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lunedì 18 nov
  • Il falco

    Il falco, i suoi topi. Il falco, i suoi voli. Il falco, i suoi orizzonti. Nei silenzi del torpore delle menti planava veloce e tornava su con la preda tra gli artigli. E guardava lontano con la vista dritta come un raggio di luce. Per cercare un’altra tana, per artigliare un altro topo. Falco solitario, le ali spezzate dall’inganno. E uomini che hanno raccolto le piume. Le sue, per farne altre ali. Mille e mille.

    Il falco (illustrazione di Giuseppe Lo Bocchiaro)

    I racconti di tre righe
  • 6 commenti a “Il falco”

    1. Le ali della libertà

    2. Si le ali della libertà ormai uccise da mille avvoltoi!!

    3. Mi sembra un modo sobrio e non pietistico di ricordare…

    4. Dedica meravigliosa.

    5. Era riuscito a rompere i legacci che si applicavano ai piedi dei falchi addomesticati. Il falco rimase così molto tempo come uno schiavo che ha perduta la speranza di ogni libertà, poi ebbe un brivido, scosse le penne, allungò e ritrasse il capo, gli occhi ebbero un guizzo. Partì di schianto, come una saetta, in volo diritto. Poi disegnò per l’aria una gran ruota e poi un’altra e un’altra ancora, sempre più grande. Finchè non scomparve tra le nubi.

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