La vedo ogni mattina.
Stesso posto, stessa ora.
Oggi mi ha chiesto di mettere delle fragole in frigorifero; una sua conoscente le ha regalato una bellissima vaschetta di fragole profumatissime e lei mi ha chiesto di tenerle.
Lei è sulla settantina. Capelli bianchi e postura distinta.
Mi dice di aver perso un figlio in un incidente d’auto. Lui, che badava a lei e che provvedeva ai suoi bisogni è morto all’improvviso e giovanissimo. Porta al collo, appesa ad una collanina, la sua fotografia.
Arriva, mattina dopo mattina, con la sua sedia pieghevole ed il suo sacchetto.
Parte da casa,mi dice, intorno alle cinque e mezzo.
Molti sostengono sia ricchissima e che viva una vita piena di sodisfazioni.
Io la vedo lì, piena di grazia, avvolta quasi sempre in un sorriso ampio e caldo; e credo che, in fin dei conti, non debba possedere più dello stretto necessario. Continua »
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