Caso Englaro: oggi pomeriggio due sit-in
Oggi pomeriggio si svolgeranno a Palermo due sit-in collegati al caso di Eluana Englaro, in coma dal 1992 e alimentata artificialmente. Una sentenza dei giudici della Corte d’appello civile di Milano ha concesso ai medici di poter sospendere gradualmente l’alimentazione. Il Governo sta intervenendo per cercare di impedire che avvenga, in conflitto con il Quirinale.
Alle 17:00 davanti alla Prefettura di Palermo si terrà il sit-in organizzato dalla Cgil in difesa della laicità dello Stato, contro il decreto del Governo sul caso Englaro, a sostegno della decisione del presidente della Repubblica.
Alle 18:00 al Politeama si terrà il sit-in a sostegno di Eluana Englara e del suo diritto a vivere.
Non so se lo scrivi tu, Rosalio, o riporti semplicemente le parole degli organizzatori ma “sostegno a Eluana” vuol dire sostegno alle sue volontà (riconosciute dai giudici del processo) ovvero di non continuare in questa inutile agonia dopo 17 anni
Jimmy si riportano dei passaggi dai comunicati. Spero che non si faccia la solita inutile polemica. Grazie.
molta gente osserva le foto di Eluana sorridente, Eluana con gli sci, Eluana abbracciata alla madre… e pensa che qualcuno la stia ammazzando privandola dell’acqua e dell’aria nel fiore della sua gioventù.
nessuno di tanta gente distratta, pensa com’e’ ridotta, dopo 17 anni d’agonia in un letto, quella povera ragazza.
di tutti quelli che parlano, straparlano e sentenziano, che fanno i sit-in, vorrei vedere quanti sarebbero capaci di stare al fianco del proprio caro, come ha fatto il padre di Eluana per cosi’ tanto tempo.
Forse qualcuno di questi pensa che Eluana potrebbe uscire dal come e risalire sugli sci sorridendo come tutti noi abbiamo visto ormai centinaia di volte?
Ognittanto mi soffermo a pensare cosa troverei, se oggi chiudessi gli occhi e li riaprissi tra 17 anni.
Penso a 17 anni fa e di colpo ad oggi. !!!!!!!!!!!!!!!!
Solo l’idea di risvegliarmi tra 17 anni anche se lucido e pimpante come adesso, mi farebbe paura.
Possibile che tutti quelli che dicono di “salvare” Eluana, non comprendono in verita’ il significato di cio’ che sostengono?
Forse, basterebbe che costoro, evidentemente privi di immaginazione, vedessero com’e’ ridotta Eluana oggi … con le sue piaghe da decupito, con i suoi muscoli ormai acqua, con la bellezza ormai fuggita con la sua vita.
Mi sembra quasi che si paragoni la storia di Eluana con la pena di morte….. anche se, per certe persone, per certi criminali, per certi rifiuti della società, irrecuperabili quanto disprezzabili, io, mi spiace, sostengo ancora che la vera soluzione, se non la pena di morte, sarebbe quella di chiuderli in cella e buttare la chiave.
Con l’approvazione di questa legge l’alimentazione forzata sarà OBBLIGATORIA. E nessuno, anche nel pieno possesso delle proprie facoltà, potrà liberamente decidere di non essere attaccato ad un sondino. Lecita la scelta dei cattolici, ma la religione non può essere resa pratica obbligatoria: che ognuno possa decidere per sè stesso.
Mi capita raramente di condividere al 100% un commento. Quello di Marco mi sembra quanto di meglio è stato scritto su Eluana, su pagine e pagine di giornali.
Mi ritengo sconvolta dal pensiero che un’autorità precostituita, siia essa Stato o Chiesa, si arroghi il diritto di decidere circa la mia vita e la mia morte.
Non comprendo inoltre l’accanita difesa delle associazioni cattoliche a volere tenere la vita ostaggio di un corpo inerme; trovo schizofrenica questa loro paura della morte ….ma come? la morte non ci riavvicina a dio? non ci rende finalemente partecipi della sua grazia divina? Mistero della fede anche questo.
Per non parlare degli avvoltoi della politica.
Si chiacchera a gran voce sul rispetto della vita,quale concetto astratto ormai avulso dalla storia personale di ciascuno di noi, ma si dimentica la compassione circa le singole esistenze. Che la politica e la Chiesa faccia tre passi indietro.
Sono cattolico e pertanto queste riflessioni sono rivolto innanzitutto ai cattolici. Lo stato vegetativo è al confine tra la coscienza e la morte cerebrale, non morto non vivo. Ciò che connota l’essere umano, per un credente, è la relazione tra spirito, anima e corpo. Se il corpo è disfatto è lecito mantenere artificiosamente legata l’anima ad esso? Negli ultimi 50 anni le tecnologie hanno spostato la soglia tra la vita e la morte: ansia di eterno, paura di ciò che c’è dopo se c’è, i profitti di chi della salute, della vita e della morte fa mestiere, sono tante le ragioni. Non è chiaro se Eluana subisce accanimento terapeutico o se solo alimentata con un sondino, le suore che l’accudivano dicono: “mentre si spegne parlatele, accarezzatele le mani e ascoltate il respiro, non abbandonatela”. Personalmente non vorrei essere costretto a restare “per legge” quasi vivo mentre sono quasi morto e non c’è ragionevole speranza di recupero, perciò credo sia necessaria una legge sul testamento biologico.
fonte
http://it.wikipedia.org/wiki/Stato_vegetativo_persistente
Sapete qual’è la mia verità ?
Che non sono degno di spendere una parola su questo argomento , condivido sino ad un certo punto il post di Marco , ovvero la sofferenza , il fatto che Eluana non sia piu’ la persona felice e sorridente che siamo abituati a vedere nelle foto ed il calvario di chi le vuole bene e la vede ridotta così .
Non condivido come si intuisce facilmente dal mio esordio in questo post , alcuna presa di posizione da parte di nessuno che non sia direttamente interessato alla vicenda.
Non voglio essere criticato e allora parlo in prima persona e ribadisco , non sono degno neanche di esprimere una opinione , io non mi sono mai trovato in una situazione simile grazie a Dio , non posso dire qualcosa che forse non rispetterei se toccasse a me prendere le stesse decisioni se la cosa riguardasse una persona a me cara .
E’ troppo complesso , ci sono in ballo troppi sentimenti , troppi ricordi ed emozioni che chiunque di noi sconosce non essendo ne amico ne parente di Eluana o dei suoi familiari .
Io al massimo mi sentirei di “abbozzare” un’idea , una mia opinione dal mio piccolo ma di piu’ non potrei veramente fare … non ci riuscirei …. non posso stabilire con certezza cosa è giusto e cosa non lo è quando si parla della vita degli altri e quando dico vita degli altri non intendo solo quella di Eluana ma di tutti quelli che le sono stati vicini in questi lunghissimi 17 anni .
Io non sono una persona particolarmente religiosa , ma prego sul serio dentro di me il nostro buon Dio che qualsiasi cosa venga fatta e qualsiasi decisione venga presa possa veramente essere quella giusta .
Scusatemi ma mi sono commosso …
Resta da capire come fanno i cattolici, contemporaneamente, a credere nell’aldilà, nella vita eterna, nella resurrezione dei corpi, e temere così tanto la morte. Ad aggrapparsi, cioè, con le unghia e con i denti, a qualsiasi brandello di vita, anche la più martoriata. Ma non è che ci prendano in giro e, sotto sotto, sono più disperati di quanti pensano che questa vita finisce in questo mondo, punto e basta?
Premetto di essere credente e cattolico con alternanti momenti di pratica. Detto ciò vorrei fare, da cattllico, una considerazione che ho sentito praticare molto poco in wuesti giorni. Se la vogliamo mettere così, la vita per un cattolico è un bene indisponibile al punto che uccidere sè stessi è “reato”. La vita appartiene al Signore che ce la donò nel quadro di un progetto per definizione imperscrutabile. Toglierla spetta a Lui e a Lui soltanto. Ora voglio dire che 50 anni fa Eluana sarebbe morta già da qualche anno e che se questo ancora non è accaduto è perchè oggi esistono tecnologie che consentono al corpo di tenere attivi alcuni meccanismi biologici e fisiologici del corpo che, a mio giudizio impropriamente, definiamo vita. Attenzione: Eliana non viene curata, non c’è cura per la tragedia che l’ha uccisa. Eliana viene mantenuta biologicamente attiva al punto che quel cinico mascalzone di Berlusconi dice che potrebbe addirittura avere una gravidanza. Gli ammalati vanno curati per restituirli a un’esistenza consapevole e vanno comunque assistiti per accompagnarli verso l’ultima stazione nel modo migliore. La misericordia e la compassione appartengono al set degli attrezzi del buon cattolico. Perché se no credere nella Resurrezione dei corpi? L’anima di Eluana non sta morendo. Attende solo di volare in Paradiso senza che nessun nano con o senza tonaca, se ne impadronisca per prendere qualche voto in più al.le elezioni
Il post di Luca mi ha commosso; i ragionamenti di Daniele mi fanno pensare molto. Anche Pepé ed altri sono convincenti. Ho letto l’intervista al “Corriere della Sera” del filosofo cattolico Giovanni Reale. Dice che bisogna lasciar fare alla natura e che non è vita quella di Eluana. La pensano allo stesso modo diversi (direi tutti) altri filosofi di area cattolica e il teologo Kung. Reale, pur riconoscendo al clero il diritto di critica, aggiunge che la Chiesa non dovrebbe essere così invasiva nei confronti dei governanti. Concordo. Penso al dramma di quel padre, all’inferno che ha vissuto per 17 anni. Adesso lo fanno passare quasi da cinico.
ancora una volta il nostro “caro premier”ha dimostrato che la sua arroganza prevale sempre di più rispetto alla volontà degli interessati e cioè di Eluana.Che pensi ha risolvere i problemi che lui stesso ha creato.
e figurati se non eravate tutti a favore della morte assistita…ormai rosalio è diventato ritrovo dei sinistrorsi, dei “pensatori”, degli antiberlusconiani,degli anti-tutto,dei “no a prescindere”, di quelli “ancora non so cosa devi dire ma già so che penso esattamente il contrario”.
E da un buon cattolico mi chiedo: ma quand’è che i preti la smetteranno di rompere le palle all’intera umanità?
E comunque non sono assolutamente d’accordo con chi dice “Eluana non viene curata”. Viene curata eccome, fino a poche settimane fa’ ebbe un’emorragia interna da cui non sarebbe mai potuta venir fuori senza le cure adeguate, così come in questi 17 anni innumerevoli volte è stata curata e salvat, e quindi si tratta di un caso palese di fermare un accanimento terapeutico, e non, come si vuol far credere, di attuare una eutanasia.
@fabius ma… argomenti? Qui, pacatamente, ne sono stati spesi. Sarei più contento di leggere i tuoi argomenti piuttosto che i tuoi improperi. IO non sono a favore della morte assistita. E sono perplesso pure sull’aborto. Io, se fossi donna, non abortirei. Ma la mia fede non deve diventare legge perchè se no hannop ragione nelle repubbliche cosiddette islamiche dove non ci sono leggi ma solo il corano. Qui mi pare che ci avviamo verso una condizione in cui non ci sono leggi ma solo i decreti di Berlusconi, per altro imposti ai suoi miistri (la prestigiacomo e Brunetta erano contrari) sotto minaccia di dimissioni. Non mi piace, che ci posso fare?
Scusatemi ma io credo che la vicenda di Eluana sia una vicenda tragica ma, purtroppo per lei, trasformata in una bagarre politico-istituzionale da tanta gente fuori dal contesto o che strumentalmente utilizza Eluana come simbolo pro o contro l’eutanasia, pro o contro la possibilità di rifiutare le cure, pro o contro qualsiasi cosa ma sempre contro Eluana.
Quasi nessuno mi sembra che ormai si interessi ad Lei in quanto tale. Alla sua tragedia ed a quella della sua famiglia.
Detto ciò, visto i temi dei post precedenti mi permetto di esprimere la mia opinione premettendo che la vicenda mi colpisce molto ma che cercherò di essere il meno emotivo possibile e soprattutto il più “laico” possibile.
Un amico mi ha mandato un sms in cui dice: “Se il pane e l’acqua sono una cura allora siamo tutti malati”. Ecco questa riflessione, insieme al fatto che non esiste da parte di Eluana una volontà chiaramente espressa in forma inequivocabile ed al vuoto normativo che circonda questi casi, è il vero centro del discorso.
Per essere schematici:
1) Eluana non viene curata se non con cure che si praticano a qualunque malato costretto a letto per lunghi periodi. Eluana viene solo nutrita. Eluana dorme e si sveglia. Eluana ha il ciclo. Nessuno è in grado oggi di stabilire se Eluana sente qualcosa, emotivamente o fisicamente, o no. Nel dubbio la si lascia morire di fame e sete con la possibile sofferenza che ne consegue? Io non sono daccordo.
2) Eluana non ha mai espresso meditatamente la sua opinione su un eventualità del genere (il suo status non è frutto di un accanimento terapeutico ma solo la conseguenza di un incidente) e un Tribunale ha, secondo me, invaso il campo legislativo con un dispositivo che apre la porta al fatto che qualcuno che non sia io può decidere di staccare la mia spina o di lasciarmi morire di fame.
3) Serve una legge seria sulla possibilità di disporre di se stessi e sui limiti che a questo si può porre. Daltronde ricordo che se io decidessi di farmi espiantare il cuore per donarlo nessuna legge mi punirebbe dopo (sono morto….) ma chi lo espianta sarebbe condannato per omicidio e questo perchè non tutti gli atti di disponibilità del proprio corpo sono leciti e normativamente tutelati (per fortuna aggiungerei…).
Ho schematizzato solo queste riflessioni perchè in nessuna di esse vi è un riferimento a credi religiosi ma solo all’umana e laica religione civile che unisce il genere umano nel riconoscimento di valori condivisi.
In ultimo mi permetto di aggiungere che da Cattolico riconosco la guida di Santa Madre Chiesa su questioni etico-valoriali e da Cattolico-Bambino ricordo ai Cattolici-adulti che Gesù Cristo disse: <>. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva”(Mc 10,13-16; Cfr, Mt 19,13-15 e Lc 18,15-17).
Per tutto ciò e per molte altre ragioni sarò a Piazza Politeama per spiegare come la penso e per pregare Dio che illumini tutti coloro che sono coinvolti in questa vicenda affinchè scelgano il giusto per tutti.
Antonio Triolo
P.S.
Sul Decreto e sul comportamento del Governo mi permetto di ricordare che il primo strappo istituzionale è stato fatto a mio parere dalla Magistratura con un provvedimento che, in assenza di norme, si assume una responsabilità che travalica il proprio ruolo istituzionale.
Il secondo strappo lo ha fatto il Quirinale scrivendo al Governo che non avrebbe controfirmato un Decreto ancora non esitato con una censura preventiva inaccettabile (ed anche sulle motivazioni della mancata firma ho sentito accampare forti dubbi…)
inoltre i requisiti di necessità e di urgenza di un Decreto non possono che esserci chiaramente visto che in assenza di questo Decreto una vita si spegnerà.
Fabius il fatto che ci si accusi alternativamente di essere un blog filoberlusconiano e antiberlusconiano mi sembra un’ottima cosa.
Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
nessun strappo istituzionale questa e’ la nostra costituzione e capisco che silvio non sa cosa sia rispettare la legge…
Povera vita umana
Rosalio se controlli gli indirizzi ip scoprirai che ci sono più utenti col nick fabius…non ti ho mai accusato di essere filo berlusconiano. Cmq il mio post non era indirizzato nè a rosalio nè all’autore del thread ma agli altri utenti.
Fabius delle 14:10 non ci sono esclusive sull’uso dei nickname. Io mi rivolgevo al Fabius delle 13:10. L’utilizzo di gravatar permetterebbe di rendere meno probabili questi equivoci.
….la vita è un´altra cosa rispetto a quella che sta “vivendo” ciò che resta di questa ragazza. Si abbia rispetto della condizione di suo padre e delle sofferenze da lui patite durante questo calvario.
Per fortuina nella terra dei cachi dove viaviamo sta per piovere forte, forte forte, così le inutili manifestazioni palermiotane dei pro e dei contro salteranno tutte…
@ Ground:
L’Art. 32 non disciplina un caso in cui il malato non può esprimere il suo parere sulla questione e se in dubbio “pro reo” figurati se invece che di un reo stiamo parlando di una innocente.
In ogni caso:
COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo (e la vita mi pare diritto inviolabile)
Art. 27.
……
Non è ammessa la pena di morte.
Riguardo invece gli strappi istituzionali ricordo a me stesso ed agli altri che scrivere al Governo censurando preventivamente un atto che non è definito e invitandolo a non adottare un provvedimento esula dalle prerogative del Capo dello Stato.
Il fatto che poi Napolitano non firmi un Decreto rientra nelle sue prerogative ma è comunque un atto sottoposto al vaglio politico e giuridico degli organi competenti. A meno che non si voglia attribuire al Presidente la stessa infallibilità che si nega al Papa.
Non credo che il centro della discussione può o debba essere il comportamento politico-istituzionale delle parti ma tengo a chiarire il mio punto di vista. Per questo svolgo qualche considerazione sulla missiva del Presidente della Repubblica inviata al Governo prima che si riunisse il C.d.M.
Nel merito.
Il Presidente dice:
“Il ricorso al decreto legge, piuttosto che un rinnovato impegno del Parlamento ad adottare con legge ordinaria una disciplina organica, appare soluzione inappropriata”.
Credo che questo sia un riliavo politico e non normativo.
Il Presidente continua:
“Non è intervenuto nessun fatto nuovo che possa configurarsi come caso straordinario di necessità ed urgenza ai sensi dell’art. 77 della Costituzione se non l’impulso pur comprensibilmente suscitato dalla pubblicità e drammaticità di un singolo caso.”
Io credo che:
il fatto nuovo è che si sta sospendendo l’alimentazione ad un essere umano (cosa mai avvenuta prima) e l’urgenza sia determinata dal fatto che questi morirà probabilmente prima che intervenga un procedimento legislativo diverso per concessione di un tribunale e per decisione di un terzo che non è il malato in questione.
Il Presidente continua:
“Desta inoltre gravi perplessità l’adozione di una disciplina dichiaratamente provvisoria e a tempo indeterminato, delle modalità di tutela di diritti della persona costituzionalmente garantiti dal combinato disposto degli articoli 3, 13 e 32 della Costituzione”.
Io credo che:
è meglio una disciplina transitoria che nessuna disciplina per cui si lascia tutto alle decisioni dei singoli o alla clandestinità delle scelte.
Il Presidente dice:
“Ricordo infine che il potere del Presidente della Repubblica di rifiutare la sottoscrizione di provvedimenti di urgenza manifestamente privi dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza previsti dall’art. 77 della Costituzione o per altro verso manifestamente lesivi di norme e principi costituzionali discende dalla natura della funzione di garanzia istituzionale che la Costituzione assegna al Capo dello Stato – aggiunge – ed è confermata da più precedenti consistenti sia in formali dinieghi di emanazione di decreti legge sia in espresse dichiarazioni di principio di miei predecessori.”
Io credo che:
Si nota dal testo che la Costituzione non sancisce questa prerogativa, affidata solo alla prassi e quindi discutibile quanto qualunque altra prassi. Non è nuovo il problema della forte differenza tra Costituzione scritta e prassi che molti, ad esempio proprio i Radicali, pongono come problema della mancanza di garanzia di legalità in Italia.
Antonio Triolo
Secondo me qua non c’entra essere di destra o di sinistra: c’entra solo il rispetto della dignità umana. ( Fini e Napolitano, agli antipodi politicamete, la vedono allo stesso modo) personalmente ho votato a destra, ma sono anche capace di esprimere il disappunto per chi sostiene l’accanimento terapeutico perchè, secondo me, di questo si tratta. Bisogna arrendersi all’evidenza!
“gravissimo trauma cranico e frattura della seconda vertebra cervicale (paralisi TOTALE!)”
“Ed ecco come vive ancora oggi Eluana: i suoi occhi si aprono e si chiudono seguendo il ritmo del giorno e della notte, ma non ti vedono. Le labbra sono scosse da un tremore continuo, gli arti tesi in uno spasimo e i piedi in posizione equina. Una cannula dal naso le porta il nutrimento allo stomaco. Ogni mattina gli infermieri le lavano il viso e il corpo con spugnature. Un clistere le libera l’intestino. Ogni due ore la girano nel letto. Una volta al giorno la mettono su una sedia con schienale ribaltabile, stando attenti che non cada in avanti. Poi di nuovo a letto…..”
( tratto da http://www.zadig.it/speciali/ee/ee2.htm )
… non so voi, ma IO preferirei morire.
Un pensiero anche al padre, Beppino, la seconda vittima. Quallo che ha passato, … , non ho parole. Non so se avrei mai potuto sopportare anche una parte di quello che ha sopportato lui per 17 ANNI!!
Un’ultima cosa: come disapprovo l’intervento della politica, disapprovo, ancora piu veementemente il tentativo si accasamento da parte della CGIL.
Credo che sarebbe stato piu opportuno un qualsiasi coordinamento apolitico.
Quello di Eluana NON è un caso di accanimento terapeutico. Lei NON dipende da una macchina per respirare. Respira autonomamente. Quello che accadrà, se decideranno di procedere in questa direzione, sarà privarla di cibo e acqua, lentamente fino ad ucciderla.
Mettiamo un attimo da parte il governo Berlusconi che, a mio parere ne sta solo approfittando per avanzare pretese sulla Costituzione e non è sinceramente coinvolto nella situazione (per cui qualsiasi azione del governo in questo caso non è altro che frutto di un’iniziativa politica); mettiamo da parte temporaneamente anche gli avvertimenti della Chiesa, che comunque sia DEVE continuare ad esprimere la sua opinione e porre in evidenza il problema morale, anche se qualcuno non è d’accordo (o forse le si vuole negare questo diritto?).
Eluana è una persona che 17 anni fa ha espresso una volontà che nel frattempo potrebbe essere cambiata mille volte e l’ha espressa nella prospettiva di una sofferenza profonda; è un pensiero umano quello che lei ha avuto (e che molti hanno), ma è un pensiero finalizzato ad una sola cosa, al suicidio. Da che mondo è mondo, in molti si sono sottratti e si sottraggono al dolore fisico o morale col suicidio. E normalmente la nostra reazione al suicidio varia dall’indignazione alla pietà più profonda; ma credo che nessuno si azzarderebbe MAI ad aiutare, a collaborare, a non fermare qualcuno che sta tentando il suicidio, anche se ve lo chiedesse nello stato più pietoso immaginabile.
Io penso che Eluana pur nel suo stato di coma sia viva e in quanto tale abbia bisogno di tutto il nostro rispetto e questo rispetto include il dare dignità alla sua condizione, come faremmo per chiunque vediamo parlare, camminare, operare ogni giorno; se non credete che sia viva, allora mi chiedo: da dove scaturisce la vostra pietà? E’ la pietà per un corpo, solo per un corpo? E se non è pietà, cosa è? Un impuntarsi su un giudizio parziale scaturito dalla pura disinformazione o, peggio, dall’ideologia?…
la vita mantenuta grazie ad una macchina…che vita è??
Ma possibile che quella famiglia non può essere lasciata libera di decidere???
E che dire della velocità con cui il parlamento affronterà la questione?
Perchè non lo è così per tante altre importanti questioni sociali??Lo stato potrebbe diventare davvero efficiente, ma si dimostra solo un bluff!
Condivido e sottoscrivo l’opinione di Antonio Triolo.
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Linda
Sotto c’è il testo integrale di Napolitano, e ognuno, leggendolo, può farsene un’opinione. Mi pare che si possano rilevare almeno tre punti:
1 – il capo dello stato ricorda che non è questo il caso in cui si può procedere alla decretazione d’urgenza. Ed è stato lo stesso Berlusconi a rendersi conto dell’errore e a convertire il decreto legge, quello che Napolitano non avrebbe firmaro, in un disegno di legge da sottoporre al parlamento.
2 – Napolitano dice al governo che sinora il parlamento, che dovrebbe essere sovrano in questo tipo di decisioni, non è stato in grado di legiferare su questo specifico tema e quindi lo invita, utilizzando le sue prerogative di indirizzo, a farlo. Cosa su cui subito Berlusconi converge, trasformando, appunto, il decreto legge in un decreto legislativo da sottoporre al parlamento.
2 – Napolitano dice che il potere politico, esecutivo o legislativo insieme, non possono disattendere una sentenza, ormai definitiva, di un corpo sovrano come quello giudiziario, che ha dichiarato ammissibile il procedimento per la Englaro.
Per il resto basta leggere direttamente.
“Signor Presidente, lei certamente comprenderà come io condivida le ansietà sue e del Governo rispetto ad una vicenda dolorosissima sul piano umano e quanto mai delicata sul piano istituzionale – scrive Napolitano -. Io non posso peraltro, nell’esercizio delle mie funzioni, farmi guidare da altro che un esame obiettivo della rispondenza o meno di un provvedimento legislativo di urgenza alle condizioni specifiche prescritte dalla Costituzione e ai principi da essa sanciti. I temi della disciplina della fine della vita, del testamento biologico e dei trattamenti di alimentazione e di idratazione meccanica sono da tempo all’attenzione dell’opinione pubblica, delle forze politiche e del Parlamento, specialmente da quando sono stati resi particolarmente acuti dal progresso delle tecniche mediche. Non è un caso se in ragione della loro complessità, dell’incidenza su diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti e della diversità di posizioni che si sono manifestate – prosegue il capo dello Stato -, trasversalmente rispetto agli schieramenti politici, non si sia finora pervenuti a decisioni legislative integrative dell’ordinamento giuridico vigente. Già sotto questo profilo il ricorso al decreto legge, piuttosto che un rinnovato impegno del Parlamento ad adottare con legge ordinaria una disciplina organica, appare soluzione inappropriata”.
“Devo inoltre rilevare che rispetto allo sviluppo della discussione parlamentare – sottolinea Napolitano – non è intervenuto nessun fatto nuovo che possa configurarsi come caso straordinario di necessità ed urgenza ai sensi dell’art. 77 della Costituzione se non l’impulso pur comprensibilmente suscitato dalla pubblicità e drammaticità di un singolo caso. Ma il fondamentale principio della distinzione e del reciproco rispetto tra poteri e organi dello Stato non consente di disattendere la soluzione che per esso è stata individuata da una decisione giudiziaria definitiva sulla base dei principi, anche costituzionali, desumibili dall’ordinamento giuridico vigente.
Decisione definitiva, sotto il profilo dei presupposti di diritto, deve infatti considerarsi, anche un decreto emesso nel corso di un procedimento di volontaria giurisdizione, non ulteriormente impugnabile, che ha avuto ad oggetto contrapposte posizioni di diritto soggettivo e in relazione al quale la Corte di cassazione ha ritenuto ammissibile pronunciarsi a norma dell’articolo 111 della Costituzione: decreto che ha dato applicazione al principio di diritto fissato da una sentenza della Corte di cassazione e che, al pari di questa, non è stato ritenuto invasivo da parte della Corte costituzionale della sfera di competenza del potere legislativo.
Desta inoltre gravi perplessità l’adozione di una disciplina dichiaratamente provvisoria e a tempo indeterminato, delle modalità di tutela di diritti della persona costituzionalmente garantiti dal combinato disposto degli articoli 3, 13 e 32 della Costituzione: disciplina altresì circoscritta alle persone che non siano più in grado di manifestare la propria volontà in ordine ad atti costrittivi di disposizione del loro corpo”.
“Ricordo infine che il potere del Presidente della Repubblica di rifiutare la sottoscrizione di provvedimenti di urgenza manifestamente privi dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza previsti dall’art. 77 della Costituzione o per altro verso manifestamente lesivi di norme e principi costituzionali discende dalla natura della funzione di garanzia istituzionale che la Costituzione assegna al Capo dello Stato – aggiunge – ed è confermata da più precedenti consistenti sia in formali dinieghi di emanazione di decreti legge sia in espresse dichiarazioni di principio di miei predecessori. Confido che una pacata considerazione delle ragioni da me indicate in questa lettera valga ad evitare un contrasto formale in materia di decretazione di urgenza che finora ci siamo congiuntamente adoperati per evitare”.
(6 febbraio 2009) Tutti gli articoli di cronaca
Sono una cattolica iscritta alla CGIl e non condivido l’apprezzamento fatto da Manuel Fantoni ” sull’accasamento ” di questa organizzazione sindacale. Che significa ? La CGIL è il più grande sindacato d’Italia e non ha certo bisogno di un simile ” palcoscenico ” per aumentare la sua visibilità.
Come cattolica ritengo,che ormai si è giunti, purtroppo, all’integralismo religioso che ha pervaso demagogicamente la politica rimanendo orfana della sua naturale identità laica. Gli Ayatolla sono al Governo e pertanto condivido pienamente l’intervento di Daniele Billitteri. Normalmente, il Legislatore prepara le nuove norme per regolare problemi generali che riguardano l’intera società, non certamente per regolare ( ? ) un solo cittadino, che peraltro, è stato già tutelato dall’Ordinamento Giudiziario tanto inviso al nuovo Napoleone dello Stivale.
vi riassumo l’articolo di un quotidiano nazionale in merito ad alcune obiezioni su questo caso:
1) Eluana soffrira’: i danni piu’ gravi provocati dall’incidente riguardano la corteccia celebrale, una sorta di cuffia che avvolge il cervello e che elabora le funzioni piu’ complesse: visione, parola, percezione del dolore ma anche fame e sete;
2) potrebbe risvegliarsi: certo non e’ da escludere ma le probabilita’ sono talmente basse da non poter essere prese in considerazione;
3) morira’ di sete: togliere idratazione e alimentazione artificiale e’ come togliere il pane e l’acqua a una persona. Analogia d’effetto ma sbagliata. I trattamenti di somministrazione artificiale richiedono l’intervento di un medico e le sostanze inserite non sono certo pane e acqua ma miscele di proteine e vitamine e quant’altro indicate sotto rigorosa prescrizione medica;
4) e’ un omicidio: a parte l’articolo 32 della costituzione gia’ citato e’ da considerare che il padre di Eluana ha percorso tutto l’iter giudiziario prima di ottenere l’autorizzazione a interrompere i trattamenti artificiali di alimentazione e idratazione. Il medico che interrompe dietro volonta’ del paziente o del suo tutore una situazione di accanimento terapeutico non e’ punito per legge lo sarebbe invece se si ostinasse a curare il paziente contro la sua volonta’;
5) e’ eutanasia: nell’eutanasia la morte e’ indotta con la somministrazione prima di un sedativo e poi di farmaci che bloccano il battito cardiaco o interrompono la respirazione. Nel caso di Eluana non sara’ cosi’
Ci sono voluti 12 anni e non so quanti giudici per valutare ed arrivare a stabilire che questi trattamenti ARTIFICIALI sono stati effettuati contro la volonta’ del paziente e a questo punto credo sia giunto il momento di lasciare in pace questa famiglia.
@ maestra di vita: domani si dira cha la CGIL ha portato n persone a manifestare in difesa della laicità dello Stato, contro il decreto del Governo sul caso Englaro, a sostegno della decisione del presidente della Repubblica.
Sai benissimo che non è cosi e pertanto, pur condividendo non sono andato.
@LuciaGe
Quello di Eluana è un caso di accanimento terapeutico perverso perché, per arrivare allo stato vegetativo attuale, è stata “curata” in questi anni decine di volte per poter superare tutti i problemi che quello stato inevitabilmente procura.
credo che se queste persone provassero veramente una carità cristiana, in questo momento dovrebbero fare un passo indietro e rispettare in SILENZIO il dolore della famiglia englaro.
che disgusto.
il caso di Eluana, per certi politici e opinionisti e’ un caso di “accanimento politicamente terapeutico”… in quanto è palese che dietro c’e’, come sempre per questa gente, solo ed esclusivamente l’interesse a raccogliere consensi.
ciao zelig, grazie per le tue parole.
marco
Dopo 17 anni, in uno stato vegetativo, che vita è?
Io non ce la faccio a commentare una cosa così. Mi viene voglia di stringere gli occhi e scappare. Basta. Zitti, per carità.
Ringrazio i medici che hanno permesso ai miei nonni di morire nella dignità, senza accaminento terapeutico. Avrebbero potuto metterli in respirazione e alimentazione assistita, e con la tecnologia attuale mantenerli in “vita” ancora per anni. Per fortuna non e’ stato il caso.
In questo mondo c’e’ sempre da prendere delle decisioni, ma chi siamo noi, e ancora meno Berlusconi, per decidere della vita e della morte delle persone ?
La moglie di Berslusconi ha abortito quando le e’ parso giusto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/04_Aprile/08/veronica.shtml
Mi sembra veramente ipocrita che adesso Berlusconi applichi una ideologia contraria alla povera Eluana e ancora peggio, per decreto legge, con effetto su tutti gli altri italiani che per sfortuna si dovessero trovare nello stesso caso.
Cosi’ ancora una volta i ricchi e i potenti hanno diritto di morire e abortire e gli altri no !!
Secondo me la persona che ha il torto maggiore in questa vicenda è proprio il padre di Eluana.
Lui ha volutamente creato e montato un caso politico per colmare quello che effettivamente manca a livello legislativo. Di conseguenza essendosi esposto, da una decina di anni a questa parte, al giudizio popolare e chiaro che si sono create due fazioni che, come avviene sempre in Italia, si sono fatte strumentalizzare.
Il padre doveva mantenere un rispettoso silenzio per quella disgrazia ed avrebbe già ottenuto il suo scopo fra le quattro mura domestiche.
Il mondo è pieno di casi “Englaro” che rimangono nel silenzio del dolore familiare. Questo significa morire con dignità.
numeoprimo, vergognati!
ma è così difficile avere un po’ di rispetto?
riusciremo mai a diventare degli esseri umani?
ormai si applaude perfino ai funerali, come si fosse sempre davanti alle telecamere con un microfono ficcato in bocca dal primo idiota inviato.
osservare un po’ di silenzio aiuterebbe a meditare.
beppino englaro di dignità ne ha da vendere, e se vivessimo in un paese normale, credo che di interviste non ne avrebbe rilasciata nessuna!
avrebbe lottato solo con la propria coscianza, invece di doversi preoccupare anche della cattiva coscianza di una moltitudini di ipocriti.
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
numeroprimo… .se altri casi non vengono alla luce, e’ perche’ forse altri casi non volgono verso questa conclusione .. .e non di certo verso una morte silenziosa; mah, la colpa ce l’ha il padre… come dire .. ben gli sta’ giusto?
ma come fai anche solo a pensare cose simili?
Normalmente sono agli antipodi di stalker ma questa volta, ( scusa Rosalio ma quanno ce vo, ce vo ) stavolta non posso non quotarla!
PS: visti i suo precedenti commenti è stata rispettosa! 🙂
Manuel Fantoni se non ti dispiace sta a me valutare. Ti invito a rimanere in tema. Grazie.
tra le analisi più equilibrate e complete trovo oggi sulla Stampa quella di Andreotti:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200902articoli/40786girata.asp
Da un inequivocabile positivo giudizio politico sull’intervento del Capo dello Stato, dal punto di vista medico riduce (abbastanza correttamente a mio avviso) ad una mera remota probabilità quella di un miglioramento di Eluana, ma sopratutto mi appare interessante il suo giudizio da “uomo di Chiesa”.
Sappiamo tutti quanto lui sia ben quotato nelle gerarchie ecclesiastiche e mi colpisce il richiamo ai dettami del Magistero in merito alla libertà di scelta della propria coscienza su un tale argomento e il bacchettare i tanti che “oggi parlano di Santa Sede e Concilio Vaticano senza neanche sapere dove stiano di casa”.
Se lo dice Sua Emminenza il Cardinale Andreotti…
R.M. grazie del link, mi era sfuggito.
mai e poi mai avrei pensato di condividere e sottoscrivere parola per parola Andreotti.
incredibile!
Televideo RAI riporta frase di Berlusconi a proposito del caso E.E.: “Ci troviamo in bilico tra due culture: una cultura della libertà e un’altra dello Stato che prevale sui cittadini…”.
Il Governo, prima per DECRETO, poi per LEGGE DELLO STATO, ha deciso che nessuno potrà più scegliere, come finora, di rinunciare ad idratazione e alimentazione forzata, considerate una terapia come la trasfusione legittimamente rifiutata, ad esempio, dai testimoni di Geova.
Lascio a voi di valutare chi sia a questo punto per la sovercheria dello Stato e chi per le libertà individuali del cittadino.
che vergogna strumentalizzare un caso come questo…
purtroppo dietro l’attenzione di berlusconi si nasconde la forte pressionde della chiesa, e si sa, in italia il vero presidente della repubblica é il papa.
dispiace sentir dire frasi del tipo “dobbiamo affrettarci, eluana potrebbe rimanere incinta”, dispiace che queste frasi così forti e così inesatte (per usare un eufemismo) vengano pronunciate da berlusconi durante dei comizi elettorali.
purtroppo non ci sarà pace per la famiglia englaro, non ci sarà pace nemmeno per eleuana, e questa é la cosa più triste, ma triste allo stesso modo é sapere che l’italia é ormai uno stato da “ridere”.
Rosali’, ho messo la faccina, eh!
La questione Eluana é delicatissima, non può essere affrontata per decretazione.
Su questa questione, c’é un colpevole vuoto di intervento del Parlamento, che nonostante tutto il tempo passato, non ha mai messo mano a nessun provvedimento legislativo, atto a regolamentare il vuoto giuridico esistente sul tema.
Anche io sono divisa.
Da una parte capisco che sul sospendere l’aiuto forzato delle funzioni vitali (ossia il surrogare con macchinari alcune funzioni fisiologiche), può essere considerato legittimo, in qualche modo, in relazione a casi di stati di coma lungo-degenti come quello di Eluana.
Ma ad Eluana é già stata tolta la respirazione artificiale, e respira autonomamente.
A quel punto il tema é la dismissione dell’alimentazione, che da incosciente, non può procurarsi da sola. E lì, anche per me il tema, a livello di personale coscienza, é difficile da dirimere.
Laddove per una persona che non può alimentarsi autonomamente, perché non cosciente, ci sia il dovere civile di farlo da parte di terzi o della collettività in senso lato, oppure, la mancanza di coscienza o di autonomia significhi automaticamente, la mancanza di essere più persona viva ed autonoma, e quindi, la collettività non ha nessuna responsabilità su questo.
L’argomento non é affatto semplice, il caso di Eluana é caso limite, che forza le coscienze, e che rivela, appunto come certi argomenti non si vogliano affrontare politicamente, proprio perché coinvolgono molti ragionamenti sul significato della vita, sul rapporto fra coscienza espressa e vita che definiamo ‘vegetativa’, perché non ne conosciamo la reale capacità di coscienza; sul rapporto di responsabilità a cercare di mantenere in vita alcune persone, od interremporle gli ausiali che le fanno rimanere in vita…..
Il tema é davvero molto, molto complesso..
Non può essere affidato alla decretazione d’urgenza, e neanche si possono autorizzare le procure, perché la sentenza costituirebbe precedente, anche in tema legislativo.
Ma difatto, neanche si possono lasciare le persone nel nulla giuridico.
prego Stalker. In effetti era significativa al punto che ho visto essere stata ripresa con tanto di intervista in merito da Skytg24 ieri sera.
Per completezza è da notare come la trasversalità sull’argomento sia totale come è normale e giusto che sia: altrettanto incredibile infatti che Di Pietro annunci che voterà insieme a Berlusconi, Enzo Jannacci e Celentano (non esattamente filo berlusconiani) anch’essi contrari all’interruzione dell’alimentazione…
Difficilissimo il giudizio sul “merito” (personalmente anch’io confesso mi trovo ad oscillare tra considerazioni opposte). Diverso quello sul “metodo”.
Difatti tutto ciò induce a far riflettere su come la complessità del tema sia tale da far apparire un po’ troppo “disinvolto” il voler procedere sulla base del pensiero di un singolo, senza un percorso parlamentare, mettendo da parte il pronunciamento della Magistratura, insofferenti verso il diverso pensiero del Capo dello Stato e con la riduzione del Consiglio dei Ministri all’espressione del volere del suo solo presidente (al desiderio di astensione di Prestigiacono e Brunetta pare sia stata offerta l’alternativa delle dimissioni).
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Un’ultima cosa che mi ha parecchio colpito è che sia stata addirittura avanzata la possibilità da parte Eluana di potere fare un figlio!!!
Come dovrebbe concepirlo?
Una perversione – in stile “Hable con Ella” di Almodovar – usata come argomento a favore delle posizioni della Chiesa!!! Ma meglio Papa Giulio (Andreotti)…!
…….E ADESSO GLI AVVOLTOI CHE HANNO TANTO VOMITATO STIANO ZITTI!
PEQUOD
Pace all’anima di Eluana.
Chi se la sente, chi e’ capace, chi vuole, si limiti ad una preghiera in silenzio.
Il resto, lasciamolo ad emilio fede e a bruno vespa.