Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito, si è detto pronto a consegnare ai pm il “papello”, un documento in cui Salvatore Riina avrebbe formulato alcune richieste allo Stato in cambio della cessazione della stagione delle stragi degli anni ’90.
Ciancimino sostiene che la consegna sia avvenuta dopo l’uccisione di Giovanni Falcone e potrebbe avere influito sulla morte di Paolo Borsellino, forse ritenuto un ostacolo al patto.
AGGIORNAMENTO: Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ha dichiarato: «Mio fratello era stato informato dagli organi istituzionali della trattativa in corso tra mafia e Stato. Non poteva non esserne informato. Il motivo dell’accelerazione della eliminazione di Paolo è che lui si era messo di traverso rispetto a questa trattativa nel momento in cui ne fu informato».
Toni Pellicane, leader del movimento dei senzacasa, ha annunciato che stasera al Festino sfilerà un carro alternativo che raffigura una casa realizzato con materiale povero e riciclato per manifestare ancora una volta il bisogno di una casa. Il questore ha diffidato i manifestanti dal mettere in pratica la protesta. Lo scorso anno il corteo in onore di Santa Rosalia era partito in ritardo per una manifestazione del comitato e altri cittadini avevano manifestato contro le Ztl cancellate dal Tar. Il sindaco Cammarata ha già annunciato che non salirà sul carro per evitare le polemiche durante la festa in onore della patrona.
Ritenete giusto e accettabile portare proteste e rivendicazioni nel contesto del Festino?
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Nell’omelia della tradizionale funzione nel palazzo comunale l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo ha riservato dei passaggi alla politica cittadina: «Sembrano trionfare, nella concezione dell’amministrazione della cosa pubblica, logiche di interesse personale, di gruppi particolari o di fasce sociali che non possono non generare un pericolosissimo disinteresse per la collettività. A tutto questo non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. […] Il Festino può rivelarsi davvero un’occasione propizia per ritrovare una maggiore unione nel servizio ai palermitani e così, mentre la Santuzza ci invita a gioire insieme nella festa, che la onora come esempio fulgido di virtù umane e cristiane, ci sprona tutti a rinnovare i nostri propositi nel metterci all’opera per la nostra Palermo, per dare ai suoi cittadini, specie a quelli più deboli e bisognosi, un senso alto della vita, piena dignità, necessario rispetto, un’esistenza autentica che realizzi in ogni circostanza quella indiscutibile vocazione donata all’uomo nell’atto della creazione: essere ad immagine e somiglianza di Dio. […] Questa nostra amata Palermo soffre ancora! Come invasa da pesti antiche e nuove, si rivela spesso paralizzata, si ritrova abbandonata, segnata dai bubboni di mali endemici e di problematiche sociali ed economiche che – accumulatesi nel tempo e non adeguatamente affrontate – continuano a far dilagare infezioni e aumentano malcontento e scoraggiamento. Questa nostra amata Palermo trepida per il suo futuro, e attende che tutti coloro che sono preposti a condurla sulla via dello sviluppo e della pacifica convivenza, pongano al centro – su modello di Rosalia – i bisogni dell’uomo, vera icona del Creatore, come testimoniato dall’antica espressione di S. Ireneo di Lione: la gloria di Dio è l’uomo vivente». Continua »
Forse a non tutti è abbastanza chiaro che a Palermo è in corso una lotteria. Quando verrà il momento verranno estratti a sorte i nomi di alcune migliaia di cittadini che si aggiudicheranno il premio principale: un esclusivo esemplare di cancro ai polmoni.
Tutti gli altri dovranno accontentarsi dei premi di consolazione: bronchiti croniche, asma e affezioni varie delle vie respiratorie. Molti moriranno lo stesso per aver respirato la mefitica aria di Palermo, sebbene non con la clamorosa evidenza drammaturgica che comporta un tumore polmonare.
In attesa di conoscere il nome dei vincitori, si sa che alcuni dei presunti organizzatori di questa lotteria sono stati rinviati a giudizio: il sindaco e due ex assessori, accusati di non aver fatto nulla di quanto in loro potere per almeno rinviare l’estrazione dei premi in palio.
La notizia è passata pressoché invisibile sulle cronache locali, anche se presenta un risvolto interessante, che si configura come una palla di neve che scendendo a valle potrebbe trasformarsi in valanga: un piccolo gruppo di privati cittadini senza alcuna sigla o etichetta politica, fra cui il sottoscritto, è stato ammesso come parte civile. La tesi è che siamo stati danneggiati dal comportamento dell’amministrazione comunale, e che il diritto a essere amministrati senza rischiare la vita non sia né di destra né di sinistra. Continua »
Oggi a partire dalle 17:30 a Palazzo Riso (corso V. Emanuele, 365) si svolgerà Tango toilet, performance del coreografo argentino Rodrigo Pardo già presentata in anteprima a la Biennale di Venezia del 2007 e in altri contesti. L’evento è organizzato in collaborazione con Unitango.
Nello spazio angusto di una toilette, appositamente ricostruita, Pardo e la ballerina Cristina Cortès mettono in scena un appassionato tango; la performance, giocata sul senso di costrizione e di limite con cui i due danzatori sono chiamati a confrontarsi, ripropone il tradizionale rito del tango in una chiave contemporanea e concettuale.
Umberto Broccoli a bordo del peschereccio Maria Assunta salpa da Lipari per raggiungere Milazzo e Palermo. Patrick Brydone, un gentiluomo scozzese, nel 1770 rimane inoperoso a Palermo in attesa dei festeggiamenti di Santa Rosalia e rimane impressionato dalla mole del carro trionfale.
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