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mercoledì 13 nov
  • Sergio, Antonio e Nino noi stiamo con voi

    Sono Sergio Lari (procuratore capo di Caltanissetta), Antonio Ingroia e Nino Di Matteo (rispettivamente procuratore aggiunto e sostituto procuratore della Dda di Palermo).

    Il primo dirige per competenza le indagini sulla strage di via D’Amelio e al momento ha per le mani le carte che potrebbero riaprire il processo e fare luci sui cosiddetti “mandanti occulti”. Vicende queste che si intrecciano con quelle che Massimo Ciancimino, figlio del Vito sindaco mafioso di Palermo, sta raccontando ai pm Ingroia e Di Matteo. Tra la carte custodite da Ciancimino Jr. ci sarebbe anche il famoso “papello” (forse già consegnato, forse ancora no), prova regina della trattativa in corso nel 1992 tra la Mafia e lo Stato, alla quale – e qui dovrà essere Caltanissetta a dare risposte – Borsellino si sarebbe opposto, pagandolo con la vita.

    Finora queste sono state tutte supposizioni, ma se ciò che Sergio, Antonio e Nino stanno raccogliendo in queste settimane dovesse trovare riscontri allora diventerebbero vere e proprie tesi accusatorie. Roba da far tremare le mura dei Palazzi.

    Gli inquirenti non sono certo degli sprovveduti: prima le carte, poi gli avvisi di garanzia; senza considerare la delicatezza di una eventuale revisione dei processi per i condannati in via definitiva.

    Dalle cliccatissime pagine di Rosalio, assieme alla richiesta di andare avanti fino in fondo, possa arrivare a loro e ai loro ragazzi il GRAZIE di tutti.

    Ospiti
  • Un commento a “Sergio, Antonio e Nino noi stiamo con voi”

    1. “assieme alla richiesta di andare avanti fino in fondo”, come dice Antonio Ingroia, però, bisogna volerlo “insieme”.
      E visto la partecipazione di ieri, anzi, la non-partecipazione, mi viene qualche dubbio…
      http://www.facebook.com/group.php?gid=105181648951
      Jean-Marie

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