È partito da pochi minuti da piazza Marina il corteo di migliaia di precari della scuola per chiedere di tornare indietro sui tagli della riforma Gelmini, per sollecitare ulteriori stanziamenti della Regione e comunitari per il settore e per istituire un tavolo di crisi sulla scuola siciliana.

I dimostranti, diretti a palazzo d’Orleans, provengono dalle varie province e stanno sfilando dietro a una statua in legno di “San Precario”.

Fate parte di chi scrive o di chi cancella? (legge Salvino Martinciglio).

Estate. Periodo di vacanze, di viaggi, di partenze. Chi lavora o studia fuori torna in patria, chi in patria ci vive fugge lontano (anche solo con il pensiero). I racconti dei “ritorni” sono le favole della nostra contemporaneità, tessute coi fili della nostalgia, del distacco, della mancanza, della scoperta. Chi torna, ogni volta che torna, ha il proprio rituale: si va a mangiare l’arancina al Touring, lo sfincione al panificio sotto casa, non si rinuncia al pezzo da Ganci, si fanno scorpacciate di cannoli perché chissà quando un altro lo rivedo più. Poi c’è il panino con le panelle, il quarume e le stigghiole mangiate rigorosamente sotto il ponte di viale delle Scienze. C’è chi la sabbia di Mondello è la più bella del mondo, pure meglio di quella delle Hawaii, chi il kebab è un piatto arabo ma come lo fanno a Palermo nessuno mai. Continua »

Proseguono le manifestazioni per la commemorazione di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre di sedici anni fa.

Oggi alle 21:00 sarà organizzata una fiaccolata da piazzale Anita Garibaldi fino al Centro polivalente sportivo in via San Ciro 23/g (accanto alla sede del Centro Padre Nostro). Il tema è Finché non sorge come stella la sua giustizia.

AGGIORNAMENTO: Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro, ha reso noto che è stata scassinata la porta del magazzino del Centro polivalente sportivo dove si concluderà la fiaccolata e che sono stati rubati alcuni attrezzi da lavoro.

Nell’ambito di controlli dei locali di via Candelai, piazza Sant’Onofrio e Ballarò seguiti a decine di esposti di residenti per la ritardata chiusuraotto locali sono stati multati. Le irregolarità riscontrate sono diverse: mancanza autorizzazione per l’uso del suolo pubblico, mancata comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza degli orari di apertura e chiusura, mancanza della licenza di somministrazione di cibi e bevande.