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sabato 23 nov
  • La retorica del non fumatore

    Fumo retorico

    Dico spesso che ho preso il vizio di respirare da che sono nato, e questo vizio viene aggravato dal dover respirare il vizio di un altro. Vizio al quadrato. Esiste una legge che tutela i non fumatori, o respiratori, e ci sono dei regolamenti, delle chiarificazioni e delle sanzioni. I trasgressori possono venire multati. Ma non mi pare accada così spesso.

    Mi è accaduto, però, di essere stato “nominato”, in una scuola di Palermo, per tutelare, a norma di legge, la salute dei non fumatori. Dove chi mi formalizza la richiesta di tutelare la salute di chi non fuma, normalmente fuma. Chi non rispetta la salute di chi osa respirare dev’essere, però, colto in flagranza di reato, così recita la norma (in maniera più prosaica).

    Va segnalato, prima, e poi multato. Kafkiano: dovrò richiedere a questo soggetto di multare se stesso per evitare che, non multandosi, multi me che non ho ottemperato al ruolo. E poi? La norma non parla di astinenza, e nemmeno di recidività. Non si accanisce, e non prescrive il reato. La terapia, invece, investe la cultura di chi educa e si fa educare.

    Palermo
  • 19 commenti a “La retorica del non fumatore”

    1. Per lo stesso motivo mi sono dimessa…
      è inutile!!!
      come si fa a multare un tuo superiore?
      Si proprio il superiore che ha firmato l’incarico?
      allora ho deciso quantomeno di non farmi prendere x il… facendo la figura del FANTOCCIO…
      Mi sono dimessa…
      mi pare + coerente…
      daniela

    2. questo sembre esser eil problema di buona parte delle leggi italiane: sono solo buoni propositi senza alcun fondamento di applicabilità. ogni legge secondo me dovrebbe contemplare due valutazioni: il costo sulla collettività ( l’impegno economico che lo stato mette per farla applicare) ed un’analisi costi benefici; senza queste valutazioni la legge dovrebbe essere nulla. questa mia considerazione nasce dal fatto che in un sistema sociale dove tutto viene rapportato a soldi, e non alla buona educazione delle persone, poichè i soldi sono il metro tutto devve essere riportato a loro.
      naturalemte la cosa non mi piace, ma purtroppo sembra che le cose stiano proprio così.

    3. Queste nuove leggi sono belle a sentirsi al telegiornale…questa del divieto del fumo…quella delle multe a chi è ubriaco al volante…quelle contro i posteggiatori…ma una volta finito il tg sai benissimo che tutto resterà come sempre…
      Ma se viviamo in un paese dove ki uccide e ki stupra viene messo in libertà dopo pochi giorni…figuriamoci cosa gliene importa di chi fuma dentro i locali pubblici!!!!
      L’assurdità….

    4. Non è vero quello che dice Alessandro, il divieto è rispettatissimo quasi ovunque. Nessuno si azzarda più ad accendere una sigaretta al cinema o su un aereo. Se qualcuno lo fa non c’è bisogno del controllore, viene subito ripreso da quelli che gli stanno accanto; può esserci qualche sporadica noncuranza di questa legge in qualche ristorante/pizzeria di quelli gestiti dai grezzoni o in qualche pub. Per il resto bisogna essere onesti ed ammettere che adesso il non fumatore è libero di non fumare…

    5. Ecco. l’unica cosa buona fatta da Berlusconi in questi 15 anni di suo governo: il divieto di fumo nei locali pubblici.
      Prima c’erano locali da cui, quando ne uscivi, tutti i tuoi abiti puzzavano di fumo. Ricordo una sera (l’unica volta in cui vi ho messo piede) da Lord Green. Nel soppalchetto c’era la nebbia da sigaretta e letteralmente non si riusciva a respirare…

    6. al solito il fumo sta ricominciando nei locali e ti ridono dietro se lo fai notare…

    7. Chi fuma avvelena anche te: ammazzalo 🙂

    8. Eppure sarebbe così semplice! Locali per fumatori e locali per non fumatori. Così chi non fuma sarà libero di non fumare e chi fuma sarà libero di fumare.

    9. Io dico di rispettare la legge vigente! I locali la rispettino o subiscano multe salate.

    10. La legge vigente riguarda la salute di chi non fuma, e ci sono appositi regolamenti che istruiscono chi ha locali pubblici come adattare aree riservate ai fumatori. All’interno dei ocali pubblici, o privati aperti al pubblico, dovrebbero esserci gli appositi cartelli. Già non esporli consente a chi vuole di denunciare il gestore del locale. Poi, all’interno del locale, è proprio il gestore a dovere redarguire gli avventori che fumano, se non lo fa può a sua volta essere multato, su precisa denuncia. E le multe per chi non multa sono dieci volte superiori di quelle per il fumatore multato.
      Il fatto è un altro, tutti pensano che siccome non si può fare il delatore, o non si può denunciare l’amico, o è sgarbato chiedere di non fumare, o… chi se ne frega, allora è meglio lamentarsi del fatto che non si fuma, e non fare niente piuttosto che provare a costringere, educatamente, chi non rispetta le leggi ad avere, per qualche minuto, un comportamento civile.

    11. Ritengo particolarmente importante la rigorosa applicazione del divieto di fumo in tutte le scuole, certamente frequentate da soggetti minorenni.
      Nel caso di scuole frequentate da minorenni il divieto, è chiaramente imposto per leggein tutti i locali chiusi (attenzione: non dalla “legge Sirchia”, che estende il divieto a locali tipo bar e ristoranti, ma un precedente decreto della Presidenza del Consigilio dei Ministri del 1995, che estendeva il divieto di fumo in determinati luoghi espressamente indicati. Tale divieto può (e a rigor di logica “deve” esser imposto) anche nei luoghi aperti di pertinenza della scuola (cortili, giardini, ecc.) a cura del legale rappresentante responsabile dell’istituto.
      E’ infatti altamente diseducativo per un minorenne osservare l’abitudine al fumo, sul luogo di lavoro, da parte dei propri “educatori”.

      Ritengo quindi possibile far notare al proprio superiore le responsabilità legate alla sua carica ed alla particolare funzione.
      Nel caso non si ottenessero risultati mi sembra il caso di richiedere l’intervento di associazioni di non fumatori (vedi, ad esempio: non-fumatori@yahoogroups.com) , in grado di segnalare formalmente le violazioni alle autorità di controllo.

      Nel caso segnalato rit

    12. Al solito, leggi e regolamenti cercano di sostituire il buon senso e le buone maniere, e falliscono. Mi pare chiaro che, se io fumo e la cosa infastidisce CHIUNQUE, smetto immediatamente, senza bisogno di legge e multa; che sulle culle e accanto al letto di un ammalato, neanche mi passa per la capa di accendere un toscano; che nessuno sano di mente fumerebbe in un ascensore, sull’autobus, a casa di maniaci salutisti,etc. Sono cose che io, vecchio fumatore, tirato su come si deve a caramelle e timpuluna, so da sempre, insieme a un’infinità di altre cose che nessuno purtroppo insegna più, e che se mi metto a fare la lista, finisco domani.

    13. @enzo: il buon senso forse ce lo hai tu e un altro paio di persone. Gli altri invece se ne fottono altamente e fumano come e quando gli pare. Per questi ultimi (la stragrandissima maggioranza) sono state varate leggi e decreti. Perché se io sono in un ristorante e tu sei seduto in un tavolo a 30 metri da me e ti metti a fumare il sigaro… la puzza arriva e mi rovina il pranzo, anche se siamo lontani e anche se tu non pensavi potesse darmi fastidio da così lontano.

    14. E’ così, anche per questo in tempi remoti fu istituito il matrimonio, perchè l’uomo non era capace di amare ed
      essere fedele…aeva bisogno di un contratto…

    15. io sarei per la tolleranza associata al buonsenso. Purtroppo legiferare in modo pesante in merito è necessario perchè molto spesso il buon senso manca. Potrebbe anche essere tollerabile il fumare in locale pubblico in assenza di altri avventori (e lo dico da non fumatore) o chiedendo se disturba ai presenti o se non vi sono bambini, etc… educazione e buonsenso… comunque tutto sommato certamente meglio adesso così.
      Semmai è da evidenziare la poco incisiva informazione in merito da parte delle nostre istituzioni che si limitano ad imporre ridicoli avvisi sui pacchetti di sigarette e per il resto sembra mirino solo a massimizzare le entrate (ma che cosa strana!). Multe e accise sui tabacchi. Quest’ultime sono il massimo dell’ipocrisia e del conflitto di interessi: dovrei invitare a smettere ma se accade perdo entrate.
      Il link (da Wikipedia) non è dei più gradevoli per qualche immagine, ma al paragrafo “Cause” evidenzia il legame strettissimo tra fumo e insorgenza del cancro ai polmoni.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Tumore_del_polmone
      Non mi risultano campagne veramente efficaci per far capire davvero tale correlazione.

    16. Mi dispiace smentire filippo, ma la forse la sua è un’isola felice. Io sono circondata da luoghi in cui si continua a fumare liberamente, e protestare ti fa essere solo additato come rompiscatole. Sto cercando, attraverso il sito con cui collaboro e il blog contro il fumo aperto da poco, a promuovere una campagna locale di sensibilizzazione contro il fumo. Non è facile per niente, e nel mio ufficio fumano e continuano a fumare. I mezzi per le denunce ci sono, ma mi sono sentita dire, da un carabiniere, che loro non possono far niente. Devi coglierli con le “mani nel sacco”, no? E che ci vuole a spegnere la sigaretta “al volo”? E chi, come leggo su altri commenti, è disposto a denunciare i propri superiori per “respirare”? Il lavoro manca, e quando ce l’hai cerchi di tenertelo stretto. Prima di denunciare ci pensi due volte, perchè non è detto poi che la tua denuncia vada a buon fine. Ho fatto una denuncia, anni fa, e sai cosa mi hanno risposto? Che nessuno fumava. Era una scuola elementare. Era prima della legge Sirchia, ma nelle scuole era vietato lo stesso, no?
      A Bruno Dore invece rispondo: di recente ho visto il bagno di una scuola superiore. Un mega posacenere. E tu mi vieni a dire di vietare il fumo nei cortili? Per me dovrebbe essere proprio vietato e basta, ma davvero! Dovrebbero fare le multe, o dare modo a chi vuole di farle e non aspettare i vigili, i carabinieri o quant’altro, che magari sono i primi a fumare!

    17. ecco una campagna informativa “forte” contro il fumo: l’educare correttamente (o l’incentivare comportamenti virtuosi) è preferibile all’imposizione di norme e al reprimere. Penso sia un concetto che dovrebbe trovare applicazione in molti campi (uso mezzi pubblici, sicurezza stradale, sul lavoro, etc.). Da noi spesso invece si legifera solo per buttare fumo negli occhi (è il caso di dirlo) dell’opinione pubblica.

      http://news.sky.com/skynews/Home/UK-News/Smoking-Kills-New-Law-Means-Picture-Warnings-Will-Be-Printed-On-Cigarette-Packets/Media-Gallery/200809415107679?lpos=UK_News_News_in_Picture_Health_Region_0&lid=GALLERY_15107679_Smoking_Kills%3A_New_Law_Means_Picture_Warnings_Will_Be_Printed_On_Cigarette_Packets

    18. Io sinceramente questo post non l’ho capito… Domenico, tu fumi o non fumi? Sei stato richiamato da un tuo superiore che fuma sul posto di lavoro? Non ho ben chiara la situazione… io penso che le leggi si rispettino e basta, e chi è tenuto a farle rispettare debba rispettarle per primo. Quella sul divieto di fumare nei locali pubblici e sui luoghi di lavoro è una buona legge, se non viene applicata prendiamocela con le singole persone, senza filosofeggiarci troppo su.

    19. Invece di chiaccherare a fanfare al vento..cari Antifumo..informatevi meglio sullaquestione fumo di sigarette e fumo passivo, a quello che leggo ,mi accorgo che la disinformazione regna in Italia, la legge antifumo è una truffa perperata a danno di tutti e non solo dei fumatori, –
      Per informazioni pù dettagliate:

      http://www.forcesitaly.org

      oppure

      http://www.forces.org
      si possono leggere in più lingue e trovare le vere motivazioni e tutte le truffe che vengono giornalmente messe in giro dai Leccaculo chiamati Media-

      Informatevi e informate,prima che vi vietano pure di uscire da casa-
      Altri siti per la giusta informazione su tutto quello che i media non dicono.

      http://www.mentereale.com
      http://www.disinformazione.it

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