Mmmmm…bedda magra?
Da più parti (c’è anche qualche gruppo su facebook) registro pareri estremamente negativi verso gli spot della Simmenthal in cui a una cena di amici un romano (?) vagamente ignorante si presenta con una ragazza all’apparenza molto raffinata (e però il cappello a tavola…). I commensali sono tesi finché lei assaggia la carne ed esclama con tanto di muggito «Mmmmm…bedda magra!».
Alcuni la trovano offensiva, anche vagamente razzista. Io non mi sono fatto un’idea sulla questione anche se la pubblicità è parecchio locca. Certo che però a impersonare una siciliana potevano metterci una stereotipata mora scura di carnagione. Invece lei sarebbe la varesina Elena Ossola, già Miss Rocchetta Bellezza Lombardia nel 2003 e valletta de L’eredità.
Pubblicità controproducente?
piu’ che controproducente, concordo sul locca.
… la prima volta che ho visto la pubblicità, ero distratto ed ho creduto dicesse “bedda matre”…. per cui, se tanto mi da’ tanto, direi che il messaggio non è subito chiaro…. io per magra all’inizio ho pensato si riferisse a se stessa ….. quindi per capirla l’importante e’ non essere distratti.
Certo, dopo aver chiesto chiarimenti, dopo essersi confrontati ed aver letto la soluzione da qualche parte, l’avranno capita anche a Bolzano.. .e per come vuole la pubblicità, non dovrebbero dimenticarlo piu’.
pero’ …. … pero’ … gia’, anche io non sono del tutto convinto come te.
di certo, da una bionda a tavola, un ruggito palermitano non se l’aspettano in tanti.
Ma se penso che l’idea poteva venire all’agenzia che ha usato Corona, (immaginate questo personaggio che, dopo aver bevuto un bicchiere del vino quello “giusto” per i suoi fans, si asciuga le labbra strofinandole sul polsino della camicia e dice “mmmmh bello bbello stu vino”), diciamo che abbiamo evitato di peggio.
e se Mentana avesse pubblicizzato in maniera simile Matrix?
Pubblicità stupida e palesemente razzista.
mi irrita …non capisco perchè debba dire BEDDA MATRI…noi parliamo anche in italiano!!! Non la comprerei mai questa carne…
Anche a me in un primo momento è sembrata una pubblicità irritante e permeata di razzismo, ma se ci pensate bene questo spot ribalta lo pseudo-mito della “Donna Siciliana” vestita di nero che si lamenta gridando “Figghiu miu! Figghiu Miu!. Qui si tratta di una donna elegante piena di fascino, di grande livello culturale.Il ragazzo la conosciuta in una galleria d’arte, e per giunta bionda, e solo nel sottile piacere del gustare il cibo rivela la sua origine verace (non fraentendetemi odio la carne in scatola) in fondo pensandoci, nel bene e nel male è una pubblicità che mostra quanto grandi siano i nostri pregiudizi ribaltandoli.
La chiave di lettura è che la carne in scatola è talmente buona che la donna di (apparente) gran classe non riesce a resistere e se ne viene fuori al naturale, rivelando le sue origini (terroniche). O meglio, l’ultima associazione forse non l’avevano prevista, ma il resto è talmente ovvio da risultare demenziale.
Io la trovo offensiva poichè mette in contrasto l’aspetto raffinato, sofisticato ed elegante della ragazza con il suo dialetto siciliano, lasciando sbalorditi e stupefatti tutti i commensali. Come se le due cose non potessero coesistere insieme…
Di pessimo gusto concordo sul “locca”.
Molto meglio quella dei vini corvo
Resto sull’argomento pubblicità, ma per indicarvi un manifesto 6×3 (non ho fatto in tempo a fotografarlo) vicino Villa Napoli: un autonoleggio palermitano invita a visitare le fontante ROCKEFELLER: potevano almeno controllare come si scrive, così l’effetto dialettal-volgare è assicurato
Io non capisco come mai con tanti creativi in giro, ciò che si vede sulle reti nazionali, spot pagati e strapagati, sia spesso e volentieri di qualità pessima.
Tecnicamente perfetti, ma il resto..
Anche se la cosa risulta sensata: pensate per esempio alle vecchie pubblicità e sopratutto al linguaggio utilizzato dai presentatori dei varietà, era del tutto diverso e abbastanza colto. Ora che il livello generale si è abbassato, ovviamente la comunicazione dei media deve adattarsi………
ma la simmenthal ha già sulla coscienza ben altri spot ” fantascientifici”!
quale povero, sfortunato bambino ringrazierebbe mai la mamma in modo spassionato per essersi fatta i fatti suoi tutto il giorno ed avere rimediato per cena un tristissimo piattino di carne in scatola per il pargolo???!!!??? credo che il problema della nuova campagna stia nel fatto che il 95% delle volte nn viene fatto vedere per intero e si perda il significato (?) del famoso “bedda magra”…
sarà razzista, sarà locca, sarà tutto cio che è negativo ma i produttori hn raggiunto il loro scopo: se ne parla e questo è solo ciò che conta
La dicotomia a mio avviso, non è donna sofisticata vs. donna volgare bensì tra donna sofisticata e donna grezza.
Non capisco la scelta di utilizzare il dialetto siciliano per evidenziare il grezzume sguaiato (quando l’ho vista per la prima volta ho subito pensato che nel team dei creativi ci fosse un siciliano se qualcuno è più bravo di me a cercare probabilmente potrà confermare). Sarebbe stato molto divertente se si fosse usato, per evidenziare il grezzume, un bello e sonoro rutto.
Ma credo che il cliente non avrebbe approvato.
secondo me è razzista, ma noi siciliani non ce ne accorgiamo
Invece a me fa ridere pensare che avendo ospiti a pranzo gli fai trovare la scatoletta di simmenthal. Miii.. si sprecò la padrona di casa. ahahaaaha
Toccatemi “il terrone” anche se in modo divertente e vi apro un processo. I polentoni, non devono permettersi di usarci per il loro tornaconto… commerciale e/o classista.
Se poi, 100, 1000 pubblicità sono rivolte a usare l’ingenuità dei nostri conterranei, “chi se ne accorge?”
Banche che spremono come limoni i poveri pensionati in odor di nipoti drogati (bella idea quella del nipote che vuole aprire un’attività… Perché no? Una “drogheria”!)
Farmaceutici dimagranti, lassativi, salva cuore senza ricetta ma, “attenzione leggere attentamente le precauzioni d’uso e tenere fuori dalla portata dei bambini”.
Detersivi intelligenti che ti indirizzano le molecole dove servono (nanotecnologie, applicate all’igiene?)
Alcolici “risolvi status” che, con le auto “faccio tutto io” da 150 a 500 cavalli seminano morte e dolori strazianti senza che noi ce ne curiamo più di tanto. https://www.rosalio.it/2009/08/31/quaderno-di-palermo-7/ “…”si direbbe che la morte si trovi in un luogo molto lontano, dall’altra che addirittura non appartenga a noi esseri umani”… a conferma di quanto scritto da Eduardo Domínguez? Nessun commento!
100, 1000 notizie, reality, meteo, turistici, soap opere, quasi tutte volte a depredare, noi terroni, di quel poco di dignità e “ricchezze” che ci sono rimaste… è tutto è OK!
Per bilanciare il controverso spot della “bedda magra” (a me è piaciuto!), vi invito a visionare lo spot della Corvo: http://video.google.it/videosearch?hl=it&source=hp&q=vini%20corvo&gbv=2&ie=UTF-8&sa=N&tab=iv# (a me è piaciuto tantissimo!).
Ma attenzione, dove pochi tentano di seminare, “altri corvi” distruggono quel poco che si potrebbe raccogliere: http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-fiorentina-palermo-53-denunciati-2-daspo/3710703
interessante notare come tutti pensano di avere compreso la pubblicità, ma tuto ne danno un’interpretazione assolutamente personale.
personalmente il mio punto di vista è identico a quello di IP.
E poi dicono che noi Siciliani non siamo permalosi.. 🙂
Comunque io quoto Gaetano..
Mapo Mapo, Grand soleil, Tamoil per citarne alcuni… semplicemente perora la pubblicità parla siciliano.
Razzista forse no ma stupida, certamente sì!
@ Valentina: fermo restando il fatto che mai e poi mai presenterei a degli ospiti la carne in scatola (in verità non la mangio molto neanch’io, solo nei momenti di disperazione culinaria apro la famigerata scatoletta), credo che la padrona di casa si sia in realtà “sprecata”. Hai presente quanto costa la suddetta carne? Roba che se vai dal macellaio e compri fettine x fare cotolette “bedde sbattute col batticarne” e una “bedda kilata” di patatine fritte ci fai una cena x un esercito spendendo tanto quanto!
Buon appetito a tutti!
Tra l’altro trovo antipaticissimo il muggito iniziale, che mi ricorda tanto un giocattolo che avevo da bambino: guarda caso, una sorta di latta di carne in scatola che muggiva quando la capovolgevi… Peccato, la signorina in questione come “ereditiera” mi stava decisamente più simpatica…
Assolutamente locca!
Comunque se volete infervorarvi, provate a pensare alla pubblicità di Unicredit con la Muti.
Nelle altre città, pirlo de rossi e materazzi in un contesto rilasssante.
A Palermo la Muti stà “al Massimo” in piedi, in mezzo al traffico caotico, è pure brutta ed indispettita e chi arriva?
Un tassista grasso con una panza esagerata, coppola, camicia a quadri country ed un casciabanco di mercedes di vent’anni fà.
Questa sì, era razzista.
secondo me la pubblicità è proprio stupida e di cattivo gusto…quantomeno la donna in questione non è il solito stereotipo della donna siciliana…ameno questo!!!!
a me suggerisce:
siciliana=ignorante
ps:
benche sia bionda e bona e non nera e curtulidda, non mi pare che, da siciliani, ci sia da essere lunsingati
Miiiii, quanti commenti negativi!
A parte tutti i pregiudizi. A parte il fatto che a me non piace la carne in scatola. A parte il razzismo.
Lo spot ha centrato l’obiettivo. Complimenti ai copywriter. Si fa notare eccome se si fa notare. Ne parliamo anche noi…
locca aggettivo azzeccatissimo, locca l’idea, il testimonial, la storiella ecc.posso solo aggiungere che da 15 anni vivo a Roma e posso dire che la cultura per la maggior parte dei romani “de roma” forse è qlcs da “magnà”….
Ma davvero quella vi sembra una sicula volgare? Credo di aver visto molto di peggio a livello di sfattume e da tizie apparentemente ‘raffinate’ come questa…
Come sempre l’orgoglio sicuro viene fuori per le minchiate!
dopo averla riguardata…..lo dico…..è proprio brutta sta pubblicità e anche razzista!!!
Quoto Stanton, non mi sento offeso da questa pubblicità,non mi ero mai posto nemmeno il problema…e va in onda da diversi mesi.
“bedda matri !” e’ una classica espressione di stupore siciliano,usata indifferentemente per approvare o disapprovare una qualche cosa,e,quindi per lasciare anche il dubbio.
In questo caso la variazione del termine non lascia alcun dubbio.
Anche la modella mi pare azzeccata.
L’obiettivo l’hanno sicuramente raggiunto,
tant’e’che io,che rifuggo dallo scatolame,
ho cominciato a nutrire la mia ultima cara gattina
Molly con questo prodotto.
A proposito del cappello: le donne possono tenerlo, anche a tavola.
Sarà ma io non ci vedo nulla di razzista.Una donna raffinata e snob nel momento in cui mangia la simmenthal perde i suoi finti atteggiamenti per essere piu naturale e usa un’espressione dialettale. Io non ci vedo niente di offensivo, perchè non vedo nulla di male nell’uso del dialetto in determinati contesti. Purtroppo siamo noi i primi a credere che il nostro dialetto sia inferiore. Se la ragazza avesse esclamato ‘sorbole’ noi non ne staremmo parlando e non avremmo pensato a una possibile componente razzista .dello spot.
bea magra,ciò
Ma imparare a ridere e basta? Stereotipi? La comicità all’italiana si basa su questo…Altrimenti dovrem
Non fa ridere
altrimenti,…dicevo…dovremmo eliminare e tacciare di razzismo i film dei Vanzina, Neri Parenti e con Massimo Boldi e Christian De Sica
dialetto=genuinità
le menti dei creativi sono contorte è vero, ne conosco personalmente un paio…
poi si offende chi se la sente.
@Vassily, infatti Vanzina e Parenti hanno realizzato perlopiù film-spazzatura. Da botteghino. Il genere demenziale che piace ai ragazzini pruriginosi e a qualcun’altro che “spegne” quel poco di cervello che ha in testa.
E poi aggiungerei che si tratta di carne che il mio gatto schifia….!!!!!
non esageriamo…alla mia gattina piace assai questa scatoletta.E poi,vogliamo mettere “bedda matri” con sorbole?Piuttosto questo spot mi pare un capolavoro.
In una scala da 1 a 100 (cento),lo valuto 1000(mille).
Lo spot fa sinergia di 3 elementi,bedda matri,bedda magra,falsa magra.Bedda matri nasce nella notte dei tempi ed e’ una espressione direi ormai nazionale,che pero’ caratterizza la Sicilia.Carne in scatols una volta voleva dire tanta gelatina,e quindi bedda magra
descrive la miglior qualita’ del prodotto,col risultato di arrivare alla “falsa magra” che pronuncia la frase
ed e’ il fisico che tutte le donne vorrebbero.
Quindi complimenti all’ideatore dello spot che in trenta secondi centra il suo obiettivo.
Mi rimane il dubbio che nelle prime versioni l’espressione fosse proprio “bedda matri !”
ad esprimere meraviglia sulla bonta’ della scatoletta.
ma non dovrebbe dire “bedda sicca” ??
e cmq è antipaticissima, razzista e locca!
a mio avviso è solo una pubblicità, stupida si, ma non più di tante altre.. a quanto pare, però, ha avuto successo considerando le discussioni accese che sta suscitando… credo che l’autore ne sarebbe contento! :)))))))
… Repubblica 6 agosto….
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/06/siciliani-macchiette-degli-spot-pubblicitari.html
mi sembra che lo descriva in maniera appropriata!
ma come siamo permalosi… diciamo la verità noi siciliani siamo meglio di così… infatti.
– se uno entra in ospedale con un appendicite rischia di uscirne dentro una bara.
– per lavorare in una qualche azienda bisogna farsi introdurre da qualche amico di famiglia, anzichè inviare un CV.
– tutti rispettano i turni, alle poste, al cinema
– quando si vanno a fare le radiografie o le analisi, il personale è scortese, mancano le sedie, spesso e volentieri c’è qualcuno che arriva fresco e si infila scavalcando il turno, con la compiacenza del personale.
– le strade sono piene di posteggiatori.
– anche se tua madre e tuo padre sono figli unici, vieni chiamato “CUSCì” dal primo che capita
– se hai meno di 30 anni si ritiene sia corretto pagarti 300 euro per 8 ore di lavoro
– la colpa è sempre degli altri
– le apparenze prima di tutto
e tanto altro ancora…
Io piuttosto che criticare questa pubblicità…mi interesserei a quelle sugli assorbenti femminile…
questa pubblicità nasce dalla necessità del cliente di creare un nuovo tormentone. Il periodo in cui la simmenthal ha venduto di più è stato quando un bambino ne storpiava il nome chiamandola Tinsemal (chi non la ricorda?)
Purtroppo i clienti italiani hanno sempre paura di rischiare e quindi che fanno? Ripescano i tormentoni!!
Vi assicuro che non è facile creare un tormentone che entri nella mente delle persone e che comunichi la magrezza della carne.
Con questo non sto difendendo questa campagna, neanche a me piace e conosco chi l’ha fatta.
Volevo semplicemente dire qual’era il processo creativo che ha portato a questo, purtroppo i creativi spesso hanno a che fare con clienti che non capiscono nulla, che si sentono creativi, che sminuiscono il lavoro delle agenzie e che, però, pagano…
La prossima volta per fare uno spot che richiama in qualche modo la Sicilia, utilizzeranno Miss Padania!!
A parte parlare della pubblicità, voi comprerete carne in scatola? Se non l’avete mai comprata, e se sì, la comprerete di quella marca?
Credo che il vero interrogativo sia questo, casomai.
Io detesto la carne in scatola, Nè la comprerei per uno spot del genere.
Fine della storia.
Vassily, sugli assorbeno da donna, io una sola volta ho provato a cambiare la marca ‘linus’ per un’altra (non ricordo se tena o simili. Il rapporto di qualità era talmente grande, che dopo questo tentativo sono torneta alla casa madre. Un prodotto che costa di più, ma che vale il prezzo che paghi.
ieri ho deciso di verificare ed ho comprato una confezione di queste scatolette.Intanto il prodotto e’ veramente confezionato bene,razionale,pulito,di facile impiego.Effettivamente c’e’ dentro molta carne e pochissima gelatina.Quando ho aperto la scatoletta,i miei gatti “spinnavanu” e cosi’ ne ho aperto una II e poi una III.Non ho potuto non ricordare quella volta che avevo degli operai in campagna e scoprii un bel mucchietto di scatole ,vuote,di Kit Kat da un chilo.
Ebbene,”vuole provare?,mi disse uno dei lavoranti,sono buonissime e gustosissime”.Grazie ho gia’ mangiato,
Buon appetito a voi.
@Giuseppe, guarda che si scrive proprio Rockefeller:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rockefeller_Center
Forse era meglio se prima controllavi tu… 😉
Mi scusi il Ninni autore del post datato 02/09 alle ore 16,38 ma il nick col quale lei si firma è già impegnato, mi farebbe cosa gradita se lo cambiasse.
Mi rifaccio ad una questione di anzianità bloggaiola (sembra una parulazza) ma lo dico anche a suo vantaggio visto che non ho molti amici su questo blog, i miei post sono fra quelli sospetti visto che prima di essere pubblicati devono passare il vaglio del blogger e spesso, lo ammetto, sono polemico e rompiscatole.
meglio usare nome e cognome (veri) no?
Ninni non c’è alcun “diritto di precedenza” sull’uso di un nickname. Ti invito a rimanere in tema. Grazie.
Era solo per evitare di ingenerare confusione.
Credo non faccia piacere a nessuno parlare a nome di un altro o che qualcuno parli per te.
Non era mia intenzione accampare alcun diritto e quanto al fuori tema non vedo quale articolo potesse essere pertinente a quanto io volessi chiedere.
anche il mio nick fa riferimento al vero nome.
Anche io mi chiamo Ninni….come la mettiamo?
per l’appunto, senza voler accampare alcun diritto di precedenza ma per una questione di anzianità sarebbe opportuno lo facessi tu, una semplice giustificazione alla mia richiesta che altrimenti sarebbe infondata.
Ninni la richiesta è infondata e rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.
Straquoto Gaetano, a me non ha dato fastidio né la considero una pubblicità razzista.
Certamente (e subdolamente) razzista era la pubblicità di Unicredit, su questo ha perfettametne ragione Goku.
Alla fine i ragionamento é che una siciliana che capisce di cose alte, si traveste da nordista e diventa meridionale sul buon cibo.
un punto in più ai meridionali, direi.