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martedì 5 nov
  • Eva Riccobono su Playboy, DUD e pillow fight

    Sulla copertina del nuovo numero di Playboy, da tre mesi in Italia, c’è una palermitana: la modella e attrice Eva Riccobono. Le foto sono di Alan Gelati, autore di tante copertine con celebrità e non solo. Riccobona.

    Eva Riccobono su Playboy

    Da un po’ di tempo nelle discoteche palermitane (e non solo) avrete notato delle magliette con un personaggio stilizzato: si tratta di DUD e della collezione urban che rappresenta un abitante della metropoli cosmopolita, vagamente cyborg. La campagna di comunicazione vede un gorilla nero scappato da uno zoo aggirarsi per la città. Presente su YouTube, facebook e MySpace.

    DUD

    Dopo i flash mob e un tentativo non riuscito torna a Palermo pillow fight, lotta dei cuscini che si svolgerà sabato alle 16:30 al Politeama. Basta un cuscino (morbido) e voglia di divertirsi. È consigliata l’iscrizione al gruppo su facebook. Ciao cusci’.

    Lotta dei cuscini

    Spigolature palermitane
  • 47 commenti a “Eva Riccobono su Playboy, DUD e pillow fight”

    1. le solite minkiate di siino

    2. Sapientone da Knossos che io sappia nessuno ti obbliga a leggerle.

    3. brava, bella e intelligente…

    4. ho capito. però quello che scrive che siino dice minch iate è rimasto.. bel sito, complimenti

    5. Dud è fighissimo, l’ho visto a Londra moltissimo e a quanto pare sta andando molto anche qua, vuol dire che non siamo così indietro…

    6. Gomesio se violi la policy dei commenti i commenti vengono rimossi: è semplice. Ti invito a utilizzare l’e-mail per eventuali rimostranze e osservazioni su altri commenti perché qui sei fuori tema. Grazie.

    7. non capisco perchè tutta l’italia è tenuta a sapere che siino si è comprato playboy. allora, se oggi mi vedo la dottoressa al distretto militare (con edwige fenech
      ), mi pubblicate la notizia in home page??

    8. Sapientone sono disposto a rispondere a tutte le domande che vorrai per e-mail. Nei commenti si dovrebbe commentare il post, non l’opportunità di postarlo. Grazie.

    9. “La campagna di comunicazione vede un gorilla nero scappato da uno zoo aggirarsi per la città.”

      Trattasi del gorilla della canzone di De Andrè?

    10. Davvero belle queste magliettine Dud.
      Simpatiche, colorate e anche di ottima qualità.

    11. DUD for everybody!!!!!!

    12. ma a dire il vero sto dude non mi impazzire, ha soltanto 5 disegni e non mi sembra siano così urban/underground. Però è un parere assolutamente personale. Anche su Eva avrei delle cose molto personali da dire, ma non credo sia la sede adatta. Siino mi bandirebbe da tutti i blog d’italia…

    13. scusate, volevo dire “dud”.

    14. Ho tra le mani una maglietta DUD,devo dire che la qualita’mi sembra ottima ed anche l’idea non e’male,anche se sembra inflazionata l’idea di una maglietta ai giorni nostri,se il capo in questione vuole farci rispecchiare in questa societa’che corre sempre di piu’e la gente sembra voglia tornare alle origini della sopravvivenza urbana, allora magari ci si potrebbe associare a questo marchio nuovo e giovanile. Dovra’crescere ancora quello e’ovvio ma le basi per un grande successo ci sono tutte,tocca al mercato dire la propria ma soprattutto a noi siciliani che abbiamo possibilita’di far decollare un capo di qualita’ideato attraverso un progetto italo-britannico! Forza DUD!!

    15. Solitamente alcuni blogger segnalano quando nei loro post si fa anche solo velatamente pubblicità a un marchio. Molti segnalano con onestà ai loro affezionati lettori che sono stati pagati per scrivere un certo post su un tale prodotto. Non dico che sia questo il caso, ma certamente non capita spesso di vedere una pubblicizzazione a un marchio (quello della magliette) così disinvolta. Insomma alcuni blogger fanno almeno la fatica di scrivere una recensione, ma è un pò deludente che per dare visibilità a un marchio, un blogger debba ricorrere al solito, vetusto, banale, artificio di dire che è una tendenza che spopola etc. e quindi spacciare la pubblicizzazione del marchio come una notizia di attualità. Ovviamente un blogger può fare quel che meglio ritiene, e non c’è per me più di tanto scandalo se decide di parlare di questo o quell’altro marchio. Ci sarebbe però sempre un principio, quello cioè secondo cui è giusto dichiarare quando un la scelta delle notizie da affrontare in un post è basata su un qualche interesse. Questo, si intenda, non è un attacco personale, semplicemente ho visto molti post di questo genere in vita mia è quasi tutti erano gestiti con più chiarezza di intenti da parte dei rispettivi blogger.

    16. P.S. Se ce ne fosse bisogno la natura “poco spontanea” e troppo “entusiasta” di alcuni commenti sulle maglie sembra (ma anche no) suggerire che effetivamente c’è una trovata pubblicitaria sotto.

    17. Beh,dud e’anche una realta’palermitana,in linea con la politica di questo blog credo..

    18. Si ma come la mettiamo con l’abozzo di policy, scritta dall’autore del post, per la pubblicità su Rosalio(https://www.rosalio.it/2007/04/20/verso-una-policy-per-la-pubblicita-su-rosalio/), che dice:

      “Abbozzo qualche regola per quello che potrebbe diventare una policy per la pubblicità su Rosalio.

      * Inequivocabilità: no alle “marchette”! Gli spazi pubblicitari saranno dichiarati esplicitamente e non ci saranno commistioni tra spazi pubblicitari e contenuti editoriali.”

    19. Dar ti ringrazio per la tua lezione di trasparenza per cui mi sono commosso. Sono d’accordo e quindi segnalo ai miei affezionati lettori che non ho ricevuto alcun compenso per questo post, che non si può quindi parlare di pubblicità ove per questa si intenda qualcosa che richiede un corrispettivo in cambio e che se tu sei onesto intellettualmente, come spero, mi porgerai presto le tue scuse. 🙂

    20. Belle pere 🙂

    21. Ti porgerei volentieri e senza remore le mie scuse se avessi scritto che hai ricevuto qualcosa in cambio. In quel caso sarei stato deprecabile e mi vergognerei a fare insinuazioni senza conoscere i fatti. A scanso di equivoci mi scuso se ho lasciato intendere eventuali fini di lucro. Piuttosto, e mi scuso ancora se non mi sono fatto capire, ispirandomi al tuo (non mio, tuo) principio di inequivocabilità, mi è sembrata una stonatura trattare quell’argomento in quel modo. Se infatti tu dici che non ci dovrebbero essere “commistioni tra spazi pubblicitari e contenuti editoriali”, questo, a mio modesto giudizio, viene smentito dal post. Sia chiaro, io non voglio dare lezioni a nessuno, poichè sul proprio blog ognuno può stabilire autonomamente le proprie regole e in questo senso, hai ragione, se a me non sta bene una cosa non è detto che che essa sia sbagliata. Le cosa però sono molto diverse quando uno si da delle regole e poi le disattende. In quel caso, e solo in quel caso, un lettore ha tutto il diritto di chidere spiegazioni. P.S. Leggendo il tuo post mi sono sentito un pò l’esagitato Mourinho della situazione che dice agli altri :”prostitute intellettuali”. Spero che tu non mi abbia visto così, non era mio intento.

    22. sisi..queste magliette dud scricchiano movimento…e poi, quando vi vedo alle serate, sembrate tutti in divisa…

    23. Ho seguito con attenzione la diatriba tra Rosalio e Dar riguardo la questione della pubblicità o no. Io credo che nella società in cui viviamo oggi segnalare una qualsiasi cosa diventi pubblicità..nel senso che a questo punto nessuno puo piu dire niente su nessuno ne segnalare nulla…allora dobbiamo pensare che rosalio percepisca soldi da EVA riccobono o da ogni personaggio o movimento che viene segnalato. IO personalmente, e di moda non me ne intendo come voi, ho cercato di capire il perchè di questa segnalazione riguardo il marchio DUD e quello che posso dire, andando a guardare e a leggere soprattutto il loro sito o a visualizzare i video che rosalio mi ha scegnalato ho visto che forse non si tratta di pubblicità ma di una semplice segnalazione di un movimento giovane e creativo. IO peenso che in un mondo economico in crisi e statico pieno di disoccupazione, appoggiare i proggetti giovani e pieni di creatività sia apprezzabile. Complimenti a DUD ho visto i vostri video e letto la vostra ideologia sul vostro sito…si vede che c’è un proggetto dietro e tanta creatività…quindi ragazzi coraggio e andate avanti! Grazie a Rosalio per la segnalazione!!!

    24. per me, e sottolineo PER ME, la Riccobbono è in primis di un’antipatia fuori dal comune (secondo me si sente tre ca@#i e tre quarti e non c’è motivo…), in secundis è troppo magra ed in terzis (si scrive così?) in faccia proprio non non c’è nulla da prendere! Ma del resto le top model le vogliono così…viso senza espressione ed al limite dell’anoressia…l’antipatia vien da se 😉

    25. @ Beny: la penso esattamente come te! Poi da quando è famosa ed è stata sdoganata dalla provincia palermitana le è venuta pure la erre moscia. Che donna…!

    26. Ma da quando in qua la Riccobono ha le tette??? 😀

    27. @Roberta: da quando esiste Photoshop CS

    28. io la conosco dall’eta’ di 13 anni e ha sempre avuto la erre moscia anke xkè sua madre è francese…le tette le ha sempre avute…in viso è carina ma da qui a fargli fare la copertina di playboy…convengo con voi su photoshop ma anke sui miracoli del trucco…la soddisfazione piu’ grande è stata insegnargli a giocare al suo ex zito con lei lì presente ahahah…ciao ragazzi/e!!!!!!!

    29. preferisco la mitica lacoste nel 1995 costava 125.000 lire, oggi costa 67,50 euro…. mi sembra un marchio serio e solido.

    30. @angolo: come non quotarti!

    31. Questo post per me rimane una marchetta…

    32. Io preferisco la donna sicula abbondante di seno…

    33. Sposo le parole di Alessia che ringrazio. Se da una parte c’è il rischio di essere accusati di pubblicità occulta (che qui non c’è affatto) e dall’altra c’è il rischio di non dare pubblicità a una notizia preferisco correre il primo (e continuerò a farlo, potete giurarci).
      Mimmo pensa ciò che vuoi. Io penso che molti parlino a vanvera. 😉

    34. Sempre permalosetto il signor Siino… Ahi ahi…

    35. Mimmo ti invito ad attenerti al tema del post. Grazie.

    36. Tony Siino è riuscito abilmente a far scivolare il discorso su altri temi, schivando per ben due volte il commentare le sue stesse parole circa il suo ricco di demagogia inno contro le marchette. Chiamare quella “cosa” notizia piuttosto che un atto di coraggio è un giro di parole di quelli che solo i vecchi media sono in grado di fare. Io vorrei solo che lei stesso commentasse le sue stesse parole di un anno fa (è lecito cambiare idea, basta avere l’umiltà di dirlo però) circa la necessità di separare contenuti editoriali da spazi di altro genere. In realtà non credo che lo farà, troverà un modo per ribattere parzialmente o non farlo affatto. Tutto ciò che le si chiede, per coerenza mica per altro, è di commentare le sue stesse parole e di rapportarle alla situazione che si è creata con questo post. Ogni suo tentativo di spostare la discussione sarà da me ignorato. A quel punto lei non avrà “vinto” il punto, ma solo perso un occasione per dimostrare coerenza.

    37. Dar prima di ribadire che in questo post ci sono soltanto contenuti editoriali e che non si tratta di uno spazio pubblicitario (coerentemente con l’articolo che cita) attendo prima le sue scuse che ritengo dovute viste le premesse. 🙂

    38. Ma ci vuole poi cosi’ tanto a comprendere che non si tratta di pubblicita’ ma di una semplice segnalazione? E poi e’ surreale la situazione in cui l’anonimo Dar da’ lezioni di ‘bloggaggio’ a Tony..

    39. Cavolo! non lo sapevo che era diventata obbligatoria la lettura di Rosalio!…ma è già nei piani di studio ministeriali? e poi deve essere pure a pagamento…se no non mi spiego la veemenza di chi chiede conto e ragione dei suoi contenuti…dimmi “Rosalio”, sta per arrivarmi una cartella esattoriale e non lo so ancora?
      Io mi chiedo come si fa ad andare a “casa altrui” a contestare le scelte del padrone di casa…se un giorno non gradissi qualcosa di Rosalio potrei scegliere o di non leggerlo più o – più probabilmente – di farglielo presente privatamente e spassionatamente a titolo di cortesia nei confronti di un format che apprezzo (e sperando che non se ne abbia).
      In merito al tema del post: il blog parla di Palermo e secondo me certamente ci sta senz’altro parlare di realtà e iniziative – anche imprenditoriali – locali. Ma non si parla da sempre su questo blog di riviste, libri, locali, mostre (a pagamento) che trattano/si svolgono a Palermo? Inoltre, la “marchetta” comporta scambio di denaro…diversamente al più è corrispondenza di amorosi sensi.
      Riguardo alle futilità: fior di quotidiani hanno il sudoku in ultima…i contenuti passano e non resta nulla? accade per tutte le notizie e con tutti i media conosciuti (anzi quelli di questo restano consultabili a distanza di anni)…
      Abbiamo di recente assistito su questo blog al confronto tra mondi che fino a ieri non so come sarebbero potuti mai venire a contatto…quella di Rosalio credo sia una delle formule tra le più innovative che al momento vi siano…

    40. R.M. le critiche sono ben accette. Ovviamente amiamo di più quelle costruttive, fondate ed espresse in tema o per e-mail. Mi sembra troppo drastico chiedere a un lettore di abbandonare il blog se non gradisce. Però che salti qualche post potrebbe essere una giusta via di mezzo. Non mi sembra opportuno entrare nel caso specifico: mi sembra autoevidente.

    41. R.M. Rosalio è da sempre percepito come uno spazio “pubblico” e questo ha dei pro e dei contro. Magari chiedessimo conto e ragione delle vere porcherie che avvengono nella res publica come si fa per quelle presunte su Rosalio. 🙂
      Io sono abituato a usare i disclaimer e in questo caso pensavo che non servissero perché non mi sembra una pubblicità e inoltre non è una pubblicità. Estremizzando potrebbero avermi pagato per qualunque cosa io scriva qui. E allora che fare? Dico ogni volta che il post non è quello che non è? Mi sembra più logico scrivere che si tratta di un messaggio promozionale o che si tratta dell’azienda di mio cugino se lo è. E non è il caso di questo post.

    42. @Rosalio,
      si, a ben rileggere c’è un mio passaggio che potrebbe essere interpretato in modo “drastico”. Tuttavia credo che il senso del mio intervento sia – per usare un tuo termine – “autoevidente” al punto da ritenere superflue ulteriori precisazioni.
      @Tony
      Credo di avere espresso valutazioni assolutamente in linea con le tue osservazioni. Se così non è, deve essersi trattato del più infelice e meno comprensibile dei miei interventi…

    43. Mi permetto di intervenire… le magliette dud sono il classico tentativo da parte del DJ di turno, nel caso specifico Peppe Silvestri, di trovarsi qualcosa di serio da fare oltre a divertirsi in discoteca. Sulla diatriba rigurdo la pubblicità o meno credo che Siino e Silvestri siano conoscenti/amici… quindi non mi stupisce questo post!!! Poi se ha percepito soldi o meno questo non è dato saperlo.

    44. Bogani ho già chiarito che non ho percepito nulla per questo post. Leggi i commenti?
      Se avessi percepito qualcosa non avrei nessun problema a dichiararlo.
      Mi complimento per le tue indagini. Per fortuna non hai scoperto che conosco anche le sue cugine…sospiro di sollievo! 😛

    45. Eva Riccobono : modella e attrice. Come attrice mi è sfuggita ( ho visto il film di Verdone ma ricordo poco di lei, se non nulla, come della pellicola del resto….- speriamo comunque che Verdone non arrivi a diventare patetico, la strada è quella….-). Come modella non so, immagino che abbia fatto qualcosa di importante per meritarsi la copertina di “Playboy”….A proposito di attrici palermitane, esattamente un anno fa usciva nelle sale un film di Virzì: “Tutta la vita davanti”. La protagonista è anche lei palermitana. Si chiama Isabella Ragonese. Come nella locandina del film, dal mucchio di personaggi alla Pellizza da Volpedo che popolano il call center del film, quello che emerge realmente è il suo : La Marta di Isabella Ragonese mi colpì veramente. L’unico personaggio veramente completo e a tutto tondo in mezzo a tante figure bidimensionali. Merito della sceneggiatura ma soprattutto merito suo, secondo me. Il merito di una recitazione consapevole e al tempo stesso spigliata e sbarazzina e della sua radiosità – tipica della nostra bellissima isola -. La Ragonese ha la grazia, l’ironia e l’eleganza di un gatto soriano che, ad un certo punto, si mette in riva alla vita, si siede e sta a guardare quanto sono strani gli esseri umani. Ps Il film sta passando in questi giorni sui canali di cinema Sky.

    46. Dimenticavo : ” Ciao cuscì ” è ” Troppo forte ” :))

    47. Beny: Non capisco queste critiche inutili, la conosci? Come fai a dire che è antipatica? Dovresti essere contento che una Palermitana abbia fatto successo! Io la conosco ed simpaticissima, da quando ha fatto successo non è mai cambiata. Quando viene a Palermo frequenta gli amici di sempre. E’ comunque non si può dire che non è bella!!!!!!! Io la trovo bellissima anche acqua e sapone. Lei poi è sempre naturalissima!
      Lia M: Tu sei il tipico esempio di chi apre la bocca tanto per aprirla…!!!!! Eva ha la “R” moscia da sempre sua madre è Tedesca (non francese)!
      Questo tuo commento mi fa capire tutto…!!!!

      P.S Complimenti per il blog! : )

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