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  • “LiberArci dalle Spine” 2009

    “LiberArci dalle Spine”
    (foto di Grazia Bucca)

    Questo è il primo post del diario di bordo che ogni settimana racconterà su Rosalio l’esperienza di LiberArci dalle Spine, i campi di studio e lavoro sulle terre confiscate alla mafia a Corleone e assegnate alla cooperativa Lavoro e non Solo.
    Nata in seno all’Arci Sicilia dall’esperienza della Carovana Antimafia, Lavoro e non Solo è una cooperativa sociale di tipo b – che mira, cioè, al reinserimento socio lavorativo di soggetti con svantaggio psichico – e che dal 2000 gestisce beni confiscati alla mafia nei territori dell’Alto Belice Corleonese e a Canicattì (AG).
    Nel 2005 nascono i campi di studio e lavoro, nell’ambito di un progetto che vede collaborare i comitati Arci di Sicilia e Toscana: 84 ragazzi, tutti provenienti dalla Toscana, partecipano a due campi, uno a Corleone, l’altro a Canicattì.
    Negli anni, sempre più giovani – stavolta da tutta Italia – hanno partecipato ai campi, facendo crescere il progetto, insieme all’entusiasmo della gente, che ha cominciato a vedere in LiberArci dalle Spine una concreta possibilità di rinascita per Corleone.
    Il 10 giugno 2009 arriverà il primo gruppo di volontari.
    I campi previsti per questa estate sono nove e si rivolgono ai giovani di tutta Italia per sensibilizzarli sulla tematica della lotta alla criminalità organizzata.
    Ciascun campo, della durata di due settimane, vedrà alternarsi momenti di lavoro sulle terre confiscate, al fianco dei soci della cooperativa, a momenti di studio della storia del movimento antimafia e attività di animazione territoriale a Corleone.
    Negli scorsi anni Liberarci dalle Spine aveva approfondito le storie di diversi protagonisti delle lotte contadine, tra i quali Placido Rizzotto, Bernardino Verro, Pio La Torre, Rosario Di Salvo, Peppino Impastato e Pippo Fava.
    I campi, quest’anno, sono invece dedicati a Maria Domina e Maria Giudice, entrambe protagoniste delle lotte contadine in Sicilia.
    Lo scorso 30 maggio, a Firenze, il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo, ha consegnato ai volontari di Liberarci dalle Spine la cittadinanza onoraria.
    Che ne pensate? Voi partecipereste a un campo?

    Ospiti
  • 2 commenti a ““LiberArci dalle Spine” 2009”

    1. Ragazzi, è un’esperienza fantastica! E dopo il primo non vedrete l’ora di rifarne ancora.
      Io l’ho fatto lo scorso anno, e quest’anno non ho nessuna intenziione di perdermelo …

    2. E’ vero, é incredibile, un’esperienza impegnativa ma che ti cambia dentro e ti lascia tanta tanta voglia di continuare a lottare per cambiare le cose.
      Sono tornata a casa stamani dal mio primo campo e penso già alla prossima volta che tornerò a Corleone.

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