E il Signore levò il dito al cielo e disse: “Tu uomo ti guadagnerai il pane con il sudore della fronte. Tu donna partorirai con gran dolore e…tu, Cammarata, la finisci o no con questi piani di comunicazione ogni cinque minuti che poi non capisco che diamine hai da comunicare, che ci sarebbe solo da ammucciarsi?”.
Che dire? Le ha azzeccate tutte: l’uomo trova lavoro davvero con fatica (nessuno aveva colto che Dio preannunciava il precariato) la donna ancora oggi partorisce con dolore o col cesareo (ma non i mercoledì sera che c’è la Champions League) e Cammarata si ostina, con spirito da fachiro, a lanciare piani di comunicazione da barzelletta.
Ma l’esperienza, in questa città, non serve mai a nulla?
Proviamo a ricordare alcune delle campagne di comunicazione degli ultimi anni.
- Una delle prime campagne ancora, ancora passò liscia: era quella di “Palermo amata e ritrovata”.
- La seconda, quella di “Palermo Cool” fu a dir poco epocale: una cosa da brivido, uno di quei casi da studiare nelle facoltà di comunicazione come termine di paragone verso il basso.
- La terza fu un triste aborto e dallo scorso febbraio riposa in pace sotto il tappeto di un’imbarazzata giunta comunale!
Ora se tutto ciò non invita quantomeno alla prudenza vuol dire veramente che siete di coccio. Continua »
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