Il romanzo popolare Agrodolce, trasmesso da Rai Tre e prodotto a Termini Imerese, continuerà. La Giunta regionale ha approvato oggi il rifinanziamento che ammonta a 12,5 milioni di euro.
Il 70% delle spese per maestranze, attori e comparse dovrà essere riservato a residenti da almeno due anni in Sicilia e i mezzi per la produzione dovranno essere acquistati per la stessa percentuale in aziende con sede legale in Sicilia.
La meglio parola è quella che non si dice, pensai (appunto). Perciò non la dissi. Mi nascosi così nei cespugli del non detto dove aveva tana uno scorpione tronfio con la sua coda tossica. Spuntata per le troppe punture regalate ai pavidi. Tornai fuori. Fuori di me per la rabbia. E gridai la mia Sicilia fatta di verità.
Il primo libro che ho letto è stato Cyrano de Bergerac ed ho imparato l’amore.
Il secondo è stato Ifigonia Inculide ed ho imparato le parolacce.
I libri li sceglievo sempre tra quelli di mio zio.
Glieli rubavo di pomeriggio, quando andavo da mia nonna.
Furti su furti in nome della letteratura.
In realtà mio zio Nino sapeva benissimo chi faceva sparire i suoi libri ma lui preferiva lasciarmi crescere ladro.
In genere li sceglievo per spessore.
Se avevano più di duecento pagine, per me, potevano restare a raccogliere pruvulazzo.
I libri di mio zio Nino erano più belli degli altri, perché nascondevano cose.
Sì, cose sue…di zio Nino, intendo.
Aveva sto vizio mio zio: ogni volta che gli veniva in mente qualcosa, leggendo un libro, la doveva scrivere sul libro stesso.
Ci doveva mettere del suo.
Lo doveva completare. Continua »
Mentre si avvicinano le elezioni europee del 6 e 7 giugno continuano le polemiche attorno al presidente della RegioneRaffaele Lombardo.
Dopo alcune defezioni e l’avviso di garanzia ricevuto dall’assessore dell’UdcAntonello Antinoro, invitato dall’opposizione a dimettersi e difeso dallo stesso Lombardo, alcuni segnali di delusione sono giunti dal segretario regionale dell’Udc Saverio Romano e dall’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro che ha dichiarato «La nostra insoddisfazione nei confronti della regia del presidente Lombardo si fonda su precise considerazioni e sulla consapevolezza del generale immobilismo che Lombardo ha coltivato e del quale sembra prigioniero. Invito Lombardo a recedere dal non far nulla. La macchina regionale non può tollerare immobilismi, lentezze, pause e ritardi».
Poi è arrivato l’attacco del presidente dell’ArsFrancesco Cascio che ha dichiarato: «Un rimpasto è opportuno, non mi pare che ci siano le condizioni per andare avanti con questa attuale compagine, anche perché lo voglio dire con chiarezza, non è stato certamente un buon governo. Credo, e con me molti siciliani, sia stato il peggiore governo degli ultimi 15 anni, per cui penso che al di là delle polemiche politiche cambiare buona parte degli assessori, non oserei dire un azzeramento completo ma quasi, sarà fisiologico per il futuro della Sicilia». Continua »
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