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venerdì 22 nov
  • Minacciato don Miguel Pertini, parroco allo Zen

    Giovedì scorso don Miguel Pertini, un giovane prete italo-argentino della parrocchia di San Filippo Neri allo Zen, è stato minacciato da una trentina di giovani del quartiere, armati di spranghe e bastoni, per la sua attività pastorale. Sono in corso indagini.

    Palermo
  • 28 commenti a “Minacciato don Miguel Pertini, parroco allo Zen”

    1. Solidarietà a Miguel e disprezzo per chi l’ha minacciato

    2. a ste bestie manco il padreterno li spaventa…veramente meritano di restare nella loro inciviltà…purtroppo c’è anche gente onesta (che per colpa di sti bifolchi infami vive nel diasgio) che va protetta ed aiutata…

    3. Solidarietà a Miguel Pertini, pena di morte per chi l’ha minacciato.

    4. Bisognerebbe mettere una stazione fissa dell’esercito li allo zen!!!!!!Fanno tutto cio’ che gli pare!!!!Ma si puo’ andare avanti cosi??????????
      Basti vedere il perimetro dello zen è tutto pieno di carcasse di auto rubate e bruciate….e poi si lamentano della sporcizia!!!!!!!!!!!!

    5. 30 infami, vigliacchi e codardi… si fanno forti presentandosi 30 contro 1!
      cavernicoli schifosi!

    6. i palermitani nella loro atavica indifferenza, la classe politica contigua con la mafia e sistematicamente eletta dagli stessi cittadini, e sopratutto i giovani appartenenti alle classi borghesi piu’ agiate e inutilmente indottrinati dalla universita’, la fetida borghesia parassitaria palermitana…

      LORO SONO I PRINCIPALI RESPONSABILI DI QUESTI FATTI !!

    7. Perchè la città di Palermo non va allo Zen a manifestare la propria solidarietà al parroco contro questi teppisti delinquenti sanguisughe nullafacenti ?
      Prima che faccia la fine di Don Puglisi ?
      Ah, sì, le manifestazioni si fanno dopo !

    8. Non ho mai avuto il coraggio di entrare allo ZEN…. è uno schifo di quartiere che testimonia il degrado intellettuale di Palermo.

      Distruggono scuole, minacciano parroci, rubano corrente e acqua, vivono nella totale illegalita’ e sono felici per questo.

    9. x valentina the return
      vuoi dire che i palermitani sono insensibili a questi fatti? attenta che ti danno del razzista…….

    10. Novocaine ma tu non eri quello a cui da negoziante hanno chiesto il pizzo? L’hai fatta la denuncia? 😉

    11. @Alessandro: sì ma con regole di ingaggio MOOOLTO libere perchè sennò farebbero fare a quei poveri soldati la fine dei ragazzi di Nassjiria…poi dovremmo sorbirci i vari “giovani dei centri sociali” in mezzo alla strada gridando “10, 100, 1000 San Filippo Neri!”
      No per carità!

    12. x t siino

      no, non volevo fare la fine da martire come L.Grassi nell’indifferenza totale dei palermitani anzi, quando e’
      morto L.Grassi sono andato nella sua azienda e ho sentito i commenti della gente, erano tutti daccordo che era meglio che si fosse sottomesso, e che ora gli operai sarebbero rimasti senza lavoro…..

    13. Complimenti. Però la colpa è di una generica immateriale “fetida borghesia parassitaria palermitana”…

    14. tony hai proprio ragione è tutta colpa di una generica immateriale”fetida borghesia parassitaria palermitana…
      PEQUOD

    15. x siino s pequod

      non e’ affatto generica….

    16. sebbene mi faccia sorridere il linguaggio da intellettuale nostalgio del 68 di novocaine devo ammettere di essere in accordo con lui quando dice di “non voler fare la fine del martire”….conosco gente (e la conosco MOOOOLTO bene) che anni orsono denunciò i propri estortori e quando, dopo aver fatto “il prorpio dovere civico”, chiese “ma adesso a me ed alla mia famiglia chi li protegge?” la risposta del magistrato fu “beh…si organizzi…cambi percorso la mattina, non esca sempre allo stesso orario eviti di uscire la sera…”!
      L’indifferenza non è solo della cittadinanza che spesso e volentieri subisce in silenzio ma anche di chi dovrebbe essere messo là a proteggere chi ha il fegato di parlare!

    17. @Ficodindio: tu hai scritto ke non sei mai entrato allo Zen…Ma anche volendo andarci non ti sarebbe permesso vedi!!!!
      Ti scorterebbero per tutto il tragitto finchè non sarai uscito fuori dal loro STATO!!!!
      E non osare entrarci di sera……………

    18. @Beny
      Mi sembra che la situazione stia cambiando. Le denunce aumentano e la polizia e la magistratura non lasciano nessuno solo. Tra l’altro, più sono le denunce e più monta la ribellione meno sarà necessaria la protezione fisica da parte della polizia, perché la mafia può colpire facilmente un singolo commerciante isolato e abbandonato dalla sua categoria e dai suoi concittadini, come Libero Grassi, ma non può colpire centinaia e centinaia di commercianti e cittadini che si danno man forte l’uno con l’altro. I commercianti che hanno aderito ad Addiopizzo non vengono protetti singolarmente dalla polizia, ma non hanno avuto intimidazioni mafiose proprio perché sono in tanti.

    19. @Josh: hai mai sentito parlare di una simpatica tecnica nazista per la quale “ne punisci uno per educarne 100?”…partendo da questo presupposto, coi tempi che corrono (tempi in cui la mancanza di un “capo dei capi” ha fatto venire a galla tutta una serie di delinquentelli disposti a tutto, vedi sto nicchi che a quanto si dice non ha manco 30 anni, ed in cui la gerarchia mafiosa è nel caos manco fossimo nella Bagdad post Saddam ed in cui “tutti vonno fare i patruni”), anche io avrei una paura fottuta!!
      La magistratura sta facendo passi da gigante ma da qui a dire che “parlare è sicuro” ne passa d’acqua sotto il ponte dell’oreto!!

    20. @Beny
      Chi si ribella oggi alla mafia è sempre e comunque da ammirare e da aiutare, perché denunciare le richieste di pizzo continua a essere rischioso per la propria incolumità. Ma enfatizzare questi rischi significa invogliare la gente a tornare a nascondersi, facendo così il gioco della mafia. Più sono le persone che denunciano e si ribellano maggiore è la speranza per la Sicilia e per noi di poterci veramente liberare dalla mafia. Oggi questa speranza c’è; ai tempi di Libero Grassi purtroppo no.

    21. xjosh71

      un consiglio: se non riesci a trovare un lavoro dipendente, privato o statale che sia (meglio statale,eviti di essere sfruttato dalla “sana” iimprenditoria palermitana…) comincia a fare le valigie
      e scegliti un posto piu’ lontano possibile da qui’ per trovarti un lavoro e vivere tranquillo, se poi vuoi fare l’eroe e beccarti una “cuteddata” da questi mostri che popolano la nostra ridente cittadina “cool”….. con buona pace della popolazione….. kzzi tuoi……

    22. @novocaine
      Non riesco a comprendere il perché del tuo consiglio. Non ho mai scritto di cercare lavoro e non ho alcuna intenzione di andarmene dalla Sicilia. Se seguissimo il tuo consiglio non ci sarebbe davvero speranza per la nostra regione, ma così non è.
      I miei commenti precedenti volevano rimarcare che oggi l’atmosfera è in parte cambiata, c’è maggiore voglia di liberarsi dalla mafia e ci sono infatti molte più denunce da parte degli imprenditori. Libero Grassi, invece, si era ritrovato completamente isolato e per questo ha pagato con la vita il suo eroico atto di ribellione.

    23. Sono d’accordo con Josh 71 e Valentina.
      Oggi la mafia si può sconfiggere.
      Non lasciamo solo chi la combatte quindi sosteniamo chi denuncia il pizzo e facciamo una manifestazione allo Zen di solidarietà a Padre Miguel.

    24. Le cose sono due: o Novocaine è un troll oppure quello che scrive è moooolto diseducativo. Non credo che dargli corda sia positivo. Almeno per chi crede nel cambiamento.

    25. x Libero

      “Oggi la mafia si può sconfiggere.
      Non lasciamo solo chi la combatte quindi sosteniamo chi denuncia il pizzo e facciamo una manifestazione allo Zen di solidarietà a Padre Miguel….”

      e chi la fa la manifestazione? i soliti studenti di buona famiglia e le scolaresche con i cori e palloncini? …..
      si ho capito…..

    26. x t siino

      ok non datemi corda, andate alo zen a fare la manifestazioncina scortati dalla polizia, quando
      avete sconfitto la mafia avvisatemi….

    27. quello che e successo a padre michele succede spesso anche a tante altre persone che come lui hanno scelto di vivere onestamente senza paura allo zen che e abitato da persone civili e non come in qualsiasi altro rione del mondo intero non cadete nella trappola della discriminazione non abbiate paura di entrare allo zen da qui si puo sempre uscire paradossalmente anche da morti non e l inferno che e l unico posto dove veramente dobbiamo fare di tutto per non meritarci di entrare perche da li si che non ci liberera piu nessuno purtroppo

    28. abbiate cura di padre Michele
      chi non lo conosce lo avvicini
      è un prete speciale
      fatevelo dire da chi l’ha conosciuto

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