Lavori per il ponte di Messina già entro l’anno?
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha dichiarato ieri che i lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina potrebbero iniziare già alla fine di questo anno.
Una decisione giungerà dal Cipe domani. Il ponte fa parte di un piano da 16,6 miliardi di euro varato dal Governo.
Unicità del paesaggio dello Stretto, elevato rischio sismico, tempistica, costi. Non era meglio finanziare 1000 altri progetti più piccoli? Biblioteche, porticcioli, acquedotti, ferrovie, borse di studio, recupero edifici pubblici, risparmio energetico…
…così la munnizza e le scorie radioattive arriveranno prima…vedrete che la prossima proposta sarà per le centrali nucleari in Sicilia…
… mi chiedo perchè insistere nel voler buttar via così tutti quei soldi in un progetto faraonico e certamente non urgente se non addirittura inutile quando la Sicilia e la Calabria soffrendo di mali ben piu gravi e urgenti da curare non possono piu aspettare! vedi autostrade, ferrovie, infrastrutture, sanità, disoccupazione, munnizza e… mi fermo qui
con le pezze nel sedere e il cappello borsalino in testa 🙂
x Paolo, Valentina, Angelo e Pepè
vero è che si possono trovare più di 1000 priorità al ponte, ma perchè rifiutarlo così su due piedi?
Se il ponte non si fà, i capitali non saranno dedicati ad altro: semplicemente non verranno investiti qui al sud, ma verso regioni (del nord), pronte a costruire infrastrutture.
L’alta velocità. ad esempio, è già costata quasi 2 volte quello che costerà il ponte! Si sono lamentati tutti in fase di realizzazione, ma oggi possono godersela. Vi posso garantire che l’abbiamo pagata pure noi, che ancora viaggiamo da palermo a messina su un binario solo . . . .
Il ponte, ed il progetto lo prevede, sarà da stimolo per il miglioramento di tutte le infrastrutture viarie della nostra regione.
PS L’elevato rischio sismico non sarà un problema del ponte: in verità (chi vi parla è un ingegnere specializzato in costruzioni) qualora si verificasse un evento sismico catastrofico, personalmente mi augurerei di stare proprio sul ponte!
io sono per il ponte a patto e condizione di non trovare 43 deviazioni, cantieri, restrizioni di carreggiata mentre faccio la Palermo/Messinain auto o di non impiegare 5 ore per farmela in treno! Senza le infrastrutture che collegano “la Sicilia” al ponte sarà l’ennesimo sperpero di soldi all’italiana
Leggo che la Sicilia è l’unica ad aver detto un SI entusiasta alla costruzione di una centrale nucleare sul suo territorio. Un nuovo tassello verso l’indipendenza energetica…
“A patto che a costruirla siano le imprese che diciamo noi e che a dirigerla ci vada un amico mio…”
E le scorie prodotte? Beh, le buttiamo dal Ponte sullo stretto…
Valentina
Le Centrali sarebbe meglio farle a ridosso delle Alpi,tant’e’.
Enrico Vaime stamattina sottolineava che le Centrali le abbiamo appena dietro le
Alpi ed abbiamo buttato via venti anni a parita’ di rischio con i Francesi,ai quali,pero’ abbiamo dovuto COMPRARE L’ENERGIA.
Tu le scorie dove le metteresti?
Isaia
e’ meglio chiedere ai Francesi,per sapere come trattare le scorie.
Le contestazioni al progetto ponte a campata unica le ha formulate Remo Calzona coordinatore del Comitato Scientifico della Stretto di Messina SpA, dunque in caso di terremoto catastrofico io semplicemente non vorrei trovarmi da quelle parti, men che meno sul ponte.
http://www.messinanews.com/focus/la-ricerca-non-ha-fine-come-il-ponte/
Se i capitali vengono dedicati ad altro vuol che manca l’intenzione politica generale e la capacità politica locale di sviluppare altro che cattedrali nel deserto, e non voglio neanche conoscere le ragioni di ciò, ne prendo solo atto. Anche in Giappone hanno costruito e in breve tempo il ponte Akashi-Kaikyo Kobe, regione di Osaka, circa 35 milioni di abitanti in una delle aree economicamente più avanzate della nazione, prego leggere la sezione “Major companies and institutes” della pagina wiki dedicata a Kobe
http://en.wikipedia.org/wiki/Kobe
La rete ferroviaria urbana di Osaka è la seconda al mondo per estensione, oltre 70 linne tra superficie e sottoterra, gestite da diverse operatori. Oltre 10 milioni di persone la usano giornalmente. Auto private e moticicli hanno ruolo secondario nel trasporto urbano.
http://en.wikipedia.org/wiki/Transport_in_Greater_Osaka
http://en.wikipedia.org/wiki/Keihanshin
E’ in questo contesto geo-socio-economico che in Giappone hanno sentito la necessità di collegare con un ponte la città di Kobe ad Osaka e a Kyoto.
Nello stretto di Messina il flusso veicolare medio è di circa 10mila mezzi al giorno, è stata stimata una crescita al massimo del 130% e al minimo del 33% nel 2032, rispettivamente 23mila e 13mila veicoli al giorno.
http://www.skyscrapercity.com/archive/index.php/t-269144.html
Con 13mila veicoli al giorno l’affare è in perdita, la speranza è di raggiungere i 23mila veicoli. Guarda caso il ponte di Kobe è usato da circa 23 mila veicoli al giorno, al prezzo medio di 20 USD ciascuno. Ma lo stretto di Messinam anzi tutta la Sicilia ha le stesse potenzialità economiche della regione di Osaka? E’ questo che mi chiedo e in attesa di una risposta potremmo parlare della sella che compro oggi in attesa di potermi forse comprare un paio di cavalli domani 🙂
Assodata l’instabilità sismica del nostro territorio e la conseguente ripetitività del fenomeno,possiamo solo augurarci che,stante la validità di quanto qui affermato dall’ing. gaetano b.,il Ponte possa contenere a difesa tutto il popolo calabrese e siciliano.
x Gaetano B.
Mi scusi, visto che lei è un professionista del settore, volevo approfittarne per chiederle se esiste già un’ altro esempio di costruzione simile nel mondo, ovvero per dimensioni della campata, per condizioni geologiche del sito etc.
Inoltre sarei curioso di sapere se sulla base delle esperienze pregresse nel settore delle opere pubbliche in Italia pensa che il costo dell’ opera sia già chiaro, o se è destinato a subire aumenti in corso d’opera, e se si, se si può fare già adesso una stima di massima, così da valutare l’eventuale realizzazione di altre opere alternative per la mobilità.
Grazie anticipatamente
che desolazione vedere passare tutte le mattine il Frecciarossa che in 3 ore porta da milano a roma e pensare che nello stesso tempo sono appena arrivato a Messina da Palermo…
L’Italia ha sperperato il denaro con Alitalia.. direi che è venuto il momento della priorità Ponte una volta per tutte..
quanto all’energia, è un fatto noto che in Sicilia i prezzi dell’energia sono i piu alti d’Italia (e tra i piu alti d’Europa) per la scarsa interconnesione con il continente e per la irrisoria rete ad alta tensione.. una centrale nucleare (progetto fortemente avallato anche da lombardia e veneto) porterebbe investimenti in questo senso (se piazzi 3000MW al costo di 3mld di euro ti confondi per due cavi ad alta tensione??) e favorirebbe le imprese siciliane. idem per il ponte…
e poi basta con la storia delle altre priorità…in sicilia non siamo capaci di gestire altre priorità, finiamo sempre per disperdere il denaro in mille rivoli di corruzioni e sperperi. meglio due grandi progetti da miliardi di euro che sono sotto gli occhi del mondo (perchè il ponte sarebbe un progetto record e gli occhi del mondo sono sull’italia per il nucleare)
luciano
ps: leggendo l’ultimo articolo di Stella sul comune di palermo credo proprio che cambierò finalmente residenza..
ma possono fare tutto questo senza sondare gli umori e i voleri del popolo italiano? prima il nucleare (a cui si era detto no con un referendum), ora di nuovo questo discorso del ponte preso alla sprovvista, di nascosto dall’opinione pubblica.. boh.
Gomesio ti dicono niente le parole programma, elezioni, consenso e legislatura? 😀
Gli elettori sono stati informati riguardo alle valutazioni tecniche di Remo Calzona? Riguardo alle prospettive di sviluppo dell’area? Su chi graveranno i costi nel caso che il flusso veicolare non cresca al 130%, che è il potenziale, cioè l’auspicabile, non il valore atteso? Quando ero ragazzo sognavo il ponte, come tutti credo, mi sono informato e m’è venuto qualche dubbio, non sulla necessità di un collegamento fisso con il continente, ma sulle “condizioni al contorno” che ne giustificano costi rischi e disagi. Certo qualcuno lo troverà anche conveniente, non c’è dubbio. Consenso informato 🙂
Saro, in quanto alle scorie, ognuno si dovrebbe tenere
le sue, cioè quelle che produce sul suo territorio.
La nostra bella Sicilia è una regione a vocazione
turistica , con grandi estensioni di terreno coltivati
e che offrono al turista una visione che apprezzano
molto, non andrebbe deturpata da centrali , noi in
Sicilia abbiamo il sole, possiamo sfruttarlo.
Abbiamo delle ricchezze naturali che hanno in pochi,
perchè conformarsi agli altri?
Per quanto riguarda le centrali, chi le vuole,proporrei che si accollassa pure la sua collocazione vicino la sua casa.
Per quanto riguarda la costruzione del ponte, è vero, molti obiettano che se non si fa, sarà un’opera non fatta e basta ; ma io mi chiedo perchè questo accanimento a volerlo costruire, A CHI GIOVA?
Credo invece che sarebbe da denunciare come opera che
attenta alla sicurezza e alla salute dei cittadini , visto che il territorio è a rischio sismico.
E poi, lasciatemelo dire, di fronte allo sbriciolamento del Sud sotto l’acqua delle piogge, la crisi e tutto, come si può solo pensare a fare qualcosa che potrebbe essere bello, sì, ma non così necessario come molti vogliono far credere ?!?
Mah, sarà come Sanremo che non lo vuole nessuno, ma poi quando lo fanno lo guardano tutti ?
Questa per Rosalio è la bella notizia…Mah!
Quella brutta :il comune di palermo praticamente in bancarotta, come informa il Corriere della sera di oggi…vietato sottolinearla, come da telefonata mattutina dell’avvocato Diego, Dott. Cammarata.
Ah! Ah! Ah!…..
Poichè non sono uno strutturista (sono solo un ingegnere ambientale), mi tengo rigorosamente fuori dalla questione se il ponte sia o meno in grado di resistere alle sollecitazioni geosismiche, poichè qualcun altro ha sicuramente già sviluppato i calcoli meglio del sottoscritto, per i quali calcoli per altro ritengo abbia ricevuto lauto compenso. Dal punto di vista tecnico-scientifico posso anzi aggiungere che proprio perchè un’opera simile non è mai stata fatta sarebbe se non altro “didatticamente” interessante riuscire a costruirla…
Faccio però le seguenti considerazioni contro la costruzione di questo fantomatico ponte:
Secondo me, il ponte non dovrebbe “servire da stimolo” per lo sviluppo delle infrastrutture viarie che oggi sono gravemente insufficienti, semmai prima si potenzino le infrastrutture e poi, eventualmente, si costruisca ‘sto ponte (in questo sono d’accordo con Beny). Quindi, dal punto di vista economico, il ponte non è prioritario. Gli stessi soldi invece potrebbero e dovrebbero essere spesi innanzitutto per il potenziamento e l’adeguamento dell’esistente, con un netto guadagno in termini di efficienza e di ricadute occupazionali: per fare il ponte servirebbe manodopera altamente qualificata e mezzi specifici fatti arrivare da chissà dove, per adeguare le strade, le ferrovie e i porti facciamo lavorare le manovalanze locali con mezzi locali e i soldi restano qua. Il fatto che senza ponte questi soldi andrebbero a foraggiare altre opere pubbliche al nord, o comunque distanti da qua, non mi sembra una buona ragione per continuare a volerlo, anzi dovrebbe essere ulteriore motivo di “incavolatura” da parte dei cittadini delle regioni meridionali che, tanto per cambiare, si vedrebbero ancora una volta defraudati degli stanziamenti che invedce verrebbero dirottati in favore delle più produttive regioni nordiche (con tanti saluti alla questione meridionale e tante pernacchie in faccia ai fedeli alleati dell’MPA).
Dal punto di vista geologico-ambientale, inoltre, il grande movimento di terra connesso alla costruzione delle fondamenta del ponte e di tutte le nuove rampe stradali e ferroviarie creerebbe non pochi scompensi al già precario equilibrio idrogeologico dei terreni coinvolti e in particolare dei pendii, oltre a vistose deturpazioni paesaggistiche che sarebbero in questo caso il male minore. Ancora una volta, più efficiente sarebbe prevedere il potenziamento e ammodernamento dei collegamenti a traghetto esistenti: la modifica della viabilità non la metto in contro, in quanto sia che si faccia il ponte sia che si potenzino i traghetti è chiaro che questa andrebbe risistemata (con costi inferiori nel caso dei traghetti). Il guadagno di efficienza ammodernando l’esistente è quindi duplice: economico e ambientale, alla faccia di chi dice che lo sviluppo “sostenibile” sia più costoso dello sviluppo “tradizionale”…
Mi scuso, naturalmente quando scrivo “non la metto in contro” intendo dire “non la metto in conto”, mi è scappata una “r” digitando e purtroppo non esiste la possibilità di modificare i propri commenti.
Tony Siino, consenso in Italia significa “ah quelli sono comunisti, allora voto gli altri” e anche viceversa, molto spesso. questo me lo chiameresti consenso? e comunque sia il discorso del nucleare in Italia e quello del ponte di Messina non sono eventucci trascurabili, penso che la popolazione dovrebbe almeno poter essere messa nelle condizioni di dire la propria
@Dario: per la prima parte ti rispondo io: Il ponte sull’akashi Kaikyò in Giappone che collega l’isola di Awaji con la città di Kobe, è stato inaugurato nell’aprile del 1998. Il ponte è stata completato definitivamente nell’arco di un decennio, è costata la considerevole somma di 7,7 miliardi di dollari.
Ogni torre, è più alta di un edificio di 90 piani, è dotata di 20 dispositivi per il controllo delle oscillazioni, se il vento fa oscillare la struttura, i pendoli riportano in equilibrio la torre. Il ponte inoltre è stato progettato per resistere a terremoti anche di 8,0 gradi della scala richter (praticamente un sisma simile sbriciolerebbe Palermo come un pezzo di pane secco!).
Ed in Giappone il rischio di un sisma catastrofico è ben più alto rispetto a quello che può esserci in sicilia!!
aggiungo anche che (sotto un profilo economico/occupazione) I lavori hanno richiesto dieci anni e hanno impegnato due milioni e 100.000 persone fonte Corriere della Sera
ah…dimenticavo il ponte misura 3.911 mt!
Non sono a priori contro il Nucleare. Vorrei soltanto che qualcuno mi spiegasse cosa fare delle scorie, visto che anche in Francia sanno come trattarle.
E poi, penserei al nucleare come estrema ratio. Se le fonti alternative sono state sfruttate a pieno, si è fatto tutto il possibile, e comunque il fabbisogno italiano non è soddisfatto, allora si cominci a lavorare per il nucleare.
A mio parere la spinta di Confindustria si fa sentire eccome.
@mao: se, come promesso, ci insegneranno a costruirle/gestirle ci insegneranno anche come trattare le scorie in piena sicurezza!
Se poi noi italiani faremo alla maniera del sig. Burns infilando i fusti radioattivi negli alberi generando gli scoiattoli con la vista di Ciclope di X.MEN o impastandole con il cemento delle fondazioni di un asilo nido o di un ospedale…questo è un problema di mentalità…non di certo un problema tecnico!
tempo addietro lessi che a causa del forte vento che tira nello stretto, il ponte, potrebbe e sottolineo potrebbe restar chiuso anche più di 100 giorni l’anno….. con notevole danno a livello economico (preciso che questa notizia venne data da un gruppo di progettisti giapponesi)
Quoto Aruba.
Sembriamo l’orchestrina che continua a suonare mentre il Titanic affonda.
IL grande buco di Palermo
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_26/buco_conti_palermo_gian_antonio_stella_3d650548-03cd-11de-8e80-00144f02aabc.shtml
Spiegatemi perchè per andare da messina a villa san giovanni devo perdere in totale almeno 1 ora di tempo e prendere il traghetto quando con il ponte posso farlo in 3 minuti.
A tutti quelli che parlano di investire nelle fonti rinnovabili, piuttosto che nel nucleare, ricordo che gli stessi che non vogliono il nucleare in Italia sono gli stessi che non vogliono le torri eoliche perchè deturpano il territorio, fanno rumore, etc.
Sono gli stessi che non vogliono il ponte perchè turberebbe l’ecosistema, mentre ignorano (o fingono di ignorare) che i motori diesel dei traghetti che fanno la spola tra Messina e Villa San Giovanni sono raffreddati ad acqua di mare e che tutto quello che viene ributtato in acqua non è esattamente “plancton e acqua pulita”…
E’ comodo volere la botte piena e la moglie ubriaca…
Cerchiamo di capire le cose come stanno, ci sono analogie tra la Sicilia e l’isola Awaji? Il ponte Akashi-Kaikyo collega l’isola di Awaji Island, ecnomicamente insignifcante ma simbolicamente molto rilevante per la fede Shinto e perciò ricca di alberghi e templi antichi, alla città di Kobe che è la quinta del Giappone ed è situata nella regione metropolitana del Keihanshin che include anche Osaka e Kyoto, più di 18 milioni di abitanti in un’area di 11.170km quadrati, oltre 70 linee ferroviarie metropolitane, una delle regioni più produttive del mondo “The GDP in this area (Osaka and Kobe) is $341 billion, one of the world’s most productive region.” La prefettura di Hyogo, cioè la provincia di Kobe è estesa 8.393 Kmq e ha 5,595 milioni di abitanti, 11.300 stabilimenti industriali che impiegano 359mila persone.
http://www.jetro.go.jp/en/invest/region/hyogo/icinfo.html
Vogliamo fare dei raffonti con le provincie di messina e Regigo Calabria, anzi con la Sicilia?
@pepè: ah vabbeh se la mettiamo così…secondo il tuo modo di pensare investire in infrastrutture sotto Roma è inutile e dato che la Sicilia ha un’economia praticamente medioevale, dato che siamo poveri, dato che siamo inutili…lasciamo tutto come sta! Lasciamo le autostrade per come sono, il treno che ci mette 6 ore (tanto che fretta abbiamo)…tanto all’economia noi stiamo come i cavoli a merenda!
Ma smettiamola! Sono il primo a dire ch eprima del ponte devono sistemare un sacco di cose…ma da qui
adire che è una cosa INUTILE tempo ne passa! Amunì!
@Antonio: come non darti ragione!
Rispondo a Beny e Antonio: forse i traghetti sono raffreddati ad acqua di mare e forse queste acque di raffreddamento contengono un po’ di inquinanti, ma si dà il caso che l’inquinamento complessivo prodotto da un traghetto che percorra lo stretto è molto inferiore a quello che produrrebbero gli stessi veicoli se invece di essere imbarcati sul traghetto percorressero essi stessi il (finora ipotetico) ponte: un grosso motore diesel funzionante a regimi più o meno costanti (quello della nave) è molto meno inquinante di 300 piccoli motori diesel o benzina o anche a gas che funzionano a regimi irregolari (i motori dei veicoli imbarcati qualora non fossero imbarcati).
Ripeto, non è questione se ‘sto ponte è bello o brutto, di essere pro o contro per ideologie o altro, semplicemente non è prioritario e costa troppo rispetto ai benefici che potrebbe apportare.
Beny, secondo il mio modo di pensare investire in infrastrutture è utile se c’è un piano pluriennale, per esempio mi sembrava raigonevole l’idea dell’on. mi piacerebbe sapere quali sono gli investimenti a contorno del ponte, di cui sono state già individuati le fonti finanziarie (la UE nel 2013 chiude i rubinetti). Qui non sappiamo neanche se il ponte sarà capace di mantenere se stesso, per così dire, coi proventi dei biglietti staccati. Attualmente il flusso è stiamo in 10mila veicoli al giorno, l’ipotesi di incremento del flusso è al meglio 130% al peggio 30%. Se tutto va straordinariamente bene nel 2032 si staccheranno 23mila biglietti al giorno, come a Kobe oggi, altrimenti chi paga la differenza, cioè a carico di chi è la manutenzione del manufatto se i ricavi non pareggiano i costi? Se i privati trovano antieconomica la gestione che si fa? Mi piacerebbe che qualcuno rispondesse. Le infrastrutture a compensazione di cui si è indivuata la fonte di finanziamento ricadono tutte nei comuni di Messina e Reggio, vorrei capire cosa ci guadagna il resto della Sicilia, un risparmi di 45 minuti nell’attraversamento? Il ponte di Kobe è una ciligiena sulla torta, la provincia più ricca del Giappone “Kobe City and Hyogo Prefecture are the ideal foothold for business in Japan” collega con un magnifico ponte unico al mondo l’isola Awaji che è “the place where the romance of magnificent Japanese mythology and natural scenery still exist”. Mi piacerebbe sapere cosa si potrebbe realizzare con 5 Miliardi di Euro tra Sicilia e Calabria, probabilmente niente di buono perché le cose loro e le cose nostre sono come la sabbia del deserto che fa scomparire i fiumi, e allora illudiamoci con il ponte.
saltato un pezzo, mi riferivo all’on La Loggia, di cui NON sono elettore, che qualche anno fa spingeva per gli interporti e il potenziamento dei vettori navali.
Allora, procediamo con ordine.
La costruzione del ponte sullo stretto finanziariamente non sta in piedi, col Project Financing non la ripaghi nemmeno in 50 anni e le società concessionarie non sono poi così entusiaste di imbarcarsi in un’opera che costerà circa 6 miliardi di euro (esclusi naturalmente i rincari in corso d’opera e gli sprechi che ci saranno, eccome). La logica su cui viene costruita la redditività del Project Financing prevede un flusso di autoveicoli pari a circa 30.000 al giorno, una cifra altamente sopra la media attuale (circa 10.000), e che deve provvedere a coprire l’ammortamento di questa costruzione (200 milioni annui per 30 anni), la manutenzione e gli uffici ad esse collegate.
Dal punto di vista costruttivo invece ci sono fondamentalmente 4 rischi:
1) Terremoto: questo rischio c’è ma sarebbe di per sè superabile in quanto una struttura con torri alte 400 metri riuscirebbe ad assorbire le onde prodotte e a distribuirle in altezza
2) Vento: Questo rischio è molto pericoloso; i giapponesi che sono nel consorzio che realizzerà l’opera, non hanno mai lavorato su un ponte a campata unica così lunga (3,2 km) ma che presenterebbe un raggio di oscillazione di non meno di 6 metri a centro campata in presenza di vento sostenuto
3) Il ponte viene costruito per farci passare pure i treni altrimenti non avrebbe senso farlo. Mentre asfalto, cemento e calcestruzzo tendono a mantenere una linearità nella stesura, le rotaie tendono a curvarsi verso il basso, rischiando di deformare la struttura che li mantiene
4) La manutenzione dei cavi richiede la presenza di macchinari pesanti per movmentare cavi dal diametro di 3 metri a 400 metri d’altezza
Grazie iJerry, mi ha risparmiato un po’ di ricerche. Chissà se queste informazioni sono state fornite agli elettori prima dell’ultima tornata elettorale, io non me lo ricordo 🙂
Queste me le ha date direttamente uno dei progettisti di una società che è in cordata per la realizzazione dell’opera…
@N.: un motore diesel di una nave inquina meno di 300 motori diesel Euro4? Ah sì? Mbah…
smettetela di criticare il ponte , smettetela di criticare tutto e tutti !
E’ uno sfacelo non se ne puo’ veramente piu’ , per una volta che si vuol realizzare un opera “FARAONICA” come detto da qualcuno , lasciamogliela fare !
Se non si facesse i soldi non finirebbero comunque in altre piccole opere ma andrebbero “dispersi”
Quindi smettetela di rompere le scatole …
Cerchiamo invece di realizzare il ponte e tutte le infrastrutture necessarie alla Sicilia .. .
detesto la solita frase o il ponte o altro …
vediamo di sbracciarci e di fare questo e quello per una santa volta .
Amen .
Provo a fare un ragionamento.
Premesso che le critiche -alcune molto acute, devo dire- che ho letto da un punto di vista strutturale, economico e di gestione mi trovano in gran parte favorevole, vanno evidenziate due cose:
1) se l’opera non si fa, finisce che dobbiamo pagare penali per centinaia di milioni di euro al general contractor: non fare il ponte adesso, dopo che l’appalto al general contractor è stato assegnato, significa buttare in mare questi soldi;
2) il governo di centro-dx ha sempre sostenuto (sia nel periodo 2001-2005, sia adesso) con forza l’idea di fare il ponte e si è impegnato con gli elettori per farlo: che lo facciano, quindi, è un impegno che devono onorare.
Tutto questo per dire che, ORMAI, al punto in cui siamo, tanto vale farlo. Il non farlo ci lascerebbe senza ponte e con penali milionarie pagate “A MATOLA”.
Tanto vi dovevo.
Vs. Leone
aloa bella gente,
qualcuno mi spiega a cosa serve un ponte, come quello in progetto, che consentirà il transito dei soli veicoli su gomma? e, cioè, i treni continueranno ad andare via nave?
qualcuno sà che per andare da messina a reggio con il ponte ci si impiegherà circa venti minuti in più che con il ferry boat?
qualcuno tra i cervelloni che ci governano ha mai letto omero? e, se si, ci ha mai capito qualcosa?
In effetti, il ponte, alla luce di quanto ho scritto prima, non mi sembra più una cattiva idea.
Se solo sapessi cosa ho scritto prima…
e qualcuno sà che totò vasa vasa ha commissionato e pagato all’ENEA uno studio di fattibilità per il collegamento stabile sicilia – tunisia (un tunnel sottomarino di 150 km!)????
e qualcuno ha avuto la pasienza di leggerselo?
ve lo raccomando, soprattutto nella parte delle conclusioni: datevi un pizzicotto e chidetevi se siete in sogno o siete desti!
😛
Gomesio non credo di sbagliare dicendo che erano nel programma del PdL sottoposto agli elettori.
Aruba io presento le notizie. Non sta a me dire se sono belle o brutte. Non ci sentiamo con alcuno per concordare le notizie da pubblicare.
La questione non è se era nel programma ma se l’informazione era completa ed esaustiva. Meglio ancora, la questione è se l’elettore prova in qualche interesse per questo genere d’informazioni, con tutta le evasioni possibili giusto al ponte mi devo apprecare? Conforta è sapere che le scelte sbagliate in politica prima o poi le paga sia chi è contrario sia chi è a favore e ciò è un piacere che non ha prezzo.
NOOOOOOOOO!!! Blocchiamo questo scempio! Povero Colapesce, povere Sirene!
c’è ancora qualcuno che prende la salerno reggio calabria?
nissa, io prima la facevo spesso, ora è un incubo, un girone infernale, una disgrazia che neanche una pena detentiva!
l’ultima volta urlavo e ridevo insieme guardandomi intorno.
che la SA RC sia una priorità?
sinceramente che mi frega di risparmiare tempo sullo stretto (che poi, detto tra noi, il ferry-boats continua ad evocare nella mia testolina cose piacevoli, spazi di separazione, unione, riflessione…tempo insomma, tempo per me guardando il mare e le due coste)quando sia in macchina che in treno ho perso tantissimo tempo da dove finisce l’italia a dove comincia il sud italia? parlo delle gimcane tra un cantiere e l’altro!
senza parlare della sicurezza, se non mi sono ancora schiantata…o guido bene o ho una grande stella!!!!
Qualcuno non ha capito forse che:
Senza il ponte le ferrovie non investiranno in Sicilia. Mi sembra ovvio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Per fare questa grande opera ci vogliono circa sei anni, quindi, mi volete dire che in sei anni(e conoscendo i tempi italiani, anche di più) non faranno nulla? a parte che qualcosina la stanno già facendo(passante ferroviari di Palermo e di Catania, superstrada Caltanisetta-Agrigento, interoporto di Catania, autostrade Siracusa-Catania e Siracusa-Gela, potenziamento della ferrovia Palermo-Agrigento, radoppio della ferrovia Palermo-Messina)
Poi un’altra cosa la voglio dire ai signori che continuano a dire prima le infrastrutture necessarie e poi il ponte sullo stretto. Beh scusate, ma è da mezzo secolo che si continua a fare sto discorso e in Sicilia e non abbiamo visto nè il ponte nè le altre infrastrutture. Non avete pensato che forse con il ponte poi arriva tutto il resto?
.
Discorso centrali nucleari:
Beh questo è un argomento molto delicato. Pensare oggi che con le sole energie rinnovabili si può andare aavanti, è difficile. Io penso che va fatto un mix Nucleare+eolico+geotermica(molto sottovvalutata)+fotovoltaico+rigassificatori.
Una centrale nucleare in Sicilia non ci vedrei nulla di male, però se fossi negli amministratori siciliani chiederei qualcosa in compenso per la regione, per esempio le due principali metropoli dell’isola hanno grandissime carenze infrastrutturali. Forse è l’ora che lo stato ci aiuti per migliorare la situazione di queste due città. Ma non solo ci sono radoppi ferroviari e autostrade da fare. Insomma c’è tanto da chiedere, perchè non sfruttare questa occasione?
Parlavo prima con un ragusano su un altro forum e mi ha detto che se fanno nella sua provincia, in cambio della centrale, un’autostrada come dio comanda non si rifiuta.
@ pincopallino: Il progetto attuale dell’opera prevede il collegamento stabile tra Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia mediante la realizzazione di un ponte sospeso con sei corsie di traffico stradale e due binari di traffico ferroviario. Informati!
“qualcuno sà che per andare da messina a reggio con il ponte ci si impiegherà circa venti minuti in più che con il ferry boat?” Io so che si ci impieghera 20 minuti, Ri informati!
@ lJerry: “Mentre asfalto, cemento e calcestruzzo tendono a mantenere una linearità nella stesura, le rotaie tendono a curvarsi verso il basso, rischiando di deformare la struttura che li mantiene… “. ? perche la struttura è piu debole delle rotaie?
“La costruzione del ponte sullo stretto finanziariamente non sta in piedi, ” e come mai ci sono fior di imprese che vogliono essere coinvolte nel FINANZIARE e quindi partecipare agliutili del progetto?
“4) La manutenzione dei cavi richiede la presenza di macchinari pesanti per movmentare cavi dal diametro di 3 metri a 400 metri d’altezza” Mi dispiace ma a me risulta che l’impalcato del ponte sarà sospeso a quattro cavi d’acciaio del diametro di 1,24 metri e della lunghezza di 5.300 metri. Ma cmq, anche se avessi avuto ragione tu, la domanda sorge spontanea: ED ALLORA?
Va bene che sei contrario, ma almeno trova argomenti seri…
# N: “Dal punto di vista geologico-ambientale, inoltre, il grande movimento di terra connesso alla costruzione delle fondamenta del ponte e di tutte le nuove rampe stradali e ferroviarie creerebbe non pochi scompensi al già precario equilibrio idrogeologico dei terreni coinvolti e in particolare dei pendii, oltre a vistose deturpazioni paesaggistiche che sarebbero in questo caso il male minore.” ma per favore. Dopo tutte le gallerie fatte per la Pa Me e quelle in corso di reealizzazione sulla Na RC ci facciamo scrupolo per due rampe? Mah….
@ gomesio: ” il discorso del nucleare in Italia e quello del ponte di Messina non sono eventucci trascurabili, penso che la popolazione dovrebbe almeno poter essere messa nelle condizioni di dire la propria”
la popolazione la sua l’ha detta: votando. e voi avete perso! smettetela di fare i bambini ziccosi! Grazie!
@ fabius: la tua attesa sarà vana, ma gia lo sai.
….
Ci sono altre castronerie, molte, ma devo desinare e cmq puo bastare
No al ponte! Si all’Isola!
@ manuel fantoni: la popolazione ha votato per levarsi dai piedi Prodi, non per il nucleare. non fate finta di non conoscere questo “piccolo” particolare
@ gomesio: anche! 🙂
Sì dai Jolanda…rimaniamo un'”Isola in un mare di luce!”…o in un mare di me@#a? Non ricordo bene come faceva lo spot…
Si dai…chiediamo l’annessione alla Tunisia…o al Marocco! Sì dai…rimaniamo un’Isola!!!
Confortante sapere che le scelte sbagliate prima o poi le paga sia chi è contrario sia chi è a favore e ciò è un piacere che non ha prezzo. Tra 30 anni io sarò già vecchio, se ci sarò, e i siciliani ammireranno l’ottava meraviglia del mondo che ciondola placidamente sullo stretto e nel frattempo si chiederanno se l’entità delle tasse pagate dipende dal federalismo o dal ponte o dalla volontà dei numi occulti. Mi piacerebbe sapere quanti sono a far la fila per finanziare il ponte, mica sarà come la cordata alitalia?
Eppure potremmo mandare gli lsu a gestire le centrali nucleari! 😛
Caro Manuel Fantoni… domani se posso ti spiego se ho tempo la logica del Project Financing e perchè le società sono in cordata per fare il ponte. Poi:
1) La struttuta del ponte è fatta di calcestruzzo, che sotto la spinta delle rotaie che si piegano anche per il peso dei treni che ci passerebbero su si curverebbe su di se. Questo è un rischio calcolato in fase di progettazione ma se hai contatti in Impregilo o CMC o ATI che ti dicono il contrario allora vorrà dire che ti ho detto una cazzata
2) Quanto ai cavi, sono più di 2,5 metri di diametro con difficoltà notevoli di posa e di manutenzione, io ti riporto soltanto i dubbi che ci sono perchè una cosa è un modello di ponte fatto sulla carta, uno è il ponte reale.
@ iJerry:
I cavi del ponte Golden Gate Bridge, costruito 70 anni fa, sono di 90cm! Peso che nel frattempo si sia affinata la tecnologia. inoltre non capisco perche ci sono milioni di ponti nel mondo dove passa la ferrovia ma nel ponte di messina le rotaie devono deformare il ponte! misteri….
No, non ha contatti con nessuno ma sono sicuro che se hanno previsto il doppio binario, sono sicuri da farcela, e ti ringrazio per il pensiero ma non ci arrivo io a capire l’alta finanza! So solo che se un privato investe, è ragionevolmete sicuro di avere un ritorno. Arrivo solo a questo!
@ pepe: se 20 anni avessimo pensato alla fame di energia che c’è in italia, forse ora non staremmo a fare patti con i francesi! Ma siamo OT!
@ Jolanda: la tua motivazione di no al ponte è, secondo me, la piu bella! 🙂
iJerry, ‘sti argomenti sono troppo complessi per l’italiano medio elettore che ha ben altro da fare che informarsi con mezzi propri e perciò nelle consultazioni elettorale acconsente “a prescindere” diceva il principe De Curtis.
Se 20 anni fa avessimo pensato a un modello di sviluppo diverso ora non saremmo nella m@@@@ e comunque non è possibile continuare a consumare energia cioè produrre entropia al ritmo di crescita degli ultimi 150 anni perché l’entropia è peggio della polvere, non te ne puoi liberare e più aumenta più crea problemi alla vita stessa. Ma questi concetti sono troppo difficili per l’italiano medio, l’unica mia soddisfazione è sapere che io non ci sarò quando i nodi verranno al pettine. Stasera Tremonti ha detto che alla fine di questa crisi mondiale tutto sarà diverso, avremo l’auto ad idrogeno etc. Può essere ma quando? Bisognava pensarci 20 anni fa, per l’appunto. Intanto con quest’inizio lavori cominciamo a movimentare un po’ di terra, che fa sempre bene, e non paghiamo le penali, poi si vedrà. Magari succede che spinta da questo mag nifico volano la Calabricilia diventi un polo di riferimento per l’industria mondiale, un po’ come l’area Keihanshin in Giappone 🙂
@ pepe: Ti rammento che 20 anni fa hanno/avete bloccato il nucleare raccontando che “bastava fare centrali ad energia solare dalla potenza pari o superiore a quella di Montalto di Castro” asserendo che si potevano fare: Peccato che REALMENTE la tecnologia non c’era e non c’è! ( è anche per queste frottole raccontate agli italiani per anni ed anni che state, per fortuna, scomparendo)
Le auto ad idrogeno: solo prototipi costosissimi ed insicuri, ancora da testare ed inoltre c’è il problema rifornimenti, a partire dalla produzione, stoccaggio e ditribuzione dell’idrogeno. 10 anni sono pochi ( ed occorreranno una marea, anzi due maree, di soldi. La case automobilistiche, per ora se lo possono permettere?)
Riguardo il “modello di sviluppo” (…) vorrei vedere te senza riscaldamenti in inverno, senza condizionatori in estate, senza campo per il tuo cellulare,….
E’ facile accusare gli italiani medi elettori ( e di destra…) di ignoranza senza dire NULLA!
Riguardo al ponte, per tornare in tema: sei sicuro che siano solo 45 minuti? io , quando parto in macchina, alle 10.30 c.a. pago il pedaggio dell’autostrada a messina, ed alle 13 entro in autostrada a villa. se non devo fare fila al traghetto, altrimenti….
Inoltre, per tua informazione, nel ragusano ogni mattina, anzi notte perche parliamo delle 3/4, partono decine di camion per rifornire di ortaggi i supermercati del nord. Vai a chiedere a loro, anche solo 45 min ( ma si parla secondo me di almeno 1,30 / 2.00 h perche salteremmo le citta di messina e villa) che valore hanno!
good night!
@manuel fantoni
vedo che sei bene informato sul ponte: hai già letto il libro “questo ponte s’ha da fare” per caso?
guarda che in quel libro ci sono solo mezze verità e tante bugie.
comunque se credi che gli asini possano volare…..
E per quale motivo le merci devono viaggiare per 1500km su ruota? Sentito dire di interporti, trasporti ferroviari e traghetti veloci? Si usano i traghetti per il trasferimento delle merci su lunghe distanze, mica l’Italia si trova al centro della sconfinata steppa siberiana! Le case automobilistiche hanno avuto decenni di vacche grasse e hanno investito inezie rispetto a quanto hanno investito per differenziare le linee di prodotto e sviluppare prodotti più potenti, veloci e perché no sicuri, il mercato lo fa chi ne ha il potere e la facoltà e una società regolata esclusivamente o quasi dal mercato è una società perdente, ormai dovrebbe risultare evidente. Riguardo al modello di sviluppo, 40 anni fa vivevo senza cellulare e la vita non era peggiore di quanto sia adesso, e comunque il cellulare può funzionare (ormai) con celle a combustibile e i ponti con celle solari 🙂 La temperatura delle stanze seguiva il corso delle stagioni, ho raggiunto la mia età in discreta salute, i miei nonni vivevano con me in campagna e hanno lasciato questo mondo passata la novantina. Per le auto a idrogeno il problema è principalmente la rete di produzione dell’idrogeno e la distribuzione, i veicoli sono sicuri. Il fatto che verdi e sinistra abbiano fatto credere che le celle fotovoltaiche potevano sostituire il combustibile fossile dimostra quanto siano trasversali i mali che affliggono l’uomo ma ciò c’entra meno di niente con quanto io affermo, cioè con la necessità di ridurre le nostre pretese, quando l’uomo era collegato al ciclo naturale ciò era detto diceva temperanza, laicamente sobrietà. Se 20 anni fa era opportuno discutere di sviluppo sostenibile adesso è il tempo della decrescita
http://it.wikipedia.org/wiki/Decrescita
Naturalmente l’uomo aborre il limite, ma il sistema che ci contiene, la “natura” provvede a limitarci con i suoi sistemi retroreazionati e ciò mi consola, non potremo continuare in eterno così.
@ winston smith: “vedo che sei bene informato sul ponte: hai già letto il libro “questo ponte s’ha da fare” per caso?”. Certo, il titolo non promette bene ma ho fatto qualche ricerca di recensioni (la prima frase è “Non esiste un motivo valido per dire no al ponte sullo stretto di Messina” ) e mi ha incuriosito. Lo comprero’. Grazie
@ pepe: “E per quale motivo le merci devono viaggiare per 1500km su ruota? Sentito dire di interporti, trasporti ferroviari e traghetti veloci? ” forse perche è piu veloce?
Haaaa ecco, più veloce, cioè più entropia 🙂 Sai quanto ci impiega un TIR da Ragusa a Milano su strada? E quanto dura il trasporto marittimo da Termini Imerese a Voltri o a Livorno? Sai che ci sono trasportatori che si riuniscono in consorzio e noleggiano i cargo direttamente dagli armatori col 20% di sconto sulle tariffe correnti? Pensi che 60 minuti risparmiati facciano gran differenza? Sai qual è la capienza relativa di un container TIR? 20 tonnellate o 30 metri cubi. Un’ora di costo aggiuntivo del trasporto ripartito su 20 T di carico è irrilevante, a meno che non si tratti di diamanti. Probilmente il trasporto merci fino a Napoli è conveniente su ruota (e non ne sono sicuro) ma da Roma in poi è più conveniente traghettare non tanto per il costo secco (e comunque come detto prima i trasportatori riescono a spuntare prezzi molto buoni, se si organizzano) ma anche per i benefici indiretti, salute del guidatore, durata del mezzo, minor rischio di furti e di incidenti stradali… Buona lettura, se hai voglia di leggere
http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/09/Concentrazione_autostrada_del_mare__mo_0_080509034.shtml
concordo con pepè
e aggiungo, mai sentito parlare di FOOD MILES?
singolarmente si può fare molto per la decrescita.
il ponte sullo stretto?? indispensabile…dobbiamo imparare a pensare come l’Europa!
No al Ponte! Si alla più bella Isola al centro del Mediterraneo!
si,al ponte perche devono viaggiare i camion merci,hahahah
molto moderno e futuristico!
costituire un polo aeroportuale adibito alle esportazioni del “pachino e altre mercanzie locali sarebbe fantascienza?
forse ci sarebbero meno tangenti e magna magna del “colossale” ponte del cavolo!
si, ed i turisti li facciamo viaggiare tra pachini e zucchini, mentre i pendolari tra fichi d’india e forme di caciocavallo!
Del resto, visto che c’è la possibilità di tangenti e di magna magna, meglio non fare nulla!
Ma per favore………..
no al ponte perchè è brutto, no al nucleare perchè salta in aria, non all’eolico perchè è brutto a vedersi, no al solare perchè occupa assai spazio, no allo sviluppo dell’agricoltura da parte di società “non sicule” perchè leviamo lavoro ai siculi…
Sì dai…facciamo come dice Jolanda…rimaniamo un’isola e, come tale, ISOLATA!! Oppure facciamo un altro aeroporto…lo volevano fare i CInesi ad Enna…NNNNNOOOOOOOOOOOO!!! I CINESI NO!!! A che ci siamo inventiamo le auto volanti per portarci da Messina a Villa…anzi no…creiamo il teletrasporto…
ops…hos critto che ilponte è brutto…no il ponte è inutile
si manuel infatti tutti i turisti non aspettano altro…
farsi l’odissea della salerno-reggio calabria,attraversare il mitico ponte e via con l’altra odissea messina palermo…
gia’ vengono con il treno dalla germania o con la danimarca 69 come de ore con visita ponte!
questa è una costosissima infrastruttura per i limitrofi,ormai si viaggia in aereo o al massimo quando si scende in macchina Civitavecchia Palermo in sole 12 ore altro che ponte!
hahahah…non mi sono riletto!
leggasi “in treno dalla danimarca in sole 69 comode ore,con visita ponte inclusa”
Beny, vedo che hai buona memoria !!! 🙂
No, le auto volanti no, inquinano l’aria !
Il teletrasporto, mah, ci devo pensare !
si nissa, si, come dici tu!
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/08/27/tornano-in-citta-250-mila-auto.html
o no?
@Valentina: vuoi mettere il teletrasporto? Di avrà qualche ocntroindicazione…metti che per un accavvallarsi di molecole e di materia oscura uno entra in un modo ed esce in un altro…
sara’ come dici tu manuel 15 giorni all’anno,sara’ utile…
comunque tu parlavi di “sviluppo di turismo”,non di emigranti,che nonostante le comodita’ del caso (nave) preferiscono la salerno-reggio calabria!
comunque avrai ragione tu,prima il ponte,poi il raddoppio della ferrovia,la salerno-reggio ecc ecc
non ci vedi un gesto “politico” al ponte?peccato
Nissa, è inutile anzi dannoso per il nostro fegato discutere con la gente (di qualunque colore sia). Sentito mai dire di non discutere con un idiota (dal greco idiótes cioè uomo privato, nel senso di incompetente, inesperto mentre l’uomo pubblico necessariamente deve essere esperto e competente) perché chi ascolta non può distiunguere tra i due? Ti pare che puoi ottenere risposte razionali da gente il cui emisfero cerebrale destro è più attivo di quello sinistro? Neanche per idea. Le risposte alle tue domande, fossero anche “non so” e “chiedi a qualcun’altro” te le può dare solo chi riesce a mantenere in equilibrio l’attività dei due emisferi cerebrali. La gente si arrampica sui vetri e sostiene che il pidocchio ha la tosse per tentare di avere ragione, ma non risponde alle domande poste dalle persone razionali.
@pepè: certo che hai trovato un ottimo modo per dare dell’idiota alle persone! Tanto di cappello!
Bipartisan, anzi detta all’italiana “bicamerale”. Non si possono ottenere risposte realistiche da gente il cui emisfero cerebrale sinistro predomina su quello destro 🙂
http://www.davidedellombra.it/filosofia/29-generale/62-la-mente-bicamerale.html
@Beny: non intendo offendere nessuno, uso il termine idiota nella sua accezione primitiva. Tra le tante cose mi è toccato occuparmi di import/export e di distribuzione nazionale di merce non deperibile perciò qualche idea sui trasporti, pur non essendo un “guru” credo di averla, insomma in questo specifico campo (i trasporti, non la costruzione dei ponti) e in alcuni altri non sono un idiota 🙂
pepè, i tuoi dicorsi danno conferma al tuo nick.
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
Ragazzi, sarà perchè avrò una visione romantica della vita, mi piace pensare ai papaveri sui prati, all’aria pulita, ai bimbi che scorazzano all’aria aperta, al traghetto che mi porta a Messina con la Madonnina che mi guarda…!!!sarà per questo che rifiuto tutto quello che potrebbe guastare la perfezione della Natura per un risultato che non è certo. Ma col romanticismo non si mangia,i problemi pressano, la tecnologia avanza , il business è importante, la velocità aumenta, le risorse scarseggiano…
Allora facciamo la centrale, il ponte, la Tav, il tunnel, il casinò, l’aeroporto a Enna, facciamo di tutto e di più.
Potrei rinunciare al romanticismo ed accettare le innovazioni se fossi sicura che sono state valutate nell’ottica del bene,e non solo del benessere, di una intera popolazione e di un territorio; se fossi certa che non ci sono solo interessi economici, che i conti sono chiari, gli atti trasparenti, la manodopera regolare, tutto PIZZO-FREE;
che si è parlato prima con tutte le categorie interessate,cittadini, commercianti, professionisti, camionisti, settore Turismo, settore Trasporti, settore Ambiente,settore Finanza e annessi e connessi.
Ma prima di tutto se si è interrogata la propria coscienza.
Allora, forse, potrei accettare un pezzo di cemento al posto di un albero, sigh…
Si riconnetta, Manuel 🙂
@ velentina: sul pericolo che paventi posso solo dire che, dato che lo sanno tutti, si attivino i giusti progrfammi di controllo per evitare infiltrazioni non gradite!
@ pepe: tranquillo, IO sono ben connesso. invece di di quardare a casa d’altri, si taliasse u so immo!
Io invece pepperepeppepepeeeeè le dico che non risponde alle domande, ma non si preoccupi che è del tutto normale, intendesi la curva gaussiana, mica solo lei, sà. http://it.wikipedia.org/wiki/Gaussiana
Pepè, ci vorrebbe il test di Shapiro…:-)
Come al solito siamo sempre l’ultima ruota del carro, allora: io sono siciliano ma vivo al nord da 30 anni e vengo giù almeno 2 volte all’anno e vi giuro che quando penso di dovermi fare a volte anche 5 ore di ettesa ai traghetti(se traghetti si possono chiamare) preferirei andarci in aereo, che comunque al giorno d’oggi tra dogane e ritiro bagagli ho calcolato anche sei ore, quindi che ben venga il ponte sullo stretto, sicuramente metterei l’esercito per tutta la durata dei lavori piuttosto che stiano li a non fare nulla, e vediamo se la mafia poi ci mette lo zampino.
Allora tanto per chiarire le idee a qualcuno che blatera di società pronte a scannarsi per fare questo ponte in project financing…ho già chiarito quali sono i dubbi di natura progettuale e di realizzazione dell’opera, che vanno dal terremoto al vento fino al peso del treno… sopra nei miei post precedenti ero stato abbastanza chiaro.
Veniamo all’operazione finanziaria: INNANZITUTTO QUESTA GARA NON E’ UNA GARA PER OPERAZIONI IN PROJECT FINANCING perchè non ci sono società disposte a scommettere 5 miliardi di euro oggi per vedere i risultati forse tra cento anni. L’appalto sul ponte è un appalto dove un committente (l’ANAS) paga tutta la realizzazione dell’opera, e quindi la paga fondamentalmente lo stato. Nessun privato ci mette una lira, anche perchè di questi tempi nessuna banca finanzierebbe un’operazione di project financing del genere alle società di costruzione (Immaginatevi un mutuo di 5 miliardi di euro da restituire in 30 anni, quali banche ci sono oggi pronte a prestare questi soldi, solamente per pagare gli interessi le società fallirebbero).
La realizzazione ricorderebbe moltissimo quella dell’eurotunnel, un flop spaventoso con le società che l’hanno realizzato in perenne perdita e Francia e Inghilterra che si accollano perdite su perdite.
Io non sono d’accordo sul ponte perchè la penso così ma se forse mi si prospettasse un piano realizzabile ed economicamente sostenibile potrei anche accettarne le conseguenze. Vorrei che le persone che parlano a vanvera prima si documentassero seriamente sull’operazione, che fino ad oggi è sempre stata usata come spot elettorale da parte di chi lo vuole e chi no. Penso che ora come ora sia solamente un’operazione dove noi Italia ci mettiamo dentro 4 miliardi di euro, un regalo grandissimo a certe persone che in Calabria ed in Sicilia non aspettano altro.
iJerry anch’io se mi prospettassero un piano realizzabile ed economicamente sostenibile non avrei nulla in contrario, è vero che dobbiamo preservare l’ambiente etc ma la vita è cambiamento continuo, perciò entro certi limiti anche il ponte ci può stare. Ciò che è grave, gravissimo, è che il costo del ponte (sempre che lo facciano) graverà sui lavoratori perché abbiamo già constatato che i titolari di redditi superiori a 150 mila euro annuni non hanno nessuna intenzione di scucire di più e siccome sono i grandi elettori di questo governo nessuno li metterà sotto pressione. Mi chiedo se qualcuno ha studiato il significato socioeconomico di questa impresa cioè quante sono le persone che useranno il ponte in modo ricorrente e quante occasionalmente, o in altre parole degli attuali 810 mila attraversamenti veicolari e degli sperati 23 mila quanti sono quelli ricorrenti e quanti episodici, in altre parole quanto grava sugli utenti effettivi il costo del manufatto, quanto sugli utenti episodici e quanto su chi non lo attraverserà mai, quanto incide sul costo delle merci (attualmente 34.600 T di cui il 96% su media e lunga distanza) il risparmio di 1 o 2 ore. Ma ragionare su ciò è eccessivo, non ti pare? Non è meglio dire sì alla cieca a una speda di 5 miliardi di Euro?
alcuni dati
http://www.skyscrapercity.com/archive/index.php/t-269144.html
rettifico non 810mila ma 10mila
Vedo che tutti parlano parlano ma non facciamo niente per cambiare le cose. Sono messinese ho cercato vie internet di trovare un comitato qualcuno qualcosa che organnizzi un vero NO AL PONTE NON C’e’ nessuno, nienete siamo im mano ad una massa di inetti che si arricchiscono alle nostre spalle e noi ITALIANI ignavi accettiamo senza fare nulla. Ma come vogliamo cambiare l’Italia per i nostri figli se non siamo capaci di dire no. BASTA sono stufa di questa Italia facciamo qualcosa
Cara Giusy, hai ragione, ma già hanno deciso…
Ho letto il libro di Cruciani, ero gia per il si prima e adesso ne sono ancora più convinto.