Palazzo Riso: “Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo”
La Sicilia si mostra attraverso il tempo, ed ecco riaccendersi la memoria. Non solo guardare, ma finalmente pensare. Recuperare la storia attraverso la carta, i colori, le stoffe, i quaderni, ricostruire le trame di una terra forte e debole, di una terra che si apre come un armadio, che si ferma come un colombo.
Una terra dalle pagine luminose come un lampadario e allegra come una risata in scatola.
Sicilia la terra tra le acque, il continente che vive all’ombra della sua memoria.
Quaranta opere: una per ogni anno, per un racconto intenso e serrato di avvenimenti storici che hanno inciso sull’emotività collettiva, dal 1968 al 2008, dal terremoto che colpì la Sicilia occidentale nel gennaio del 1968 alla nascita dello SME e del primo Parlamento Europeo del 1979, dalla caduta del muro di Berlino del 1989 alla strage di Portopalo del 1996.
Un’occasione da non perdere, un occasione per scoprire e godere delle opere d’arte contemporanea entrate in quegli anni nelle raccolte siciliane private e pubbliche: un viaggio che connette la Sicilia alla contemporaneità, ai momenti di emozione comune carichi de “lo spirito del tempo”.
Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale, con testi di Renato Quaglia, Valentina Bruschi, Salvatore Lupo e Sergio Troisi.
Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo.
Sede: Palazzo Riso, corso Vittorio Emanuele, 365, Palermo.
Orari: ore 10-20 da martedì a domenica, 10-22 giovedì e venerdì. Chiusura il lunedì.
Ingresso 5 euro – aperta fino al 31 maggio.
…incompleta per chi ha studiato la Storia dell’Arte.
due piani senza un ascensore o un servizio per gli invalidi , liberi scatti da macchine fotografiche, i testi delle opere solo in lingua italiana…maschere inefficienti, interruzione a sprazzi di energia elettrica,
per il resto TUTTO APPOSTO!
Ho visto la mostra. Il secondo piano è molto più carino del primo, poiché l’architettura dell’edificio diventa quasi parte integrante delle istallazioni artistiche presenti (vedi quella di Cattelan…).
Qualcuno ha opposto il divieto di fotografare, ma poi alla fine un paio di scatti si potevano fare. Non capisco perché debba essere vietato fare le foto, tra l’altro. Purtroppo il pezzo “una risata vi seppellirà” non rideva (batterie scariche?!?) per cui si perdeva l’effetto.
In definitiva il giudizio è positivo. Bella l’idea di lasciare i foglietti davanti alle opere (immagino le scolaresche farne incetta quale materiale per aeroplanini, ma tant’è, l’idea è bella) e alcune soluzioni sono molto intriganti (l’opera di Pomodoro che si ammira dalla finestra, per esempio).
Sconsolante infine l’elenco degli eventi che scandiscono anno per anno il passare del tempo dal 1968 al 2008: una sequenza di morti ammazzati, scandali, rivolte… che tristezza.
“Sta di fatto che lo “Spirito del Tempo” non mostra uno spaccato di una realtà reale ma associa un quadro a un fatto (anno per anno) senza che vi sia una relazione tra il quadro e il fatto.” (Francesco M. Scorsone – Sicilia 1968/2008 Lo Spirito del tempo. Palazzo Riso)
E’ proprio vero. E’ il devastante quesito che ci si pone lasciando Palazzo Riso: sono io che non ho capito nulla o non c’è alcun nesso tra i quadri e i fatti esposti?
E inoltre ci si chiede: come mai la storia del collezionismo siciliano in quel periodo non viene neanche accennata?
………………….
Consiglio….
chi nn capisce un cazzo di arte contemporanea è pregato di nn venire a visitare la mostra!
Franco gradirei un linguaggio più consono. Grazie.
cara angela, torna a visitare al mostra e leggi un po tra le righe, MAGARI leggi anche il testo introduttivo…NON è DETTO CHE I FATTI PROPOSTI ABBIANO IN QUALCHE MODO INFLUENZATO I COLLEZIONISTI NELLA SCELTA DELL’OPERA !!!!!!!e una risata vi seppellirà (quello stesso anno esce la gara d’appalto per il ponte sullo stretto!!!)per esempio!!!!
per arricchire il botta e risposta
vi propongo di leggere un articolo
pubblicato su http://www.arslife.com
e dedicato alla mostra:
http://www.arslife.com/dettaglio2/2009/3/sicilia-19682008-lo-spirito-del-tempo.htm
spero sia utile.
…ancora non sono andato e lofarò domani. Ma come è possibile far pagare 5 euro l’ingresso , quando a el prado a madrid con più di 1000 opere con una permanente e almeno altre 5 momentanee, ho pagato solo 6 euro???…costi ridotti….maggiore affluenza di persone…più incassi!!!!!!
Caro Maurizio, carino il “momentanee”…forse intendevi temporanee..fa nulla evidentemente la tua esperienza supera quella dei comuni mortali
si temporanee..lapsus ..errare è umano..ed io lo sono