Operazione “Eos”: 21 arresti e Antinoro indagato
Ventuno presunti appartenenti alle famiglie mafiose dei quartieri Resuttana e San Lorenzo sono stati arrestati stamattina nel corso dell’operazione Eos condotta dai Carabinieri. Le accuse sono di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni e al narcotraffico.
L’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica istruzione Antonello Antinoro dell’Udc avrebbe ricevuto stamattina un avviso di garanzia per presunto voto di scambio e sarà sentito in queste ore.
AGGIORNAMENTO n.1: nelle intercettazioni sarebbe anche stato fatto il nome di Nino Dina.
AGGIORNAMENTO n.2: Nino Dina risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Antinoro ha dichiarato: «Continuo a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto negli ultimi dieci anni. La magistratura ha il dovere di compiere il proprio lavoro e ne prendo atto. Rispetto a ciò che sta scritto dalle agenzie di stampa dove si legge che avrei ricevuto una “messe di voti” faccio presente che nell’avviso di garanzia notificatomi stamattina vi è scritto che avrei pagato 3 mila euro per 60 voti. Ricordo che nel 2006 i cittadini mi hanno sostenuto con 30.357 voti e nel 2008 con 28.250. Ogni commento è pertanto superfluo. La settimana scorsa il mio legale era tornato dal magistrato per rinnovare la mia disponibilità ad essere sentito rispetto alle notizie che avevo appreso, soltanto dai giornali, due mesi fa». Antinoro è stato interrogato questo pomeriggio dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Gaetano Paci e Lia Sava.
AGGIORNAMENTO n.3: un arsenale è stato scoperto all’interno di Villa Malfitano.
AGGIORNAMENTO n.4: il procuratore aggiunto Antonio Ingroia ha chiarito che Nino Dina non è al momento destinatario di alcuna informazione.
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