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  • “Ca mma ra tà” (Cammaratà)

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    Ricorderete che qualche settimana fa Tommaso Santoro, uno degli ospiti più burloni di Rosalio, aveva pubblicato un testo modificato di Sincerità, la canzone con cui Arisa ha vinto Sanremo nella categoria proposte 2009. Ispirato dalla recente vicenda che ha visto coinvolti il sindaco di Palermo e l’Amia (querela sì/querela no) la canzone è diventata Ca mma ra tà. 😀

    Il testo è molto divertente e c’hanno messo le mani e la voce i musicisti di Palermo Art Ensemble (che hanno risuonato e riarrangiato la base; complimenti) e Veronica (ha una bellissima voce e promette molto bene…ricordatevi il suo nome!).

    È stata fatta una piccola modifica a una strofa per rendere il tutto più facilmente comprensibile anche a chi non è di Palermo. Non c’è cattiveria e ci piacerebbe che il testo facesse un po’ pensare e che potesse stimolare l’azione amministrativa nella città di Palermo.

    Buon divertimento e, se vi piace, dateci una mano a diffonderla! 🙂

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    Ca mma ra tà
    Ca mma ra tà
    Adesso è tutto così semplice
    Con te che sei un po’ anche complice
    Della faccenda dell’Amià

    Ca mma ra tà
    Sei un elemento inaccettabile
    Ti sei piazzato in pianta stabile
    speriamo no all’eternità

    Adesso ci hai rotto davvero
    La gente lo sai ti dà zero
    All’inizio eri un poco… (*censored*)
    Mandato dal re Berluscone

    E fare e rifare l’“eppy ore”
    Per ore, per ore, per ore
    C’è quello che imbroglia e poi ruba
    Ma tu ti stai chiuso alla Cuba

    E io…“a’ fini misi un c’a fazzu”
    E tu…ca m’aumenti la Tarsu
    Ma scupanu…ogni due settimane?
    L’olezzo ci sta per coprire
    Ra’ puzza si sta per morire

    Ca mma ra tà
    Adesso è tutto così fetido
    Mentre qualcuno alza il gomito
    Nei bar piu cool della città
    (u ùùù u ùùùùù)

    Ca mma ra tà a a
    Sai, querelare era utile
    Non è per niente sbirritudine
    Se si difende la città

    Adesso però i cittadini
    Sai gridano forte “chi fici?”
    Ti attacca l’opposizione
    Minaccia la Cassazione
    Denunciano c’è ‘u “futti futti”
    Ma Diu pirduna a tutti
    Tu ridi piacione fai il bello
    Ma fete pure Mondello

    Ca mma ra tà
    Al Cavaliere chiede gli oboli
    In cassa arristaru spiccioli
    ‘Cussì nun si po’ chiù campa’!

    Ma adesso parlo io
    E basta con ‘sto oblio
    È ora che qualcosa cambi in questa città
    Il sindaco sei te, ma lavori sai per me
    E voglio dirti basta…adesso…fine

    Ca mma ra tà
    Dimetterti è cosa semplice
    Dai cittadini è auspicabile
    “Vattinni sghé e pass’e ddà!”

    Ca mma ra tà a a aa
    Sorridere è una cosa futile
    Noi ti ricorderemo labile
    Preghiamo tutti a Rosalià…
    Preghiamo tutti a Rosalià…
    Preghiamo tutti Rosalià

    Palermo
  • 71 commenti a ““Ca mma ra tà” (Cammaratà)”

    1. Simpaticissima!!!

    2. FANTASTICA! 🙂

    3. molto carina!

    4. 🙂 finalmente riesco a sentire di nuovo questa canzone… la versione di Arisa dopo due giorni mi aveva stancato… ma questa è tutta un’altra storia 🙂

    5. Woow, fantastica, e spendida anche la voce di Veronica !

    6. naturalmente, è “splendida”, non “spendida”.

    7. Certo dal BLOG DI PALERMO escono sempre delle delizie e delle originalissime idee…
      Su questa canzone sono state fatte solo a Palermo 15 parodie, ma questa riesce ad essere la peggiore.
      Sicuramente adesso verrà spacciata come un cult della rete, come la maglietta di Obama…

    8. Mitica!! 😀
      Diffondiamola!! 🙂

    9. fantasticaaaaaaaaaa!!! avete riassunto tutto quello che un Palermitano per bene avrebbe voluto CANTARGLI in FACCIAAAA!!! 😀

    10. graziosa

    11. l’idea è carina.
      ma alla fine penso che siamo bravi a fare gli ‘scemi’ con le canzonette e a lamentarci di cammarata, di cuffaro, di silvio… però poi alle urne hanno il plebiscito!!
      siamo dei minchioni che pensano ai propri tornaconti e non al bene del proprio comune, regione e nazione.
      ci meritiamo questi governanti: li abbiamo scelti noi!

    12. Bellissima!!!! Brava anche Veronica. Diffondiamola…e non ci fermiamo solo a questo!

    13. Ma del Cammarata in versione Arisa che mi dite? 😀

    14. troppo forte! bellissima anche la voce di Veronica, non fa sentire la nostalgia di Arisa 🙂

    15. @Sconfortato: ti quoto al 200%…anche se la canzone è davvero simpatica!!!

    16. @ Lobo
      CammaratArisa è “truppu bieddu”, BRRRRRAVO.

    17. Mandiamola su tutte le radio!!!

    18. Bella voce. Canzoncina inflazionata, scritta da abili professionisti della melodia che con un testo banale hanno fatto una filastrocca che ti entra in testa e non te la puoi scordare, tipo quartetto cetra, non per caso ci ha messo le mani Lelio Luttazzi.
      Ma a parte questo, a parte il babbio ingenuo, a cosa serve? Potrebbe servire al limite se tutta la città gliela cantasse in diretta al comune e per l’occasione buttarli tutti fuori dal palazzo, occupazione a oltranza finché a Palermo non arrivino persone serie, competenti, managers che sanno quello che fanno, non questi avventurieri dilettanti, per gestire la vita pubblica palermitana, per almeno 30 anni per formattare metodi e cervelli, insomma per avvicinarsi a tutti gli effetti ai sistemi di gestione dell’Europa evoluta.
      Invece dopo la canzoncina ci saranno le farse elezioni, dove si dovrà “scegliere” tra dilettanti di ogni colore, meglio il solito mercimonio elettorale…

    19. Ma l’mp3 non si può scaricare? :'(

    20. forte 🙂

    21. @Dzamir: devi cliccare sull’immagine!!!

    22. …comunque “sbirritudine” la dice lunga … un semplice vocabolo … per descrivere come un trattato di sociologia …

    23. Complimenti davvero, un modo originale e divertente per esprimere un sentire comune..
      darò una mano alla divulgazione,
      complimenti ancora

    24. Mandata in onda su radio time;-)

    25. ma invece della canzoncina,una bella tistata nmucca al sig sorrisino no?

    26. l’idea è carina e il sentire Comune vorrebbe questo sindaco “fuori dal Comune”, sono un pò perplesso però perchè Tony mi sembravi un sostenitore incallito e ora sembri l’esatto contrario, mi chiedo come mai…cosi come mi sembra che approvino sempre i soliti compresi chi ce l’ha “personalmente” con Cammarata, mentre la gente quella arrabbiata che se ne frega dei partiti mi sembra sempre un pò assente
      sarà una sensazione…
      comunque bella idea.

    27. Scugghiunatu no perché sarebbe illegale. Gigi quello che tu proponi a me sembra che si chiami golpe anche quello è illegale.
      Mitica Maria. 🙂

    28. Fa molto Marsigliese…
      … bravi tutti!

    29. Sergio io penso che il primo mandato sia stato complessivamente positivo. Il secondo mi sembra finora catastrofico. Come professionista ho collaborato alla sua campagna elettorale e fatto un pubblico endorsement aspettando degli interventi legati all’ICT che ancora non ho visto (e direi che è meglio che prima si occupino dell’ordinaria amministrazione…). Continuo a pensare che con Orlando non sarebbe andata meglio ma non sono soddisfatto e quindi sto con i critici oggi. Questa è comunque una canzoncina divertente, per quanto possa avere una valenza politica. Voglio sperare però che la politica possa esprimere qualcosa di più efficace.

    30. tony non ti ho chiesto mica l’esame politico…non mi permetto assolutamente e non devi rendere conto a me.
      per il resto, guarda che la pensiamo in maniera più simile di quanto tu non ritenga 🙂
      devo dire che ci sono dei punti del testo però che proprio “senza cattiveria” non sono, ma le libere opinioni sono fatte anche per gridare a dovere a un sindaco che spiace a molti (se non a tutti) di andare via, quindi viva il testo: la postilla mia che confermo è “peccato che mi sembra ci inzuppi il pane chi ce l’ha per parte o per motivi personali”…
      per il resto, il punto di una dimissione è chi verrà dopo: “l’unica possibilità e l’unico sindaco possibile per l’eterno presente a Palermo” …oppure “un’altra SOLITA storia” ?

    31. Ferrandelli, non basta la canzoncina, che probabilmente sarà pure recuperata da chi sa proporre come alternativa solo precariato supplementare e assistenzialismo a non finire… Occorre invece creazione di lavoro reale, e per farlo sono indispensabili veri managers, europei, impiegati e stipendiati dalla comunità europea, per almeno 30 anni, il tempo di formattare cervelli e sistemi, per adottare moderna cultura europea, evoluta. Nel frattempo istituire scuole per aspiranti amministratori, per veri politici, tipo l’ENA in Francia, dove non ci sarebbe spazio per i dilettanti in auge oggi, né per gli ammuini. Scuole per aspiranti amministratori locali, per intenderci, da impiegare, fra 30 anni, solo dopo esami di idoneità e dopo avere svolto per almeno due anni stages attivi in due capitali europee.
      Non basta la canzoncina, tutti fuori dal palazzo, di ogni colore. Mi dispiace, mi ha parlato bene di te un mio amico, M. Sardo, ma il sistema non é buono e stritola anche gli uomini dotati di buona volontà, ma la buona volontà non basta, occorrono competenze provate e punti di riferimento che nemmeno tu, vivendo dentro una realtà parallela, paradossale, e assurda, puoi avere.

    32. Sergio mi aspettavo questa domanda e ho chiarito come la penso. Se trovi dei punti cattivi nel testo sappi che non era quella l’intenzione…ma è pur vero che chi è causa del suo mal può solo piangere se stesso…

    33. Tony, a parte il fatto che sicuramente l’unica soluzione per la salvezza della Sicilia é la “rivoluzione” che io ho esposto piu’ volte in questo sito (commissariamento, “forzato” o scelto dai cittadini, da parte della comunità europea, e gestione per i primi 30 anni da parte di managers stranieri stipendiati dalla comunità europea, etc.) e non temo di essere immodesto a dire che é l’unica soluzione; a parte il fatto che tutti i metodi conosciuti oggi, legali o pseudo tali, equivalgono a presa per i fondelli per il popolo passivo, a parte tutto… io ogni volta che torno a Palermo dopo tre giorni mi stanco di contare tutte le illegalità che vedo da mattina a sera, quindi la tua riflessione anche se giusta mi fa lo stesso sorridere (non c’é nessun intento astioso). Per quanto riguarda la pseudo-politica del similpaeseitalia e pure della Sicilia io vedo sopprusi e illegalità dappertutto, arroganza, leggi a beneficio di caste di ogni tipo, quindi illegali, e tu vorresti fare la “rivoluzione” coi mazzi di fiori… o con le canzoncine, o con i lamenti perpetui che scriviamo qui dentro da mattina a sera? Oppure usando il mezzo democratico piu’ perverso e contaminato che esiste, ovvero il mercimonio elettorale che non ha niente di politico?

    34. tony ti ripeto: la domanda te l’aspettavi perchè ho notato te l’hanno fatta altre persone prima di me e siccome anche io ho notato la cosa te l’ho chiesto, senza attaccarti mi pare però…
      per il testo non parlo di “punti cattivi” come da condannare, l’ho detto perchè tu dici che secondo te non c’è cattiveria, nemmeno per me nel senso di “offesa” o “aggressione personale verbale” che potrebbe dare invece il pretesto a qualche (altra) querela, ma c’è molta rabbia e NATURALMENTE perchè la gente è arrabbiata giusta e io penso (lo preciso perchè esprimo solo un’opinione anche se x qualcuno ho scoperto l’acqua calda) con buona ragione…

    35. Gigi io penso a un evento davvero “rivoluzionario” in Sicilia e banalissimo: ognuno faccia il proprio dovere. Basterebbe.

    36. @ sergio ruffino
      Ti posso assicurare che IO non ho nulla di personale contro “l’uomo” Cammarata, parecchio da ridire come cittadino al “sindaco” invece.
      Spero poi che i punti del testo che trovi “cattivi” siano tali in quanto .. “incisivi”, è logico ed inevitabile che nella stesura del testo ( che è avvenuta quasi di “getto”) ho cercato di mettere dentro tutto quello che si dice e si è detto sui recenti avvenimenti anche con faciloneria; ho cercato inoltre di rispettare la metrica originale della “canzonetta” perchè fosse facile canticchiarla come l’originale.
      E se si vuole, con un pò di forzatura sull’accostamento, credo abbia lo stesso effetto di denuncia di talune antiche fiabe che sfruttavano appunto la facile divulgazione.

    37. tommaso, guarda che stiamo dicendo esattamente la stessa cosa, e non ho mai insinuato che tu o i palermoartansemble avete conti da regolare con il sindaco (ma poi mica parlavo di “conti da regolare”, a parte che se vuoi dei conti da regolare lì sbagli strada 🙂
      semmai mi sembra meno azzeccato l’intervento di fabrizio che sotto querela per avere detto quello che ha detto – nonostante si possa avere la peggiore opinione su cammarata, dire una cosa simile per me non è giustificabile dall’astio x il sindaco per quello che ha fatto o soprattutto NON ha fatto, a parte la “parte” di una opposizione – vuole farsi portatore e “diffusore” della tua interessante musica…se l’avesse proposto un altro che non aveva questioni personali con il sindaco (anche io) secondo me era meglio…poi, ognuno ha la sua…

    38. @ GIGI
      Premettendo che l’intento è puramente burlesco, ma sai che con le canzonette spesso si aprono le coscienze?
      Non è questo il caso, ma le “rivoluzioni” spesso sono accompagnate da motivetti.

    39. Il “0sistema Palermo” è talmente “fradicio” che non è recuperabile “ognuno facendo il proprio dovere”. Per similitudine ad un mio precedente commento, il “sistema Palermo” è come un edificio in cemento armato costruito con la sabbia di mare: irrecuperabile.
      Va raso al suolo e ricostruito.

    40. @ sergio ruffino
      “a parte che se vuoi dei conti da regolare lì sbagli strada”.
      Ha a ahahha ha, uora à capivu! h aha ha hahah.
      Vedi? la satira nasce spontanea, è una rosa, bella per chi la sà apprezzare, spinosa per chi non la sa cogliere.
      (.. inch, questa me la scrivo). 😀

    41. Tommà, la “canzunciella” è divertente…però non t’allargà a parlare di rivoluzioni!!! 🙂
      @lobo, bello cam con il rossetto…gli dona!

    42. @Tommaso: uellà voglio i diritti!! 🙂

    43. Tony, ti ho già detto che considero giusto il tuo rifiuto di ogni forma di violenza per risolvere i problemi, ma i mezzi democratici oggi sono una farsa… che ogni cittadino deve fare il proprio dovere é sicuro, ma pur facendo ognuno il proprio dovere non si puo’ chiedere al contadino di fare il chirurgo, é quello che succede nella politica palermitana, quindi parliamo di una cosa falsata in partenza, dove il dovere del cittadino non influisce.
      @Tommaso, se ti riferisci a semplice accompagnamento, o a canzoni film etc. utili alle conoscenze culturali individuali si, ma descrivono piu’ che decidere una “rivoluzione”, secondo me. Altrimenti con tutte le canzoni di denuncia che sono state scritte…o canzoni sui poveri e miserabili…intanto la politica é sempre piu’ decadente e il mondo é sempre piu’ pieno di miserabili…i conti in banca degli autori invece…

    44. Gigi non gli si può chiedere neanche di fare i golpisti.

    45. Tony, insomma, poiché é EVIDENTE che c’é gente che fa un lavoro per il quale non ha competenze, altrimenti Palermo non sarebbe da anni 102° su 103, cosa si deve fare per licenziarli, e mandarli a fare lavori meno delicati e a fare meno danni per la collettività? In fondo occupare la propria casa, il palazzo comunale, a fin di bene, non é un gesto di democrazia? Nessuno ha scritto “ri pigghialli a bbastunati” 😀 come si direbbe qui a Parigi.
      Io non ce la faccio a prenderli sul serio!

    46. Gigi hai ragione, ma la legge troppo spesso si rivela un doppio inganno e anche su questo hai ragione: allora l’arma è la strategia oltre che agire per il bene comune. Un esempio: quello che ha fatto Nadia Spallitta, un’amica che al di là del rapporto personale stimo per il suo lavoro silenzioso privo di spettacolarizzazioni da comizio e preciso, diretto, affilato, è davvero imparagonabile: mi riferisco ovviamente alla faccenda clamorosa delle ztl, vero è che qualcuno ci ha messo proprio il meglio di sè per svergognarsi con questa faccenda (non so come a volte la giunta cammarata spera che non ci sia una reazione a questi strani ordinamenti) ma la demolizione successiva è stata totale, non credo si possa paragonare questo all’attacco di Fabrizio Ferrandelli in seduta per cui dopo è scattata l’azione legale: è un esempio, ma apprezzo maggiormente la determinazione con un fine rispetto alla manifestazione – troppo spesso di parte – o agli atti disperati…

    47. Come si diceva non troppo tempo fa, “una risata vi seppellirà”. Da qualche parte bisogna pur comunciare.

    48. ” Gli italiani ridono della vita: ne ridono assai più, e con più verità e persuasione intima di disprezzo e freddezza che non fa niun’altra nazione….Gli italiani posseggono l’arte di perseguitarsi…..” I siciliani, anzi i palermitani, ancora di più. Ho già commentato questa parodia, parodia della parodia originale, imbastita su Berlusconi. Che continua comunque a vincere, insieme a suoi luogotenenti. Grazie ad un tattica semplice in fondo: trasformare la politica in spettacolo, gli elettori in pubblico. Da palermitano m’indigno ancora nel vedere (nell’ascoltare) queste iniziative. Oltre che poco originali sembrano voler ancora scherzare su un incubo. Come se appunto fossero indirizzate non più a dei cittadini, a degli elettori, ma solo ad un “pubblico”, che altro non aspetta se non qualcuno che sdrammatizzi, che renda in fondo accettabile un po’ tutto. Anche il “nulla”.

    49. genialeeeee…complimenti per il cammarata versione Arisa… 😀

    50. […] online da poco con una cover di Sincerità ribattezzata Cammaratà e dedicata al sindaco. C’è molto interesse da parte dei lettori su questa iniziativa e penso […]

    51. Stupendaaaaaaa! 🙂

    52. Ahahahhahah veramente carinissima!
      E poi ragazzi,diciamoci la verità,quest’uomo è indifendibile!Se proprio la sicilia si merita la Pdl a oltranza,e i siciliani la vogliono e,dunque, la meritano, almeno si scelga una persona con una dignità e il senso dell’etica;ma forse è chiedere troppo!

    53. Manuelo, tutto vero!
      E il fatto piu’ grave é che dall’altra parte li hanno seguiti nel metodo spettacolo, dove sono destinati a perdere, essendo mediocri anche in questo esercizio. Si é visto, persino Ferrandelli é venuto qui a recuperare una canzoncina … Dall’altra parte, mentre anche loro accumulano ricchezze (anche all’estero) e privilegi provano a vendere qualche slogans (“i care” e simili…)
      ai quali nemmeno loro credono, perché vivendoci dentro al teatrino sanno, appunto, che é solo spettacolo-illusionistico di genere mediocre.
      C’é chi cita episodi insignificanti, quella non é politica: é tecnicità del politichese; sono schermaglie dialettiche su temi “minori”, la politica seria che decide le sorti della città, il lavoro reale, il decoro e lo sviluppo generale, quella nemmeno sanno cos’é.
      C’é chi chiede di votare almeno il migliore, ma il migliore di cosa, poiché si parla di un sistema fallito, sorpassato, di metastasi che divora tutto e tutti? Ognuno poi é convinto di avere il proprio migliore o meno peggio, invece sono tutti peggiori dentro un sistema “morto”.

    54. simpatica…
      tony…hai visto che alla fine lo sai…

    55. Questo sistema, Gigi, si chiama democrazia. Per me la politica è stata importante. Ero in piazza Venezia quel giorno dell’84. Il corteo funebre di Berlinguer partì da via delle Botteghe Oscure verso San Giovanni. La banda cominciò a suonare e a me vennero le lacrime agli occhi. Non sono mai stato iscitto al PCI, nel 72 poi votai per Pietro Valpreda, l’anarchico accusato della strage di piazza Fontana, che si era canditato con il Manifesto. Un’altra volta per il Pdup, dopo sempre PCI. Però non ero mai d’accordo con la linea di quel partito, al refererendum per esempio ho spesso votato all’opposto rispetto alle indicazioni del Partito Comunista, ma la morte di Berlinguer mi colpì non solo per la sua persona ma anche per il valore simbolico che racchiudeva. Era finita un’epoca. E ne cominciava un’altra che intuivo mi sarebbe piaciuta meno. Non voglio idealizzare i dirigenti di allora, per carità : non ho mai capito perchè il PCI fosse rimasto tanto a lungo filosovietico e stalinista. Però con Berlinguer iniziava a scomparire una generazione che si era formata in altri anni, che poneva come priorità la “QUESTIONE MORALE”. Si intuiva che stava arrivando una fase in cui cominciavano ad assomigliarsi i diversi modi di fare politica, di essere nella società. Dalla fine del Pci nacquero poi altri partiti, una trasformazione che aveva tra i suoi obiettivi quello di conservare il patrimonio positivo della sinistra, rinunciando finalmente al peggio della tradizione. Purtroppo a volte viene da pensare che sia successo proprio l’opposto.

    56. Perfettamente in tema con la manifestazione di Sabato prossimo. A dir poco azzeccata, BRAVISSIMI/E!!!

    57. Manuelo, sai in teoria sono d’accordo. IN TEORIA, appunto. Con tutto quello che hai scritto. Lo dici pure tu che succede l’opposto, tu dici “a volte”, io dico sempre.
      Forse é meglio che ce ne andiamo … “trascinando per la città le parole del cinema” (sandwich man), ti riconosco sempre ( 😀 ), Ma(r)nuelo.
      P.S. Si, per sistema intendo quello che si sono costruiti loro, a loro uso e consumo, dietro la facciata della democrazia, ovviamente non metto in discussione il vero sistema democratico. Il loro sistema é fatto di affari, mercificazione dei voti e qualche volta degli ideali, totale assenza di competenze, privilegi, caste, lobby, politichese sterile, spettacolo come dici tu, etc. nulla che ha a che vedere con la vita democratica del Paese e del bene dei cittadini.

    58. Si, però in ritardo. Per uno attento ( ed in possesso di una buona memoria…) come te. Guarda che anch’io però ti ho sempre riconosciuto…..Ps “Manuelo” mi è sembrato più dolce, in fondo è solo una provocazione. Son sempre sotto osservazione.

    59. […] di una nota canzone degli ultimi mesi, ad opera di Tommaso Santoro, diffusa dagli amici di Rosalio. Buon […]

    60. No Manuelo, l’avevo già notato, ma non ci eravamo parlati … Anche tu? Che bello! Io sono sotto osservazione dappertutto, ovunque occorra – e talvolta c’é – libera espressione sono sotto osservazione … é come un attestato…

    61. Scusate se vi interrompo, posso offrirvi qualcosa?…

    62. Vodka Martini “SHAKEN, NOT STIRRED”. Grazie.

    63. Rimuoverò ulteriori commenti chattanti. Saluti.

    64. Bella canzoncina e gran voce di Veronica!
      Per Tommaso: “Ca mma ra tà” come “Grândola, vila morena”? Mai mettere limiti…

    65. Stupenda voce Veronica!!
      Spero faccia della sua voce il suo mestiere, magari sentirla in radio!

    66. Minchia corna rura veramente!Nall”mp4 mi le passari ahaha

    67. […] a numerosi eventi canori e teatrali in Sicilia e non soltanto. Per molti palermitani è la voce di “Ca mma ra tà”, deliziosa parodia del successo sanremese di Arisa, nata quasi per gioco sul blog Rosalio e poco […]

    68. […] Sul portale Fascio e Martello (con cui da poco collaboro) due mie interviste: una a Daniela Lauro, referente siciliana dell’associazione Famiglie SMA onlus, e un’altra a Veronica Moncada, voce del tormentone “Ca mma ra tà”. […]

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