19°C
giovedì 14 nov
  • Scarpe

    Le piaceva slacciargli le scarpe ogni giorno al suo rientro. Era sempre un gesto gentile, per nulla servile. Prendeva il piede e lo appoggiava sul grembo, poi scioglieva il nodo e cominciava a sfilare i lacci come se stesse ricamando su un telaio. Dopo aver tolto la scarpa gli massaggiava un po’ il piede. Solo un po’ ma con molto amore. Un giorno lui tornò e lei capì che era tutto finito: indossava mocassini.

    I racconti di tre righe
  • 6 commenti a “Scarpe”

    1. “Una volta era più facile giudicare, come con le scarpe: c’erano solo alcuni modelli, molto caratterizzati, erano quel tipo di scarpe e basta. Ora invece tutto è più confuso, uno stile si è intrecciato a un altro, le cose non sono più nette”
      Michele Apicella ovvero Nanni Moretti e viceversa. La “calzatura” ha, o almeno aveva, una centralità nel cinema di Moretti. Che buffo personaggio che era, Michele Apicella. Piccoli passi e confronti tra camminate diverse. Forse quello che raccontava era soltanto il disagio della gente di sinistra, la paura che il generale cambiamento travolgesse quelle diversità particolari che avevano fatto, nel tempo, la grandezza della sinistra di opposizione. Non era difficile riconoscersi ed appassionarsi. Solo a guardarsi dentro, con un pò di sincerità.
      ( Ad un amico ritrovato )

    2. “sette paia di scarpe ho consumato
      sette verghe di ferro ho logorate…
      e sette fiasce di lacrime ho colmate”

      E’ ora che vi comprate tutti i mocassini!!!

      (Ad un amico che in questi giorni mi è mancato molto)

    3. “Prima di giudicare una persona cammina per tre lune nei suoi mocassini”
      proverbio indiano
      (bentornato)

    4. a me piace camminare a piedi nudi…orme parallelele sulla spiaggia, senza scarpe da slaccciare, solo piedi accarezzati dalla stessa sabbia

    5. Pero’!! un paio di scarpe allacciate come simbolo d’amore. Evviva la fantasia, eheheh

    6. Non allacciate, @ Ninni, slacciate. Forse è di sesso che parla billi. C’è del sesso in un massaggio ai piedi ed è ancora meglio quando non c’è alcun coinvolgimento sentimentale. Ma è un fottuto campo da gioco…..

      Hai presente la nuova moglie di Marcellus ?

      “Jules: Un negro grassone, Antoine, le ha fatto un massaggio ai piedi.

      Vincent: Un massaggio ai piedi… tutto qui…e allora Marcellus che ha fatto?

      Jules: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l’hanno buttato di peso fuori dal balcone.. un volo di 4 piani..di sotto c’era un giardinetto ben curato, con tetto di vetro, come quello delle serre.. quel grassone negro c’e’ passato attraverso. Da allora non e’ capace di esprimersi chiaramente.

      Vincent: Cazzo un vero peccato.. pero’ bisogna ammetterlo quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia…

      Jules: Che vuoi dire ?

      Vincent: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marcellus Wallace

      Jules: Secondo te Marcellus non ha esagerato..

      Vincent: Beh, Antoine probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione

      Jules: un massaggio ai piedi, non e’ niente, io lo faccio sempre a mia madre

      Vincent: no, e’ mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marcellus Wallace. Voglio dire, non e’ cosi’ grave come se gliela avesse […] no, ma e’ lo stesso fottuto campo da gioco

      Jules: ohh, aspetta fermo li’, leccargliela a una tro[….] o farle un massaggio ai piedi non e’ esattamente la stessa cosa

      Vincent: non lo e’ ma e’ lo stesso campo da gioco

      Jules: non e’ neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi e’ diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie e infilare la lingua nel piu’ sacro dei […..] non e’ lo stesso fottuto campo da gioco, non e’ lo stesso campionato e non e’ nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.

      Vincent: ma tu l’hai mai fatto un massaggio ai piedi?

      Jules: non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perche’ io sono un maestro di piedi massaggiati

      Vincent: e ne hai fatti molti?

      Jules: cazzo, ho una tecnica che, levati, niente solletico, niente di niente

      Vincent: a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?

      Jules: vaffanc[….]…

      Vincent: l’hai fatto a molti?

      Jules: vaffanc[….]

      Vincent: mi sento un po’ stanco mi farebbe bene un massaggino ai piedi

      Jules: basta eh, hai capito,cominciano a girarmi le palle….”

      eheheheh Ninni…..

      ( “Pulp Fiction” Quentin Tarantino )

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram