Fissa e scairti
M’abbuttò. Esordisco così alla palermitana, perchè, anche se non lo nacqui, tale mi sento e l’ho dimostrato molte volte. M’abbuttò vero. E non è un lamento a matula. Somiglia più a una sorta di rassegnazione. Non parlo dei cumuli di munnizza strada strada, no. Parlo dei comportamenti spiccioli, quotidiani. Abbiamo un bel vantarci che abbiamo il sole, abbiamo il mare, abbiamo ‘u panino c’a meusa. Spesso ci vantiamo pure di avere tra gli antenati arabi e normanni. Fossi un arabo o un normanno non mi sentirei così priato. Oggi, guidando, ho capito, dopo 30 anni che ci vivo, che i palermitani si distinguono in due grandissime categorie. Che non c’entrano coi tasci, coi fighetti e così via. Sono due categorie trasversali. Cioè puoi appartenere all’una o all’altra indipendentemente dal ceto sociale, dal grado di istruzione e dal lavoro che fai.
La prima categoria è quella dei FISSA a cui mi vanto di appertenere. Ci si nasce, è impossibile diventarlo.
I fissa si distinguono perchè sorpresi a fare quasi ogni giorno le seguenti azioni.
MENTRE GUIDANO:
- indossano la cintura di sicurezza;
- usano gli indicatori di direzione (le famose frecce) quando girano;
- non parcheggiano in doppia fila;
- non tagliano la strada;
- non usano la corsia d’emergenza perché (fissa appunto) sono convinti che possa servire per le emergenze;
- parlano al cellulare solo con l’auricolare;
- non gettano il fazzoletto appena usato dal finestrino;
- addirittura si fermano agli stop e davanti le strisce pedonali, se sono loro pedoni attraversano (o ci provano) solo dove ci sono i passaggi pedonali.
NEI NEGOZI:
- fanno la fila e si incazzano se qualcuno prova a passare prima (esagerati, va’).
AL BAR O ALL’APERITIVO:
- stessa cosa, fanno la fila e, spesso, purtroppo restano senza cornetto alla crema la mattina e con quattro carote nel piatto all’after hour.
IN SPIAGGIA:
- strani, sono stranissimi, vanno a coppia o massimo a gruppetti di quattro, non giocano a pallone, manco parlano, o leggono o fanno parole crociate. Pure se sono bambini. Mah! Se fumano raccolgono tutte le cicche in un pacchetto vuoto e se lo portano appresso. Non lo sanno che le cicche puzzano? Sono pure un poco suscettibili ‘sti fissa, per esempio se qualcuno passa correndo e alza un poco di sabbia si arrabbiano moltissimo.
COMPORTAMENTI QUOTIDIANI:
- gettano la spazzatura dopo le 18:00 e si vocifera che si facciano pure viaggi in macchina per trovare i cassonetti della differenziata (mizza ri fissa!).
La seconda categoria, opposta alla prima, va da sé, è quella degli SCAIRTI. In questo caso non è necessario nascere scairto. Puoi pure diventarlo. Nel senso che ti accorgi che è vero il detto che cu è fissa si sta a’ casa e allora diventi scairto pure tu. E, di conseguenza ti adegui e ti esibisci così.
IN AUTOMOBILE:
- mai la cintura, c’è caldo, si sa c’è il sole…sempre pure d’inverno si suda;
- le frecce? Se vabbe’ tanto quello dietro lo capisce e se non lo capisce fatti sua;
- devi comprare il pane? Macchina e 4 frecce (unico caso ammesso) e doppia oppure tripla fila…tanto cosa di un minuto è. Può capitare che un fissa si lamenti e allora lo scairto risponderà “comu sta’ faciennu…un minuto”;
- di norma si guida con sigaretta in una mano e telefono nell’altro. Se lo scairto possiede un motociclo, anzi no, un motore, lo userà SEMPRE nella corsia opposta (c’è il rischio sia pure remoto che qualche fissa esaurito invece di evitarlo lo punti e lo sbocci. Lo so è difficile, ma potrebbe capitare);
- la corsia d’emergenza è strada normale, agli stop si accelera e i pedoni sulle strisce si accerchiano, si “circumnavigano” ma non ci si ferma. Se lo scairto è pedone attraverserà dove capita, preferibilmente in diagonale e c’u so tiempu.
NEI NEGOZI:
- la fila fatta dagli scairti la riconosci subito. Non è a “linea”, cioè uno dietro l’altro. Nossignori, fateci caso è circolare. Davanti a una cassa, al bar, presso una biglietteria. Mai uno dietro l’altro, tutti affuddati a cerchio. Bisogna riempirsi il piatto veloci veloci di arancinette e insalata di riso al buffet free e schifiare carotine e crudité. Se c’è un fissa lo vedi subito perchè è l’ultimo, pure dopo 20 minuti. E ha sempre il piatto con i gambi di sedano.
IN SPIAGGIA:
- gli scairti si divertono, mica come i fissa…giocano a palla, si schizzano l’acqua, gridano per manifestare la loro gioia o per chiamare i figli che se ne stracatafottono altamente, essendo degli scairti in erba pure loro.
COMPORTAMENTI QUOTIDIANI:
- la mattina uscendo di casa verso le 7:30 buttano la munnizza che può essere rappresentata da tutto, dal semplice sacchetto del supermercato con i resti della cena del giorno prima, alla sedia vecchia, al materasso spunnato, allo stendino scancarato. Posa la netturbe vicino, non dentro il cassonetto e avvia la prima telefonata del mattino, così si trova pronto mentre va verso l’auto. Già che c’è si accende una sigaretta e butta il pacchetto a terra. Del resto, dove dovrebbe metterlo? La macchina poi si ingrascia. Certo.
Che faccio? Divento scairta pure io?
ahahaahahahah
Ho appena scoperto di essere FISSA! :-)))
Ma giuro che da oggi mi organizzo per diventare SCAIRTO!
Vado a buttare la munnizza và…
🙂
Estremamente chiara e divertente come sempre…anche se riguardo la spiaggia avrei qualcosa da ridire…se non si gioca a pallone che prio c’è? Certo non a Mondello in un metro quadrato, dove la spiaggia lo permette ovviamente…senza fari i scaitti!!!
Geniale come sempre!! 🙂
fissa presente!
ahahahah
come dice sempre mia madre “i fissa demo nuatri!”
Quello che voglio dire è: ma se ci siamo un sacco di fissa (ahimé faccio anche io parte di quella categoria) com’è che non ci mettiamo di buzzo buono, presentiamo un candidato sindaco e lo votiamo in massa?
Magari di quattru fissa chi semu ppi na vota addivintamu scarti.
scusa “i fissa semo nuatri”
No, Maria, per favore non diventi “scairta” in quel senso.
Dopo anni di “fissaggine”, ho cominciato a diventare un pò scairto pure io.
Nel senso che appena me ne capita uno di quelli a tiro, (perchè non rispetta la fila, o perchè risale il marciapiede con il motore, o perchè butta l’immondizia fuori orario, ecc…) me lo “impaio” di davanti, ostacolandolo e “abbanniando” alla grande, con l’intento, riconosco poco elegante, di sputtanarlo pubblicamente e, comunque, di fargli perdere un pò di quel tempo che lui riteneva di non dover “sprecare” comportandosi in maniera civile.
“Fissa” di tutto il mondo (beh, non esageriamo… almeno di Palermo!) uniamoci!!!
@ Angelo: Il fatto è che, per essere rappresentativo, dovrebbe essere un sindaco fissa…
Ho idea che qui su Rosalio ci sia un’anomala concentrazione di fissa, percentuale invece totalmente ribaltata nella Palermo reale.
Che è stracolma di scairti, perfettamente dipinti da Maria.
Una sola considerazione, aggiungerei: Scairti si diventa perché te lo permettono gli altri. E il povero cittadino che alla fine fine si vede sempre sopravanzare dagli scairti e realizza all’improvviso “ma chi, sugno io l’unico fissa?!?” si adegua per forza di cose.
E comincia ad allenarsi, a casa, con la playstation, a suonare il clacson giusto un nientesimo di secondo dopo il cambio del semaforo…
…e io sugnu u cchiù fissa di tutti che vado quasi sempre a piedi o in autobus, e faccio sempre pure il biglietto.
E la gente mi chiede: ma la macchina non ce l’hai che vai sempre a piedi?
E io rispondi: si, ma sugnu fissa…
Esperimento basato sulla pura e Galileiana osservazione: passeggiare per via Ruggero Settimo di sabato. Percentuale di “fissa” prossima allo zero assoluto, percentuale di “scairti” prossima al 95% con un residuo rappresentato dai “corna rura”, come dire i principi degli scairti.
E se il buongiorno si vede dal mattino…la cittadinanza di domani é già segnata!
“scairti” oppure “scarti (umani)”? Ah, che dubbio amletico, di (non prima) mattina…
Io sono un fissa. Se ci fosse un regno, sarei il re indiscusso. Ma ieri ho fatto una scaltrezza. C’era uno scairtu che impennava col motorino ed io, da bravo fissa, ho fatto finta di andargli addosso facendolo scantare un po’. Noi fissa siamo fatti così… Stronzi quando serve e con chi se lo merita 😀 Saluti a tutti!
@ bulgakov: vuoi vedere che se mettiamo in campo la forza di tutti i fissa magari si riesce ad ottenere qualcosa?
Stiamo sempre a lamentarci sui nostri blog. Ma che cosa facciamo di tangibile? (a parte le cose dei fissa)
Nulla. Io non faccio nulla a parte comportarmi civilmente.. ma non sono attivo. Non mi viene neppure in mente se vedo uno che butta roba per terra di dirgli qualcosa perché quello mi cafudda, io vado a denunciarlo e la polizia mi dice che non mi conviene e che alla fine ci perdo e rischio di essere contro denunciato e davanti ai 200 testimoni che quello produce di essere condannato io (fatto realmente accadutomi).
Quindi.. o ci muoviamo o forse è meglio tenere le nostre mani ferme sulla tastiera o scrivere del tempo. E la critica è in primis verso di me.
Cara Maria…ma davvero pensi sia così estrema la cosa?? Che siano i “scairti” e vero..ma i fissa come li descrivi tu..sono così rari da non esistere quasi..dai che gente si faccia strada in auto per cercare i cassonetti con la raccolta differenziata mi sembra davvero cosa rara…così come in verita mi sembra raro chi butta la munnizza solo la sera…E poi siamo d’accordo di vivere in spiaggia con civiltà e ti assicuro sono il primo ad essere delicato e discreto e a pretendere delicatezza dagli altri…pero’ un po di tolleranza se qualcuno vucia o grida in spiaggia ci vuole…perchè quello dei fissa potrebbe essere sempre un eccesso dall’altra parte…( ma ti immagini mortorio tutti in spiaggia a leggere o a fare le parole crociate??) Se vai a Mondello non si puo’ pretendere di avere la pace di una spiaggia caraibica…se proprio si vuol stare rilassati quando si va a buttare la munnizza si allunga un po’ il percorso e si cerca una spiaggetta piu’ tranquilla) spero di aver reso l’idea e di non sembrare polemico o provocatorio… grazie sempre per quello che scrivi e come lo scrivi.
Sai bene Marì,che è una “Fissa” che ti scrive…certo,mi sarà capitato di non mettere la cintura(mai più dopo l’ultimo incidentino!!!)e posteggio l’auto non benissimo per 3 minuti ,ogni mattina,quando lascio mia figlia all’asilo(..ma,i posteggi vicino alle scuole utopie ,no??)..ma “Fissa”sono al 99,9% !
“Fissa” soprattutto negli affetti..ma questo è un altro post ancora..
E però , quando sono in coda al supermercato e vedo che dietro di me c’è una persona con la scatoletta di tonno e magari davanti a noi svettano tre e quattro carrelli stracolmi..io,dico: “signore/a ,prego,passi pure avanti ..” E sai perchè?? Perchè mi piace,mi piace assai, vedere il luccichio negli occhi e il sorriso riconoscente che nel viso di quella persona appaiono all’improvviso per un gesto cortese ricevuto e inaspettato;un viso che ,magari,un minuto prima era stanco e incazzato..
Non siamo abituati alla gentilezza ! La nostra è una città violenta,aggressiva..lo so che i palermitani non sono sempre stati così..ma ad un certo punto si è innescato questo circolo che è vizioso e contagia..
E sai,non mi è mai capitato che,al market,qualcuno mi facesse passare avanti con la mia scatoletta di tonno..ma mi piacerebbe tanto .Vorrei provare anch’io un luccichio e un sorriso inaspettati.
Aggiungo una nota alla sezione degli scairti: sempre lo scairto si mimetizza fra i fissa, passando per uno di loro. Ecco perchè sono tutti fissa quelli che piazzano il commento a questo post…
sono fissa, e fiera 🙂
tutti fissa , ma che IPOCRISIA ! !
nessuno ha il coraggio di ammettere di fare parte della
categoria dei furbetti-scairti .
Io a volte mi adeguo e lo sono .
Non mi fustigate , almeno sono sincero a differenza di molti altri a cui non credo fosse solo per una questione di mera statistica .
SaluT.
Va bene, direi anche si potrebbero forse associare ad una condizione storico-genetica.
Mi spiego, “i scaitri” deriverebbero dagli arabi o anche dagli spagnoli tendenzialmente pigri, chiassosi, sporchi (nel senso che sporcano in giro), mentre i “fissa” deriverebbero dai Normanni forse silenziosi, puliti e ordinati.
Il controsenso si trova però nella considerazione che gli Arabi erano colti (vedi i numeri e l’architettura) al contrario degli “scaitri”.
Boh! Propongo un test del DNA.
Infine complimenti al Blog e a Lei Maria.
NB: Le do del Lei perchè i “fissa” non danno del Tu.
un Fissa for president (o sindaco nel nostro caso)
” Cornetto alla crema “. A Palermo ? “After hour” ? Ve li meritate gli “scairti”….
hmmm post ben scritto, però io a questa differenza fra fissa e scaitri non ci credo molto. O meglio non penso sia così netta. Penso che tutti qui siamo un pò fissa e un pò scaitri, rientriamo in entrambe le categorie. Io almeno lo ammetto molto sinceramente sono fissa per alcune cose e scaitra per altre o in alcune occasioni. Così come non esistono uomini buoni ed uomini cattivi in toto, così secondo me non esistono cittadini in toto fissi e cittadini in toto scaitri. La virtù sta nel mezzo del resto.
Nelle strade urbane le corsie d’emergenza non esistono, al massimo ci sono le corsie preferenziali! 😀
Detto questo, anche io insieme a “Luca (dimissionario)”, confesso che a volte (molte poche) faccio ‘u scairtu’, ma solo perchè se fai sempre ‘u fissa’ poi, a lungo andare, viene una crisi nervosa…
Cosa dire un bel post che stuzzica :-D. Brava Maria.
Però sono tendenzialmente d’accordo con chi dice che la verità sta nel mezzo.
L’inciviltà (‘a scairtrizza) così come la civiltà (semu fissa!?) si acquisisce in base all’ambiente in cui si vive e anche un po’ al carattere.
Io tendenzialmente sono “fissa” e mi piace molto, ma per motivi, indipendenti spesso dalla mia volontà, divento “scairtro” e onestamente due minuti dopo in genere me ne pento. Forse per questo, alla fine, sono “fissa”.
P.S. io sono uno di quelli che gira per trovare un cassonetto della differenziata capace di accogliere gli sforzi miei e della mia famgilia per rendere più civile questa splendida e martoriata città 🙂
Grazie Maria! come sempre favolosamente ironica! io sono moderatamente fissa, nel senso che col motorino ogni tanto circunnavvigo anch’io, ma devo dire che spesso vengo incoraggiata da gesti bonari dei pedoni in questione…I Palermitani sono favolosi, fissa o scairti che siano!
U curnutu au so’ paisi, u fissa unni và và! 🙂
Vorrei vedere uno scairtu che in corsia d’emergenza beccato dalla polizia gli tolgono la patente come addivienta fissa! anzi diventa peggio… lo scaitro quando si vede minacciato da una multa pesta la propria dignità sotto i piedi con piagnistei e commiserazioni, a dir poco “allegoriche”, per evitarla (e anche qualora ci riuscisse non la definirei proprio scartrizza quanto comportarsi come un ominicchio).
Per il resto piuttosto che fissa mi definisco rispettoso del prossimo e della legge.
Cara Maria, hai una media altissima…nel senso che a ogni tuo post io non darei mai meno di 9…
A questo però mi sento di dare 10 perchè è perfetto.
Saluti da un fissa c’u stampino “D.O.C.”
u scaittu mori nè manu ru fissa 😉
@splendido cicci …
sostanziamente e’ cosi’ .. di fronte alla minaccia di una multa riescono con molta ipocrisia a sembrare ‘i kkiù ffissa ri tutti’ …
una volta però ho assistito alla scena di un tizio fermato da un vigile alla rotonda di viale regione/via l.do da vinci, che, minacciato di multa da quest’ultimo, disse: ssi iddu mietti mano ‘u bbluock, ti scipp’i mano.
ed il vigile cambiato atteggiamento prima penso’, poi disse: “la prossima volta in motorino ci vada da solo e metta il casco .. .CIRCOLAREE.. CIRCOLAREE…” e tutti andarono scairti e contenti
E’ un vigile senza palle!
GRANDE!!!
@ Maria Cubito
Scusa Marì, ma stò solo cercando di non fare INFANGARE i tuoi spazi.
Perdonami.
Bellissimo post. Complimentoni. Ma davvero non sei di Palermo? Straordinaria.
Scrivi un libro 😉
Volevo solo aggiungere che fissa (come me naturalmente) sono anche quelli che pagano l’abbonamento rai, quelli che fanno sempre lo scontrino, quelli che rispettano i limiti di velocità (ahi… qui qualche fissa diventa scairto, perché quando il limite è di 40 km orari e la strada tutta dritta e magari in discesa ti sembra di essere inquadrato da una candid camera se rispetti “realmente” il limite!)
Per Goku. Scusa ma che c. c’entra. Possibile che mettiate sempre in mezzo sta politica? Che palle!
Per Valentina Diba. Dimmi in quale supermarket vai! Ti faccio passare volentieri con la tua scatoletta di tonno. Ma in questo caso non si tratta di essere fissa, ma semplicemente cortesi e gentili. Io lo faccio sempre. Tranne quando le persone dietro di me mi chiedono esplicitamente di passare senza rendersi conto che anche io “ho solo una scatoletta di tonno”! E in quel caso vale il detto “per un cornuto un cornuto e mezzo”!
appena ti taliano n’ta facci piensano: mi facci i fissa! e t’agghiananu in capu. ma chi si luoccu!
Al fin si una giornata in cui ho fatto,da fissa, un sacco di lavoro che invece toccava a degli scairti, che restarono a casa vi dico che graziooosi!Tutti…nello specifico:
@Doppiomalto: a Mondello a pallone proprio no!
@Fabrix: faccio anch’io come te e passo per rompixxxxni.
@Pippiniello…hai ragione 😉
@Manuelo: ma che vuoi dire?
@chi mi ha corretto: grazie, ho scritto questo post durante un’incazzatura feroce, quindi ci può stare, mi auto assolvo;-)
@Osvaldo: sono nata in provincia di Catania (!)il libro? Non me la sento di “cummattiri” con editori e cose così, casomai dovessi scriverlo, lo pubblico “a puntate” su rosalio, se me lo permette
@Goku: ‘o frati un fari abbili
@ValentinaDiBa: allora per niente sei amica mia?;-)
pure oggi medito di diventare scairta!
no Maria resta “fissa” che si a megghiu i tutti!!!!
baciobacio
Babs…no Marianna… insomma nà fissa pure io!!!!! 🙂
E FIERA DI ESSERLO!!!!!!! 🙂
E chi fa u fissa p’un pagari u daziu?
Allora stamattina ho compiuto un’azione da “fissa”! Dovevo buttare l’immondizia e invece di abbandonarla davanti alla chiesa di San Domenico (dove manca da settimane il cassonetto ma molti, forse pensando che sia diventato invisibile, lasciano i sacchetti lo stesso) me lo sono portata verso l’ufficio finchè ho trovato un cassonetto. Complimenti per il post :-).
Guarda un pò che tra tutti sti palermitani non c’è uno scairtu, le impressioni di un messinese che vive a Palermo da 4 anni sono che l’80% è scairtu. Qui mi sa che o scrivono solo i fissa o qualcuno non conosce se stesso.
Io sto scrivendo da londra (dove sono in vacanza) e devo dire che trovare i scairti tra i londinesi e rarissimo…se non fosse per noi turisti che alziamo la media!!!
Complimenti a Maria Cubito! Anch’io faccio parte dei fissa e mi comporto, ogni giorno, come Fabrix, specialmente in autostrada, ogni mattina, ci sono i “scairti” che occupano la corsia di sorpasso perchè non possono stare dietro a qualche fissa che viaggia nella corsia di destra: MA A 800 METRI DI DISTANZA DA LORO e se chiedi strada non si tolgono.
@ Mr Rigth guarda che l’azione non è da fissa ma da scairtu: la mattina non si può buttare la spazzatura!
@barracuda: mi hai tolto la parola di bocca riguardo Mr. Rigth, tuttavia vorrei ricordare, senza voler essere pedante, che si dice “conferire” e non buttare i rifiuti…
fissa senza possibilità di appello in quanto normanna nei geni e nelle caratteristiche fisiche, fissa per professione (insegnante), fissa nelle scelte di vita (a palermo per amore).
Guardo i miei alunni settenni, quasi tutti scairti,e a volte li invidio un po’.
Ma dura poco, poi passa.
chissà come siete tutti fissa
Gasp! Chiedo scusa, conferirò alla sera..(grazie, 🙂
Da palermitano che vive in una città di 150.000 abitanti dove : Le precedenze sono rispettate al 100 % , specialmente nelle rotonde. Gli Stop fanno gli stop, i parchimetri durano un’ora ( cinquantacentesimi) e così i parcheggi nel centro storico girano, dove non esistono i parcheggiatori abusivi e dove i vigili urbani, un nucleo di loro, per l’esattezza, apre e fruga nel sacchetto per iconoscere quello che ha buttato lo stesso fuori orario.
Dove chiami per il ritiro dei rifiuti ingombranti e ti danno l’appuntamento entro 48 ore e te lo vengono a prendere a casa, dove chiami se il lampione ha la lampa fulminata e l’indomani te la vengono a cambiare.
Dove sei giorni su sette, anche nella perfieria, dove vivo, l’operatore ecologico passa a spazzare, una volta la settimana lavano i cassonetti, nel centro città la mattina alle sei, tutti i gironi, lavano le strade principali. Dove nella spiaggia pubblica cittadina, circa la metà di sei chilometri, ci sono senza costi ,docce e servizi igienici per tutti i frequentatori. Dove le file vengono fatte in fila indiana e non a palla, dove raramente qualcuno si azzarda a fare il furbetto ma viene subito reguardito solo con la taliata.Dove i passi carrabili sono solo quelli autorizzati dal Comune con tanto di numero di autorizzazione e dove lo scarrozzo si lascia libero solo se tu hai diritto ad averlo libero.
Dove gli ambulanti hanno gli spazi appositi e non stendono tavoloni su cavalletti, montando la putìa davanti la pompa di benzina ( Via Aurispa, angolo con Via Serradifalco), sul pubblico marciapiedi e il pedone si deve stoccare le gambe a scendere dal marciapiedi, rischiare qualche gomma di auto sui piedi o di ‘mpìnciri sopra qualche cassetta di ciliege o sciddricare sullo scarto dei finocchi ammonticchiati sulla pubblica via.
Dove il pane viene pesato regolarmente ( lo sapevate che il pane si vende al chilo e non a pezzatura ?) e se chiedo, sempre nella città di 150.000 abitanti un chilo di pane, me ne pesano un chilo e ne pago un chilo ?
Dove quando pago e c’è unico operatore al banco, la signorina si toglie il guanto di plastica, si paga, e dopo se deve ritoccare pane lo fa solo con il guanto ?
Dove l’affettato viene …affettato e asportato con la pinza apposita, non con le mani, pesato al netto, cioè la carta non si paga.
Dove i fruttivendoli o i macellai non mettono fuori dalla putìa la loro mercanzia, appendendo come a Palermo
agnelli e fegati fuori dal negozio, neanche in Pakistan…
Dove…potrei continuare, ma nessuno dica che vivo in una città di fissa, non mi piace questo termine, cara Maria, anche se colgo il significato intrinseco che solo noi palermitani forse capiamo a fondo.
Diciamo che vivo in una città civile, non si offenda nessuno, dove il cittadino tratta , usa, vive , la città come cosa sua, come cosa comune, nel rispetto reciproco e le regole del vivere civile valgono sempre, non a discrezione, e mi vengono in mente le svolte a destra continue che si inventano a Palermo in certi incroci dove non ci sono.
Certo a Cagliari qualcuno che tenta di fare lo scartro c’è, ma viene subito tacitato e sgamato e spesso è o un campano o un siciliano…
Sapevo già che la Sardegna era un mondo a parte, mi stai solo dando conferma. La via Aurispa la percorro ogni santo giorno, ahimè. Grazie Giovanni.
sono fissa e me ne vanto….anche se spesso non conviene….e faccio abbile….
Prego, non tiriamo in ballo il Pakistan. E’ ovviamente molto più civile di Palermo, così come qualsiasi luogo sulla terra, nessuno escluso. Credetemi. Sul serio.
@lisa simpson
Accetto la correzione è giusto dire “conferire”, ma, come puoi notare nei post scrivono: gettare, buttare, perchè?
Il perchè lo trovi nel dialetto: va iecca a munnizza; stai scendendo? portati a munnizza; ci sarebbe l’immondizia da buttare. Prova a tradurre conferire in palermitano!
Un altro esempio palermitano, al bar dice: che bellu stu cannuolu. Non dice che buono stu cannuolu. Ciao Lisa.
ma si può essere metà e metà??? no perchè io metto sempre la cintura, non butto mai niente per terra, metto le frecce, e non parcheggio mai in seconda fila e in spiaggia soffocherei volentieri chi getta roba in giro e i bambini che fanno vucciria (ma ancora di più i genitori di codesti bambini), non salgo mai sul bus senza biglietto…ma in compenso ogni tanto attraverso dove mi capita, e a volte guido mentre mi trucco e butto l’immondizia ogni mattina alle 7.30 quando esco per andare a lavoro….cazzarola, mi sa che sono mezza e mezza…è grave???
Carino questo post! Brava… io sono una “palemmitana” che vive a Lecco, non faccio altri commenti perché amo troppo la mia città. 🙂
Maria, post simile al tuo, ma allargato all’intera nazione:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-06-07/09.spm
@Giovanni Oliveri: ti sbagli sull’esposizione di carni e fegati. Forse in Pakistan non lo fanno, ma in tutta l’area del Mediterraneo lo fanno: Libano, Grecia e Turchia.
GioCa speriamo l’abbia scritto dopo!;-) Interessante come tutto quel che dice severgnini
@GioCa : Ho citato Pakistan,e mi scuso con i pakistani, per dire di un paese dove l’igiene non la fa da padrona ;
ho ancora dei flashback di mosche blu farsi la colazione su un fegato di una scottona appeso in corso olivuzza.
@Maria : tempo fa, se ricordi, proponevo un percorso obbligato di educazione civica reale e concreta che parta dalle scuole primarie e si sviluppi fino all’età appena post adolescenziale. Cosa ne pensi ?
Ne penso tutto il bene possibile, ma credo sia difficle. Nel mio piccolo faccio educazione civica infilandola “trasversalmente” in tutte le mie materie, ma se io insegno ai miei alunni a mettere a posto l’aula dopo la mensa e loro quando escono in auto col padre lo vedono che getta cartacce per strada dal finestrino io che devo fare?
Beh, se l’alunno ha recepito il messaggio, dirà “Papà non si butta la carta dal finestrino..!!!”.
Alla quinta volta, dopo il quinto timpolone che potrebbe dare al figlio, questo sant’uomo lo capirà ,o no ?
Ovvio che una situazione sclerotizzata di vastasaggine diffusa, che comunque pian piano va migliorando,cambierà tra due forse tre generazioni, ma deve cambiare per forza.
Chiù scuru i menzannuotti un po’ fari…
FISSA?? PRESENTE!!
Maria Cubito scrive: AL BAR O ALL’APERITIVO:
* stessa cosa, fanno la fila e, spesso, purtroppo restano senza cornetto alla crema la mattina e con quattro carote nel piatto all’after hour.
All’AFTER HOUR? MA QUELLO NON ERA HAPPY HOUR? O FORSE E’ UN APERITIVO FLASHATO…EXTASIATO CON SOTTOFONDO DI STUM STUM STUM..
AHAHAHAH CHE SONO STRONZOOOOO MA QUANTOOOO 😀
Giovanni hai ragione, non me ne sono accorta mentre lo scrivevo (ero bella carica) né se n’è accorto chi ha pubblicato. Come già detto altrove mi auto-assolvo, sono umana anch’io. Anche troppo. Tu stronzo? Ho visto di peggio. Molto peggio. 😉
giovanni oliveri. Io sono campano e vivo in Sicilia… Non fare di tutta un’erba un fascio! Perché nonostante ciò sono fissa!
Cmq ho molti amici in Sardegna e sono d’accordo con te. C’è molta più civiltà.
Ah, a proposito di educazione civica, mio figlio di 12 anni mi rimprovera sempre quando vede che c’è il limite di velocità a 40 ed io vado a 60 e oltre; ma non ce la faccio, è più forte di me. Credo che certi limiti di velocità li mettano unicamente per affibbiare multe con gli autovelox.
Io non mi considero “fissa”, mi considero una persona civile.
Felice di essere “fissa” in quest’accezione,… e spero, nello stesso senso, di non “scaitire” MAI!!!
🙂
Mah… non voglio sferrare un attacco personale all’autrice o a chi si autoproclama “fissa” con tanto orgoglio, ma per me il nostro limite è proprio questo – lo schifo, l’inciviltà, non è che non li vediamo: ci pascoliamo pacificamente in mezzo, ci seghiamo noi stessi le gambe con le nostre definizioni folkloristiche (“fissa” VS “scairti”) e non facciamo niente di concreto per cambiare le cose.
Quando ti dichiari “fissa”, anche se in maniera ironica, stai già rinunciando a lottare contro le “suvirchiarìe” degli “scairti”… Sapere di essere una persona per bene e fare spallucce non serve a nessuno.
Approvo!!!!
sai alle volte sento il peso di questa fessitudine e lo noto sopratutto quando mi trovo in luoghi ove c’è di tutto o di più.In fila alla posta devo ammettere che qualcosa sta cambiando…noto un leggero cambiamento positivo dunque…a parte i comment sugli sportellisti! quelli non cambiano mai…sempre gli stessi… ma è vero forse ce l’hanno nel dna. non sai quante volte mi dico: ma che c’ho scritto gioconda? In realtà poi alla fine di una giornata mi dico: sono fiera di me stessa!
sarebbe così bello, almeno in mezzo agli altri, nella società civile, essere semplicemente “normali”, magari poi soli con se stessi completamente e semplicemente “folli”.
sarà per questo che non mi sento ne fessa ne scaltra…sarà perchè mi sono stufata di lagnùsie che non spostano l’inciviltà di una virgola, e mai comi oggi mi sento di affermarlo!
si sta parlando di COSE CHE TUTTO IL MONDO RISPETTANO, L’ABC DI UNA SOCIETà CIVILE, COSE SCONTATE….. e noi ci inorgogliamo se siamo cosi normali e gli altri cosi diversi…
allora io sono fissa!
io sugnu fissa
Eccomi, non volevo rischiare di passare per Scairta !
Che brutto sostantivo, mi evoca le peggiori furbizie,
fatte di espedienti stupidi accompagnati da gesti eloquenti,ma chissà, mentre scrivo mi viene da pensare che forse certa gente si identifica con questi modi, ne fa una sua identità, e non ritiene di essere un furbo, ma solo di essere fatto così e che sia normale.
Io invece vorrei non essere tanto fissa quando per es. esco e mi capita di essere in centro, ma che fa mi conoscono ? si avvicinano tutti a chedermi soldi, il vecchio, la muta, quello coi cani, quello che suona,
quelli che…ma la cosa grave è che io i soldi glieli do, e puntualmente torno a casa col borsellino vuoto e ripetendomi , “la prossima volta, non ci casco !”
cubito sei il mio dio (scusami ma essendo fissa pure io rispetto le regole compresa la concordanza di genere tra il tuo nome e l’aggettivo qualificativo); di notevole spessore la notazione della raffinata sineddoche che involontariamente il palermitano mette in opera chiamando motore il motociclo;
cubito, sei il mio modello di esistenza: come uomo e come donna
p.s. scusa, la stanchezza avevo preso il pronome possessivo per aggettivo qualificativo: ero stanco come un mulo; ora mi sento più riposato
Mi è venuto in mente un episodio che risale a 25 anni fa.
Un mio collega milanese (allora lavoravo a Milano) era entusiasta di aver noleggiato un auto a Napoli e quindi con targa NA (all’epoca le targhe cominciavano con la provincia di appartenenza).
Per questo si divertiva ad infrangere le regole come un comune cittadino partenopeo. Passava con il rosso, strombazzava ed evitava di allacciare la cintura di sicurezza. Insomma faceva o scairtu mentre a Milano era notoriamente fissa!
Mah, forse è lo status sociale in cui viviamo che ci condiziona?
Provate a passeggiare per le vie di una qualunque cittadina Svizzera dove le strade sembrano dei salotti. Non vi passerebbe neanche per l’anticamera del cervello che so, l’idea di gettare una carta o di chiamare un amico sull’altro marciapiedi urlando.
Meditiamo.
Grande Maria!
Anch’io sono felicemente fissa (e modestamente lo nacqui), specie nel mio lavoro, e ne sono “orgoglione”!
Sono d’accordo con Valentina che il sostantivo “scairtru” è brutto e volgare. Invece “fissa” è bello – sembra uno slogan – è un modo d’essere, rassicurante, magari esagerato in certi comportamenti, ma un modello normale di civiltà a cui tutti s’ispirerebbero se non ci fossero gli scairti a fare la differenza.
Nei comportamenti hai solo citato alcuni luoghi o situazioni in cui possiamo osservare le due categorie da te magistralmente descritte. Mi divertirebbe molto leggere una tua analoga analisi in ambito scolastico-lavorativo. Chissà tu (e anche io) quanti atteggiamenti di questo genere viviamo (subiamo?) quotidianamente.. Ogni anno mi ripeto la frase “mi siddiò.. m’abbuttò vero”, ma poi, invece, non mi rassegno e nel mio piccolo cerco di insegnare anche quello che sono: un “fissa”. Ma che soddisfazioni! ;o)
“Fissa ” è bello !
Grazie, Giovanni .
La stupefacente e mai sopita capacità di MariCub di sollevare dibattiti sui più disparati aspetti sociologici del “Hominide Panormita” fa sempre divertire, aqualsiasi fazione ci si senta di appartenere. Per equità, e de mocraticamente soggetto ad essere lodato o criticato dall’una o dall’altra parte, mi attribuisco un fifty-per-cento di “fissitudine” ed una equanime misura di “scartitutide”. Se essere fissa è fare la coda al supermercato con una confezione di acqua dietro al carrello stracolmo perchè non mi va di passare avanti per l’ennesima volta (il “carrellostracolmo” sarà stato oggetto di precedenti ed uguali richieste innumerevoli volte e si sarà decisamente fratturato gli zebedei…!) allora, io sono fissa. Magari doppiamente, se rifiuto l’invio di “carrellostracolmo”, fatto di sua spontanea volontà, a passare avanti per pietà! Oppure, se davanti a me c’è qualcuno con l’autovettura che transita per lungo tratto tra la corsia preferenziale e la corsia normale, esitando sul da farsi, allora divento “scarto” e lo soprasso da destra (in corsia preferenziale, ebbene sì, lo ammetto!) facendo “la barba” al suo specchietto retrovisore destro e facendogli prendere uno “scanto” madornale. Ho seri dubbi se criticare aspramente il “gettarifiutialvolo” che manca il bersaglio quando c’è il cassonetto praticamente vuoto, non mi sento molto “scarto” ma neanche “fissa”! Ecco, la “fiscartitudine” (perdonatemi il mix) dipende dalle circostanze, dal momento, dallo stato d’animo. Altra cosa è l’educazione: quella ce l’hai oppure no! Ma per fare diventare uno “scarto” un poco meno “scarto” ed un poco più “fissa”, mi consta personalmente che lo devi metaforicamente prendere a calci nel deretano: come dicaveno i saggi “de noarti”, “Ci vonnu l’agghia pì vicina!”.
devo fare un mea culpa onestamente, perchè spesso la tentazione di fare la “scaita” ce l’ho pure io…solo in macchina, nei negozi rispetto le file e così anche al buffet,a mare non faccio casino e cammino molto attentamente per non sollevare sabbia… in macchina però, vuoi per i miei clamorosi ritardi (che non costituiscono giustficazione), vuoi per tutti quelli che al volante o dormono o appunto fanno gli scaiti, lo slalom tra le macchine a volte lo faccio anch’io..alle strisce pedonali e ai semafori mi fermo sempre! però ogni tanto strombazzo col clacson… e devo dire che prima ero impeccabile al volante! solo che, come dice Isaia Panduri “il cittadino che alla fine si vede sopravanzare dagli scairti e realizza all’improvviso “ma chi, sugno io l’unico fissa?!?” si adegua per forza di cose.”