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martedì 19 nov
  • Contro-corrente del sud

    In un bar tipico di Siviglia

    Che poi uno dice sì, la solita storia della cozza che non si stacca dallo scoglio.
    Circa due anni fa, feci una scelta: trasferirmi in territorio spagnolo. A pensarci bene nemmeno è una questione di nord, la grande meta dell’emigrato, a pensarci sono pure andato giù di un parallelo.
    Circa due anni fa mi sono trasferito a Siviglia ma, nonostante la distanza, ho sempre collaborato con realtà palermitane. Anzi, in questi due anni, il lavoro mi ha spesso portato e riportato a Palermo. Inizio, quasi, a pensare che sia io a cercarlo, a non volermi staccare. E progetti, idee e iniziative, la cosa è andata sempre avanti, si è pure cresciuti, specializzati e riempiti di voglia di far il passo in più.
    Ho avuto modo di partecipare ad eventi, seminari e workshop, e qui si respira una gran bell’aria, ma quando si inizia a pensare, a buttare giù le prime idee, le basi, vien fuori la domanda “e perché non in Sicilia?”. Già, perché non lì (o qui, dipende dal lettore). E Sicilia sia, e Palermo sia. Senza escludere la possibilità di anche fuori, ma facciamo che sia proprio Palermo la sede. Facciamo che sia qui il centro nevralgico del nostro progetto.
    Mi piace viaggiare, perdermi (secondo Pessoa), ancor di più quando posso conciliarlo con il lavoro. Ormai abbiamo tutti i mezzi per farlo, e farlo bene.
    Circa due anni fa mi sono trasferito in Spagna, e non so bene quando, ma tornerò a Palermo.

    Ospiti
  • 6 commenti a “Contro-corrente del sud”

    1. Viaggiare è un momento fondamentale della vita di ognuno di noi. Alcuni vedono nel viaggio, nell’emigrazione, il fine ultimo. Io penso (magari sbagliando) invece che il viaggio sia uno strumento per accrescere la coscienza si se stessi, dei propri strumenti, della propria identità. Non ho nulla in contro chi decide di trasferirsi all’estero o magari al nord per cercare… però in fondo riuscire a fare (e creare) il proprio lavoro in Sicilia ha un sapore molto diverso non trovate?

      Forza Michele che questa terra aspetta a te!
      😉

    2. Condivido questa visione

    3. Il piercing però mi fa pensare che non sia il vero Michele ma il suo gemello maligno! 😛

    4. Uno dei miei proverbi preferiti dice:
      “non sono le persone che fanno i viaggi, ma i viaggi che fanno le persone”. Ed è proprio così.
      Riguardo al ritornare, credo che il discorso sia molto più complesso di quanto possa sembrare, ….. è comunque una scelta che merita rispetto!

    5. Fulippo, che sia la fermata giusta 😉

      Mao, ne bisogna di gente.

      Tony, ebbene si, alla nascita uno dei due gemelli è stato segnato col piercing e dal colore è uscito il carattere 😀

      Giorgis, 🙂

    6. mi fa piacere che michele abbia trovato la sua strada, la sua città e la sua realtà. Mi fa piacere, ma (michele non avertene a male) non mi interessa.
      La cosa bella di Rosalio è che riesce in modo divertente e super partes a tenermi aggiornato su quello che succede nella mia città (io purtroppo non ci vivo più). Onestamente però non capisco il senso di questo post. Qui siamo a casa di Tony e lui è libero di invitare chi vuole a parlare di ciò che vuole. Allo stesso modo mi sento libero di dire NON MI INTERESSA.

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