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  • Arriva il Nautoscopio a Palermo

    Nautoscopio
    (foto di Riccardo Rossi)

    Nella calma piatta dell’estate palermitana potrebbe sbucare sbucherà la creazione di uno spettinato palermitano, Giuseppe Amato, dal nome evocativo: il Nautoscopio. Indiscrezioni in nostro possesso dicono che potrebbe essere montata È in fase di montaggio all’improvviso al porto o al Foro Italico tra qualche giorno. Moleskine conferma.

    Giuseppe ha lasciato Palermo come tanti, ha girato il mondo, ha aperto uno studio/laboratorio a Milano e lavora il legno di cui è appassionatissimo. Le sue opere di ebanisteria sono state esposte in molte città.

    Lo scorso aprile, durante la settimana milanese del design, Giuseppe ha presentato un modello in scala del Nautoscopio: si tratta di una “casa” non convenzionale costituita da un ambiente/spelonca sollevato da terra fino a 15 metri con un winch a manovella e cime grazie a un albero di metallo. La struttura, dotata di un’ampia apertura verso l’esterno, può ruotare di 360 gradi, misura 25 metri di altezza in punta d’albero e descrive con le due antenne un cerchio di 40 metri, può ospitare sei persone e reggere fino a 600 chili. Nella scelta dei materiali e non solo c’è una grande attenzione all’ecosostenibilità: l’albero, i meccanismi di rotazione, la base di appoggio e fissaggio al suolo sono in acciaio al carbonio; la struttura della casa è in legno di betulla aeronautico, le giunzioni sono in alluminio aeronautico, gli interni sono in legno di quercia ricavato da piante morte di vecchiaia e l’energia viene ricavata da un generatore eolico.

    Aspettiamo di vederlo e di entrarci. 🙂

    AGGIORNAMENTO del 25 giugno: oggi il Nautoscopio era così.

    Nautoscopio  (25 giugno)

    AGGIORNAMENTO del 2 luglio: oggi il Nautoscopio era così.

    Nautoscopio  (2 luglio)

    Palermo
  • 47 commenti a “Arriva il Nautoscopio a Palermo”

    1. confermo. Stanno montando sta cosa. e una fa in continuazione fotografie.

    2. l’avevo notato anche io…avrei una curiosità…mettendo di lato, per un secondo, l’aridità culturale dell’estate palermitana…sto “coso” quanto costa (l’acciaio al carbonio non lo vendono mica da Hobby Market)? Chi lo paga?

    3. montato al foro italico lato mare nelle vicinanze di porta felice.

    4. Ma quanto è cool questa città?

    5. Marcosz raccolgo la tua stupida provocazione: ci sono palermitani cool e io trovo il Nautoscopio cool. Adesso torna pure a colpirti le parti basse alla Tafazzi canticchiando «Oh-oh-oh, oh-oh-oooh». 😉

    6. Bravo Giuseppe, deve essere un onore potere presentare il proprio ingegno nella città in cui è nato e cresciuto.
      Non vediamo l’ora di ammirare il nautoscopio.

    7. bellissimo……………………….,

      però mi associo a Beny,
      quanto costa e chi paga tutto cio’?

    8. Scusate, ma perché sono visibili le correzioni effettuate al post? E’ una scelta di estrema trasparenza da parte di Rosalio, o una dimenticanza?

    9. scusate io nn ho capito…a che serve in pratica?si sale sopra??XD

    10. Josh71 la prima che hai detto. I commentatori hanno fatto notare che lo stanno montando (io non ero passato da lì) e ho corretto. 🙂

    11. ps:temo comunque che a causa del vandalismo e dell abbandono palermitano funzionera al massimo 1 mese…:(

    12. Scrive l’artista:
      L’idea di Nautoscopio mi è venuta in mente guardando sulle pagine di una rivista l’immagine di una struttura progettata da Frank Lloyd Wright. Collocata nel deserto assolato dell’Arizona, a Taliesin, la struttura appesa ad un trave verticale, sembrava pendere nel vuoto. Ho pensato quindi di creare una casa “aerea” in grado di ruotare intorno ad un albero di metallo. Ne è scaturito il progetto di un grande ambiente, una spelonca con un’ampia apertura verso l’esterno. I limiti e le difficoltà di sollevare a mano un’intera casa mi hanno fatto progettare il meccanismo di sollevamento pensando ad un grande contrappeso inserito all’interno dell’albero. In questo modo diventa possibile sollevare a mano sei tonnellate con il solo ausilio di un winch a manovella. Nautoscopio si solleva a mano fino a 15 metri da terra e gira a 360° con cime e winch.

      Misura 25 mt. di altezza in punta d’albero e descrive con le due antenne un cerchio di 40 mt.
      Può ospitare 6 persone, acqua e cambusa fino ad un carico massimo di 600 kg. Lo spazio interno è un triangolo equilatero di 8 mt. I gavoni attrezzati e le cuccette sono disposte sotto il pavimento di quercia. Il palo, i meccanismi di rotazione, la base di appoggio e fissaggio al suolo sono in acciaio al carbonio; la struttura della casa è in legno di betulla aeronautico, le giunzioni in alluminio aeronautico, gli interni in legno di quercia “morto in piedi”, ovvero ricavato da piante morte di vecchiaia, altrimenti destinate al rogo. La coibentazione del guscio abitativo è assicurata dall’utilizzo della piuma d’oca per uno strato di 20 cm tra la pelle esterna in betulla e la copertura interna di canapa nera. Nautoscopio è un’abitazione inserita nel paesaggio da cui trae tutta l’energia per il suo funzionamento.Nautoscopio è il primo dei progetti “UNEXPECTED HOMES”

      La ritengo tanto “Unexpected” che se un giorno qualcuno ne vorrà realizzata una andrò fino in capo al mondo per fargli delle foto.

      Mi verrebbe anche voglia di richiedere una licenza edilizia per costruirmene una in zona Statua dove c’e’ una pizzeria che mi sfiata le puzze della cucina dentro casa e dove c’e’ un piano bar che suona fino a tardi.

      Purtroppo io, il mio cane e quattro accessori ahimè necessari, pesiamo piu’ di 600 kg.

      Pero’ mi chiedo, se nella notte qualcuno mi sega l’albero, c’e’ un airbag che mi protegge?

      Sherzi a parte, io non vado alla Biennale perchè non comprendo l’arte che viene esposta.
      Quando studiavo pianoforte, non riuscivo ad esprimere il meglio di me con Debussy o Bartok, piuttosto mi perdevo tra le note di Chopin e Beethoven; evidentemente non sono pronto al contemporaneo.

      In ogni caso, mi compiaccio nel vedere un Palermitano che è riuscito ad esprimere la propria personalità (ovviamente partendo da fuori Palermo), ma sono stanco di credere che questa esposizione al foro italico sia frutto dell’interesse di un ns. assessore a tanta arte.

    13. Detesto i disfattisti!
      Su, coraggio…chi vuol andare a vederlo, vada!
      A chi non interessa…beh, forse è meglio che stiano zitti!

    14. maria luisa,
      la sintesi del tuo commento e’: se sei d’accordo parla se no taci. mi sembra un po’ dispotico come atteggiamento.
      ma l’italia e’ ancora un paese in cui si puo’ esprimere un’opinione?
      è un’arte anche quella di saper conversare.
      saluti
      mp

    15. Ma quali sarebbero le opinioni? Fino a questo momento ho letto soltanto pregiudizi…o mi sbaglio? 😐

    16. Ma qualcuno sa per quando è prevista l’i?naugurazione

    17. pregiudizio? … semmai “giudizio”

    18. io lo trovo geniale questo nautoscopio!
      solo, mi sembra di aver capito che quello che si sta montando è un modellino in scala…sbaglio?

    19. @ marco: no, non volevo dire questo…
      A parte che mi soccia dover sempre “spiegare e tradurre” ciò che intendevo dire per non venir pubblicamente lapidata su questo blog (su cui presto smetterò di scrivere, lo ggggiuro!), ciò che intendevo dire è che non è obbligatorio commentare in maniera disfattista ciò che non si approva.
      Per il resto, sono la prima a credere che anche quella di conversare sia un’arte e soprattutto credo nella libertà di pensiero e parola. Stop!

    20. Maria Luisa spero che rimarrai a scrivere qui. 🙂

    21. Marco…mi dici dove posso trovare il giudizio su quest’opera che credo nessuno a Palermo abbia ancora visto? Tu dici.. ‘Scherzi a parte, io non vado alla Biennale perchè non comprendo l’arte che viene esposta.’Questo sarebbe un giudizio? 😐

    22. scusate, ma se faceva una bella barchettona di carta così ( http://www.noantri.com/wp-content/uploads/2007/08/0102095042300.jpg ) e l’appizzava, non si spicciava prima?? cmq, bella l’idea di fare qualcosa in chiave ecologica

    23. sapiento’, il barchettone è strepitoso!!!
      però a me piace l’idea che c’è dietro a questo progetto, e anche tanto…
      non mi dilungo, si è in campo dove simili idee possono apparire come dei bellissimi sogni elaborati e realizzati o come cose perfettamente inutili con spreco di soldi e di risorse. 😉
      comunque ci vuole testa!!!

    24. *si è in un campo

    25. @Rosalio: grazie! 🙂

    26. Dovrebbe inaugurare a metà di luglio ma non è certo.

    27. stanton, il giudizio, in ciò che ho scritto, sta in queste parole… semmai:
      “Purtroppo io, il mio cane e quattro accessori ahimè necessari, pesiamo piu’ di 600 kg.
      Pero’ mi chiedo, se nella notte qualcuno mi sega l’albero, c’e’ un airbag che mi protegge?”
      forse il mio giudizio era ancora piu’ implicito nelle parole “non vado alla biennale.. etc etc. non sono pronto al contemporaneo”… in questo caso il giudizio era su di me.
      In ogni caso, continuo a non capire l’opera e pertanto il mio giudizio e’ “perche’ stiamo esponendo quest’opera”?
      A volte vedo opere d’arte che mi lasciano un po’ cosi’ … e questo era il mio giudizio.
      Le opere d’arte a cui io non posso fare a meno, sono molto piu’ tradizionali ed antiche.
      Ciao a tutti.
      m.

    28. Ringraziamo il Dada per aver rovinato la storia dell’arte, e con essa generazioni di artisti.

    29. sti cazzi

    30. facciamo così: prima una bella biblioteca accessibile a tutti e aggiornata, dove poter leggere, ascoltare musica, guardare film o quant’altro, senza personale inutile, vecchio e incompetente (tralasciando la simpatia)..insomma, sapete quelle cose che esistono a centinaia in altre parti d’Italia anche se meno assolate e che fanno di un borgo, paese o città un luogo un po’ più civile e meno ignorante? poi, lietissimi di concentrare l’attenzione anche (ma non solo) sui nautiloscopi: che ne dite, non sarebbe già un inizio? ma se calma piatta dev’essere, alma piatta sia. ciao ciao

    31. @atmo, con questo ragionamento ci sarà sempre qualcosa da fare prima, di prioritario per alcuni e meno per altri.
      (ospedali, canili, infrastrutture, case per anziani, asili nido ecc)
      credo sia il modo migliore per non fare mai niente, c’è chi lo chiama benaltrismo!
      meglio piccole increspature, refoli di vento, che calma piatta…

    32. ovviamente, amico stalker, hai perfettamente ragione: ma proprio perchè qui si parla di un fatto “culturale”, che equivale a rispetto per la vita propria e degli altri, allora partiamo dal diritto alla cultura che trascina con se un bel po’ di movimento, in casa, in famiglia, tra gli amici. poi prima o poi, qualcuno con una coscienza “lì sù” ci finirà, o almeno, ci verrà mandato..e la calma piatta sarà venticello d’estate.
      faithfully

    33. Torno a scrivere su questo blog dopo tanto tempo e torno a scrivere su un argomento molto interessante.
      Il “Nautoscopio”; cos’è il “Nautoscopio”? la gente passeggiando al foro italico si chiede, sbigottita, cosa sarà mai? e la risposta è la più ovvia… una “CASA” ovvero un capriccio del “design”. La risposta ai tanti problemi cool della città più cool d’Italia è il dibattito attorno ad una macchina inutile ubicata in un luogo fortemente simbolico di Palermo; anche questa una possibile soluzione al silenzio colpevole di tutti. Oggi questo “oggetto”, opera di un capriccioso design, è la cosa che appare più rivoluzionaria degli ultimi anni a Palermo… forse noi dovremo prendere esempio da lui.
      (P.S. non sempre ciò che è nuovo o rivoluzionario in arte o nel design da risultati aprezzabili)
      grazie

    34. Riccardo sono sbigottito davanti a chi condanna l’opera senza nemmeno averla vista. L’arte non è inutile, il design non è inutile…e se queste cose fossero inutili abbasso le cose utili!

    35. tony, quello che non comprendo e’:
      perche’ ci danno una ciliegina inutile(nautiloscopio), invece di darci intanto la torta?

      e poi, domanda a cui nessuno ha risposto, chi ha voluto questa ciliegina?
      e quanto e’ stato disposto a pagare (con i ns. soldi).. questa ciliegina?

    36. Marco chi finanzia il progetto? Io non lo so. Tu sì?

    37. Mi preme raccontarvi la situazione economica del Nautoscopio, perchè la conosco molto bene.
      Allora il Nautoscopio è stato interamente finanziato da privati, in particolare tre persone ne hanno finanziato la costruzione e tutto il resto lo hanno messo gli sponsors tecnici che vi elenco tutti,sempre con tanti ringraziamenti, senza di loro non si sarebbe fatto niente.

      Autorità portuale di Palermo
      Archimede Ingegneria
      Luciano Muratore di General Service
      Sud Ferro
      CIC
      Ital cementi group
      Levantino
      Lo castro legnami
      Adragna luci
      Bayer
      Kaffè
      La Dispensa dei Monsù
      Guccione Azienda Agricola
      Addio pizzo, cantiere che dice no alla mafia.

      Inoltre il Nautoscopio attiva un progetto “Good News for the future”
      che per la città di Palermo sarà una ventata di cose buone, molta gente arriverà da fuori per parlare al mondo e molti illuminati palermitani parleranno al mondo, elevandosi a 18 metri e attivando uno sguardo a 360°, ovviamente il tutto è molto simbolico.
      Dopo Santa Rosalia andate a vederlo……

    38. Caro Tony Siino,
      ti rispondo in ritardo ma volevo ugualmente precisare che l'”opera” l’ho vista! non critico assolutamente le forme e l’aspetto della struttura ma la logica ed il fine progettuale dell’opera; non c’entra nulla il design. Non possiamo osservare tutti gli oggetti strani e bizzarri e definirli importanti perchè è “design”. Il design ha un fine che è l'”uso”. Un oggetto che è facilmente utilizzabile è naturalmente bello. Attenzione non sono io a dirlo guardate gli oggetti disegnati da Giuggiaro, Castiglioni, Munari, ecc. Il design o l’architettura non ha bisogno di pali di acciaio attorno a cui girare per confermare la propria qualità.

    39. la risposta giusta è: il Nautoscopio è NULLA!

    40. credo che sia stata l’intenzione dello “spettinato” Amato: realizzare un oggetto inutile al centro di uno spazio pubblico ed ascoltare i commenti e le riflessioni dei passanti; non c’entra nulla il design o l’architettura! non c’è bisogno di restare sbigottiti!

    41. fa schifo. pensavo fosse color legno ciliegio (o qualcosa di simile) come si vede nel video ma così com’è, color legno compensato e di una insignificanza estetica senza pari, è vermente una c….a

    42. A partire dall’accrescitivo nel nickname che ti sei dato siamo di fronte a una persona limitata che pertanto rimarca con “one”, quanto di sapienza rasenta la nullità. Intanto non è di compensato ma a parte l’albero in acciaio al carbonio grigio, è betulla aeronautica con cui si costruivano gli spitfire della II Guerra Mondiale. La scultura con questo colore si staglia meglio sull’infinito blu di cielo e mare come nella foto del magazinecorserauscito con un articolo molto bello questa settimana; e da fuori palermo come al solito ci si accorge delle potenzialità di questa città che alcuni tipo te invece devono sempre far affondare in chiacchere avulse dal contesto e per niente fattive.
      E’ arte contemporanea sul territorio, architettura nel paesaggio, algida e solenne, come è e continua a essere Gibellina dove forse non sei mai stato.
      Se il nautoscopio fosse stato installato vicino a un pier a New York, o nel porto a Barcellona sarebbe già nelle guide e il comune lo proporrebbe come visita puramente estetica.
      Ma soprattutto nei blog scritti dai neyorkesi e dagli spagnoli io troverei dibattiti molto più esaltanti a cui partecipare al riguardo.
      Sapientone non so cosa fai nella vita ma il tuo sprezzo per i progetti altrui lontani da quello che evidentemente non hai potuto installare tu al foro italico, che svetta e sta diventando un segno dello skyline alla marina, + crederti l’unico detentore di senso estetico e sparare giudizi personali a caso, sono pari all’assenza di civiltà della discussione creativa che accomuna ahimè molti qui in sicilia.
      Non perdere tempo a rispondermi, è un caso sia passata di qui. Evito come la peste le polemiche inutili con le persone tipo te. Invece ti consiglio di postare su blog e su argomenti che riesci a padroneggiare con parole meno inutili..

    43. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    44. catarina, se scorri in alto sono stata una che sulla carta, avendolo visto nel promo, ha difeso questo progetto a spada tratta, ma dopo averlo visto live, perdendo anche tempo per farlo visto che non vivo a palermo ma in provincia, non posso che concordare con sapient/one.
      rattrista che ad ogni critica si risponda: “e tu che sai fare?”
      ti potrei rispondere: “io ho tempo per osservare e pensare”, del resto un artista chiede agli alrti di guardare le sue opere, altrimenti se le terrebbe in cantina, uno scrittore si terrebbe i libri nel cassetto, e via così…
      mi sembra un po’ riduttivo tacitare così un pensiero differente.
      in quanto a gibellina, che conosco benissimo, il discorso è molto più ampio, purtroppo vado di fretta…solo uno spunto..la chiesa di quaroni crollata e neanche consacrata?
      poi il discorso sarebbe lungo su come “arte” ed interessi privati possano incontrarsi in questa terra desolata!
      nella loro realizzazione non a norma e a progetto, e nello sdradicamento di andrà a VIVERE quei luoghi.
      piccoli feudi anche questi che si sono inariditi da qualche lustro, forse prima ancora che corrao tornasse a casa sua!

    45. *di CHI andrà a VIVERE quei luoghi

    46. Per BONNI e tutti quelli che si sono fatti domande sulle questioni economiche legate al progetto:
      Siamo stati contattati una settimana prima dell’inaugurazione, a luglio, e a tempo di record abbiamo realizzato il layout del sito internet http://www.nautoscopio.tv.
      Abbiamo concordato un compenso con la curatrice del progetto Raffaella Guidobono.

      Da luglio stiamo ancora aspettando il saldo della nostra fattura, e attorno al nautoscopio sono spariti tutti.
      Insomma, per ora come immagine non se ne esce granchè bene…

    47. Per nubüreau: io li ho conosciuti. Hanno avuto molti bastoni fra le ruote in una città dove torno ogni tanto che mi pare di base molto complicata. Hanno subito attacchi vandalici del fasciame esterno e ora da un mese è iniziata la manutenzione straordinaria. Si autofinanziano nel senso più puro del termine e finora non hanno avuto fondi dalle Istituzioni, anzi pagano un affitto annuale per l’area. Il disegno del sito che citate mi risulta non sia mai stato usato e prima di consegnare il lavoro concordato, il vostro iniziale layout non era stato affatto approvato. Non credo che raccontare vicende private sia etico. Parlarne su un blog poi è davvero scorretto. Ma è una mia idea…

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