Ludovico Sansone, 56 anni, ritenuto il capo del mandamento di Brancaccio è stato arrestato dai Carabinieri in via L. Palomes a casa della figlia. Sansone ha tentato una fuga per i tetti.
AGGIORNAMENTO: Sansone usava baffi finti e una parrucca.
La Guardia di Finanza ha condotto un’indagine per la Procura di Palermo sulla T & T corporation Ltd., società con sede (virtuale) a Londra riconducibile a Maria Concetta Riina, 34 anni e figlia del boss Totò, e al marito Tony Ciavarello.
La società svolgerebbe attività che spaziano dalla lotteria in Rete all’acquisto di lauree straniere, dalla vendita su eBay di un ”codice segreto” per guadagnare online all’import-export di olio, caffè e vino imbottigliato con il marchio Vini Riina e poi anche assistenza alle coppie in crisi con “divorzi lampo”.
A gennaio la figlia del “capo dei capi” aveva lamentato in un’intervista di non trovare lavoro per via del suo cognome.
AGGIORNAMENTO: secondo Companyforyou la società avrebbe un volume di affari superiore a 100 milioni di dollari.
L’indagine sarebbe partita da uno studio legale che si trova in zona Strasburgo a Palermo ed è intestato a Katia La Placa che non risulta iscritta all’albo degli avvocati.
Il 109 ha finito la sua corsa a Centrale. Guardo il grande orologio – fermo, chissà perché – che a modo suo segna quante nuvole passino su questa Palermo. I cordoli della via Roma sono davanti a me, con il loro giallo opaco, mentre passa l’ennesimo 101, serpente di lamiera nella giungla metro – palermitana. Continuo a camminare, marciapiede sinistro, tanto tra cinque minuti passerà un altro 101 e io lo perderò nuovamente. Le insegne multicolor dei negozi mi fanno compagnia, mentre con la coda dell’occhio cerco l’ultimo paio di scarpe scontato al 70% da aggiungere alla mia collezione. Ancora due passi e poi dovrò obbligatoriamente fermarmi, come faccio tutte le volte che passo da qui. L’icona Standa, di un rosso magenta mangiato, i vetri rotti, gli ingressi serrati e impolverati sono la mia madeleine. Attaccata a queste vetrine ho passato molto tempo della mia infanzia, a guardare i modelli di Barbie appena usciti, con la loro confezione di plastica trasparente e i loro splendidi corredi, con le décolleté fuxia con il tacco a punta e il logo Mattel in pendant. Continua »
L’aeroporto di Boccadifalco, operativo dal primo aprile 1933 e utilizzato nella Seconda guerra mondiale per operazioni belliche in Africa Orientale e Malta, è adesso un aeroporto civile dopo l’abbandono della struttura da parte dell’Aeronautica Militare.
Ieri l’ultimo comandante, il tenente colonnello Matteo Abbate, ha consegnato il “crest” a Giuseppe Lo Cicero, presidente dell’Aeroclub di Palermo, che ha avuto sede nell’aeroporto sin dalla sua costituzione.
L’aeroporto sarà gestito dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. In futuro ospiterà una scuola palermitana dell’aviazione civile e una cittadella della Polizia e vi faranno scalo i jet personali.
Oggi alle 17:30 presso l’aula magna della Scienze della Formazione (via G. Pascoli, 6) si svolgerà un incontro con Simonetta Agnello Hornby, autrice di Vento scomposto.
Insieme all’autrice intervengono il preside della facoltà Michele Cometa e Angela Maria Di Vita.
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