A Pasqua io ballo coi diavoli
Con la Pasqua alle porte, ci apprestiamo a vivere il primo ponte della stagione primaverile. E, come ogni anno, ci si comincia a chiedere come trascorrere qualche giorno lontani dalla consuetudine quotidiana. C’è chi pianifica visite alle città d’arte italiane, c’è chi programma viaggi in paesi esotici, c’è chi consumerà un pranzo luculliano in compagnia dei propri cari. Ecco, la Pasqua, spesso, si riduce alla classica abbuffata di casa nostra. Antipasto, primo, secondo, decine di contorni, frutta, dolce, caffè e ammazzacaffè. Pisolino e televisione ad oltranza. Ogni anno. Sebbene viviamo in una terra ricchissima di manifestazioni Pasquali, sacre o profane che siano. Allora, perché non prendere in considerazione una gita fuori porta e visitare uno degli incantevoli paesini siculi e trascorrere una giornata veramente diversa? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da Piana degli Albanesi a San Fratello, da Caltagirone a San Biagio Platani, la possibilità di visitare un posto nuovo ed assistere ad eventi che si tramandano da generazioni e che, sempre più spesso, vedono “protagonisti” turisti stranieri piuttosto che “indigeni” di Palermo e dintorni.
Io quest’anno non cambio. Io quest’anno mi metto in macchina e imbocco la Palermo – Agrigento. Vado a Prizzi, sui monti Sicani. Poco più di un’ora da Palermo, presepe abbarbicato sul cucuzzolo della montagna, celebra la Pasqua con l’evento atteso un anno intero dai locali. Il “Ballo dei diavoli”. Continua »
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