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lunedì 23 dic
  • La figlia di Riina imprenditrice a Londra, indagini

    La Guardia di Finanza ha condotto un’indagine per la Procura di Palermo sulla T & T corporation Ltd., società con sede (virtuale) a Londra riconducibile a Maria Concetta Riina, 34 anni e figlia del boss Totò, e al marito Tony Ciavarello.

    La società svolgerebbe attività che spaziano dalla lotteria in Rete all’acquisto di lauree straniere, dalla vendita su eBay di un ”codice segreto” per guadagnare online all’import-export di olio, caffè e vino imbottigliato con il marchio Vini Riina e poi anche assistenza alle coppie in crisi con “divorzi lampo”.

    A gennaio la figlia del “capo dei capi” aveva lamentato in un’intervista di non trovare lavoro per via del suo cognome.

    AGGIORNAMENTO: secondo Companyforyou la società avrebbe un volume di affari superiore a 100 milioni di dollari.

    L’indagine sarebbe partita da uno studio legale che si trova in zona Strasburgo a Palermo ed è intestato a Katia La Placa che non risulta iscritta all’albo degli avvocati.

    Studio legale La Placa - T & T corporation Ltd.
    (foto in esclusiva per Rosalio.it)

    Palermo
  • 207 commenti a “La figlia di Riina imprenditrice a Londra, indagini”

    1. Buon sangue non mente. Io modestamente avevo elogiato il lavoro di A. Bolzoni, contestando le ingiuste critiche al giornalista.
      Quasi tutti in questo blog abbiamo sottolineato la falsità di questa persona e il suo egoismo, di chi chiedeva l’ingresso nella società civile senza rinnegare e condannare quella di m..rda dove é nata e cresciuta e dove é stata contagiata fino alle ossa. Tristezza per la nostra terra…ma quando finirà questa tortura…

    2. La gamma di attività svolte dalla “T & T corporation” è notevole. Mancano solo la vendita degli occhiali a raggi X o delle scimmie volanti.

    3. mi correggo: scimmie di mare

    4. chi gliela porta sta notizia a papà!
      E pensare che un tempo la mafia aveva dei valori, certo potevi sparare, strozzare, incaprettare, impallinare, triturare, sgozzare ma MAI divorziare.

      .
      La condotta familiare compare infatti nel decalogo del mafioso giudizioso.
      Buscetta venne espulso dalla mafia per avere avuto una vita familiare troppo disordinata e, soprattutto, per avere divorziato dalla moglie.
      Lo sdegno verso tanta immoralità, si manifestò anche nel paradossale dialogo tra Tommaso Buscetta e Totò Riina nell’aula bunker del maxi processo.

      Presidente: Lei ha detto che non vuole il confronto con Buscetta, perché ha troppe amanti, ma lei che cosa ne sa?
      Riina: “Ho detto tante donne”.
      Presidente: “Va bene, tante donne, ma lei che ne sa?”.
      Riina: “L’ ho letto sui giornali… Io parlo per la mia famiglia. Mio nonno e’ rimasto vedovo a 40 anni, aveva 5 figli e non ha accettato piu’ mogli. Mia madre e’ rimasta vedova a 36 anni. Noi viviamo, qui, nel nostro paese di correttezza morale… Io avevo chiesto il confronto, poi ho letto queste cose…


      e oggi ti fanno la truffetta da sedicente azzeccagarbugli abusivo.
      che figura per il probo Totò!

    5. vendono anche il vino….wow
      che originalità il nome “Casa Riina”
      http://viniriina.com/page3.html

      e noi paghiamo le spese legali al papuccio!

    6. incommentabile!

      Gigi, me lo ricordo quel post dove eravamo in pochi ad apprezzare il lavoro di Bolzoni.
      https://www.rosalio.it/2009/01/29/maria-concetta-riina-parla-vorrei-una-vita-normale/#comments

    7. E nessuno se n’era accorto prima?! Tentacoli ovunque! Che schifo!

    8. carissimi ragazzi e ragazze che avete scritto su questo blog… Sono Tony Ciavarello in persona, ma non vi viene in mente che l’informazione che stanno dando i midia non sia veritiera o travisata? e poi anche se vera fosse, fino ad ora nessun reato è stato accertato ne tantomeno commesso, quindi perchè ripartite con le additate come al solito su notizie infondate? Siamo sempre alle solite…. povera Sicilia!

      T&T Corporation Ltd – Agenzia di Servizi… dove sta il reato chi abbiamo truffato? Nessuno! e allora perchè tutto questo trambusto?

    9. perchè ancora ricordiamo lintervista che la signora Riina ha rilasciato a Bolzoni, in cui affermava il peso del cognome pesante che porta, e lamentava la discriminazione e l’impossibilità a trovere qualsiasi straccio di lavoro. ma ha ragione, siamo noi maliziosi, forse allora la T&T non esisteva ancora!?
      saluti

    10. *l’intervista
      ps intervista dove tra l’altro non rinnegava niente dell’ONORATA carriera di suo padre.

    11. signor ciavarello,leggo targa con scritto “studio legale”.
      Mi dice gentilmente il nome dell’avvocato titolare dello studio legale T&T corporation L.t.d con sede a londra ma studio a palermo?

    12. carissimo stalker la T&T esiste da due anni ma per giusta informazione visto che ci siamo… non ha mai portato a termine alcun affare di tutti quelli trattati, mia moglie si riferiva proprio a questo… non potendo avere una ditta Italiana visto che non sapete che la Signora Camera di commercio di Palermo… non ci attiva nessuna ditta dove ci siamo io o mia moglie, mi dai lavoro tu?

    13. quindi è falsa la notizia che la T&T abbia un buon fatturato, seppur all’estero?

    14. Gentilissima stefania petyx non so se è solo un Nik o la vera, le faccio notare che uno Studio Legale altro non è che una Agenzia di servizi dove ricevono avvocati e/o segretari/e addetti a istruire delle pratiche legali, Il nostro studio Legale non faceva altro che istruire delle pratiche che venivano passate agli avvocati competenti in spagna per effettuare il tutto, se vuole il nome dell’avvocato che ci seguiva il tutto glielo do anzi le do il link del suo sito così vedrà di che si tratta… http://www.difesalegale.net/

    15. certo che è falsa stalker…

    16. non ho capito il tuo intervento… a chi ti riferisci?

    17. Vi invito a rispettare la policy dei commenti del blog quando commentate. I commenti che la violano vengono rimossi. Grazie.

    18. Dovrebbero dare la pena di morte ai mafiosi, feccia della società. E poi lasciare 3 giorni i corpi in piazza Politeama per dare a tutti il tempo di sputare in faccia a questi uomini di merxx.

      VIVA IL 41 BIS!!! ANZI INASPRITELO!!!

    19. il tuo commento mi pare sia fuori luogo e prego chi di dovere di rimuoverlo e/o censurarlo.

    20. 15 gennaio 1993 il giorno più bello della mia vita

    21. Tony Ciavarello il commento non verrà rimosso e qui non si pratica la censura. Inoltre la invito a utilizzare l’e-mail per comunicare con me qualora fosse necessario poiché qui è fuori tema.
      Ricordo come sempre che è opportuno attenersi al tema del post. Grazie.

    22. mi perdoni se uso le sue parole, sono stefania petyx in persona, e onestamente resto perplessa.
      proviamo a capire:
      lei dice ” uno Studio Legale altro non è che una Agenzia di servizi dove ricevono avvocati e/o segretari/e addetti a istruire delle pratiche legali”


      detto così la scritta “studio legale”, pare essere un vezzo, un orpello a mo’ di nano da giardino..
      teoricamente da domani anche io, che non sono nemmeno laureata, potrei fregiarmi di targa in pvc dorato con su scritto studio legale INTERNAZIONALE stefix…
      poi se la gente entra e non c’è un avvocato e nemmeno un laureato non c’è problema, ci beviamo un caffè e parliamo amabilmente di come divorziare all’estero facendo finta di esservi residenti.

      non se ne abbia a mele, ma non riesco a capire come lei faccia a non capire, che tutto ciò non corrisponde a quel modello di ” lavoro normale” dichiarato nell’intervista.


      e ripeto la domanda (sono cocciuta si sa )
      In questo studio legale, un laureato..un avvocato, c’era o no?
      e se come lei dice, non avete mai concluso affari, come mai avete affrontato due anni di spese per tenerlo attivo?


      p.s
      quell’avvocato ennio, in pratica sulla base di una “non veritiera” dichiarazione di residenza, faceva divorziare cittadini italiani in spagna?
      ho capito bene?

    23. va bene ho capito scrivete tutto quello che vi pare… io abbandono la discussione…

    24. x Stefania

      l’avvocato c’era ma non iscritto all’albo italiano… comunque lo studio è stato aperto a ottobre e non due anni fa… poi se vuol conferire con me chieda in redazione i miei recapiti che li ho lasciati a loro.

    25. signor ciavarello però in questo sito lo dichiarate Voi il fatturato.

      http://www.companyforyou.cn/Transportation/TT-Corporation-Ltd-xsp6022892.htm

      lei contesta dati e notizie fornite da lei, se ne rende conto?

    26. Tuttociò mi fa penare sempre di più che oggi la mafia, non potendo sfruttare i muscoli, i soldi li fa con la testa. Ma finsice sempre per rimettercela.
      L.A.

    27. RPT – Tuttociò mi fa pensare sempre di più che oggi la mafia, non potendo sfruttare i muscoli, i soldi li fa con la testa. Ma finsice sempre per rimettercela.
      L.A.

    28. risposta ad aulin:

      non vedo l’attendibilità di quel sito e non ne so praticamente niente dei dati che riporta… comunque se voi ne sapete più delle autorità competenti che stanno svolgendo le indagini… dategli una mano perchè loro di queste cose non sanno nulla… come siamo bravi a sindacare su falsità!

    29. signor ciavarello, non per male, ma trovo poco gentile per i lettori di rosalio passare in privato, visto che abbiamo iniziato qui.

      detto ciò, se lei vuole discutere io sono più che felice, ma dobbiamo essere chiari e precisi, e anche aperti ad una discussione che tocca temi complessi visto il suo contesto familiare.
      posso immaginare che sia ..non facile per voi, ma si aspettava forse un’ovazione generale?
      non credo.
      allora visto che lei coraggiosamente ha cercato il dialogo, adesso non desista per “ipotizzabili” commenti.


      nella targa è segnata una dottoressa la placa.
      mi perdoni nuovamente, ma non risulta nemmeno laureata, si riferiva a lei o ad un altro avvocato?

    30. le ho già detto quali avvocati lavoravano le pratiche della T&T Corporation Ltd pratiche tra l’altro mai portate a buon fine per indisponibilità dei clienti, io le chiedo invece perchè questo accanimento? le risulta che io o la T&T che rappresento l’abbiano truffata o abbiano truffato qualcuno? le rispondo io stesso: NO! e lo dimostreranno le indagini visto che la T&T non ha mai preso un soldo da nessuno.

    31. ma T&T cosa significa. Non e’ forse riferito a Toto’?

    32. Signor Ciavarello, la mano alle autorità i cittadini onesti la danno sempre. Che sia ben chiaro.
      Lei non si spiega l “trambusto”, come lo definisce lei, nato intorno a questa notizia, ma le chiedo io: ha visto/letto l’intervista di sua moglie? Se così non fosse la invito a farlo con attenzione.
      Inoltre, se la camera di commercio italiana non le permette di avere un’attività e siete stati “costretti” ad aprirla in un altro Stato, perchè continuare ad avere legami professionali qui: cioè che ci fa lo studio legale a Palermo, che notoriamente sta in Italia?

      Poi, la inviterei a non appellare “povera” la Sicilia, perchè se lo è, è solo colpa di gente come suo suocero.

    33. signor ciavarello, non si infervori….
      stiamo solo cercando di capire se davvero le hanno fatto un torto!
      ed è normale che le si facciano domande, altrimenti il suo rischia di essere un monologo.


      l’avvocato da lei indicato è in spagna.
      io dico qui a palermo dove c’è la targa.


      p.s.
      confermo..non ho mai subito truffe dalla T&T (già, vero..che vuol dire?)

    34. non ci sono avvocati a Palermo… nello studio dovevano solo essere istruite pratiche da mandare all’estero ma mai nessuna pratica si è mandata… per quanto riguarda la mia frase “e risulta che io o la T&T che rappresento l’abbiano truffata o abbiano truffato qualcuno?” era riferita alle allusioni che lei fa testualmente nel suo primo scritto: “e oggi ti fanno la truffetta da sedicente azzeccagarbugli abusivo.
      che figura per il probo Totò!”

    35. perchè? …dovremmo aspettarci delle truffe da T & T?

    36. Gentilissima Cetti Lipari, ma mi dica che fastidio le do se vivo e lavoro a Palermo? le ho mai fatto del male personalmente? IO sono nato e cresciuto in Sicilia e ci vivo… mi dica Signora Cetti Lipari, perchè Antonino Ciavarello non ha diritto a vivere onestamente con un lavoro dignitoso alla luce del sole? Se ho fatto una società estera le ho già spiegato il motivo.. ora mi dica lei perchè mai non avrei diritto a vivere nella terra dove sono nato e cresciuto!

    37. x Piervi

      stando a ciò che ha scritto Stefania nel suo primo scritto! quello si intende…

      x TUTTI

      attenti a formulare accuse infondate!

    38. Sto seguendo con interesse questo dibattito. Però mi piacerebbe che, almeno per questa volta, ci si firmasse tutti per esteso. Così, tanto per capire chi siamo.

    39. non preoccuparti a me non interessa se si firmano o no… sono pronto a rispondere a tutti come ho già fatto fin ora ma vorrei che per un attimo si fermasse questo pre-processo mediatico ci sono delle indagini in corso, non credo che nessuno di voi possa saperne più di chi di dovere perciò tutte le illazioni che stanno saltando fuori a che fine?

    40. Egregio signor Ciavarello, non ho mai affermato che deve emigrare, ho soltanto messo in luce una sua lamentela sulla burocrazia italiana. E da quella non comprendevo la necessità di aprire una succursale nella città di Palermo.

      Poi, sono stata sempre dell’idea che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli o, nel suo caso, sui parenti prossimi.
      Ma sono anche dell’avviso che questi figli/parenti, che cercano il riscatto, che vogliono farsi accettare per le loro capacità e doti, debbano necessariamente prendere le distanze da ciò che agli occhi di tutti li condanna e non conviverci.

      A conclusioni delle indagini sapremo sicuramente di più e la invito a discutere con noi anche successivamente.

      Rispondendo poi alla sua domanda, la Sicilia è la MIA terra, anche IO sono nata e vivo qui e prendo come un affronto personale il male che viene fatto a questa terra.

    41. Mi scusi Tony Ciaravello, ma visto che all’inizio ci ha suggerito che le notizie del post potessero essere false o in parte non corrette. Posso chiederle di dirci lei cosa è la T&T, di cosa si occupa in dettaglio oltre ai divorzi in spagna e alla distribuzione del vino Riina?

    42. x Piervi

      La T&T è una Agenzia di Servizi di giuristizione Inglese, il cui 50% delle quote capitali (100 Sterline) sono di mio possesso essendo stato io l’ideatore e l’attuale direttore (Amministratore), la presente ditta ha provato ad intraprendere diverse iniziative di promozione di prodotti e servizi senza alcun risultato positivo, non disponendo di capitali da investire, altra falsità della notizia è il fatto di tirare in mezzo il nome di Mia Moglie per far notiziaanche per il semplice motivo che ella è solo la segretaria amministrativa della società e di questa non detiene alcuna quota societaria. Vuol sapere altro? sono a disposizione.

    43. il mio commento è sgradevole. è vero, e mi spiace.
      ma tolta la forma, il contenuto ha un suo perchè. infatti resto convinta che una targa con su scritto “studio legale” preveda avvocati , lauree e annessi e connessi.
      Lei, per contro, ha fatto il giro del mondo con società in inghilterra, avvocati e certificati di residenza “anomali” in spagna, ma gira e rigira la targa è qui, e non c’è un avvocato.
      e anche il fatto che non abbia avuto clienti non vuol dire molto.
      trova esagerato il termine trufetta?
      lo capisco, ma come dovevo chiamarla, creatività?
      no problem, se lei preferisce io la chiamerò così (lo fanno pure i ministri)

      ciò che di certo lascia attoniti è il tema del divorzio, e per capirlo basta leggere la parte precedente dello stesso commento da lei segnalato, che riporta il pensiero di suo suocero.
      io davvero mi chiedo come non si renda conto che è tutto quantomeno.. particolare?

      anche noi qui che parliamo non è proprio ” consueto”,
      ma di certo è innovativo.
      dobbiamo, però, essere meno suscettibili altrimenti è difficile dialogare serenamente.

    44. Salve a tutti, sono il Leone in persona (e criniera, ovviamente). A beneficio dei lettori, allego link esplicativo sull’origine di questa inchiesta (esposto dell’ordine degli avvocati di Palermo per esercizio abusivo della professione forense + pubblicità ingannevole.
      Vs. Leone

      http://www.pubblicita-oggi.it/archives/0004259.html

    45. http://www.uaar.it/news/2005/06/30/spagna-introdotto-divorzio-lampo/

      dimostreremo che la pubblicità non era ingannevole ma solo realtà e per quanto riguarda l’esercitazione abusiva, non abbiamo mai fatto gli avvocati, non siamo mai stati a difendere nessuno in tribunale ne italiano ne estero.

    46. X Stefania

      mi fa piacere dialogare con lei, e lei stessa si è data determinate risposte, IO sono ANTONINO CIAVARELLO e non il figlio il genero o chi che sia di.

      Spero di essere stato chiaro, che dice?

    47. Signor Ciavarello, non pensa che – indagini a parte – la sua società potrebbe avere qualche beneficio in termini d’immagine se lei e sua moglie assumeste posizioni più chiare nei confronti del mafioso Totò Riina?

    48. Buona sera a tutti e baciamo le mani. Stavo leggendo con interesse questa conversazione sul blog. Ma vi siete fermati? Scrivete ancora che è interessante, perchè fra un pò devo andare a bermi una ceres. Saluti

    49. Signor Palazzotto, che posizione vuole che prenda? Lei parla del padre di mia moglie, cosa posso fare per renderla felice e per aquistare immagine io e la mia società che già era in fase di chisura?

    50. Se vuole posso darle qualche suggerimento.

    51. Mi trovo d’accordo con Gery Palazzotto: signor Ciavarello la sua società ne potrebbe avere un ritorno di immagine positivo, se solo prendeste una netta posizione nei confronti del boss Riina.

    52. Noto con piacere che anche l’illustrissimo Dr. Francesco Viviano partecipa alla discussione, credo sia il famoso Viviano che conosco no? Buonasera e il baciamo le mani se lo poteva risparmiare, mi ha visto usare dei saluti in tal senzo ambigui nella discussione? bastava il buonasera!

    53. non giudicatemi per chi sono ma per quel che sono! dovreste prima conoscermi e poi giudicarmi! comunque adesso devo andare… ma più tardi risponderò a tutti gli interventi che troverò. Buonaserata a tutti.

    54. Sono d’accordo con lei signor Ciaravello è difficile prendere posizione sui propri familiari, almeno in pubblico. Però questa t e t suscita una normale curiosità e non c’è nulla di male saperne di più. Non le pare?

    55. certo che non ce niente di male se messo in questi termini e mi pare che io abbia prontamente risposto alle domande fattemi!

    56. Signor Viviano vorrei farle una domanda,

      Secondo lei se la T&T ansicchè essere mia era sua, avrebbe suscitato queste polemiche?

    57. Solitamente una persona si giudica per quel che è, almeno dalle mie parti. Lei, signor Ciavarello, ha senza dubbio un ruolo scomodo, perché è imparentato con un criminale che ha azzannato questa terra.
      Se lei vuole davvero scrollarsi dalle spalle quest’eredità pesante, deve segnare un netto distacco da certe logiche. E’ un pegno da pagare. Provi a pronunciare la parola mafia, provi a dirci che ne pensa, provi a mettersi al nostro livello, provi a non risentirsi se qualcuno la saluta con un “baciamo le mani”, provi a spiegarci qual è il suo confine tra bene e male. Provi a essere Tony Ciavarello che nulla vuole avere a che vedere con Totò Riina.

    58. @ Tony Ciavarello

      non posso darle torto.
      Io glielo auguro, ma sta a lei farlo.

      @ Gery
      concordo in pieno, ma come sai, dalla seconda fila si vede lo stesso e si sta più tranquilli..

    59. Polemiche no, curiosità si anche se non sono noto come lei.

    60. Signor Ciavarello, che cosa è la mafia? cosa è Totò Riina?

    61. io lo sono già lo sono sempre stato e sarò sempre e solo Tony Ciavarello, se mi sono risentito per la frase scritta dal suo collega è perchè io quei termini non li ho mai usati e sentirmeli dire mi sa di sfottò o meglio ancora di…. come dire… Ciao MAFIOSO e mi infastidisce perchè non lo sono altrimenti potrebbe anche essere un complimento non crede?

    62. Però capisce che, nel suo caso, sentirsi Tony Ciavarello non basta per sentirsi un cittadino comune, purtroppo – e lo dice lei stesso – è così. Forse ci vorrebbe un passo in più, data la situazione. Basterebbe dire, chessò, “la mafia ha rotto i coglioni, a me per primo. Quindi punto e a capo: io con quelli non ci voglio avere a che fare”.
      Mi spiego?

    63. Cetti Lipari perchè lo chiede a me? per me la Mafia è ogni tipo di Violenza Fisica e Psichica e ogni tipo di abuso nei confronti di altre persone, ed anche io sono una vittima, sta a vedere poi chi sono i veri mafiosi, se sono solo quelli come Totò Riina o ce ne sono nascosti dietro mentite spoglie di persone per bene e magari di politicanti e gente potente, la mafia sta sempre al potere, le azioni mafiose avvengono ogni giorno sempre e solo da chi sta a potere, i potenti sono i Mafiosi.

    64. Tutti sempre pronti ad additare, accusare, chiedere spiegazioni, conto e ragioni ai familiari di Salvatore Riina senza nemmeno sapere cosa argomentare seriamente o il motivo per cui farlo.
      Constato che il Sig. Ciavarello che certo non deve spiegazioni a nessuno è molto corretto e lo fa mettendosi in gioco spontaneamente proponendosi per un confronto che però nessuno è in grado di reggere seriamente, poichè nessuno ha niente di serio da argomentare tranne banali ovvietà di tipo mediaticoide o peggio insulti.
      Tra poco accuserete i familiari e congiunti di Salvatore Riina di essere responsabili del riscaldamento del pianeta.

    65. Ciavarello, troppo facile uscirsene così, tutti mafiosi nessun mafioso. Suo suocero ha condanne pesanti sulle spalle, sua moglie in quella famosa intervista a Bolzoni non ne ha preso le distanze e non ha considerato neanche di striscio tutte le vittime per cui sta scontando la sua condanna. sembtava di essere tornati decenni indietro: la mafia non esiste.
      Come la mettiamo?

    66. No, la solita salsa sui veri mafiosi che stanno altrove, no. Per carità!
      Io capisco la sua difficoltà, ma niente lezioncine di qualunquismo.
      Partiamo da un punto fermo: Totò Riina è un mafioso e un criminale. Dei mafiosi in doppio petto, più o meno nascosti, è bene parlare. Ma senza alzare polveroni.

    67. Lo chiedo a lei, perchè lei ha espresso il desiderio di farsi conoscere per quello che è e per me è fondamentale per inquadrare una persona sapere da che parte sta.

      I potenti sono i mafiosi, condivido. I mafiosi sono i potenti aggiungerei.

      Totò Riina è un mafioso vero e su questo sarà d’accordo con me. Ma come lui, mafiosi veri intendo, ce ne stanno altrove e su questo dò ragione a lei.

      @Ontario: stiamo dialogando, magari un forum è un modo “innovativo” come dice Stefania Petix, ma quello stiamo facendo. Se il signor Ciavarello è disponibile a dialogare con noi senza nascondersi, non mi pare che facciamo diversamente: anche noi siamo disponibili a dialogare con lui.

    68. Ribadisco che usare il nickname, in questo caso, è fuori luogo.

    69. Non serve parlare con voi tanto siete impuntati su una sola cosa e da la non vi muovete.

      Non volete sentire ragioni per voi sono il genero di Riina e quello resterò per sempre! ok! come volete!

      Confido nelle Forze dell’ordine e nella Magistratura che di sicuro farà il proprio dovere.

      Se volete sapere la mia a riguardo questa situazione della T&T bene, altrimenti per tutte le altre illazioni non sono disposto più a darvi retta.

    70. @ Tony Ciavarello
      Sig. Ciavarello, lei è intervenuto qui, giustamente a sua difesa, lamentandosi di un presunto attacco mediatico che proveniva dai commenti di un post che riporta notizie ufficiali attinte a sua volta da altri media.
      Apprezzo la sua presenza qui, ma mi permetta di dirle che trovo assurda la sua meraviglia davanti a taluni commenti.
      Nessuno credo ha sostenuto o sosterrà che i fatti cui è avviata un’indagine sono illeciti; ma non può negare che sono quantomeno “bizzarri”.
      Nel caso sia come lei sostiene “tutto ad ordine di legge” ( e non posso sostenere il contrario), per mè sempre “bizzarro” rimane, perchè se vado in sartoria mi aspetto di trovarci un sarto, se entro e mi dicono: ” no, prendiamo solo le misure, poi dovrà andare altrove per concordare tessuto ecc”;non posso mica denunciarli, ma che sono “strani” glielo dico.
      Bene lei fa a portare il suo punto di vista, ma questo è un blog cittadino, una piazza virtuale dove una notizia viene commentata.
      Io non credo sinceramente che non le sia mai capitato di giudicare con sufficienza la dirimpettatia o il vicino per un gesto o un atteggiamento, (l’esempio è banale ma lo allarghi lei)e magari dietro aveva un suo perchè.
      Quindi, la notizia c’è, d’accordo che nessuno può scrivere che Ciavarello è un malfattore ( ad ora), commentiamo LA NOTIZIA.
      Per esempio, approfitto del fatto che lei sia qui, per suggerirgli un’azione di marketing, visto che è lei l’amministratore ecc ecc, perchè non chiamare il vino “ciavarello”? è anche piu simpatico.
      Riguardo invece il suo modo di difenersi usando delle frasi “sibilline” (secondo me), non lo sopporto.
      Che vuol dire l’ho mai truffata o altro personalmente?
      Sappia che suo suocero, a me, non mi ha mai minacciato, nè offeso, nè oltraggiato in alcun modo, …. personalmente.
      Ma ha avvilito un’intera terra, fatto piangere 1000 occhi, stretto 100000000 di cuori.
      Come vede … , eppure è stato dichiarato colpevole.
      Continui a stare qui, mi fa piacere veramente, ma si eviti facili frasi “abbaccagghiate” e mantenga il confronto.
      ***************************************
      @ Gery Palazzotto
      Mi dispiace che anche tu/lei, porti avanti stà fissa del nomecognome, è una farsa.
      O si rilasciano le impronte digitali a Rosalio, o è una farsa comunque, posso scrivere un commento firmando Dario Mancuso e non lo sono comunque.
      Badiamo ai contenuti dei commenti, tanto credo sia chiaro per tutti che chi si sente offeso può rivolgersi alle autorità che troveranno collaborazione e disponibilità in Rosalio.

    71. Cetti Lipari lei e Stefania siete le uniche con cui si può dialogare… da tutti gli altri sempre e solo attacchi… io sto dalla parte del BENE, della Legalità e del diritto di tutti a vivere onestamente e dignitosamente senza sopprusi da parte di chi che sia. Non sono molto bravo a scrivere… pensi che ho solo la licenza media… spero di riuscire a spiegarmi bene comunque.

    72. Signor fantomatico GOKU sarò ignorante ma io il suo intervento non lo capisco! mi faccia una domanda e sia coinciso se vuol sapere qualcosa perchè cob questi poemi io mi confondo e non riesco a rispondere.

    73. ontario ma ki sei il mio avvocato? Grazie comunque, peccato che ce ne siano poche come te!

    74. @ ciavarello: quindi non smentisce che alcuni dei servizi proposti dalla T&T fossero la vendita del “codice segreto” per guadagnare su internet e la vendita di lauree estere….giusto? se conferma….non le sembrano attivita’, se non “illegali”, quantomeno border line? Una persona come lei, con le sue parentele acquisite “particolari” non dovrebbe stare ancora piu’ attento di una persona qualunque nell’avvicinarsi a tali affari? quanto meno per dimostrare alla società la sua estraneità da un certo mondo di cui dice non farne parte?
      e aggiungo…..il vino Riina che lei commercializza da chi è prodotto? immagino che lei lo sappia, appartiene forse a suo suocero? e con quali soldi viene prodotto?

    75. @goku. Non ho nessuna fissa e nemmeno troppa confidenza con le farse. Mi dispiace che tu non capisca il senso della mia esortazione.
      Del resto, come ha già scritto Stefania, “dalla seconda fila si vede lo stesso e si sta più tranquilli…”.

    76. Signor Ciavarello, ma secodno quello che dice, la mafia non le apparterrebbe. Non sarebbe nel suo modo di fare. ma allora mi chiedo, come giudica quello che ha fatto suo suocero Toto’ Riina, suo zio Leoluca Bagarella, isuoi cognati Salvuccio e Giovanni Riina, così, solo per restare nell’ambito degli stretti familiari che sono in galera per omicidi e per essere i capi della mafia?
      gazie, accetterei volentieri una sua risposta da ”libero” cittadino.
      Lirio Abbate

    77. Sig. Ciavarello, non sono fantomatico, se le fà piacere sono Dario Mancuso (così siamo tutti d’accordo).
      Io credo che lei mi abbia capito benissimo, e mi fa piacere che senza recarle offesa l’ho “urticato”, vuol dire che sono riuscito a vedere qualcosa che altri non vedono.
      Io non le faccio domande, a quelle ci penseranno i magistrati.
      Io commento un post.
      Il mio commento è che se avessi un attività, sarebbe tutto alla luce del sole, in questo paese ( su questo ha ragione lei) si possono commettere reati senza commetterli, rimanendo ssul filo della legge.
      per me tutto quanto è bizzarro, vedremo se si andrà oltre.
      Riguardo al suo intervento qui, spero che gira .. gira … gira .. si convinca a dire che se lei non puo operare lavorativamente come vuole, è colpa di suo suocero, che suo suocero è un mafioso, è che la mafia è lo schifo che permette a quegli altri mafiosi di cui parla lei di campare.
      Ecco lo dica così, chiaro e limpido!

    78. le chiedo di rispondere, per favore, soprattutto nel nome di quelle forze dell’ordine e della Magistratura in cui dice di confidare, ricordando che proprio in queste istituzioni ci sono state vittime della mafia per i quali suoi familiari e parenti sono stati condannati all’ergastolo.
      Ci dica la sua

    79. Tony Ciavarello lei si spiega benissimo. Ma deve comprendere che la discussione sta camminano su due binari: la sua azienda e lei. Questi binari sono parte dello stesso percorso.
      Una azienda ha un amministratore che la rappresenta, se la società commette illeciti ne risponde l’amministratore. Se l’amministratore è un “delinquente” (non sto dicendo che lei lo è, attenzione) o ha rapporti con chi lo è, l’azienda magari non ne soffrirà, ma resterà un alone commerciale negativo.
      Quello che ritengo sia emerso in questa “piazza”, dando per assodato che della azienda se ne occuperà la magistratura, è una domanda comune: lei, signor Ciavarello, come si pone rispetto a Totò Riina.
      Lei adesso può risponderci come può non farlo, ma le vorrei sottolineare che è stata proprio la sua presenza qui che ha fatto spostare l’attenzione dal binario-azienda al binario-Ciavarello.

    80. “…assistenza alle coppie in crisi con “divorzi lampo”…

      non sò bene perchè ma a me in questo momento interessa sapere come vi è venuta un idea del genere?

      ma lo chiedo perchè da genero mi sembra strano che Lei si sia voluto occupare proprio di questo…

      dal brano inserito nel post precedente da stefania :

      La condotta familiare compare infatti nel decalogo del mafioso giudizioso.
      Buscetta venne espulso dalla mafia per avere avuto una vita familiare troppo disordinata e, soprattutto, per avere divorziato dalla moglie.
      Lo sdegno verso tanta immoralità, si manifestò anche nel paradossale dialogo tra Tommaso Buscetta e Totò Riina nell’aula bunker del maxi processo.”

      a me pare strano…

    81. Su TG5 ne ha parlato Savatteri. Si è visto Rosalìo.
      Si è vista anche stalker.

    82. “T&T” non è altro che l’acronimo di Tony (Ciavarello) e Tano (Gaetano Migliore). Il sottoscritto e Tony Ciavarello avrebbero voluto una società (estera, per le ragioni su spiegate da Tony) attiva nel settore delle sponsorizzazioni. Poi non se ne fece nulla per le difficoltà che Tony comunque incontra per essere il genero di Riina, prima ancora che un uomo che ha il diritto di lavorare e di produrre reddito per sostentare i suoi figli. Evidentemente l’ha comunque creata per provare lo stesso a lavorare facendo altro rispetto a quello che avevamo pensato. Per quanto mi riguarda penso di poter dire con certezza quasi assoluta che Tony non ha nulla a che fare con gli affari del suocero. Tanto vi dovevo per correttezza di informazione e per l’amicizia che a Tony mi lega nonostante non ci si senta da tempo.

      Gaetano Migliore
      migliore@dadd.eu
      339 8783310

    83. Sera a tutti,poche parole ma importanti….ma vi sembra giusto attaccare ogni iniziativa lavorativa dei sgn.ciaravello/riina? La società cosi’ detta civile e Lo Stato,dovrebbero dare una possibilità a tutti e non fare cittadini di serie a e di serie z

    84. T&T. Società con sede (virtuale) a Londra.
      Tiandt. Dovrebbe essere anche la pronuncia in inglese di TnT (Trinitrotoluene)
      Mizza ma volevate fare il botto?

    85. il pinnaro – E’ la legge mediatica. Il risultato come vedi è stato anche un momento di gloria di Rosalio che è andato su TG5. Il giornalismo è assetato di sangue e non guarda in faccia a nessuno!
      Per quanto mi riguarda credo che il sig. Ciaravello sia in buona fede, e se come dice lui stesso, ha difficoltà a recepire i poemi che gli scriviamo, forse faremmo meglio a metterci sul suo stesso piano, ad indossare i suoi panni. Uno che ha sempre vissuto a contatto con un ambiente malsano (con questo non voglio dire che ne sia stato coinvolto), è chiaro che abbia le idee confuse. Tanto che ha fatto delle scelte decisamente fuori luogo: ma chi dovrebbe comprarselo un vino che si chiama così?
      A parte questo, mettendoci nei suoi panni… Non è facile rinnegare la moglie o peggio il suocero che è considerato il capo dell’organizzazione criminale più temuta nel mondo. Provate a calarvi nella parte…

    86. Forse il signor Ciaravello ha paura anche lui di totò riina ?

    87. da domani metto una targa davanti al portone, devo però ancora laurearmi , ma a quanto pare per aprire uno studio legale non occorre sgobbare sui libri anni e anni, basta farsi fare una targa, signor Ciaravello se qui istruite le pratiche e ancora non ho capito bene, mi scusi sarò stupida di cosa si occupa questa società di servizi, i 100 milioni di dollari in fatturato come li avete fatti? ma poi non ho capite le tasse le pagavate in Italia o all’estero?

    88. tiziana –
      i 100 milioni di euro sono una cazzata , leggiti tutti i commenti prima di postare .
      Auguro al sig. Ciaravello di poter uscire al piu’ presto da questo incubo e di poter trovare gente che lo valutino per la sua persona e non per le sue parentele neanche di sangue .

    89. volevo rispondere un po a tutti ma mi sa che ci vorrebbe tutta la notte e per oggi sono abbastanza stanco sia di tutti questi discorsi e sia fisicamente… mi limito a ringraziare quelle poche persone che hanno capito il mio scritto forse un po in italiano stentato… un saluto particolare con ringraziamento a Gaetano, testimone sin dalla nascita della T&T, io non volevo manco provarci a scriverlo per paura che non mi credesse nessuno, comunque Signori tutti io la mia l’ho detta, vi ho dato pure fin troppe confidenze per poi essere attaccato continuamente, chi vuol credermi bene chi non vuole mi dispiace solo che resta convinto di cose sbagliate.

    90. x piervi

      Lei ha mai comprato o qualcuno che lei conosce servizi o prodotti dalla T&T?

      Ha mai trovato nei negozi il Vino Riina?

      erano tutte idee mai messe in pratica proprio per mancanza di FONDI ECONOMICI.

      Mi dica lei con quali soldi è prodotto!

    91. x Lirio Abbate

      Mi dica lei invece… cosa centro io con ciò che ha fatto o hanno fatto parenti dei miei parenti?

      e Poi risponda alla mia domanda: Antonino Ciavarello è Mafioso?

    92. Per incarico della Sig.ra Maria Concetta Riina coniugata Ciavarello, inviamo la presente smentita a quanto può leggersi pubblicato nell’articolo diffuso dal portale ANSA in data odierna (20/03/2009) sotto il titolo “Mafia: società della figlia di Riina assicura divorzi lampo”.

      Difatti la nostra assistita si dichiara assolutamente estranea tanto alla proprietà che al management (parola peraltro che pare perfino eccessiva per la modestia dell’impresa),essendo stata presente al fianco del marito unicamente per attività di segretariato manuale.

      Costituisce lesione assolutamente grave ed inaccettabile dell’immagine personale della nostra assistita che si sia accomunato la medesima alla mafia. La responsabilità penale è personale e giova ribadire una volta ancora in conformità a civiltà giuridica e al rispetto delle regole minime civili,che la Sig.ra Maria Concetta Riina si dichiara assolutamente estranea a qualunque contesto meno che legale.
      La stessa pertanto si riserva di agire nelle dovute sedi a tutela della propria reputazione.

      Avv. Luca Cianferoni Avv. Alessia Ratti

    93. Per incarico del sig. Antonino Ciavarello, con riguardo all’articolo “Mafia:Società della figlia di Riina assicura divorzi lampo”, diffuso in data di oggi da codesta Agenzia, chiedo, ex art.8 L.47/48, che venga pubblicata la smentita più netta dei contenuti dell’articolo medesimo. Non è questa la sede nella quale entrare nel merito dei fatti. Consterebbe al sig.Ciavarello che gli accertamenti della Guardia di Finanza siano ancora facenti capo a documentazione sigillata, da esaminare, C’è da chiedersi come sia possibile, quindi, che vengano pubblicate simili fiorite descrizioni, lesive, mi pare, oltre che della reputazione del mio assistito, del possibile segreto istruttorio. Attendo dunque di leggere la richiesta smentita. Cordiali saluti. Avv.Luca Cianferoni, Foro di Firenze

    94. Premesso che la mafia mi fa schifo e ribrezzo, premesso che personalmente sono stato sfiorata personalmente nei miei affetti due volte due dalle tragedie generate dal Totò Riina (Falcone e Borsellino per motivi diversi), premesso che il 15 gennaio per me dovrebbe essere festa nazionale e premesso che non si diventa avvocati mettendo una targa davanti al portone del proprio ufficio, volevo puntualizzare alcune cose, perché mi coinvolgono direttamente e non mi sento affatto una “deliquente” o una che opera “border line” come sembrerebbe dai post un pò “retrogradi” che ho letto.
      Anche io ho una Ltd. (Limited come una S.r.l. italiana) cioè una società di diritto inglese che opera in Italia: vi ricordo che da quando siamo nella Comunità Europea, questa è una possibilità che tutti i cittadini hanno, senza per questo essere additati come malfattori.
      Vi segnalo inoltre che la legislazione inglese permettere, pagando di più, di mantenere l’assoluto anonimato della compagine societaria (potete controllare e se volete iniziare una pratica di apertura aziendale online).
      Volete sapere il motivo per cui si sceglie di fare una società estera? Semplice: è più facile ed economico aprire una società in Gran Bretagna, in Repubblica Ceka e chissà dove piuttosto che in Italia.
      Le tasse le pago dove produco reddito, cioè in Italia se lavoro in Italia, in Gran Bretagna se lavoro in Gran Bretagna e comunque ci sono delle convenzioni internazionali tra Stati che regolano la tassazione.
      Divorzio all’estero… In realtà il buon Ciaravello ha trovato (o gli hanno suggerito) un business che tutti i bacchettoni non vogliono o non pensano di cavalcare.
      In questa Italia di bacia tonache, il “problema” divorzio è sempre più un problema sociale e grave: siamo l’unico paese della CE (ad eccezione della Polonia e di Malta) che ha una legge sul divorzio restrittiva ed elefantiaca.
      Al netto dei convincimenti morali e religiosi, in un mondo sempre più globalizzato, la riflessione è: perché io cittadino italiano devo aspettare se mi va bene 3 anni e mezzo per divorziare e un cittadino spagnolo appena due mesi? Allora si cercano “escamotage” per bypassare certe leggi che forse andrebbero riviste.
      Questo, ovviamente, va sempre fatto nella ASSOLUTA legalità e forse qui hanno consigliato male il buon Ciaravello, perché esistono altri paesi dove non è necessario “spostare temporaneamente” la residenza.
      Insomma secondo me idee buone, ma andrebbe, come detto da tante persone fare un distinguo tra parenti e affini e capacità personali, poi sarà il mercato a premiare chi sa lavorare meglio.
      P.S.
      Il sito che riporta 100 milioni di euro è un sito che riporta il fatturato previsto in fase di start up della società.
      PP.SS.
      LA MAFIA MI FA SCHIFO!

    95. la dottoressa la placa abusi di un titolo? perchè si è mai spacciata per un avvocato? sulla targa c’è scritto Dr.ssa e non Avv. e poi ho già spiegato non torniamo indietro sempre sulle stesse cose… avete altro da chiedere inerente alla questione T&T?

    96. quoto in pieno il Sig.Nematocista in tutto e per tutto. e con questo perso che siamo al termine della discussione. Buona Vita a Tutti e se qualcuno ha altro da chiedere vi lascio il mio recapito mail: info@ciavarello.eu

    97. Personalmente ribadisco che NON chiedo.
      Tuttalpiù commento un post.
      Certo che lei … se le và a cercare.
      Non ce l’ha un augurio piu comune?
      “Buona vita a tutti” .. detto da lei .. m’impressiona, mi ricorda … vabbè lasciamo stare, mi autocensuro.
      Diciamo che un buonanotte poteva bastare.

    98. […] parlato dell’indagine su una società che sembra rinconducibile alla figlia di Totò Riina e al […]

    99. salve sig CIARAVELLO,vorrei farle una domanda:ma perche’ non scrivete un libro sulla vostra esperienza di genero e figlia del signor RIINA e i disagi che ne derivano e magari devolvete in beneficenza il ricavato,questo credo potrebbe essere un modo per dimostrare che voi non siete delle persone da giudicare negativamente.

    100. Buongiorno a tutti…

      Gentilissima Seby, ci abbiamo pensato a scrivere un libro ma non sappiamo da dove iniziare e poi come lei vede ogni mia parola viene travisata… vedi ultimo post del Sig. GOKU… se trpviamo chi ci da una mano a scriverlo e pubblicarlo è molto probabile che si faccia, per quanto riguarda la beneficienza… prima dovremmo trovare i fondi per pubblicarlo e poi mi piacerebbe che lei conoscesse la mia condizione economica reale e non quella che molti credono… P.S. ho appena ricevuto una telefonata a casa da un anonimo veramente poco dignitosa… non ho parole!

    101. Io sono dell’idea che ogni persona di questo mondo vada giudicata per quella che e’realmente,non possiamo giudicare gli altri per le colpe dei parenti.Anche io potrei aver dei parenti che hanno sbagliato nella societa’ e non mi piacerebbe essere giudicati negativamente solo per questo.Io le auguro di riuscire a realizzare nella sua vita qualcosa ,come un libro o qualsiasi altra attivita’, che le dia la possibilita’ di intervenire nella societa’con delle opere di solidarieta’nei confronti dei piu’ bisognosi.Questo le farebbe onore e cristianamente sarebbe un’atto che in qualche modo la ripagherebbe dei giudizzi negativi che sente da piu’ parti nei suoi confronti.

    102. A proposito dell’editore, potrebbe chiedere a quelle societa’ che realizzano ebook da vendere su internet.Ci sono quelli che realizzano dei libri gratis,se interessanti.

    103. La signora Riina nell’intervista di Bolzoni sembra una persona lucida e intelligente, perché allora dice che le sembrava di vivere in un mondo surreale e non si rendeva conto che quella cosa chiamata mafia esistesse? Ora dovrebbe saperlo che esiste. Il signor Ciavarello ha le sue legittime aspirazioni e vuole vivere nella società civile normalmente dove, giustamente, non vuole pagare per colpe non commesse, ma commesse da suoi parenti. E’ stato chiesto piu’ volte, ma non si legge una risposta chiara: perché non scrivono entrambi la parola mafia e perché gli é talmente difficile dissociarsi e contestare in pubblico il mondo mafioso?

    104. @GIGI: perché alla fine è sempre il padre di sua moglie e non vuole avere seccature oltre a quelle che ha già (e che avrebbe, ne sono certa, se contestasse liberamente il suocero).

      E lasciate perdere… Ci sono delle indagini che accerteranno l’esistenza di reati se si accerteranno dei reati pagheranno, altrimenti amen…
      Si sta dando troppo rilevanza ad una notizia che è interessante, surreale, ma sempre una notizia è…

    105. X il sign.Ciaravello:Hai tutta la mia comprensione,però se sei intelligente come penso,lasciali cuocere tutti nel loro brodo,perchè stai facendo solo il loro gioco,tanto è solo fiato sprecato.Auguroni

    106. rieccoci qua, tutti giudici ma non vogliamo essere giudicati;non è che questo possa chiamarsi accanimento? non si può pretendere di rinnegare il proprio padre,cattivo e brutale per quanto egli sia stato i figli non devono rinnegare mai il loro stesso sangue.Dovremmo chiedere a tutti quelli che hanno un cognome (scomodo)di non lavorare,di non farsi una vita propria,o di sparire dalla faccia della terra? Baggianate,la realtà è ben diversa,Tony e Maria Concetta hanno dato vita ad una attività come un altra e se non fossero parenti di Toò Riina non saremmo quì a discutere di nulla,questa è solo semplice demagogia.MAFIA,ma chi sa cos’è veramente la mafia? Nacque per dare ai poveri ciò che si toglieva ai ricchi(Salvatore Giuliano docet),che fu poi tradito per le promesse (false) e mai mantenute dai politici del tempo,gli stessi politici che a distanza di anni,di giorno combattono la mafia e di notte gli chiedono i voti per essere rieletti,quelli sono i veri mafiosi,che ci tengono sotto scacco con mille promesse ma che poi prendono 15.00 euro al mese di stipendio, che rubano che intrallazzano e chi più ne ha più ne matta, e che proprio a voi che criticate vi vengono a cercare il voto di scambio per un posto di lavoro. Che ci provino loro a vivere con mille euro al mese ,quando si lavora, perchè se non si lavora come si fa? E allora se Tony e Maria Concetta hanno avuto questa brillante idea,che continuino sulla loro strada ,se qualcosa di illegale verrà riscontrato,saranno le autorità giudiziare a stabilirlo, e poi fino a che non ci sia un reato passato in giudizio si è sempre e comunque innocenti.Il fatto stesso che loro siano quì a rispondere alle nostre domande,denota che non hanno nulla da nascondere, e credo che non possano pagare colpe che fino ad ora non hanno.Domanda per tutti:se ognuno di voi fosse figlio o figlia di Totò Riina cosa farebbe? e non siate nè ipocriti nè falsi nella risposta.Io da parte mia dico solo che se l’attività intrapresa è legale che siano lasciati in pace Tony e Maria. Auguri da parte mia per tutto quanto.

    107. io sono di corleone, e vi assicuro che quello che sta accadendo su queste pagine è cmq un momento epocale.

      ho avuto modo di conoscere molto tempo fà il sig ciavarello, e sapevo di questa sua società la T&T

      esprima tutta la mia considerazione per quanto concerne gli scritti di stefania petyx, molto pertinente

    108. Sig Ciavarello, sacrosanto che gli errori dei padri non debbano ricadere sui figli e sulla famiglia, però….
      Mio “suocero” è stato un partigiano che si è battuto contro i nazi-fascisti per liberare l’Italia, il suo un mafioso che con le sua azioni e le sue decisioni ha lasciato molte persone a piangere i propri morti – sentenze definitive passate in giudicato – ha saccheggiato una terra e tolto speranze, rendendola schiava.

      Forse non a caso da tanti anni sono la compagna del figlio di quel partigiano, perché è nato da quel padre ed ha ereditato quei valori di libertà. Certo non possiamo decidere in quale famiglia nascere, ma possiamo prenderne le distanze se quei valori non sono i nostri!
      Forse su questo blog molte persone si aspettavano questa presa di distanza da parte sua, con parole chiare e inequivocabili, così non è stato.

      Sulla sua ditta indagheranno gli organi competenti, sulla sua coscienza può farlo solo lei.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Riina

    109. Stalker-

      visto che rimandi tutti noi ad un link di wikipedia , cosa a mio avviso assolutamente inutile , visto che tutti noi ben sappiamo che genere di persona è Toto’ Riina , io ti rimando all’art.27 della Costituzione Italiana ed in particolar modo alla prima parte dell’articolo stesso.

      Non vi siete stancati di fare i giudicanti ?

      Non posso e non voglio credere che ci siano tutti questi moralisti , pronti a puntare il dito anche su chi non ha colpe .
      Bisogna veramente finirla , non vi rendete conto che già dal titolo del post non si vuol far altro che alzare polveroni inutili !
      “La figlia di RIINA imprenditrice a Londra” , quando in realtà non è sua la società che oltre tutto sta pure per chiudere .
      Lasciate in pace quel pover uomo di Ciavarello che sta pagando un conto già alto per aver commesso ” L’errore imperdonabile ” di essersi innamorato di una ragazza che ha a sua volta “la colpa” di essere la figlia di uno schifoso mafioso .
      Secondo voi , cosa dovrebbe fare il Ciavarello per rientrare nelle vostre benevolenze ?
      Dire che il suocero è un pezzo di merda ?
      Questo credo che anche lui lo sappia , non puo’ dirlo perchè è il padre di sua moglie .
      Lui a mio avviso ha fatto di meglio , ha preso le distanze e tutto quello che fa e sino adesso ha fatto non ha mai avuto a che fare con le realtà di suo suocero.
      Credo che questo sia il gesto piu’ grande che questa persona potesse fare .
      I fatti signori , sono quelli che contano e non le parole , spesso inutili di chi non ha nulla da fare.

    110. due righe solo per ringraziare Markku, Nuccio e il pinnaro.. ragazzi vorrei continuare a rispondere ma il mio avvocato miha espressamente vietato di farlo, per quanto mi riguarda questo processo mediatico si chiude qua e si riaprirà nelle sedi opportune per tutte quelle persone che si sono permessi di insinuare determinate accuse infondate, prive di ogni fondamento e di prove a mio carico, mi ha fatto piacere rispondere ai più svariati discorsi anche oltre la notizia, spero solo di aver fatto capire come stanno le cose. Grazie a Tutti gli intervenuti… continuerò a seguirvi ma non interverrò più e vi ho spiegato il perchè.

    111. ho dimenticato luca! grazie anche a te!

    112. @Nematocista, ti capisco, io non lo so come mi comporterei pubblicamente se fossi al posto dei coniugi Ciavarello, sicuramente lotterei in privato per fare cambiare mio padre, ma mio padre, per fortuna mia, é un artista e di mafia non ne capisce un tubo.
      Quanto al giudizio, la notizia come é stata diffusa dai media si presta a deduzioni perlomeno ambigue, ma é chiaro che solo gli organi di giustizia potranno giudicare. Sicuramente i coniugi Ciavarello non vivono una situazione semplice, e la signora Riina se da giovane non capiva cos’era la mafia oggi si puo’ accorgere di quanti danni fa anche agli stessi familiari che desiderano vivere normalmente.

    113. COSI’ E’, SE VI PARE

    114. @Luca dice:
      “Non vi siete stancati di fare i giudicanti?”
      forse ti è sfuggito un passaggio del mio intervento, quello che mi sta più a cuore:
      “Sulla sua ditta indagheranno gli organi competenti, sulla sua coscienza può farlo solo lei”
      e con questo credo di non aver più niente da dire.
      a ognuno le proprie riflessioni….

    115. luca, davvero l’ultima: non so quanto sia inutile quel link, purtroppo abbiamo la memoria corta, lì ci sono i nomi di chi non c’è più, per molti l’unica colpa è stata la ricerca della verità.

    116. E’ tutto molto surreale. La Figlia di Riina, che difende i valori della famiglia, ed é partecipe ad una società di divorzi-lampo (non diceva che era cresciuta secondo certi saldi ed incrollabili valori familiari?).
      Poi, per costituire società ed attività servono fondi. Per pagare avvocati servono fondi. Quindi, non mi sembra che i de cuius siano così malmessi.
      Altra osservazione, Ciaravello, avrà solo la terza media, a suo dire, dice di esprimersi male, invece si esprime perfettamente bene, non capisco perché giochi al falso illetterato.
      Per il resto, se ci sono estremi di reato, la magistratura saprà cosa fare.
      Non so se la cosa sia sociologica, ossia che fine facciano i figli dei leader di mafia quando i padri non sono più leader, visto che vivevano in contesti ‘protetti e garantiti’. Possono essere garantiti da altri. Possono essere stati isolati. Possono inventarsi strani modi di sopravvivenza, forse (ma garantiti da capitali accumulati precedentemente, comunque).
      Possono dissociarsi, oppure fare fatica a dissociarsi, perché mentalmente succubi di un condizionamento protratto.
      Ma già il tipo di attività intrapresa, oltre che dimostrare una certa ‘furbizia’, nonché l’assoluta mancanza di senso etico e di rispetto per le regole dello stato in cui viviamo (il divorzio in Italia é più lento, perché appunto, si cerca di assicurare ripensamenti, od occasioni di ricostituzione della famiglia, non é mera questione burocratica).
      SE ci sono estremi di reato, vedrà la magistratura, sul piano etico, le cose sono discutibili.

    117. Per chi desidera realizzare e pubblicare un proprio libro gratis, consiglio di visionare questo sito
      http://www.anarchia.com/dettagli-gratis/Pubblica-Libri-Gratis-3335.html

    118. Grazie Seby

    119. @UMA: la tua visione del mondo, dell’etica e del senso degli affari mi sembra un pò arretrata.
      1. non è da “furbi”, ne eticamente discutibile, ne tanto meno illegale, mettere il naso dalla propria nazione per cercare opportunità di business più convenienti o situazioni amministrative e fiscali più convenienti. Sempre ribadisco nel rispetto delle leggi che a tal proposito sono CHIARE. Ti invito a fare una banale ricerca e constaterai come le aziende “big” italiane abbiamo le loro sedi legali, amministrative etc.. al di là degli italici confini (ti assicuro che se sono tante per non dire tutte);
      2. la questione del divorzio in Italia è ferma ai costumi degli anni 70 e siamo succubi di alcuni politici bacia tonache. Si consumano tragedie familiari e si ingrassano gli avvocati perché proprio per rassicurare “ripensamenti” (che statisticamente sono pari al 3%) si fanno passare anche anni con il relativo l’esborso di parcelle salatissime, facendo così diventare il “divorzio” roba per ricchi.
      3. Ti ricordo che l’Italia fa parte della CE e l’armonizzazione delle leggi è uno step fondamentale che su certe tematiche ancora non riusciamo (o non vogliamo, o non possiamo) a recepire, ti invito a leggere l’esempio del mio precedente post.
      Mi fermo qui perché rischio di andare fuori tema, anzi forse lo sono e spero nella misericordia Siina. Questo commento meriterebbe altro spazio, magari un post dedicato.

    120. Grazie ai coniugi Ciavarello :renderanno le familie italiane più felici, daranno lavoro e la mafia sarà sconfitta !
      Ce ne fossero di questi esempi.
      Certo che a Peppino Impastato gli è andata male!
      Ma non tutti hanno il coraggio e la libertà e la dignità che lui ha dimostrato.
      Ho visto I Cento Passi per tre volte e per tre volte ho pianto.
      Auguro ai coniugi Ciavarello di rifarsi una vita nella legalità, e lontani dai tentacoli….datevi e dateci una speranza di cambiamento !

    121. Nematocista il suo scritto è degno di elogi, lei è l’unico/a che ha centrato in pieno la situazione. Complimenti… 1 su 119 ha capito tutto… è già un miracolo

    122. @ Numatocista: ho definito “border line” l’attività della t&t non in quanto società con sede all’estero ma per i servizi che proponeva (secondo l’articolo del post): vendita di un codice segreto per guadagnare su internet e vendita di lauree estere.
      …quindi non capisco cosa c’entra definire “retrogado” questo ragionamento.
      @ Tony Ciavarello: penso che non abbia risposto puntualmente alla mia domanda e che l’attività sul vino riina sembrava gia attiva (http://viniriina.com/page3.html). comunque..non sono un magistrato e lei, a ragione, non e’ tenuto a rispondermi.

    123. caro signore tony Ciavarello,ecco,sono francesa,e non capisco perche e impossibile d’avere il piacere d’incontrare lei,maria concetta,finalmente un persona della famiglia di TOTO RIINA perche mi io ammira TOTO RIINA,cio m’avrei fa molto piacere di potere parlare a un persona de sua famiglia,non chiedere niente al cambio:soltanto il piacere d’incontrare lei..de piu io ammare molto la Sicilia,conosce palermo,taormina,cefalu,castellamare dell golfo,ma non “corleone”,io capisco che la madre(ninetta bagarella)non e bene,certo con suo marito al carcere io la capisco,ma io trova non simpatico la “giustizia,che il giorno di sposa di Lucia sua figlia,non lascia TOTO il padre assista a la nozza!caro Tony,e Maria concetta,spera che lei mi capisco,un giorno avrei il piacere de lei parlare,non sono un “mafiosa”non posseda carta di membra “mafia”,sono francesa,47 anos,ciao,e mi permetta un bacio a tutta famiglia RIINA,anche TOTO,di cuore,Pauline,scusami per mi italiano…ciao

    124. caro signore tony Ciavarello,ecco,sono francesa,e non capisco perche e impossibile d’avere il piacere d’incontrare lei,maria concetta,finalmente un persona della famiglia di TOTO RIINA perche mi io ammira TOTO RIINA,cio m’avrei fa molto piacere di potere parlare a un persona de sua famiglia,non chiedere niente al cambio:soltanto il piacere d’incontrare lei..de piu io ammare molto la Sicilia,conosce palermo,taormina,cefalu,castellamare dell golfo,ma non “corleone”,io capisco che la madre(ninetta bagarella)non e bene,certo con suo marito al carcere io la capisco,ma io trova non simpatico la “giustizia,che il giorno di sposa di Lucia sua figlia,non lascia TOTO il padre assista a la nozza!caro Tony,e Maria concetta,spera che lei mi capisco,un giorno avrei il piacere de lei parlare,non sono un “mafiosa”non posseda carta di membra “mafia”,sono francesa,47 anos,ciao,e mi permetta un bacio a tutta famiglia RIINA,anche TOTO,di cuore,Pauline,scusami per mi italiano…ciao

    125. siamo su scherzi a parte?
      ci mancava luciana/costello con la richiesta di completare il tour della sicilia con la tessera del fans club di totò riina!
      luciana, costello, pauline, forse lei da “francesa” non conosce bene bene come stanno le cose.
      quanto al fare uscire tutti i boss dal carcere visto che c’era un matrimonio….come abbiamo fatto a non pensarci?

      non ci bastavamo noi a spararne di ogni genere, ora anche dalla francia.

      p.s.
      perchè chiedete a ciavarello di dissociarsi, quando andrebbe chiesto solo ed esclusivamente alla moglie?

    126. peste, ma che fai, rispondi anche ai troll adesso? 😉

    127. stalker, come darti torto 😉

    128. …senza parole!

    129. Avete mai dato uno sguardo al codice penale?
      Vi cito alcuni articoli dal Capo II: DEI DELITTI CONTRO L’ONORE

      Art. 594 Ingiuria
      Chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire un milione.
      Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.
      La pena e’ della reclusione fino a un anno o della multa fino a lire due milioni, se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.
      Le pene sono aumentate qualora l’offesa sia commessa in presenza di piu’ persone.

      Art. 595 Diffamazione
      Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con piu’ persone, offende l’altrui reputazione, e’ punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.
      Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena e’ della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni.
      Se l’offesa e’ recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita’, ovvero in atto pubblico, la pena e’ della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.
      Se l’offesa e’ recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorita’ costituita in collegio, le pene sono aumentate.

      Art. 596 Esclusione della prova liberatoria
      Il colpevole dei delitti preveduti dai due articoli precedenti non e’ ammesso a provare, a sua discolpa, la verita’ o la notorieta’ del fatto attribuito alla persona offesa.
      Tuttavia, quando l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la persona offesa e l’offensore possono, d’accordo prima che sia pronunciata sentenza irrevocabile, deferire ad un giuri’ d’onore il giudizio sulla verita’ del fatto medesimo.
      Quando l’offesa consiste nella attribuzione di un fatto determinato, la prova della verita’ del fatto medesimo e’ pero’ sempre ammessa nel procedimento penale:
      1) se la persona offesa e’ un pubblico ufficiale ed il fatto ad esso attribuito si riferisce all’esercizio delle sue funzioni;
      2) se per il fatto attribuito alla persona offesa e’ tuttora aperto o si inizia contro di essa un procedimento penale;
      3) se il querelante domanda formalmente che il giudizio si estenda ad accertare la verita’ o la falsita’ del fatto ad esso attribuito.
      Se la verita’ del fatto e’ provata o se per esso la persona, a cui il fatto e’ attribuito e’, per esso condannata dopo l’attribuzione del fatto medesimo, l’autore della imputazione non e’ punibile, salvo che i modi usati non rendano per se’ stessi applicabili le disposizioni dell’articolo 594, comma primo, ovvero dell’articolo 595 comma primo (1).
      (1) Articolo cosi’ modificato dal D.Lgs.Lgt. 14 novembre 1944, n. 288.

      Art. 596 bis Diffamazione col mezzo della stampa
      Se il delitto di diffamazione e’ commesso col mezzo della stampa le disposizioni dell’articolo precedente si applicano anche al direttore o vice-direttore responsabile, all’editore e allo stampatore, per i reati preveduti negli articoli 57, 57 bis e 58 (1).
      (1) Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 595.

      Meditate Gente!

    130. ne avevo dimenticato un altro…

      Art. 596 bis Diffamazione col mezzo della stampa
      Se il delitto di diffamazione e’ commesso col mezzo della stampa le disposizioni dell’articolo precedente si applicano anche al direttore o vice-direttore responsabile, all’editore e allo stampatore, per i reati preveduti negli articoli 57, 57 bis e 58 (1).
      (1) Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 595.

    131. scusate… ho sbagliato il copia ed incolla… volevo inserire questo:

      Art. 57 Reati commessi col mezzo della stampa periodica
      Salva la responsabilita’ dell’autore della pubblicazione e fuori dei casi di concorso, il direttore o il vice-direttore responsabile, il quale omette di esercitare sul contenuto del periodico da lui diretto il controllo necessario ad impedire che col mezzo dalla pubblicazione siano commessi reati, e’ punito, a titolo di colpa, se un reato e’ commesso, con la pena stabilita per tale reato, diminuita in misura non eccedente un terzo.
      Articolo cosi’ modificato dalla L. 4 marzo 1958, n. 127.

      Art. 57 bis Reati commessi col mezzo della stampa non periodica
      Nel caso di stampa non periodica, le disposizioni di cui al precedente articolo si applicano all’editore, se l’autore della pubblicazione e’ ignoto o non imputabile, ovvero allo stampatore, se l’editore non e’ indicato o non e’ imputabile.
      Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 127.

    132. e per tutti gli scettici e gli avvocati del foro di Palermo che dicono che il divorzio lampo non si può avere… leggete questo:

      http://www.vivicorato.it/Rubriche/dettaglio_recensioni.aspx?rbval=htzTyu7t%2BeY%3D

      Divorzio “lampo”, anche in Italia si può – di Avv. Girolamo Aliberti

      È noto che la legislazione Italiana in tema di separazione e divorzio prevede che per ottenere la cessazione degli effetti civili del matrimonio debbano trascorrere almeno tre anni dall’ottenimento della separazione, sia questa consensuale che giudiziale. Di fatto, però, dalla data della separazione, a quella del divorzio passano, in media circa quatrro anni (senza considerare i tempi che si dilungano in caso di separazione giudiziale). L’Italia è, tra gli Stati europei, quello in cui l’attesa delle coppie per ottenere la cessazione degli effetti civili del matrimonio è più lunga; con tutte le conseguenze che questa attesa può comportare su un rapporto che ormai da tempo si è logorato.

      Le legislazioni degli altri Stati membri prevedono tempi molto più brevi per ottenere il divorzio; nel Regno Unito addirittura non è previsto un periodo di separazione, ma si ottiene subito il divorzio. È proprio intentando un procedimento nel Regno Unito, ottenendo qui il divorzio, si può evitare la lunga attesa prevista dalla legislazione italiana. Infatti, l’art. 21 del Regolamento Comunitario 2201/2003 prevede che “Le decisioni pronunciate in uno Stato membro sono riconosciute negli altri Stati membri senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento […] per l’aggiornamento delle iscrizioni nello stato civile di uno Stato membro a seguito di una decisione di divorzio, separazione personale dei coniugi o annullamento del matrimonio pronunciata in un altro Stato membro”
      .
      È possibile, dunque, rivolgersi ad un Giudice Inglese e chiedere a questo il divorzio consensuale senza la necessità di avere la residenza abituale nel Regno Unito; questo perché la legislazione inglese non la richiede, ritenendo sufficiente semplicemente un “domicile” cioè un indirizzo dove poter recapitare tutte le comunicazioni relative al procedimento di divorzio.

      Ma come si svolge il procedimento di divorzio consensuale in Inghilterra? Senza entrare troppo in particolari tecnici diciamo brevemente che uno dei due coniugi chiede all’altro il divorzio, e questo acconsente. I due dovranno stabilire quelle che saranno le condizioni del divorzio (affidamento dei figli, alimenti, divisione delle proprietà ecc.). La petizione (così si chiama l’atto che verrà depositato in Tribunale, ovviamente in inglese) verrà esaminata dal Giudice Inglese il quale, senza ascoltare i coniugi emetterà tre documenti che saranno spediti ai due (nel domicile):
      – Certificate of entitlement to a decree, che è l’atto attraverso il quale il Tribunale Inglese notifica in quale data verrà pronunciato il nulla osta per il divorzio.

      – Decree nisi che è una sorta di pre-sentenza in cui, valutate le condizioni proposte dai due coniugi, viene attestato che si può ottenere il divorzio, depositando una petizione dopo che saranno trascorse sei settimane dall’emissione di questo decreto.

      – Decree absolute che è la sentenza di divorzio vera e propria emessa dopo che, trascorse le sei settimane viene depositata la petizione.
      Ottenuta questa sentenza debitamente tradotta, potrà essere trascritta nei registri dello stato civile italiani, senza la necessità di un procedimento di delibazione per farle ottenere validità in Italia che, come gia detto, è automatica in forza dell’art 21 Reg. Com. Eur. 2201/2003. La trascrizione nei registri dello stato civile consente di ottenere subito lo stato “libero” potendosi, dunque, risposare da subito. Tutta la procedura ha una durata di circa sei mesi.

      Il numero delle coppie italiane che si rivolgono ai giudici inglesi per ottenere il divorzio in tempi rapidi, stanno aumentando di anno in anno, segno di una esigenza che spinge ormai da tempo sulla nostra società ma che il legislatore italiano non è in grado di soddisfare. Molte sono, infatti, le proposte di legge sul divorzio breve presentate in parlamento, ma che puntualmente si arenano senza vedere la luce. Questo è segno forse che i nostri legislatori non riescono a porre in essere politiche per la famiglia che siano condivise da tutti e che forse una politica attenta alle esigenze che emergono dalla società potrebbe migliorare la vita di molte persone.

      Avv. Girolamo Aliberti
      C.so Mazzini 29 – 70033 Corato (BA)
      studiolegale.aliberti@hotmail.it

    133. ed ancora…

      Www divorzio lampo via Internet
      Tre avvocati promettono la separazione a meno di 1’000 franchi E in Ticino si punta già sulle pratiche ‘fai da te’ grazie alla rete

      PATRIZIA GUENZI
      GINEVRA – Cambia anche il di¬vorzio nell’era digitale. Adesso è sufficiente comporre http://www.divor¬ce.ch sulla tastiera del computer, pagare 960 franchi e ritrovarsi separati in quattro e quattr’otto. Unica premessa: i due coniugi devono essere d’accordo a priori, come avviene nel novanta per cento dei divorzi. Per ora il sito ¬nato soltanto qualche giorno fa e che assicura di proteggere tutti i dati conformemente alla legge federale – è attivo nella Svizzera romanda. Ma i tre rampanti av¬vocati autori dell’iniziativa ¬ Douglas Hornung, Raphaël Rein¬hardt e Cécile Bruehlmann ¬ promettono di allargarsi alla Svizzera tede¬sca e al Ticino molto presto. Forti del fatto che in Svizzera quasi un’unio¬ne su due fal¬lisce e che, di conseguenza, la domanda di informazione è notevole. “Il no¬stro motto è: ‘Avete fallito il vostro matri¬monio? Alme¬no non fate ci¬lecca con il vostro divor¬zio’”, spiega al Caffè l’avvocato Hornung, esperto in di¬ritto bancario.
      Settemila con¬tatti al mese per oltre 23mi¬la pagine consul¬tate – una media di oltre duecentotrenta internauti al giorno per tre pagine e mezza “sfogliate” ogni volta – per un analogo sito made in Ticino: http://www.divorzio.ch, aperto nel 1999 dall’avvocato Alberto For¬ni, di Viganello. Completamente gratuito, raggruppa tutta una se¬rie di informazioni generali, con¬sultabili da gente comune ma an¬che da addetti ai lavori. In detta¬glio, pure l’elenco di tutti i docu¬menti necessari da presentare al giudice. “Tuttavia – chiarisce Forni – , per l’impostazione della pratica di divorzio è meglio con¬sultarsi con un legale”. Anche se i più “svegli” riescono benissimo a farne a meno. Il sito è costante¬mente aggiornato, con nuovi arti¬coli e sentenze. E torniamo al “collega” roman¬do. Indubbiamente ricco, detta¬gliato, di facile consultazione e molto ben articolato. La prima parte è gratuita e offre una miria¬de di informazioni generali. Per la modica spesa di 39 franchi quasi duecento pagine con i pun¬ti essenziali, quali la procedura, le conseguenze finanziarie, l’au¬torità parentale, la custodia e il diritto di visita dei figli, il calco¬lo dei contributi finanziari, il re¬gime matrimoniale, le conse¬guenze della separazione sulle assicurazioni sociali, la cassa pensione, le imposte, il domicilio coniugale, il permesso di sog¬giorno e tanto altro ancora. Infi¬ne, cliccando su “divorziare onli¬ne”, attraverso una serie di pas¬saggi supplementari e sborsando 960 franchi, gli internauti potran¬no crearsi un loro personale dos¬sier, completo di tutti i documen¬ti necessari per presentarsi diret¬tamente dal giudice. Senza sco¬modare alcun legale. Come det¬to, però, i due coniugi dovranno accordarsi su tutto. “Unico punto aperto potrà restare quello ri¬guardante l’importo degli ali¬menti che deciderà dal giudice”, precisa l’avvocato Hornung. E spiega: “La nostra intenzione, comunque, non è certo quella di sostituirci ad un legale, né di da¬re consigli. Piuttosto, fornire tut¬te quelle informazioni pratiche che molte coppie non sanno dove e da chi reperire”.

    134. segue…

      http://www.fondazioneinsieme.it/TRAFFICO/A000503.htm

      MATRIMONI E SEPARAZIONI Una società inglese fa volantinaggio in città e si scopre un servizio in grado di aggirare la burocrazia italiana. Il divorzio “lampo” arriva anche a Vicenza Sono oltre un migliaio le coppie vicentine che l’anno scorso si sono rivolte al tribunale per porre fine alla loro unione.

      Sono 1224 le coppie vicentine che l’anno scorso si sono rivolte al tribunale di Vicenza per richiedere la separazione. I procedimenti, per la maggior parte, sono stati iscritti nel rito consensuale, ciò significa che tra i coniugi c’era comunione di intenti. Sempre nel 2003 sono state invece 597 le pratiche di divorzio andate “a buon fine”.

      E il trend dei matrimoni falliti non accenna a cambiare, se si considera che nei comuni del circondario del tribunale di Vicenza, nel primo semestre di quest’anno, sono state 604 le separazioni e 354 i divorzi. La legge italiana prevede per lo scioglimento del matrimonio un periodo di separazione “paracadute” di 3 anni, che se in alcuni casi serve al ravvedimento dei coniugi, in tanti altri può dar luogo a recrudescenze, ricatti e frustrazioni.

      Allora, se il matrimonio va a rotoli e la fretta di sciogliere l’unione per cominciare una nuova vita prende il sopravvento, si può sempre optare per una soluzione rapida e indolore: il divorzio lampo. La Turner Associated Ltd, società di consulenza legale, aziendale e fiscale, con sede a Londra, ha pensato bene di venire incontro alle esigenze di molte coppie e lanciare sul mercato il “divorzio in 6 mesi” pubblicizzato con tanto di volantinaggio anche a Vicenza. Un servizio che permette di scavalcare la lunga burocrazia italiana, senza rendere necessario il periodo di separazione propedeutico alla definitiva rottura del vincolo matrimoniale. Tutto ciò è venuto in mente alla casertana Federica Russo che nel ’99 si rivolse al tribunale di Londra per richiedere il divorzio e che ora lavora come consulente alla Turner.

      Condizione necessaria per ottenere lo scioglimento del matrimonio in così breve tempo, infatti, è ricorrere alla giurisdizione inglese, come spiega Francesco Rossi, funzionario della società: «Secondo la convenzione di Bruxelles del 2000, che ha come obiettivo migliorare il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni relative allo scioglimento del vincolo coniugale negli stati membri dell’Ue, le sentenze di uno stato della Comunità Europea sono riconosciute anche da tutti gli altri paesi membri».

      Dunque, se un giudice inglese emette sentenza di divorzio, l’atto è valido anche se la coppia è italiana e con l’Inghilterra ha poco a che fare. «E’ necessario poi essere stati sposati per almeno un anno e da un anno essere anche separati. Prendiamo in considerazione anche casi in cui la coppia si divide a causa dell’adulterio di uno dei due coniugi, a patto che questo sia contestato entro 3 mesi da quando viene scoperto. Parecchi Testimoni di Geova si rivolgono a noi, perché per loro il Vangelo prevede sistematicamente il divorzio, in caso di adulterio. Abbiamo poi coppie in crisi per via dell’alcol o delle violenze. Il nostro compito consiste nell’accompagnare i clienti e fornire loro il supporto legale. Noi li mettiamo in contatto con gli avvocati inglesi e nel giro di breve tempo si fissa un’udienza in cui il giudice dichiara lo scioglimento del matrimonio. Nel giro di due incontri tutto è fatto. La legislazione inglese non prevede prima del divorzio effettivo i 3 anni di separazione. È chiaro che allora diventa tutto più facile. Basta solo dichiarare di essere residenti in Inghilterra, salvo poi tornarsene in Italia. Non si viola la legge. Si tratta di una dichiarazione che ha valore temporaneo».

      E se ci sono figli? «Allora – continua Rossi – la faccenda diventa complicata, in genere chi si rivolge a noi non ha figli. La convenzione di Bruxelles, infatti, parla di divorzio come scioglimento del vincolo, senza toccare i patti economici né tanto meno l’affidamento dei figli, o meglio, i giudici inglesi hanno competenza in quest’ultima materia solo fino ai 3 mesi successivi alla sentenza di divorzio. Se nella coppia vi sono liti per l’assegno di mantenimento o per i figli, di solito bisogna iniziare una causa civile in Italia e rivolgersi al tribunale competente, quello della città in cui questi risiedono».

      Al costo di 3.000 euro circa (più le spese di viaggio) da poco più di 4 anni, la Turner Associated aiuta a divorziare 2 o 3 coppie al mese, provenienti da tutte le regioni d’Italia, (recentemente si sono rivolte alla società inglese anche due coppie vicentine). «Noi operiamo con tutto il mondo – conclude il funzionario – ma gli italiani in particolare rispondono bene a questo servizio, penso che sia anche a causa delle lente e scoraggianti procedure della burocrazia italiana».

    135. la turner lo vende a metà prezzo!
      caravigghiari!
      scusi ciavarell ma perchè non l’ha fatto in inghilterra dove non serve residenza, invece di far fare una falsa dichiarazione in spagna dove è prevista?
      e alla fine dove si paga? quale stato incassa soldi e quindi tasse?

    136. Alex purtroppo non abbiamo concluso nessun affare, ma il nostro prezzo era generato dal fatto che l’avvocato (che adesso si nega ma menomale che gli inquirenti hanno sequestrato le carte della corrispondenza con l’avvocato che doveva seguirci le pratiche) che doveva seguirci le pratiche chiedeva a noi 4.000 euro più 1.500 tra viaggio vitto e spese varie per la residenza… non eravamo cari dai! la differenza in oltre sta nei tempi… la TURNER come dice lei opera in inghilterra e ci impiega oltre 6 mesi… noi solo 40 giorni! Perchè falsa dichiarazione? la legge spagnola prevede che se ti trovi in spagna ed hai un testimone già residente la, puoi ottenere il certificato di residenza immediatamente, quindi perchè dichiarazione falsa? suddai finiamola! ancora accuse senza prove? Non vorrei diventare cattivo, ho pure postato gli articoli del C.P. smettetela con la diffamazione per favore! Grazie!

    137. però con te non si può parlare.
      tu puoi dire quello che vuoi, e fare quello che vuoi.
      a noi tocca dire hai ragione!
      se capire significa che domani denunci tu noi, allora è inutile rischiare di capirti!

    138. Tony ciavarello aveva promesso di non scrivere più, ma è più forte di lui, e di questo il suo avvocato non sarà molto contento, cmq sono fatti suoi.

      io apprezzo il fatto che cmq e lo ripeto è un fatto epocale, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che Tony Ciavarello, abbia deciso di difendersi in questo modo così pubblico.
      Ma vi rendete conto che cmq non era mai sucesso prima?

      non voglio fare l’avvocato di nessuno, men che meno di Tony, xchè penso che si sappia difendere da solo, dico solo che non sarà facile prendere una posizione, e che cmq questa sua uscita sia già un passo avanti, x qualcuno potrà anche essere poco, io invece penso che invece sia già qualcosa.
      io vivo ed abito a Corleone, e vi assicuro che anche lo stesso scrivere quì x come sto facendo io, non è facile o semplice x come possa sembrare ai più, non lo è credetemi, x mille motivi, non è difficile capirlo.
      vi voglio porre una domanda: quando mai un parente così prossimo abbia mai pensato o fatto una difesa pubblica del genere:
      ma secondo voi, non pensate che questo suo esporsi abbia di fatto indisposto qualcuno, io penso di sì.
      x cui anzichè aggredirlo, per una colpa non sua di certo, perchè non cerchiamo di capirci.
      Teniamo la discussione ad un livello sereno se è possibile, anche perchè non c’è ne rendiamo conto, ma stiamo vivendo un momento importante, non sprechiamolo.

      Dalla “Prima fila ” con tutto quello che nè può conseguire
      Salemi Marcus

    139. Concordo pienamente con Markku.
      Indipendentemente da tutto è un fatto epocale e comunque vada a finire la questione va annotato il “coraggio” del Ciavarello, che credo non tutti, avendo delle parentele diciamo così “scomode”, avremmo.

    140. centro…………hai fatto centro

    141. Grazie Markus e Grazie Nematocista, fa piacere sentire qualcuno che comprende la situazione e ke apprezza il mio “Coraggio” e vi assicuro che ne ho tanto ma ce ne vuole molto di più, e per ki ha scritto qualche post fa che forse pure io ho paura di Totò Riina, credo si possa dedurre che IO TONY CIAVARELLO sono nel giusto e non ho paura di nessuno.

    142. La nostra anima non ha paura.E’ libera !
      Tony,la lascio con questo scritto di madre Teresa,

      Il giorno più bello? Oggi.
      L’ostacolo più grande? La paura.
      La cosa più facile? Sbagliarsi.
      L’errore più grande? Rinunciare.
      La radice di tutti i mali? L’egoismo.
      La distrazione migliore? Il lavoro.
      La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
      I migliori professionisti? I bambini.
      Il primo bisogno? Comunicare.
      La felicità più grande? Essere utili agli altri.
      Il mistero più grande? La morte.
      Il difetto peggiore? Il malumore.
      La persona più pericolosa? Quella che mente.
      Il sentimento più brutto? Il rancore.
      Il regalo più bello? Il perdono.
      Quello indispensabile? La famiglia.
      La rotta migliore? La via giusta.
      La sensazione più piacevole? La pace interiore.
      L’accoglienza migliore? Il sorriso.
      La miglior medicina? L’ottimismo.
      La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
      La forza più grande? La fede.
      Le persone più necessarie? I sacerdoti.
      La cosa più bella del mondo? L’amore.

    143. Veramente Bella! Grazie non la conoscevo..

    144. E’ stato un piacere indicare come pubbicare eventuali libri “verita’” gratis,bisogna ovviamente farsi aiutare nella stesura dei testi ma il resto e’ fattibile e a zero costi.
      Comunque volevo dirle che lei rappresenta sicuramente una novita positiva per i giovani ,lo dimostra questa sua diponibilita’al colloquio.Chi fa cose come questa che sta facendo lei dimostra che non sempre “chi pratica cu zoppu all’anno zoppia” specialmente se i parenti ci tengono alle figlie .Quindi io credo che lei sia effettivamente una persona da valutare positivamente.

    145. per TONY CIAVARELLO:caro Tony,non un “scherzo,solo un amico,che ma fa un “scherzo” si fa nome”lucania”!io lui a detto che e non intelligente di fare cio!sono francesa,47 anos,io ammira TOTO RIINA,mi avrei fa piacere di incontrare solo per piacere di parlare,lei,o un persona di famiglia di TOTO RIINA,io so che e duro,perche tra ce mondo le gentes molto complicato,io preferire essere un animale,sguardo:ecco 3 mezzo sono al tailanda,ho vedo un tigre lui a capisco l’amore che io avevo per lui,lui ma accettare,io coccolare ce tigre,era un momento straordinario,quando era con il tigre,io pensa,stesso un tigre piu simpatico che gentes,ho de bella fotos,de mi con tigre,mai mi fare il male,al contrario,e molto intelligente,ma si un giorno e possibile d’incontrare lei o maria concetta…sara con piacere,certo lei non mi conosce,ma la vita e fa per parlare,conosce,ma ce mondo e “anormale”,le gentes su molto egoistos,individualistes,loro solo amore:soldi,io ammare soldi,ma essiste altra causa tra la vita,esempio,io preferire un persona simpatico,sorriso,a un persona ricco non simpatico,un uomo come “bush”molto ricco,ma io non ammare ce uomo!io preferire TOTO RIINA,malgrada che de gentes mi detto che sono “pazza”,ecco Tony,spera che tu,e amico(a)capisco,e scusami per “imbecile”amico”lucania”!ciao,pauline

    146. Devo ammettere che iniziando a leggere questo post anch’io ero fortemente pervasa dal pregiudizio nei confronti del sig. Ciaravello, leggendo però mi sono ricreduta, non posso certo affermare che nella sua attività non ci sia nulla di illegale, perchè non ne ho certo i mezzi ma sicuramente è giusto che anche per lui ci sia la garanzia dell’innocenza fino a prova contraria. Inoltre volevo complimentarmi con il sig. Ciaravello per la capacità di mettersi in discussione intentando un dialogo e per il coraggio nell’affermare che non ha paura di nessuno, neanche di suo suocero, devo dire che a mio giudizio ha dato una grande lezioni a molti sapientoni qui dentro, me inclusa, ma abbia comprensione per qualche nostra mancanza….abbiamo le spalle scottate da tutti i “mafiosi” che ci siamo presi nei nostri viaggi all’estero solo per dirne una…la meno grave….

    147. markku……….
      ma quale prima fila…….. quella di un paese ke rispettava e onorava???????????

      Noi siamo la prima fila, siamo noi ke abbiamo visto amici perire per difenderci da quelli ke tu citi.

      Nessuno aggredisce nessuno, siamo persone civili Noi, noi non abbiamo vissuto con un latitante in casa o nella casa vicina.

      Noi siamo solo quelli ke andavano ai funerali, mentre voi restavate a casa a fare cortina intorno a loro.

      quindi piuttosto ke scrivere prima fila, dovresti metterti nella fila preferenziale, quella del silenzio assenzo.

      Siamo noi ke siamo in prima fila ma contro quelli……….

    148. ma cosa blateri alex,
      non me la sento come una colpa il fatto di abitare in un paese tristemente famoso, anzi ne sono fiero di un grande paese che più di altri ha pagato e continua a pagare un prezzo troppo alto per riscattarsi, io ho sempre fatto parte di quelli che sono contro, di quelli che si schierano apertamente, non ho mai fatto cortina con nessuno, parli di cose e di persone che non conosci, ma come ti permetti.
      Anche io ho visto perire amici e parenti, ma con ciò non mi sento differente da te, differisco soltanto mettendo il mio vero nome e cognome, e questo ti assicuro mi fà stare di diritto in prima fila ed a testa alta, non ho nessuno scheletro nell’armadio io, x cui vado fiero di tutto quello che faccio.
      certo se mi firmo alex o axel tanto cosa cambia, nulla
      fallo col tuo vero nome, e poi vieni a parlare con me.
      con uno che fà di tutta l’erba un fascio, ho qualche difficoltà a dialogare.
      Parli al plurale usando il noi, ma di quale noi parli, a chi fai riferimento………
      Non ti ergere a giudice, se vuoi veramente farlo mettici la faccia, e poi ne parliamo…….io non parlo con i fantasmi.

      e come sempre mi firmo………….Marcus da Corleone

    149. hahaha Markus sempre tu li becchi gli anonimi di turno! Ciao

    150. E questo é sempre quello che si scusa di avere la terza media?
      Caro sig. Ciaravello, lei é appunto ‘avanti’, in tema di risoluzione dei rapporti familiari, più avanti dello stesso Stato Italiano.
      Le fa lei le leggi? Lei decide se sia arrivata l’ora che non vadano bene? Di inventarsi strumenti di evasione dalle regole che vigono nel nostro Stato?
      Quindi lei é un benefattore, che bypassa l’inutile ipocrisia delle leggi italiane, aiutando, le persone oppresse, da tale siffatta ed antiquata legislatura, a risolvere, in modo più moderno ed efficiente, i loro problemi.
      Ho capito.

    151. ciavarello, però!!! vedo che da vittima scrificale è diventato grande affabulatore, anche simpatico! e anche colto, checchè nei le dica…articoli di legge come se piovesse!!!! il suo ritorno in gran forma è dovuto alla potenza delle smentite dei suoi avvocati che hanno allontanato i disturbatori e lasciato in piazza quasi solo chi chiede autografi??
      io sono di nuovo qui e la mia domanda di qualche giorno fa è sempre valida, suo suocero è un mafioso o mafiosi sono sempre gli altri e nessuno?
      non e difficile rispondere…

      ps potrebbe includere nelle proposte della T&T visite guidate, dalla francia ha già prenotazioni, sarebbe un successone!

    152. Roberta Calderone, perché dovrebbe avere paura di suo suocero il sig, Ciaravello? Non capisco perché. E’ perfettamente allineato a certe logiche, di opportunismo.
      Non ha affatto la terza media il sig. Ciaravello, si esprime bene. A meno di pensare che qualcuno scriva per lui, ovviamente.
      Ha capito come si usa la comunicazione, il Sig. Ciaravello, Roberta. E la sta usando.
      Non ho pregiudizi, anzi, ho solo fatto riflessioni sulla sua capacità di essere sociologicamente migliore interprete delle nostre leggi, di quanto le nostre leggi lo siano per noi.
      E che lui appunto, fornisca un servizio, a questo Stato italiano così arretrato e così succude di molti vincoli (anche democraticamente esistenti).
      Punto.

    153. il mio avvocato non vuole che rispondo agli anonimi provocatori e ai diffamatori.

    154. CI VORREBBE IL 41 “TRIS”…

    155. ALT! ora si sta veramente esagerando! a tal proposito… faccio un Copia e incolla da http://punto-informatico.it/servizi/ps.asp?i=1647198

      I blogger e le responsabilità per quanto pubblicano
      di Luca Lodi (Loud Reasons) – Un post in un weblog collaborativo, il commento lasciato da un utente del blog: quando i tenutari dei blog sono responsabili per quanto viene pubblicato? E fino a che punto?

      Roma – Una questione che ha messo in allarme parte dei blogger è stata la problematica sulla responsabilità di quanto scrivono. BlogGoverno, una comunità di blogghisti che controllano e discutono l’agenda del governo italiano, ne discusse internamente ed espose i propri timori in un post nel giugno scorso (cfr. BlogGoverno a rischio chiusura, La paura dei bloggers).

      Tentiamo dunque di dare un’interpretazione che tenga conto dei diversi aspetti giuridici che interagiscono nella blogsfera. Errori interpretativi e diffusione di questi reca inutile allarmismo tra gli utenti.

      Responsabilità penale. È sempre “personale”, pertanto ognuno è responsabile personalmente di quanto scrive. Anche nel caso di blog collettivi è il singolo autore a rispondere dei propri scritti, non già la Web Community di cui fa parte. Non serve precisarlo in apposite note legali.
      Ciò vale anche per i commenti inseriti dai terzi – anche se elaborati in forma anonima – poiché la responsabilità penale è, appunto, personale e non può essere direttamente perseguito il proprietario di un blog per un commento inserito da un visitatore: la Polizia Postale è in grado di risalire il mittente per il tramite di (complesse) indagini. Il proprietario del blog sui cui il commento viene inserito sarà, caso mai, responsabile della negligenza di controllo ovvero per la mancata rimozione del commento (ma di questo aspetto si veda oltre).

      Responsabilità per negligenza. Nel caso di post su blog collettivi o di commenti che ledono diritti o immagine e dignità di terzi, il proprietario del blog non è responsabile personalmente dello scritto/commento lesivo – come dicevamo nel precedente paragrafo – ma può essere giudicato per il mancato controllo (negligenza) e/o la mancata rimozione di tale testo. Ad esempio, qualora un blogger trovi un commento offensivo (nei confronti di chiunque) sul proprio spazio web, è tenuto alla rimuoverlo tempestivamente per limitare i danni altrui. In tal senso, e non per la specifica responsabilità penale dello scritto offensivo, può essere avviata un’azione legale nei confronti del titolare del weblog.

      Direttore del blog. Come di recente ha espresso il Tribunale di Aosta (sentenza del 26/05/2006), il titolare del blog assume le vesti di “direttore” delle proprie pagine web. A causa di errori interpretativi, forse dovuti a letture frettolose della sentenza citata, è stato frainteso il significato della chiave della sentenza: il blogger è il direttore del blog. Ragion per cui egli deve prontamente eliminare i contenuti offensivi, ovvero lesivi di diritti altrui, in quanto egli ha i pieni poteri d’intervento (di moderazione).
      Questa raccomandazione non è tesa ad escludere i blog dalla cerchia di soggetti a cui è rivolta la legge 7 marzo 2001, n. 62, che molti blogghisti citano. La legge in esame è rivolta ai “prodotti editoriali” (si legga innanzitutto il titolo della normativa: “Nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416”), dove dovremmo ricondurre il termine “editoriale” al significato linguistico di “editoria” che riguarda l’industria di pubblicazione (in originale del libro), l’insieme degli editori e della loro attività, dove editore è chi stampa e pubblica a “scopo commerciale”. E il blogger è sempre a scopo commerciale? La risposta è negativa.
      L’equiparazione del blog ad una testata giornalistica può adoperarsi solo per chiarire che il blogger, avendo il controllo del blog, è come se ne fosse il direttore. E al discorso si aggiunge, ancorché ormai esclusa l’applicazione, che il weblog non può essere soggetto alla normativa sulla stampa poiché non sussiste alcuna periodicità di aggiornamento (art. 1, comma 3 della L. 62/2001).

      Efficacia del disclaimer. È ormai consuetudine deresponsabilizzare i weblog (anzi, i blogger) con l’ausilio di disclaimer. Questi sono utili al lettore per comprendere agevolmente l’ambito delle responsabilità, eventualmente esterne al sito.
      Dichiarare di “non essere responsabili” non serve: la legge vige indipendentemente dai nostri tentativi di dissuadere i lettori dall’agire in giudizio. E se, per esempio, declinassimo ogni responsabilità per i commenti inseriti dovremmo ricordare l’inefficacia parziale di questa clausola poiché il “direttore del blog” è responsabile per il mancato controllo e/o rimozione dei commenti offensivi o lesivi di diritto altrui (cfr. secondo paragrafo).
      Disclaimer inutile? Ancora una volta la risposta è negativa, seppur parzialmente, in quanto possiamo utilizzarlo per chiarire ai lettori alcuni aspetti, come l’indicazione chiara dei nominativi di “chi fa che cosa” in un blog collettivo (es. moderatore, amministratore, ecc.), secondo un lecito valido accordo interno.

      Accordi tra le parti. L’autonomia contrattuale è valida. In un weblog collettivo i membri che ne prendono parte possono stipulare contratti per la divisione dei compiti e responsabilità tra loro, ai sensi degli artt. 1321 e ss. del codice civile. Questi accordi potranno essere eccepiti in giudizio per escludere taluni soggetti da determinate responsabilità (salvo quella personale di tipo penale) ovvero come elemento probatorio nell’ambito di procedimenti legali.

    156. Ho detto che sembra non averela terza media come dice, Dott. Ciaravello. E’ diffamazione? IO pensavo che il mio fosse un complimento.

    157. Dire che mi sembra essere un opportunista, é diffamazione?
      Che lo ritenga un opportunista, é una mia impressisone, e personale opinione ? E dare a qualcuno del presumibile opportunista, é un’offesa? O può essere parte di un’impressione che ci si può formare verso chiunque, osservando come agisca?
      Quindi se le dico che lo trovo ‘furbo’, anche questa sarebbe una potenziale offesa?
      E quindi vorrei capire, secondo lei dove alberga, il confine, fra la libertà di opinione e la diffamazione.
      Questo sarebbe interessante capirlo.

    158. Sig, Chiaravello mi denunzi per averla appellata per le principali virtù, ormai, nell’attuale società, avanzata sociologicamente come la sua, di moderna intelligenza italica, quali la furbizia,e l’ opportunismo.
      Faccia.

    159. estratto dall’L’art. 21 della Costituzione italiana:

      La Corte di Cassazione italiana ha recentemente stabilito una serie di requisiti affinché una manifestazione del pensiero possa essere considerata rientrante nel diritto di critica e di cronaca: veridicità (non è possibile accusare una persona sulla base di notizie false), continenza e interesse pubblico. Se si tratta di fatti personali, anche se veri e continenti, non dovrebbero essere pubblicati. Al riguardo operano i limiti previsti dai reati di diffamazione e ingiuria. In generale costituiscono un evidente limite al diritto di cronaca anche l’onorabilità e la dignità della persona. Tutto ciò è diventato sempre più vero dopo la legge sulla privacy del 1996.

      Definizione di Diffamazione Reato contro l’onore, previsto dall’art. 595 del codice penale, che consiste nell’offesa alla reputazione di un determinato soggetto. Si distingue dall’ingiuria, anch’esso reato contro l’onore, in quanto, perché vi sia diffamazione, occorre che le dichiarazioni offensive siano fatte in assenza del soggetto offeso e siano comunicate a più persone. Non si avrà, dunque, diffamazione ma semplice ingiuria quando le espressioni offensive siano contenute in scritti o disegni diretti alla sola persona offesa, in quanto mancano entrambi gli elementi che la caratterizzano (l’assenza del soggetto offeso e la divulgazione).

      Nel reato di diffamazione l’offesa può essere arrecata con qualsiasi mezzo (ad esempio attraverso la stampa, la radio o la televisione) e con qualunque modalità idonea, sia attraverso l’attribuzione di un fatto determinato sia semplicemente tramite insinuazioni.

    160. CARIIIISSIMO ciavarello, non si appelli alla costituzione italiana…non è roba che le appartiene.

      pensi a dedicarsi ai suoi “bissiniss”.

    161. Ringhio la Costituzione appartiene a tutti i cittadini italiani.
      Tony Ciavarello conosciamo perfettamente la legislazione in materia. Qualora lo ritenga opportuno provveda pure a sporgere querela. Le ricordo ovviamente l’esistenza del reato di calunnia. Ad ogni modo il tema del post non è la legislazione sulla diffamazione (vera o presunta) e la invito a rimanere in tema (così come invito tutti gli altri a farlo). Grazie.

    162. guardi che siamo perfettamente in tema perchè proprio il post originale è una come dice lei una calunnia aggravata dal permettere a chiunque lo ritenga opportuno di aggiungere insinuazioni, offese, diffamazioni etc…

    163. sig ciavarello, se il tema del post è una calunnia aggravata, dovrebbe querelare tutti i mezzi di comunicazione italiani (compresi tg e quotidiani)che ne hanno dato notizia, a meno che non trovi qualche articolo di legge contro il diritto all’informazione e imbavagli TUTTI i giornalisti italiani.

    164. sarà fatto stia più che tranquillo!

    165. Tony Ciavarello non sta a lei stabilire che cosa sia in tema qui. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.

    166. ma non mi aveva detto così?

      Rosalio ha scritto il 20 marzo 2009 alle 16:37

      Tony Ciavarello il commento non verrà rimosso e qui non si pratica la censura. Inoltre la invito a utilizzare l’e-mail per comunicare con me qualora fosse necessario poiché qui è fuori tema.
      Ricordo come sempre che è opportuno attenersi al tema del post. Grazie.

      o mi sbaglio?

    167. Dico solo che siamo tutti bravi a giudicare persone che non si conoscono e chiunque dice solo sciocchezze come Ringhio e come quell’altro la che dice che il giorno più bello della sua vita è il 15/01/93… Ma fino ad oggi che vita hai fatto se quella è la tua gioia più grande?

    168. Gian 6 imbarazzante…

    169. GRANDE ROSALIO!!!

    170. @ Gian: mi chiedo io che vita hai fatto tu se quel giorno non ha significato per te!!

    171. Tony Ciavarello appunto: invitavo a rimanere in tema.
      Per maggiore chiarezza la moderazione dei commenti qui prevede che si rispettino le regole della policy dei commenti. Noi provvediamo a una moderazione successiva rimuovendo ciò che riteniamo in violazione della nostra policy. Ma sta a noi decidere.

    172. @ Piervi: non sto certo qui a dirlo a te.Provo altre emozioni più sensate. Non ha cambiato nulla a me personalmente quel giorno.
      @ Ringhio sei ridicolo

    173. Vi invito nuovamente a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    174. Allora credo che questo intervento poteva essere fatto prima di rispondere io…e cioè quando ringhio mi da dell’imbarazzante….
      Grazie

    175. @Tony Ciavarello: Bon giorno.
      I am an English journalist for a newspaper, called The Sun, in London. I hope you can help, although I am afraid I do not speak Italian.
      What is your opinion of the Italian investigation into the company, T&T Corporation, owned by you and your wife, Maria?
      What is the office in Harley Street, London, used for?
      Have you and your wife ever visited London in recent years on business?
      Do you and your wife still live in Sicily, or are you living in another place now?
      Is the business a legitimate business?
      Do you deny the allegations made against you, your wife and the T&T Corporation by prosecutors?
      Do you have any further comment

      Molte grazie,

      Tom Wells

    176. simpatico signor markku, io mi chiamo Alexandra, quindi firmandomi Alex, credo di aver usato solamente un “diminuitivo” del mio nome di battesimo.
      Lei nel suo commento alludeva al lato positivo dell’esporsi in prima persona del sig. Ciavarello, è vero, forse e dico FORSE, ho generalizzato nel parlare di un paese omertoso e di persone che non conosco, ma è anche vero che la famiglia del sig. Ciavarello ha vissuto nel suo piccolo paese e quando chiunque ha chiesto se erano persone conosciute……….. sembrava di parlare di fantasmi.
      Eppure sappiamo che queste persone non vivevano recluse, quindi tragga lei le conclusioni…..
      Allo stesso modo ho generalizzato sui palermitani onesti, non li conosco tutti ma è a loro che faccio riferimento; e comunque un conto è esprimere la propria opinione ed 1 altro è constatare il comportamento di una popolazione.

      Firmato Alexandra

    177. Mi spieghi gentile signor markku, Lei dice di metterci la faccia, ma non mi sembra che markku sia il suo nome e cognome… e Marcus al limite sarà il suo nome proprio, tranne che Lei, come tanti grandi del passato, abbia aggiunto la sua città di provenienza come migliore specifica cognitiva, divenendo di fatto, parte integrante del suo nome: come fecero prima di Lei i vari Erasmo da Rotterdam, Francesco d’Assisi, Leonardo da Vinci ed oggi … Marcus da Corleone (sic).
      Firmato Mario da Roma (consentitemi)

    178. Signor Ciavarello, mi scusi, ma lei è comico,prima viene qui a parlare con noi, e poi, un post sì ed uno uno, vuole querelare !
      Guardi, abbia pazienza, veda di risolvere i suoi problemi non creandone altri a gente che non è abituata a queste cose.Saluti.

    179. Abbiamo iniziato a commentare una notizia e siamo arrivati alle minacce di querela?
      Sig. Ciavarello nessuno qui ha “attentato” alla sua reputazione, una notizia è una notizia e se commentata non la fa divenire diversa da quella che è. Non comprendo i motivi per cui debba copiare intere parti di codici e norme in questo post.
      Ma se ritiene che, partendo dalla notizia coomentata,
      l’aver affermato in più commenti che Salvatore Riina detto Totò è un mafioso, e che è un boss, equivalga a diffamazione stante l’assenza del Riina stesso, la invito a farmi querelare dal presunto diffamato, in quanto se rilegge bene sono una di quei soggetti a cui è “sfuggita” questa affermazione.
      Poi, se le domande sulle sue opinioni in materia di mafia le siano sembrate lesive del suo onore, mi quereli anche lei.

    180. x alex
      frequento altri forum o blog con questo nik, ma ripeto non ho nessun problema a firmarmi x esteso, la prima fila e quella che preferisco, sà si vede meglio.
      lei parla di fantasmi, perfetto: ma ha mai pensato al fatto che in un paese ci conosciasmo un pò tutti e per cui la paura può essere tanta, avere paura non significa per forza essere omertosi, non c’è dubbio che l’omertà va condannata, la paura và capita. Mi è capitato di vedere miei onesti e semplici concittadini scappare o rifiutarsi davanti al cronista di turno, è lo sapete perchè???? perchè fatalmente o era un dirimpettaio di tizio o un vicino di casa di caio, per cui credetemi, è un atteggiamento che và capito non và condannato.
      x cui cara alex ci condanni pure, c’è ne faremo una ragione, come sempre.
      Che la Mafia mi fà schifo è un fatto assodato, ma voglio ribadire questo concetto, non vorrei che a qualcuno banelasse qualche idea strana. Non faccio l’avvocato di nessuno, ma mi dà estremamente fastidio discorsi generalisti e processi di piazza.

    181. Questo thread è favoloso! Rosalio, dovresti ringraziare Tony Ciavarello per la pubblicità…adesso vengono a scrivere pure dal Sun!
      Spettacolo allo stato puro!

    182. Leone sono assolutamente daccordo con te!
      Spettacolo allo stato puro!

    183. spettacolo?

    184. Cetti lipari, stesso discorso da parte mia. Il pregiudizio significa partire prima del giudizio, dalal stessa parola. Ho sentito dire al Sig. Ciaravello, di tutto e di più. A parte che l’eccesso di informazione diventa dubbio sull’informazione (perché si abbia tanto bisogno di dire qualunque cosa?).
      A parte questo, E’ ovvio che le persone nel fidarsi di ua persona come sua moglie, che ha certi trascorsi, e non li abbandoni, possa chiedere lei che ne pensi. E siccome sua moglie non abbandona suo padre
      non nell’abbandonarlo come persona, ma neanche nelle idee che ha perseguito
      lo giustifichi, lo comprenda
      comprenda u uomo che ha deciso innumerevoli morti
      di persone
      che se lei fosse stata dall’altra parte magari l’ucisa sarebbe stata lei
      mi stravolge.
      questa strana sospensione della coscienza dei figli di mostri, perché cara la figlia di Riina sua padre ha ordinato morti, é davvero strana.
      E che si pensi come persone di continuare ad andare avanti senza prendere le distanze da certe cose, non dio dalla famiglia, ma da certe forme di controllo delle persone, credo sia il minimo utile al reinserirsi in comunità civili. Non si faccia difendere dal primo furbo trovato per strada, sig.ina Riina, che un po’ ci é ed un po ci fa. Sia se stessa cerchi di capire chi sia lei. Suo marito abiamo abbontemente capito che tipo sia.
      Con rispetto.

    185. Io credo, che con questa storia di poco conto, quella di 1 società “strana” si sia dato TROPPO credito ad una persona ke non conosciamo, ke nella sua vita (proprio per i suoi rapporti parentali) abbia sempre evitato di esporsi.
      Oggi, questa persona non solo si espone in prima persona, ma parla (come un’esperto legale) citando parti della nostra costituzione, accusando rosalio di non essere moderato e minacciando querele varie.
      Posso personalmente affermare ke rosalio non solo è moderato ma ha anche l’intelligenza di aliminare alcuni commenti che reputa non idonei o eccessivi.
      Non possiamo dare la colpa a questo signore di essersi “innamorato” (come qualcuno scrive) della figlia di uno dei più grandi mafiosi degli ultimi 20 anni, certo possiamo fargli NOTARE ke cenava con un tizio di nome Riina, latitante e accusato di essere il mandante di omicidi e stragi.
      A questo punto non mi rimane altro da pensare, se non al fatto che questa pubblicità abbia il solo scopo di far apparire i parenti dei mafiosi come persone normali e che voglia solo cercare sostegno.
      Volevo solo dire che è vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma è anche vero che se questi vivono nell’accettazione delle azioni di genitori e parenti sono in un certo modo loro COMPLICI.

    186. Continua Alex continua con le insinuazioni, poi non lamentarti delle querele però!

    187. signor ciavarello, dove intravede spunti
      diffamatori?
      è un dato che suo suocero è mafioso.
      è una dato che sua figlia era a conoscenza della sua posizione mentre era latitante e non risulta che abbia segnalato nulla alle forze dell’ordine.
      ora, come è noto,per i parenti prossimi non si configura il reato di favoreggiamento, ma è certa la complicità morale, non penale.
      -è un dato anche il fatto che non si scorge in sua moglie alcuna presa di posizione in favore di un concetto chiaro come il sole: o si è con o si è contro la mafia.
      e di certo chi non è mafioso non afferma con orgoglio “mio padre non si pente e non si pentirà mai”
      questa è una frase che evidenzia un modo di pensare tipico della mafia.
      per cui chi parla è un infame.
      avviamente non è così per la società civile, dove chi parla sta “collaborando” con noi a distruggere cosa nostra.
      insomma, non sentirà mai uno di noi dire che non pentirsi è motivo di orgoglio, faccia lei 2+2.

      signor ciavarello, non si sobbarchi la difesa di una mentalità che lei stesso dice di non ammettere.
      ha fatto bene a parlare pubblicamente e chiarire.
      ma non ricorra alla velata o meno, minaccia di querela perchè per diffamare servono contenuti diffamatori, e sottolineare la realtà non costituisce reato.

      semmai prenda in considerazione il fatto che se vi sentite diffamati quando abbinati al termine “mafia” al punto da chiedere un risarcimento per danni all’ immagine, è solo perchè quelcuno quella parola ve l’ha stampata sopra, e non siamo stati di certo noi.
      la querela per danni all’immagine dovreste farla a totò riina, e non a chi, come noi, ha subito le sue scelte.

      forse un giorno sua moglie prenderà le distanze, io ve lo auguro, anche perchè a quel punto avrete davvero tutto il nostro appoggio e la nostra comprensione.

    188. Grazie Marzia, per aver evidenziato che quello da noi scritto si basa su fatti ampiamente dimostrati.
      Che si parli di mafia o di altre forme di associazioni a delinquere o ancora di dittature militari o ancora di ogni forma di violenza sistematica a favore di pochi; chiunque non si distacchi moralmente è complice di quel sistema.

      Se io personalmete non uccido ma difendo chi lo fa……. dove sta la differenza?, il silenzio-assenzo è colpevole quasi alla stessa maniera.

      Si verificano orrori di ogni genere, si parla di vittime i cui familiari erano a conoscenza delle violenze, perchè moralmente, condanniamo i parenti delle vittime? perchè sapevano e non facevano nulla per evitare le violenze.

      Allo stesso modo, condanniamo moralmente TUTTI coloro che essendo a conoscenza di crimini, tacciono, questa è l’omertà, tutto il mondo è vittima di questo comportamento.

      Se lei si sente offeso da queste parole, deve farsi un sincero esame di coscienza, niente di più niente di meno.

    189. sottoscivo parola per parola l’intervento di marzia ascoli.

    190. *sottoscrivo, sorry!

    191. ma la smettete con queste stupidagini e vi fate un po’ gli affari vostri

    192. SONO affari nostri!
      la MAFIA purtroppo è affare anche nostro, visto che continua con le sue metastasi ad avvelenrci la vita…

    193. e ora se rosalio mi da la mail di ciavarello gli mando in privato nome e cognome per farmi querelare, ma di questa pagliacciata ne ho piene le …….!!!!!!!!

    194. ho riguardato l’intervista della signora maria concetta, cercando un dettaglio, un istante, un solo attimo di sincero rammarico per i comportamenti del padre.
      purtroppo non ne ho trovati. nessun accenno al dolore altrui, solo al suo.

      il dolore per la lontanza dei familiari e il dolore misto a fastidio per la sua condizione di vittima di un preconcetto.
      la sig.ra maria concetta sottolinea spesso l’ impossibilità di vivere una vita normale, una vita in cui la gente non reagisca con terrore sentendo il suo cognome.
      ad occhio e croce quello che si vede è una totale rimozione della realtà.
      i suoi ricordi domestici sono di un padre che le ha dato dei valori, un padre sul divano con il plaid intento a leggere il giornale o a guardare la tv.
      insomma il quadro domestico di una normale famiglia.
      il fatto è, che questa normalità, la signora riesce a vederla anche quando ricorda di se stessa e suo padre tranquillamente seduti a guardare i Tg che parlavano di lui, delle sue vittime , dei suoi crimini e della sua latitanza.
      temo la normalità della signora maria concetta sia deviata alla base e non certo per colpa sua.
      nella sua realtà il bene e la morale hanno lo stesso nome anche se stravolti nel significato.
      Con questo non voglio giustificarla, ma finchè non farà i conti con la vera normalità non avrà un termine di paragone.
      .
      al momento diciamo che saltella tra i due lati della barricata parteggiando per gli uni e per gli altri a seconda del contesto.
      normale tra noi e “normale” tra loro.

      anche il suo “non capire” come mai la si abbini al termine mafia, è un ulteriore sintomo della doppia realtà.
      ma una cosa è certa e dobbiamo rispettarla:
      stando alla legge non possiamo in alcun modo definirla mafiosa.
      così come non possiamo dirlo di tutte le altre mogli e figlie e sorelle.
      questo grazie al fatto che da sempre il ruolo delle donne nella mafia non è un ruolo attivo, quindi molto più difficile da incriminare.
      in pratica la mafia ha salvato le sue donne, e ha lasciato a noi un atroce dilemma:
      il non aver impugnato armi o stabilito esecuzioni ci dice tutto sulla non mafiosità di una donna?
      ai posteri l’ardua sentenza…fatto sta che non ci sono molte donne condannate per mafia per contro ci sono molte donne che convivono con la mafia.

      rassegnamoci quindi a moderare i termini e a farci bastare il giudizio morale che, non essendo reato, è l’unica arma in nostro possesso.
      proprio per questo va difeso con le unghia con i denti anche a costo trovarsi di fronte a velate minacce e intimidazioni legali in stile .. copia e incolla.

    195. Ho seguito di riflesso questi scambi di opinioni, intervallate da minacce velate e, devo dire, mi era passata la voglia di partecipare almeno sino a quando ho letto gli interventi di Marzia Ascoli, che sottoscrivo in pieno.

    196. Marzia ha ragione: chi è nato in un contesto culturale che conosce solo la ragione della forza ha difficoltà a comprendere la superiore forza della ragione. Puoi sentirti l’uomo più potente di questo mondo, ma se la ragione non è dalla tua parte, sei solo un povero fallito. Puoi perdere anche la vita per difendere la ragione, ma nessuno te la può togliere.
      Il suocero di Ciaravello ha un solo modo per recuperare una qualche dignità e non essere completamente un fallito: pentirsi. Glielo auguro per sè e per i suoi familiari.

    197. io credo che non è giusto che ancora oggi figli si caricano le colpe dei padri !! è veramente scandalaso tutta questa publicita per una piccola societa (t&t )se si pensa a tutto quello che anno combinato i nostri banchieri truffardini ,di cui nessuno più parla!! io penso che è giusto che i signori Chiaravello e Riina abbiano la possibilita di crearsi un nuovo futuro !! Cosa devono fare???????

    198. messaggio a favore di tony e mary.
      avete finito di giudicare e condannare. piuttosto chi è senza peccato scagli la prima pietra. state uccidendo l’anima del vostro prossimo e dovete rendernene conto al Signore. Dare troppa retta ai mass media non porta da nessuna parte anzi crea solamente divisioni. cerchiamo di fare i buoni cristiani.

    199. MOLTI SANTI DELLA CHIESA CATTOLICA, ERANO PRIMA DI CONVERTIRSI SEMPLICI PECCATORI A VOLTE ACCUSATI DI COLPE ORRIBILI.OGGI VENGONO RISPETTATI E ADORATI PER QUELLO CHE DI BUONO HANNO FATTO DOPO LA LORO CONVERSIONE E NON PER QUELLO CHE ERANO PRIMA DI CONOSCERE DIO E CONVERTIRSI.PRIMA DI ESSERE GIUDICATI SANTI ,VIENE ISTITUITO UN PROCESSO CHE GIUDICA LA PERSONA SIA PER LE COSE BUONE CHE PER QUELLE NON BUONE CHE “PERSONALMENTE”A COMMESSO ,SE VIENE ACCERTATO CHE QUELLA PERSONA MERITI UN GIUDIZIO POSITIVO PER NON AVER FATTO NULLA DI NEGATIVO PER LA SOCIETA’ ,NON STANNO A VEDERE DI CHI ERA PARENTE O AMICO.VIENE GIUDICATO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER QUELLO CHE E’, E BASTA.

    200. Gianluigi e Seby: sotto il profilo cristiano non solo i figli (ci mancherebbe!), ma anche il più grande criminale possono sperare nel perdono di Dio e anche nella beatificazione, ma a costo di riconoscescere un comportamento secondo giustizia e amore verso il prossimo da uno contrario, di un sincero e pubblico pentimento concretizzato dal desiderio di riparare alle ingiustizie commesse, ecc. altrimenti “scherziamo con i fanti, ma lasciamo stare i santi”, senza citarli a sproposito!

    201. Seby usare il maiuscolo in questo modo equivale a urlare.

    202. ROSALIO,Mi scuso per l’uso del maiuscolo,non intendevo esprimere un tono alterato nel messaggio,condivido il giudizio e il messaggio di NICOLA ,nel mio messaggio mi riferivo a titolo di esempio a SAN PAOLO,il quale fin quanto che non fu’ colpito dal messaggio di CRISTO ,era un peccatore che perseguito’ i Cristiani.OGGI tutti venerano SAN PAOLO,perche’con la sua conversione dimostro’ che si giudicati per quello che si e’ e si fa’, e non per le proprie parentele.

    203. Sig. Tony Ciavarello,
      io non so se c’è qualcosa dietro le accuse che le stanno portando. Ho letto le varie risposte che ha dato su questo blog e devo ammettere che mi hanno fatto pensare, soprattutto come è facile per i mezzi di informazione accusare una società che per parentele ha un nome “pesante” dietro come quello di suo suocero Totò Riina. Non vedo perchè lei non dovrebbe avere una società trasparente e funzionante e invece ci deve essere per forza qualcosa di sporco dietro.

    204. questo potrebbe essere attinente… http://www.leggonline.it/articolo.php?id=21091

    205. Le ultime parole famose: “attenti a formulare accuse infondate!” commento del 20 marzo 2009 alle 17:46 in questo post. Date un pò un’occhiata qua… http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/03/01/news/vendeva_finti_divorzi_lampo_a_giudizio_il_genero_di_tot_riina-13042228/

    206. Carissimi: Rosalio, Stefania Petix, una, stalker, lirico abate, certi Lipari, piervi, Gery Palazzotto, Francesco Viviano, Alex Etc… Non avete più commentucci da fare vista l’assoluzione con formula piena? Avete finito di fare i giudici on-line? Non avete niente da dire adesso? rosalio non dai la notizia adesso?

    207. […] un avvenimento che è stato definito “incredibile”. Il blog ha riportato in un post la notizia (come fa del resto per tutte le notizie) delle indagini sulla società T & T […]

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