La vita da single a Palermo costa in media 860 euro
Secondo uno studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza un trentenne che viva da single a Palermo spende circa 860 euro in media al mese (escluse spese personali, per il tempo libero e per la cultura). Le famiglie contribuirebbero per 228 euro in media.
Vivere a Milano costa il 56% in più (la metà della spesa è soltanto per il canone di locazione).
Ah! Ecco perché non comprendo chi va a Milano rifiutando degli stipendi “bassi” qui. Considerando quanto rimane a fine mese forse sarebbe meglio restare.
Se al Nord la metà della spesa è soltanto per il canone di locazione, non potrebbero diminuire gli affitti invece che proporre le gabbie salariali ?
Ma il nord non è solo Milano.
..ed io che pensavo che rimanere single fosse conveniente…
Anche perchè a Milano le case spesso sono proprio piccole, quasi come delle “gabbie”…
@ Tony Siino: perchè a Milano sai di poter crescere e far carriera. Sai che grazie alle tue qualità il tuo lavoro e quindi il tuo stipendio, che all’inizio ti permette a malapena di pagare l’affitto, ha la possibilità di cambiare, di crescere, di non farti abbandonare i sogni e la tua realizzazione professionale.
A Palermo, secondo me, non è così.
Quoto Piervi, hai perfettamente ragione, e poi Siino, dove li hai conosciuti quelli che rinunciano a Palermo un lavoro da 700-800 euro a Palermo per uno da 1200-1500 a Milano. Se me ne avessero offerto anche 500 sarei rimasto…
Quoto Piervi: è vero, è vero, a Milano funziona solo la meritocrazia. Infatti è da lì che vengono Craxi, Berlusconi e Bossi nonché i marchi più noti all’estero (Fiat, Luxottica, Parmalat o Ferrero). Evviva la Madunina!
Ma com’è che tutti quelli che conosco a Palermo, quasi tutti trentenni, lavoratori (a volte non pagati) e non, vivono ancora con mammà?
@Stanton: Eeeeeeh, perché i terroni sono tutti mammoni, si sa!
Eppure posso farti l’esempio di polentonissimi di Milano che guadagnano euri ed euri con le loro consulenze, in genere informatiche, e senza uno straccio di titolo di studio, che vivono ancora con mammà e papà, perché la cotoletta calda è una buona motivazione! Ovviamente mammà gli sceglie anche l’armadio…..
Secondo me tanti palermitani restano con mammà semplicemente perchè non possono permettersi di pagare un affitto…
secondo me restano con mamma perchè è comodo non avere responsabilità…
@GioCa: a Milano la meritocrazia c’è, sempre e comunque più che a Palermo.
Ps Ferrero è di Alba, Fiat di Torino, Parmalat di Collecchio
Apsilon mandami un curriculum allora. 🙂
Stanton io resto con mammà perché ho poco tempo già così…mi manca solo di mettermi a lavare il pavimento. 😀
Caro Tony, come ben sai esistono i collaboratoti domestici (stranieri o italiani) che sono ben lieti di tenerti pulita casa. Con tutto il bene che voglio alla mia famiglia di origine, ti assicuro che l’indipendenza, l’autonomia, oserei dire la libertà non hanno prezzo. Se, come immagino, ti puoi permettere un affitto e un cameriere a casa una volta alla settimana, lascia liberi i tuoi genitori!
Josh71 chi ti dice che non abbiamo una domestica e che io non contribuisca alle spese? 🙂
@iJerry: da come capisci l’ironia, direi che sei perfetto per Milano. QUando ti trasferisci?
Ha ragione GioCa, evviva la Madunina !
@Stanton: intendevo dire che mentre a Palermo (e non solo) andare fuori di casa è un salto nel buio perché non esiste sistema sociale al di fuori, purtroppo, della famiglia, bella o brutta che ti sia capitata.
In altre città, al nord tipicamente, dove anche trovare lavoro (regolare perfino) è più semplice, i mammoni ci sono lo stesso, un ministro i chiamò bamboccioni, e forse proprio al milanese che ti descrivevo (reale!) si riferiva, generalizzando un’intera fascia di “giovani”.
In sostanza: hai ragione tu, al sud mancando libertà (di lavoro, di guadagnare) si è obbligati a restare in famiglia più a lungo. Ma questo, per scelte di comodo anche, capita anche al Nord. E capita anche in Francia (vedi il film Tanguy), e in Spagna e più di recente in UK.
sto facendo i biglietti… torno a lavorare per mantenere quel beò sistema meritocratico tutto siciliano
Qualcuno di voi sa perchè ha chiuso la Focacceria San Francesco a Milano?
Forse Conticello non aveva fatto i conti con le differenze di costi fissi tra milano e palermo? (giusto per non farmi dire che la domanda iniziale è fuori tema)
Beh…sono single. allora…
A.A.A. uomo cercasi x evitare il prosciugamento del conto!! 😉
GioCa, il segreto di tutto è lì.
Nella possibilità di scegliere.
Il mio punto di vista è molto diverso rispetto a quello esposto in linea generale nei commenti.
Non è una questione di meritocrazia, ma banalmente una regola di mercato: più aziende = più possibilità di lavorare = più possibilità di cambiare lavoro = maggiore crescita della domanda di personale (meglio se già qualificato o per utilizzare un orrendo termine alla moda già “skillato”).
Dunque se io lavoratore ho esperienza, rappresento un costo minore per l’azienda che mi assume, perché la stessa non deve investire nella mia formazione e non ha tempi di inefficienza dovuta all’inserimento del lavoratore stesso nel ciclo produttivo.
Qui in Sicilia e in generale al meridione quante realtà aziendali di rilievo ci sono? Direi poche, forse pochissime…
Di conseguenza non esiste nel nostro “mercato del lavoro” un sistema di domanda e di offerta di professionalità, esiste soltanto un sistema sperequato di domanda… di lavoro. Pertanto le aziende (nel perseguire il loro fine principe cioè il lucro) ne approfittano mantenendo bassi gli stipendi e per ovvi motivi la “meritocrazia” non può esistere (salvo alcuni illuminati casi) perché appena qualche lavorate alza la cresta, immediatamente il datore di lavoro può rimpiazzarlo con altro personale che bussa alla porta…
Termino qui il mio commento perché probabilmente sono già off-topic.
Saluti,
Black Sheep
anche perchè almeno a milano forse uno stipendio lo prendi e fai quel 56 in più..
qua è considerato LAVORO il servizio civile ahaha
questa della lega quindi mi sembra una polemica assurda
…purtroppo con la malura che c’è a Palermo, i ragazzi si accontenterebbero di considerare lavoro anche il servizio civile… almeno per un anno rappresenta un sicuro introito, anche se piccolo! ma anche per entrare nel servizio civile…purtroppo non è la meritrocazia che paga!!! 🙁
italia? zero meritrocazia
estero? eden dei lavoratori
meridione? AFRICA
Settentrione? qualcosina meglio
Estero? Quale estero? Parliamone…
uomo siciliano = pigro (almeno nella sua terra)
potrà mai abbandonare la casa di mamma che gli cunsa il letto tutte le mattine???
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
non si va via perchè si è stupidi e incapaci di scegliere
semplicemente si vuole avere un’opportunità
soprattutto in certi campi
che al sud sono totalmente sconosciuti o sottovalutati.
si fa un po di economia e, a costo di buttare la metà dello stipendio nell’affitto,si prova a scoprire cosa offre il territorio circostante.
si è sempre in tempo per tornare…o no?