Brusca: “Un uomo delle istituzioni trattò con Cosa nostra”
Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca (che ha premuto il pulsante che ha fatto saltare in aria Giovanni Falcone e la sua scorta) ha testimoniato a Rebibbia nel processo al generale Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento alla mafia per non aver effettuato nel 1995 un blitz che avrebbe potuto portare all’arresto di Bernardo Provenzano. Brusca ha detto: «Riina mi disse il nome dell’uomo delle istituzioni con il quale venne avviata, attraverso uomini delle forze dell’ordine, la trattativa con Cosa nostra» ma si è avvalso della facoltà di non rispondere quando il pm Nino Di Matteo gli ha chiesto di dirlo (giustificandosi con l’esistenza di indagini e processi in corso sull’argomento).
Brusca ha confermato l’esistenza del “papello” di cui altri hanno già parlato con le richieste di Cosa nostra allo Stato nella stagione delle stragi e ha detto che dopo il 1992 molti politici si misero in contatto con la mafia.
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