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  • Che cos’è per te “più scuro di mezzanotte”?

    Sono trascorsi tre mesi esatti dall’uscita del mio nuovo romanzo “Più scuro di mezzanotte” (Sperling & Kupfer) e proprio dalle pagine di questo urban blog dedicato alla mia Palermo desidero condividere con voi il messaggio che si cela dietro questo meraviglioso detto siciliano che ho mutuato per il titolo del mio libro.

    È un messaggio che cattura l’attenzione del lettore e alimenta una riflessione e una ricerca profonda che si snoda tra le pieghe più nascoste della propria vita. Ed è proprio durante le presentazioni in giro per l’Italia, nei miei viaggi al Nord soprattutto, quando spiego il significato di “chiù scuro ri mienzannotti ‘un po’ fari” che osservo un interesse e una curiosità sul mondo che gira intorno a questa metafora.
    Un detto che indica il momento in cui la misura è colma ma che al tempo stesso è un messaggio di speranza e rinnovamento. Una filosofia di vita con cui sono cresciuto e che mi fa compagnia – anche mediante la scrittura – in certi giorni in cui tutto sembra nero, buio, scuro e aspetti solo quel raggio di sole che ti farà vedere finalmente il bicchiere mezzo pieno.

    Mi piacerebbe sapere da voi che cosa significa vivere “più scuro di mezzanotte”? Quali episodi, esperienze, avete associato a questo modo di dire…

    È doveroso concludere questo mio post ringraziandovi per l’affetto ricevuto e per aver contribuito anche voi al successo di “Più scuro di mezzanotte”. Un successo andato al di là di ogni mia aspettativa, dopo la terza ristampa in un mese sono stati acquistati i diritti per la trasposizione cinematografica e presto “più scuro” sarà tradotto in tedesco, giapponese e portoghese per il Sud-America.

    Grazie a voi che ci avete creduto, grazie alla mia Palermo che mi porto sempre nel cuore.

    Un abbraccio fraterno,

    Salvo Sottile

    Ai lettori di Rosalio.it alcune pagine di “Più scuro di mezzanotte” da poter leggere on-line. Per scaricare gratuitamente il .pdf basta un clic qui: http://tinyurl.com/piuscuro-pdf

    Ospiti
  • 26 commenti a “Che cos’è per te “più scuro di mezzanotte”?”

    1. Salvo il tuo romanzo è davvero un grande capolavoro.
      per me più scuro di mezzanotte lo fa quando vedi certe scene di sofferenza e pensi di non poter fare nulla.
      sono davvero felice che sia diventato un successo internazionale, complimenti di cuore!

    2. Quando la città viene sommersa dai rifiuti

    3. sei unico Salvo… Il tuo romanzo è strepitoso, in questi tuoi articoli si sente proprio che scrivi con il cuore…
      Più scuro di mezzanotte è quando qualcuno ti ferisce.
      Ps e anche quando non ti vedo condurre il tg5;))

    4. nella mia vita di momenti +scuri, per fortuna, non ne ho avuti, sono una ottimista e per me il bicchiere è sempre mezzo pieno…
      però mi capita spesso di usare questo detto con i miei amici, e spesso un sorriso riesco a farlo spuntare dai loro visi anche se tristi e amareggiati.
      per me + scuro è la speraza di un domani sempre + bello… non dobbiamo pensare ad oggi se qsto ci fa soffrire pensiamo già a domani che sicuramente sarà migliore deve essere migliore perchè “più scuro di mezzanotte non può fare”.
      sorridete amici perchè la vita è bella e deve essere vissuta attimo per attimo…

    5. Ciao salvo x me “piu’scuro di mezzanotte” ha un significato molto importante che quando una pensa che la misura e’ colma e non ce’ piu’ speranza a niente e poi invece non e cosi xche’ dopo verra’ sempre l’alba con un filo di speranza basta non arrendersi mai e andare sempre avanti complimenti a te x il tuo libro che ci emoziona sempre di piu’ pieno di significato

    6. “Più scuro di mezzanotte”…è quando ti accorgi che la tua vita fino ad oggi ha percosro una strada sbagliata e senza possibilità di ritorno…;”Più scuro di mezzanotte”… è quando capisci che il sorriso di un’ amico, di fronte alla tua tristezza, non è di comprensione o di conforto, ma è un ghigno di cattiveria e piacere nel vederti stare male; “Più scuro di mezzanotte” è quando ti accorgi che la persona che hai tenuto nel tuo cuore per una vita, pensando che fosse lei il tuo “battito”, in realtà è stata solo il preludio degli ultimi istanti di vita…ma “Più scuro di mezzanotte” è anche la speranza di poter ancora credere nella felicità, nell’amicizia, nell’amore…”Chiù scuro da menzannotte un po fari…”
      Mariagrazia

    7. Sono Pugliese e da me il detto è lo stesso:” chiù scuru te menzanotte nu po fare”! Dopo quel momento di buio della vita, la strada è tutta in discesa, il peggio è passato, la luce è lì in fondo! Chiù scuru è stata la morte di mio padre, il mio pilastro, la mia guida.._(( chiù scuru è stato l’abbandono da parte dell’uomo che amavo….ma il Sole è tornato =))

    8. Sto leggento “Maqeda”, complimenti!
      Più scuro di mezzanotte non può fare? Quando l’ignoranza tocca il fondo.

    9. …quando l’animo è buio e solo un raggio di sole può scaldarlo…

    10. piu’ scuro di mezzanotte e’ quando la persona piu’ importante della tua vita ha dei problemi di salute…li affronti, sembri su un altro pianeta, non vivi e speri che sia tutto un sogno, ma poi ti accorgi che quella e’ la realta’.. la mezzanotte buia… a quel punto ti accorgi che devi combattere per migliorare la sua situazione con coraggio..perche’ chiu’ scuru di menzanotti non po’ fari…Credo che noi siciliani questo forza ce la portiamo dentro..Il mio piu’ scuro l’ho vissuto..Se non credi che ci possa essere solo piu’ luce di quel buio e’ finita…Grazie Salvo

    11. Il mio più scuro di mezzanotte…é la paura di perdere gli affetti dei propri cari..

    12. Caro Salvo, quando le cose non girano come vorrei e nei momenti peggiori della mia vita ho sempre esclamato questa frase “chiu’ scuru di menzanotti nun po fari”.
      Ed è quasi confortante ripeterla……. ti aiuta a convincerti che il peggio è passato e che hai molto da fare per rivedere la luce.

    13. Quando ho appreso l’amara notizia della malattia di mio padre, ormai volato in cielo… Lo “scuro” mi ha tenuto compagnia per molto tempo fino a quando sono arrivati, in ordine, mio marito e i miei due splendidi bambini…

    14. Ciao Salvo, io credo che le coincidenze siano semplicemente somiglianze di cui ci accorgiamo in un preciso istante, perchè gli eventi ci portano a farlo. Prima che uscisse il tuo libro, il motto siciliano era già tornato nella mia vita attraverso un’amica,”riutilizzato” con la consapevolezza che esso porti con sè la speranza più alta per noi siciliani. E’davvero quando il quotidiano sembra non riuscire più a contenere tutto lo “scuro” che la frase riprende vigore, per mettere un punto e ricominciare, proprio a partire dal colmo della misura, o da mezzanotte e un minuto…

    15. non ho scritto nulla di offensivo e sarebbe assurdo avere il post cancellato

    16. Sapientone non sta a te valutare se hai violato la policy dei commenti (sì) nel commento che ti ho rimosso. Ti invito a utilizzare, come dovresti sapere, l’e-mail per eventuali rimostranze e chiarimenti. Grazie.

    17. più scuro di mezzanotte è continuare a passare su rosalio per pubblicizzare il proprio libro senza null’altro aggiungere.

    18. @Stalker: 🙂

    19. penso che alcuni palermitani siano invidiosi di altri palermitani che abbiano successo in Italia e all’estero anziché esserne orgogliosi… oltre che invidiosi di rosalio per avere il privilegio di ospitare determinati nomi…

    20. non penso che un autore che riesce a vendere oltre 30.000 copie (e all’estero) abbia bisogno ancora di pubblicità… l’invidia è una brutta bestia…
      il romanzo è un’ulteriore conferma di quanto sia bravo e talentuoso come scrittore Salvo Sottile…

    21. Salvo è l’orgoglio del giornalismo siciliano, in Italia e adesso anche d’esportazione…:)

    22. perche’ i palermitani sono cosi? perche’ appena uno di loro ha successo lo cominciano a deridere, a bersagliare, a offendere e smontare. Perche’ Palermo sei cosi’? Hai letto più scuro di mezzanotte? Dovresti. Dovresti essere orgogliosa di avere un figlio come Salvo Sottile che porta alto il nome della Sicilia in Italia e nel mondo. Orgogliosa che Rosalio lo ospiti, orgogliosa che Sottile sappia scrivere buoni libri e al contempo emozionare….invece lo impallini col sale del risentimento, dei perdenti che non sanno accettare il valore altrui. Ecco perche’ da noi in Sicilia tutto muore e tutto secca, perche’ è l’invidia la vera gramigna che seppellirà i nostri sogni

    23. “chiù scuro ri mienzannotti un po’ fari”
      ….chissà perché oggi ho deciso di scrivere…in genere leggo e basta, oggi scrivo. però, lo dico subito, il libro non l’ho letto e non so se lo leggerò…
      insomma, dicevo, oggi scrivo…forse perché proprio stamattina in autobus ho incontrato una signora vestita di rosa che mi ha “bacchettato” dicendomi che una trentenne non può semplicemente dire “lo so, lo so” oppure “mmmm….purtroppo” quando si parla di politica e di situazioni che non vanno…sì, traducendo e ampliando il pensiero della signora in rosa diciamo pure che la mia generazione si sta convincendo del fatto che peggio di così non può andare (trad. per noi isolani: chiù scuro ri mienzannotti un po’ fari) e che forse non esistono modi per risolvere il problema o che visto che peggio di così non può essere aspettiamo fiduciosi, o rassegnati – che è un po’ lo stesso -, che sia un po’ meno peggio….come, poi, se fossimo all’apice di una curva normale di torpore…ma la vita non segue la normale…non è per niente detto che oltre un peggio non ci siano un altro peggio ancora peggiore….”siete peggio dei vecchi” mi ha detto…”loro hanno perso la gloria del loro passato piegandosi alle mode del momento e credendo alle promesse regalate in cambio di niente per sentirsi ancora – inutilmente – giovani, voi avete perso il vostro futuro”…e forse anche il nostro presente, aggiungerei io…bah…in effetti la signora vestita di rosa ha ragione, ma mi sa che io mi sto rassegnando o forse abituando…ma non sarà la stessa cosa? ….come se aspettassi di risalire dallo sprofondo più totale…aspettare non ha senso, vero?…o risali o non risali, non ci sono vie di mezzo…non puoi vedere la luce se ti affacci alla finestra solo a mezzanotte…e poi amiamo stare sospesi a metà…”giriamo sospesi nel vuoto intorno all’invisibile” (direbbe un grande maestro)…E poi, diciamolo, mi sono proprio scocciata di tutto quello che in questi giorni sta vergognosamente facendoci perdere del tempo, il mio tempo…Non so voi, ma il mio tempo è una risorsa scarsa. Non so se e in quale forma ritornerò a vivere qui in questo posto, ma so che il mio respiro si merita un palcoscenico diverso…… Già, forse scrivo per questo.
      In ogni caso, a me la notte piace…ecco perchè non è un modo di dire che mi appartiene….
      sarà per quel senso di infinito che ci consente di assaporare quando alziamo gli occhi al cielo e magari poi li appoggiamo sul mare…sarà perché mi fa credere che ci sono attimi che ritornano, anche solo per un attimo…proprio come le comete, che ritornano anche dopo millenni, e per il cielo non vi è differenza. La notte i pensieri si srotolano, si liberano, acquistano forma e dignità…Pensieri notturni…poi al mattino la luce oscura quello che la notte ci ha insegnato…la luce ci fa vedere la piccolezza che al buio non si nota…e cresce la paura che la cometa sia solo un sogno notturno…E questo è un gran peccato. Poi per fortuna è di nuovo notte.

    24. Lucifer già un po’ di anni fa si diceva «Nemo propheta in patria»…

    25. io gli scrittori li vado cercando col ramoscello da rabdomante, li ringrazio di esistere, i loro libri li tratto con rispetto e gratitudine, specialmente i siciliani, terra strana che non conosce vie di mezzo.
      massimo rispetto e nessuna invidia, sono tesori da custodire e tramandare.
      altra storia è il successo, su quella strada non vi seguo.
      quanti poeti e scrittori e pittori sono morti poveri e sconosciuti in vita?

    26. Caro Siino, ho tanti difetti, ma ho un pregio, i palermitani li conosco bene. E sono cosi’ vecchio da poter dire che alcuni di loro maturano una sorta di anticorpo verso quelli che “escono e arrinesciono”. Formalmente parlano con rispetto, ti avvicinano col ramoscello da rabdomante, ti ringraziano di esistere, poi pero’ quella febbre, quel veleno che e’ un misto di invidia e di “cupio dissolvi” ha il sopravvento. E allora cercano di distruggerti. Come per magia il loro finto perbenismo si scioglie, il loro rispetto tracima in cupo livore. Quando leggo certi commenti, quando scorro certi insulti, che hanno solo lo scopo di affondare – insozzandollo di invidiuzze – un mio fratello palermitano “nisciuto e arrinisciuto”, ecco io non resisto. Devo scrivere. Anche Salvo Sottile in fondo e’ un Rosalio, noi tutti lo siamo, quelli famosi e quelli sconosciuti. Amiamo la nostra citta’. siamo ciò che abbiamo letto e mangiato, siamo palermitani tutti noi. Noi che la nostra mezzanotte l’abbiamo vista e non sappiamo cos’e’ ne l’invidia e nemmeno la paura.
      Cordialità

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