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venerdì 22 nov
  • Iniziato il processo per brogli alle elezioni comunali del 2007

    È iniziato ieri il processo con rito abbreviato che vede imputati i presidenti di seggio Gaetano Giorgianni e Giovanni Profeta (sezioni 460 e 127) per falsificazione di schede elettorali allo scopo di favorire Gaspare Corso, candidato nella lista Azzurri per Palermo.

    L’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il senatore Fabio Giambrone si sono costituiti parte civile e lo farà anche il candidato della lista SindacOrlando Fabrizio Biondo.

    Il pubblico ministero ha chiesto la riunione degli atti a un procedimento penale pendente per le stesse elezioni a carico di altri quattro imputati fissato per l’udienza del 17 febbraio.

    Palermo
  • 3 commenti a “Iniziato il processo per brogli alle elezioni comunali del 2007”

    1. Un minimo di corruzione, sosteneva Winston Churchill, serve da benefico olio lubrificante per il marchingegno della democrazia. La corruzione, soprattutto quella politica, risale alle origini dell’umanità. Quando, nell’antica Roma si giungeva al redde rationem elettorale, molti potenti non intendevano rischiare sul responso pubblico. I brogli servivano a “correggere” l’esito delle competizioni. Per avere un voto sicuro, i potenti potevano variare: dall’elargizione di denaro a pioggia per comprare voti, alla realizzazioni di favori ai potenziali elettori, alle intimidazioni fisiche, alla corruzione di coloro che erano addetti allo spoglio dei voti. E infine, alla procrastinazione “ad arte” nelle votazioni. In quest’ultimo caso, l’esempio più celebre è quello di Cicerone, che fece in modo di ritardare legalmente il voto ai danni di Lucio Sergio Catilina. Oggi la storia si ripete, a quanto pare, determinando un vulnus alla partecipazione democratica
      della rex pubblica e una contestuale disaffezzione degli elettori dal voto. Bisogna che ci sia una questione morale da reintrodurre in Italia che restituisca l’etica a una politica affaristica che si avverte lontana dalla gente comune e dai loro bisogni, capace di tutelare con leggi ad personam i propri interessi.

    2. Maestra di vita se pure tutti i voti di quelle sezioni fossero stati manomessi (è da condannare anche la singola manomissione, resta inteso) non cambierebbe nulla nell’elezione del sindaco che ha vinto con migliaia di voti di scarto.

    3. …it’s the final countdown! (Cantava Joy Tempest)

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