarato dalla stessa donna) o dei miliziani che si sono infilati in un palazzo di civile abitazione?
Sai come si chiama questo? SCUDO UMANO! Il regista nel suo video lo ha messo in risalto questo concetto?
L’esercito israeliano invece lancia le bombe al fosforo che bruciano la carne come se fosse burro…che fa? Facciamo a gara a chi è più bastardo?
MA PIANTALA e vedi di schierarti PER LA PACE TRA DUE POPOLI!!
Mi spiace (e molto) che non abbiate raccolto fondi per Save the children ma sono CONTENTO che una manifestazione che di fatto giustifica centiania di morti israeliani non abbia avuto grande richiamo!
“manifestazione che giustifica centinaia di morti israeliani” sei al limite della querela…rosalio?!
se ti schieri da un lato…
Magari la mia affermazione è stata un po’ fortina…resta il fatto che voi vi siate schierati da una parte soltanto!
Oggi è il giorno della Shoah. Ma a me sembra tanto il giorno dell’ipocrisia. E’ il giorno in cui istituzionalmente ci dobbiamo vergognare per come furono massacrati gli ebrei nei campi di concentramento nazisti, e fascisti. E fra quelli che si vergognano ci sono anche gli eredi politici di quella parte. Però guai a commemorare o a vergognarsi dei silenzi ATTUALI sull’unico genocidio in atto, quello dei palestinesi. Si può dire quello che si vuole, ma dal 1948 i Palestinesi sono oggetto di una pulizia etnica immorale e noi però dobbiamo essere “equidistanti”, ma equidistanti da che? Si troverà sempre un esaltato in un popolo disperato e vittima della più grande violenza planetaria dell’ultimo secolo a giustificare gli attacchi contro il terrorismo. Anche i nazisti accusavano gli ebrei del ghetto di Varsavia di atti di terrorismo per giustificare le loro incursioni. E forse qualche atto di terrorismo ci fu davvero, e allora? Cosa avrebbero dovuto fare a Varsavia? Attendere la morte? Devo piangere il sangue di 70 anni fa e quello ancora fresco di oggi no, perché è sangue di poveri, che non hanno amicizie importanti nell’Occidente. Ma chi l’ha detto che Israele ha diritto alla Palestina? Quale diritto? Se anche si poteva parlare di una spartizione nel Dopoguerra i genocidi continui di Israele gli hanno tolto qualunque legittimità. Prima o poi gli arabi travolgeranno questa creatura politica assurda, a meno che non si uccidano tutti, bambini compresi.
cmq abbiamo la querela facile su sto sito!
i palestine hanno PARI diritti degli israeliani! Gli uomini sono TUTTI UGUALI!
ne ho già molte per altre ragioni di buon vicinato quindi non ci tengo più di tanto a sporgere querela, ma il qualunquismo mi irrita…cmq stretta di mano Beny, aspetto sia te che cittadino n.76345 da EXPA per berci su in relax…e magari accogliere un vs versamento per save the children.
quanto prima “verò a cercarti”…anche per avere un dialogo sereno e, soprattutto, vis-a-vis. Purtroppo su internet spesso si può eccedere o travisare
😉
Alle strette di mano non mi tiro mai indietro. E’ un mio debole, lo so, ma anche la mia forza. Nell’ambito del pacifismo ho molto di più da dare: per esempio ricordare quel raccapricciante episodio delle uova, a proposito di vicinato… Devo ammettere che l’iniziativa creativa che ne è scaturita è stata di grande spessore civile e culturale. Da 30 e lode, senza esagerare.
Mi fa piacere che abbiate composto da soli la controversia e invito come sempre a cercare di dialogare pacatamente.
grazie beny e cittadino.
« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »
di Primo Levi
Cpsimo, allora cancellaiamo anche il Kossovo, neanche loro hanno diritto ad uno stato, avevano ragione i serbi, lo Stato era loro ed i kossovari hanno occupato il loro territorio; anche Cipro ha ragione, che siano mandati via i Turchi dalla metà di Cipro; anche l’india aveva ragione, non ha senso avere concesso l’indipendenza al pakistan ed al Blangladesh, erano territori indiani, etc…
Il problema della legittimazione della territorialità non può essere risolto in modo così sommario e superficiale, é cosa molto più complessa, e darne giudizi così semplicistici, non mi sembra atto di grande profondità di riflessione.
Nella questione israelo-palestinese storicamente intervengono moltissimi fattori.
Già durante il governo ottomano, il sultano ottomano cercò di regolamentare amministrativamente la popolazione locale, cercando di censire la proprità e rendere la popolazione ‘cittadina’ di uno mstato, ma in Palestina esisteva di fatto una sistema di proprità collettiva, mai sancito giuridicamente….
La storia é lunghissima…informati, prima.