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mercoledì 13 nov
  • Il saluto è degli angeli

    Ogni giorno per motivi di lavoro sono a stretto contatto con la gente e ogni giorno mi rendo sempre più conto che purtroppo le persone non salutano più. Nessun saluto di nessun tipo, ne un confidenziale “ciao” e neanche un freddo “salve”, niente di niente. Io per motivi lavorativi/professionali saluto tutti, generalmente con: un “salve” per le persone che non conosco, un “ciao” per amici e parenti e un “buongiorno/buonasera” per i conoscenti. Regolarmente però nessuno mi risponde, è come se il suono della mia voce non raggiunge l’orecchio della persona, come se in quell’istante qualcuno mi tolga la voce come si fa con il telecomando della tv, muovo le labbra ma non esce nessun suono. Ho provato più volte a ripetere il saluto per una seconda volta, ma niente non ricevo nessuna risposta, anzi constato che spesso il suono della voce è arrivato a destinazione ma non è stato gradito e viene ignorato. Le persone anziane, i vecchi saggi, dicevano che il saluto è degli angeli, ma mi sa che hai giorni nostri di angeli ce ne sono rimasti pochi.
    Volendo fare una classifica di chi non risponde al saluto, ordinata per fascia di età, posso affermare che non si può fare una classifica perché in questo caso alla “vastasaria” non c’è età. Diciamo che si va dai 20 ai 90 anni. Il ragazzino generalmente saluta sopratutto se è di ceto medio-alto, mentre l’anziano difficilmente lo fa anzi spesso al mio saluto rispondono con una “taliata” fulminante. Nessuna distinzione di sesso, la “vastasaggine” è unisex, non saluta l’uomo e non lo fa neanche la donna, per parità di diritti forse.
    Lo Zio Pietro buonanima mi diceva sempre che con la gentilezza ed il saluto si aprono tutte le porte o quasi, io seguendo questo consiglio non mi sono mai trovato male, se trovo una porta chiusa busso, aspetto un “avanti”, apro, saluto, chiedo scusa e poi dico ciò che ho da dire. Di sicuro mai nessuno penserà “mi ru vastasunazzu…”, lo zio Pietro insegna…
    Cari cittadini di Palermo, fatemi una promessa…salutate, salutate almeno chi vi saluta… infondo il saluto è degli angeli…

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  • 30 commenti a “Il saluto è degli angeli”

    1. Ora, con tutti i problemi che affliggono la nostra città, dovremmo perdere pure tempo a salutare… 😉

    2. niente di più vero!!! Io addiirittura, siccome sono la strurusaria vivente, quando qualcuno non risponde al mio saluto, risaluto alzando la voce……

    3. C’è chi si da delle arie. Chi è maleducato. Chi ha paura di non essere riconosciuto. Chi la trova una perdita di tempo. Ho un cugino acquisito che non saluta nemmeno sotto tortura, quando lo incontro gli urlo in faccia CIIAAAO. Mi diverte salutare chi non mi saluta, lo farà sentire un pò cafone, no?!

    4. Isaia ha ragione.. ma con tutte ‘ste cammurrie la gente deve pure salutare? Non è esagerato predentedere pure questo?

    5. Raga…
      Ma la smettete di commentare ogni post partendo dalle disgrazie di Palermo??

      “…con tutti i problemi che affliggono la nostra città…” dai!!
      Lo sappiamo tutti, l’abbiamo capito, ne siamo consci.
      Cosa c’entra il “saluto” con le “camurrie di palermo”??
      bho

      Saluti

    6. Non pensavo che salutare (o, per lo meno, rispondere al saluto, come dice Andrea), fosse un’azione così impegnativa. Evidentemente mi sbaglio. Ma anche io persisto nella mia perdita di tempo, perchè così mamma e papà mi hanno insegnato. E dato che sono strurusu almeno quanto MIchele, e capisco che lo sgarbo maggiore che puoi fare ad uno che non risponde al saluto è obbligarlo ad accorgersi di te, io mi paro davanti a tali persone e, con voce squillante e sorriso smagliante, ripeto il saluto….

    7. avevo il massimo dirigente dell’ufficio dove lavoro (classico pirocchio arrinisciutu) che camminava sempre con la sua corte intorno e non si sporcava facendosi infettare dalla tua presenza….Anzi, stava attento a non respirare la tua stessa aria.
      I miei BUONGIORNO tuonanti e a trentadue denti quando lo incrociavo facevano tremare i muri…..
      Poi andò in pensione e come tutti i pensionati ogni tanto tornava in ufficio per qualche bega personale o sperando di facilitare qualche pratica.
      Non ci crederete, ma si fermava davanti la porta e con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere un cuore di pietra salutava e ti rivolgeva la parola.
      Lo confesso, rispondevo al saluto dura e altera e fingevo di non riconoscerlo, anzi gli facevo capire che mi stava disturbando.
      Ho saputo che è morto: chissà come e se avrà salutato quando è arrivato nell’aldilà

    8. ho notato che invece al nord e all’estero salutano tutti. nella classifica il primato dei ‘non salutanti’ ce l’hanno gli impiegati negli uffici pubblici, poi commessi/e. c’entra con la cafonaggine, dite?

    9. Una signora che abitava nel palazzo dei miei genitori non mi salutava mai, anche se io la salutavo sempre.
      Un giorno, mormorai un “..fanculo” rapido e lei si fermò interdetta.
      – Prego?
      – Niente, credevo che fosse sorda…
      E le strizzai l’occhio, andandomene e lasciandola “alluccuta”.

    10. Grande Antonio! Ho un paio di persone in mente con le quali fare la prova!

    11. beh, la cosa è amplificata in bar, negozi, sportelli vari….
      ma non si diceva che i siciliani fossero molto accoglienti e ospitali??

    12. @Angelo, credo che tu non rientri nella categoria.
      @Antonio, bellissima soluzione.
      @Pitosforo, l’ospitalità è verso gli “estranei”, coi conterranei non ce n’è bisogno ! sigh !
      Poichè il saluto è degli angeli, in ufficio ho tollerato per anni, perchè sono educata, che non salutassero, ma non ho sopportato più che non rispondessero al saluto, questo no, eh !
      Adesso ,capendo che la gente non saluta perchè è invidiosa o vastasa o perchè vuole mantenere le “distanze” ,(menomale), non saluto più tutti,per non dare le perle ai porci, e ho fatto mia la massima :
      : Il saluto è PER gli angeli.

    13. Anche io nel mio ambito lavorativo incontro spesso persone che non salutano. A quel punto(anche se mi costa fatica) ho imparato a guardarle in faccia rimanendo muta! Rendo pan per focaccia!

    14. A me capita di tanto in tanto di staccare dal lavoro e fumare una sigaretta nell’androne del palazzo in cui lavoro. Ci sono continuamente persone che vanno e vengono e che, anzicchè rivolgersi al portiere , chiedono informazioni. Non ci crederete, pochissimi iniziano con un saluto, pochissimi iniziano con un “mi scusi” moooolto pochi ti dicono grazie! e allora io dico pregoooooo molto forte. Si nni scappanu senza riri piu.

    15. Quasi quasi smetto di fumare!

    16. @ Gabriele: il mio commento era sarcastico. Ovvio che il salutare non ha nulla a che vedere con i mali della città. Anzi era per evidenziare che la mancanca di rispetto non ha nulla a che vedere con questo, semmai è da stupidi prendere la scusa.
      @ Valentina: non ho capito.

    17. è vero, al nord salutano tutti, a chi entra in un negozio viene dato il benvenuto. Giustissimo, non si tratta di ospitalità, ma di EDUCAZIONE.
      Io personalmente ripeto buongiorno/buonasera fin quando non mi rispondono e se proprio non vogliono sentire, me ne vado disgustata e non rientro più. A mali estremi, estremi rimedi….:-)

    18. Scusa,Angelo, ma non si capiva il tono sarcastico, e
      iccome il saluto è degli angeli non ti facevo rientrare
      nella loro categoria.
      ……………………………………….
      Ma dico io , ma come si fa a non salutare ?

    19. infatti è stato un quasi shock entrare in un bar subito fuori la stazione di milano ed essere accolto da un “BUONGIORNO” allegro e ad alta voce e pure in stereofonia da cassiera e barista. chi è abituato al bar di ingegneria può capire.

    20. Io continuo a seguire le istruzioni di mia nonna, che così vi sintetizzo: Quando entri in un posto, saluta quelli che vi si trovano – tutti – e risalutali quando te ne vai; se incontri qualcuno che conosci, salutalo sempre, per primo, a meno che le circostanze siano tali da far pensare che preferirebbe passare inosservato.Esempio capitato a me: coppietta avviticchiata al cinema, di pomeriggio; lui è un vecchio amico, ma lei NON è sua moglie. Se salutano te, rispondi e sorridi, anche se non ti ricordi della persona; tanto, se si sono sbagliati, il problema è LORO. Di risposta al saluto, non mi ha mai parlato. Ma forse perchè anche in questo caso, valeva per lei la regola generale: comportati bene TU. Se gli altri, non lo fanno, sono dei poveracci e non puoi farci niente.

    21. il saluto è degli angeli: è positivo, è ottimista, comunicativo, amabile, il saluto è augurioso- se fatto con convinzione con voce allegra o con un sorriso… predispone al dialogo, sottintende una disponibilità umana, trasmette serenità ecco perche’ è degli angeli, non impegna a nulla ma è un dare, gratuito, gentilezza. A volte si fa con facce scure o ciglia aggrottate e fa capire che si è preoccupati o arrabbiati ma è sempre meglio che niente, viene apprezzato lo stesso, è un riconoscimento degli altri, togliete anche questo e siamo nell’inferno della solitudine e della negatività

    22. 2 situazioni tipo una e’ legata al mio lavoro,call center,arriva la chiamata “buongiorno sn gey come posso aiutarla? ” risposta “senti ho bisogno di…” i vastasi sn sia uomini che donne e di tutta italia e piu’ sn ” importanti ” + sn vastasi…
      l’altra situazione;si apre l’ascensore esce il tipo o la tipa io “buongiorno”loro come se fossi invisibile…mi passano davanti e vanno via.

    23. Bel post anche se vero e purtroppo molto triste. Il problema che spesso ho e’ che dopo che la gente smette di salutarti anche a me viene voglia di togliere il saluto e quindi si scivola nell’indifferenza e nella solitudine. Un peccato.

    24. A volte ho l’impressione di essere invisibile. Per non parlare delle persone che bofonchiano qualche parola di saluto della serie “acquista una vocale”.Non è affatto vero che al nord salutano tutti, anzi………

    25. Non so che pensare.. forse salutare viene considerata una perdita di tempo, o a volte si ha paura che il saluto rientri nel “dare troppa confidenza”. Quante volte entro anche in negozi e neanche ti calcolano.. in teoria dovrebbero farlo, se non spontaneamente, almeno per senso di commercio.. un ci nni futti nenti..
      Al contrario nei paesi ci tengono: anche se non hai motivo di interagire, incroci uno che cammina per una trazzera ed è normale per loro, mentre ci si incrocia, salutare o aspettarsi di essere salutati.

    26. Il saluto è simbolo di educazione,come ad esempio guardare una persona quando ti parla.
      Molte commesse dei negozi a Palermo o impiegate ognidove(non tutte per fortuna) sono davvero strane, o non ti salutano, o quando ti parlano guardano altrove…sono dei fenomeni. Da che sembrano dei vegetali a che tutto ad un tratto urlano come le scimmie della foresta.A chi non è capitato?

      esperienze personali

    27. bisogna che andiate nelle taverne,sperando che qualche vecchio palermitano entrando :
      abbiniriiica a tuuutti…

    28. Non sono del tutto daccordo, il saluto sopratutto in certi contesti per conto mio è fuori luogo.
      Prendiamo il caso dell’ascensore, tu perfetto sconosciuto mi saluti solo perchè ti ritrovi con il tuo spazio intimo invaso da degli estranei e senti bisogno ed obbligo di dover contestualizzare la situazione e comunicare.
      Persone che incontri ripetutamente quasi tutti i giorni in ascensore sul luogo di lavoro ma che probabilmente rimarranno perfette sconosciute per sempre e al di fuori di quell’ascensore non ti degneranno neanche di uno sguardo…allora qual’è il significato di quel saluto, di quella confidenza?
      Pura convenzione sociale e pura arma di difesa psicologica.

      Inoltre spesso si nota palesemente che è un saluto forzato, che pesa a molti salutare eppure lo fanno solo perchè “va fatto”, questa è ipocrisia…rispetto maggiormente una persona che non mi saluta quando esco dall’ascensore, perchè giustamente a meno di un particolare motivo o interesse non ce alcun bisogno.

    29. complimenti per le risposte in merito al saluto. A me mi irrita spesso quando gli altri non corrispondono il mio saluto e sono freddi apatici. Lo fanno o per pigrizia, per mancanza di volontà, e quindi non mi sento considerato. molti sono solo concentrati su se stessi e tendono solo a ricevere, per motivi egoistici, l’amore si è affievolito e ognuno tira al suo carro e rinchiuso in se stesso. Voglio vincere questa battaglia per non cadere allo stesso livello degli altri.

    30. Io vivo in un piccolo paese e ci conosciamo quasi tutti, prima il saluto era un gesto spontaneo e naturale. Oggi molte persone sono cambiate e di conseguenza anche il loro comportamento…..pensano di essere importanti e non si abbassano a salutarti per primi. Penso che ci sono vari motivi per cui la gente non saluta: maleducazione, invidia, indifferenza, apatia, per problemi personali , per antipatia. I motivi possono essere tanti , noi non lo sapremo mai! La cosa importante non farse e un problema anche se fa male.

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