Sono trascorse le 48 ore indicate dal presidente della Regione Raffaele Lombardo come tempo per la ricomposizione della crisi alla Regione. Lombardo aveva chiesto le dimissioni alla maggior parte dei suoi assessori e ieri ha ritirato le deleghe a chi non le aveva ancora presentate.
Sono circolate indiscrezioni sulla composizione della Giunta e sull’assenza dell’Udc nella stessa ma si attendono le decisioni del vertice de Il Popolo della Libertà che è iniziato da poco a Roma. All’incontro sono presenti i coordinatori nazionali Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini e i coordinatori siciliani Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, oltre a Fabrizio Cicchitto, Italo Bocchino, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello.
Il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha intanto convocato una seduta straordinaria d’urgenza per giovedì 4 giugno.
AGGIORNAMENTO n.1: una nota dopo il vertice afferma che «il Pdl ritiene inaccettabili modi e tempi prescelti dal presidente Lombardo», che «il presidente Lombardo ha annunciato l’intenzione di procedere alla nomina di un nuovo governo regionale senza condividerla con la forza politica maggioritaria che lo ha eletto e che, in seguito, lo ha sempre sostenuto. Tutto ciò accade a pochi giorni dalle elezioni europee, mentre lo stesso Lombardo è alla ricerca del quorum elettorale del 4% per la propria lista». Il coordinatore siciliano Castiglione ha aggiunto: «Chiediamo una verifica il giorno dopo le elezioni. Vogliamo mantenere ferma la coalizione, ma bisognerà aprire un tavolo di confronto, convocare tutti gli alleati e concordare un programma. Un governo non può partire dalla nomina deglia assessori» e ha precisato che chi entrerà in Giunta adesso «lo farà a titolo personale ed è fuori dal partito».
AGGIORNAMENTO n.2: Lombardo si è riservato di utilizzare ulteriori 48 ore e ha detto di essere in contatto con PdL, Udc e Pd.
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