
Salvatore Cuffaro e Saverio Romano sono stati sentiti oggi dai pm di Palermo Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato. Cuffaro, Cintola, Romano e Vizzini sono indagati per presunta corruzione aggravata dall’agevolazione di Cosa nostra in relazione al “tesoro” dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.
Cuffaro ha dichiarato: «Sulla richiesta avanzata dal mio difensore di formulare in modo chiaro e preciso, come impone la legge, i fatti o il fatto, le prove o le condotte non mi è stato indicato un solo fatto o una sola condotta e, quindi, non ho potuto rispondere, pur essendomi recato in Procura per contribuire all’accertamento della verità. […] Ho fatto comunque presente di essere disponibile in qualsiasi momento e, nel loro silenzio, avanzeremo richiesta di archiviazione».
Romano ha dichiarato: «Oggi mi sono state fornite solo le notizie già apprese dai giornali e alla richiesta di conoscere quali fossero i fatti e le condotte che integrerebbero il reato non mi è stato contestato un solo atto o fatto di corruzione. Non ho avvertito alcuna sorpresa perché so di non avere mai posto in essere condotte corruttive. Rimane il rammarico per la martellante campagna di stampa».
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