Moonlight Serenade
Il ballabile girava sul piatto. Moonlight Serenade faceva sentire i suoi tromboni languidi mentre loro si stringevano nella danza con gli occhi chiusi e si muovevano nella stanza come un’ape silenziosa, senza un tracciato logico. Andavano senza guardare. Fin quando la musica finì e loro continuarono a ballare. Rimasero soli. Qualcuno spense la luce. Ma non dentro di loro.
” Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue “.
(E.Montale)
billitteri: BASTAAAAAAAAAAAAA
Caro Billi, ti prego di continuare a postare i racconti quotidiani di tre righe.
A me -e, ho la presunzione di credere, anche a molti altri rosaliani- piacciono molto.
F.to: un fan
@Luisa.Prova a ignorarmi. Forse è la peggiore punizione per un narciso: passargli accanto e dire, ma che bel campo di margherite…
Luisa il tuo commento non mi sembra il massimo dell’educazione (se non altro perché il maiuscolo utilizzato così equivale a urlare).
bill, ma un raccontino “lungo” dei tuoi nel frattempo ce lo regali???? 😀
ah già, potrei ignorarti…e che in “lungo” mi piacevi assai…ti donava!!!!
cià
Cara Luisa ma chè te l’ha detto il dottore di leggere Billi!! Però devo anche dire a Rosalio: ma chè non si può neanche più urlare!
Titti si può ma non è educato.
Mi spiace ma… MAGARI COMINCIASSIMO A URLARE TUTTI!!!!!