Primo maggio, sì me lo rammento
Le bandiere che sellano i muli del contado ne fanno cavalcature da disfida. Rosse sono ma non di vergogna, anzi d’ira. E i pugni minacciano il cielo, fieri e blasfemi. Le falci, che oggi non tagliano spighe ma teste, urlano ai potenti il loro clangore e raccontano di lunghe marce finite nel nulla. Mentre svetta sull’agriturismo la bandiera della Coldiretti.
se vuoi, al posto della croce una bandiera, però così li immagino, uomini fieri, figli delle stesse terre…
e ora, che sgurado avrebbero? ora che sono impiegati alla forestale con una 4×4 in cambio di una croce tirata a caso?
http://www.adm.it/sil/cavalcata-muli.jpg
e poi il primo maggio del ’47…tra le ginestre ne morirono tanti, lontano ma non lontanissimo da palermo.
Billi sospetto dopo 6 presenze tue in queto blog che sei diventato un tappabuchi che gestisce un mnomentaneo vuoto editoriale o finanziario che vuole dirsi.
Se penso male dico come andreotti, farò peccato mamagri ci piglio.
Magari, ops
Uma non mi sembra proprio un periodo di vuoto…