ScontoClub.com, il sito delle promozioni in città
La scorsa settimana ho trascorso qualche ora con Roberto Pagano (che ha esperienze con il web con progetti come Cerco Lavoro) e Fulvio e Silvia Dell’Oglio (con un percorso nel marketing e nelle strategie commerciali). Mi hanno raccontato la loro idea imprenditoriale online che si chiama ScontoClub.com.
Si tratta di un sito interessante: non è una carta sconti ma una vetrina su Internet in grado di “portare” comodamente e gratuitamente a casa di chi si collega le offerte e i prodotti in promozione di centinaia di esercizi commerciali. L’idea nasce dall’osservazione dei dati che indicano che spesso i consumatori cercano informazioni sui prodotti online ma poi acquistano offline. Sul sito si possono ricercare articoli e punti vendita e ottenere dei vantaggi presentando il coupon o un codice al momento dell’acquisto. Per esempio? Si cerca un ristorante, si trova un’offerta, si va, si risparmia.
Date un’occhiata e…in bocca al lupo a ScontoClub.com.
DISCLAIMER: ScontoClub.com è uno degli inserzionisti di Rosalio ma non è stata corrisposta alcuna somma per questo post che ho scritto in piena libertà (le opinioni espresse sono mie al 100%).
Sempre le STESSE persone che propongono sconti……..
ehehehe simpatico il DISCLAIMER, mi piacerebbe che Feltri lo mettesse sotto ogni articolo :-p
Ma chi è il demente che si informa online e compra in locale?
Chiunque abbia provato a cercare un prodotto online sa benissimo che se prova a cercare lo stesso prodotto in città – ammesso che riesca a trovarlo – lo pagherà almeno un terzo in più che non acquistandolo direttamente online.
Nei casi peggiori, considerate le spese di spedizione (le più alte del mondo, quelle italiane) l’oggetto costerà tanto quanto al negozio, ma almeno ve lo recapitano a casa!
Semmai, quello che va fatto, soprattutto per quanto riguarda merce come vestiti, scarpe, ed altra merce di cui si desidera prima testare la qualità, è di andare a provarla in negozio e poi ordinare la giusta misura online.
Ah, già. Gli italiani hanno paura di acquistare online…
Si, in effetti qui in Inghilterra un tale sito farebbe ridere. Puoi vedere i prodotti, ma non puoi comprarli!! Una mia amica ieri ha comprato la cassetta degli attrezzi online. Io ho comprato le scarpe per mia figlia. Oltre naturalmente libri e biglietti del treno o di concerti. Ma dietro questa apparente diffidenza ‘culturale’ degli italiani, e forse dei palermitani in particolare, ci sono dei deprimenti problemi strutturali: la scarsa affidabilita’ delle poste, la malignita’ delle banche (qui se hai una frode sul bancomat, la banca ti rimborsa fino all’ultimo centesimo entro una settimana) e anche talvolta la poca serieta’ di aziende che si improvvisano venditori online. Peccato, la mancanza di un mercato online e’ una grande opportunita’ imprenditoriale mancata.
si parla tanto di commercio elettronico ma in Italia questo non è mai decollato. I numeri dicono chiaramente che in Italia il totale delle vendite online non arriva all’ 1% sul totale delle transazioni. Il Palermitano è diffidente “inside”, almeno con ScontoClub non è necessario girare per la città per trovare alcuni determinati articoli
Forse sarà pure una stupidata, però ieri ho trovato un articolo per mia moglie (una collana da 300 euro) e ho stampato il coupon.
Sono andato in gioielleria, ho chiesto della collana, mi hanno risposto 300 euro,ho mostrato il coupon e l’ho pagata 120 come dallo sconto proposto sul sito.
Sarò ignorante ma online non avrei mai comprato gioielleria…
ma secondo me il vantaggio di scontoclub è il poter dare un occhiata ai prodotti che ci sono in giro per palermo (con il vantaqggio dello sconto tra l’altro) prima di uscire di casa
così praticamente ci si reca direttamente al negozio e si acquista.
direi abbastanza comodo per chi piace uscire e fare acquisti in negozio, invece di stare chiusi in casa tutto il giorno perchè tanto i prodotti arrivano via posta 😛
è un ottima iniziativa.
A patto che i prezzi inseriti sul sito siano quelli che poi effettivamente vengono praticati al negozio.
Non credo sia un modo di acquistare le cose alternativo ad e – bay e simili.
Ci sono cose che online non comprerei mai, tipo i vestiti.
Piuttosto è uno strumento complementare al commercio elettronico.
Provo una innata diffidenza per chi è in grado di cambiare il prezzo da 300 a 120 sulla base della presentazione del coupon. Senza nulla togliere a chi quell’oggetto ha comprato, ma poter vendere a 120 (col 60% di sconto) un gioiello (e ovviamente guadagnarci lo stesso, perché è impossibile che vada venduto in perdita) è sintomo del fatto che il prezzo originale fosse oltremodo gonfiato.
E nemmeno si può applicare la logica dei saldi, ai gioielli, visto che non perdono valore da un anno all’altro.
Ma ammesso anche che sia tutto in regola e trasparente, mi chiedo cosa sarebbe accaduto se insieme al tipo col coupon ci fosse stato un cliente senza coupon interessato allo stesso oggetto.
A chi l’avrebbe venduto? O ancora, se ce ne fossero stati disponibili due, che fa? a lui lo vende a 120 e poi all’altro dice “mi spiace, senza coupon le costa 300”?
Mmmmhhh.
Tornando all’oggetto del post, non dubito che qualche utilità possa comunque averla, il sito. Anche se non ne condivido l’idea a monte, come espressa da Tony.
Isaia Panduri io faccio parte di quelli che tu ipotizzi “dementi” (ma come siamo rispettosi). Ti scriverò i dati ma ricordo di aver letto che saremmo maggioranza e quindi siamo un mercato. “Dementi”, certo. 😉
be invece di prenderlo a 300, si collega in rete si genera il coupon e lo compra a 120 come l’altro cliente no? da quello che ho visto non mi sembra sia tutta sta faticaccia generare un coupon, io ne ho già generati un paio 🙂
Isaia Panduri ho trovato il link (dati Aicel). Secondo loro 18 milioni cercano info, sei milioni comprano online.
Per isaia panduri….scusa ma non capisco i tuoi attacchi! Ma tu l’aperitivo te lo compri su Internet?
Da negoziante mi urta parecchio leggere queste affermazioni. Se tutti venissero nel mio negozio solo a provare la roba per poi acquistarla su Internet dovrei chiudere i battenti (o aprire un atelier!?!). Preferisco di granlunga aderire a inizative come questa di ScontoClub, che rende Internet nn un nemico, ma semmai un canale per avvicinare nuovi clienti alla mia attività.
Complimenti per l’iniziativa! Pensate di avviare una cosa del genere anche a Catania?
Michele
Ho fatto un giretto su scontoclub e ho notato con piacere che il sito offre molti servizi per la città di Palermo. I servizi non possono essere mandati a casa!!! Faccio i miei complimenti agli ideatori per la rivoluzionaria idea!!!
PS. Isaia ti consiglio di scaricare il buono sconto per TRATTAMENTO GHURAB così ti rilassi un po’ 🙂
http://scontoclub.com/prodotto-servizio.jsp?idprodotto=500002982&prodotto=TRATTAMENTO-GHURAB&title=TRATTAMENTO+GHURAB
un mah … per i palermitani ..
… ed un mah .. per toni siino …
che forse capirà senza ulteriori parole.
saluti
marco paganini
Marcopy non ho capito.
Secondo il report di Netcomm (2008) gli italiani in rete acquistano: viaggi, libri, cd, dvd, mp3, abbigliamento, orologi, servizi di telefonia, prodotti per la casa (mobili, suppellettili, elettrodomestici), hardware e software. (Fonte: http://www.display.it/RicercaNetcomm_Eurisko.pdf).
Questi dati fanno pensare.
Io credo che il nocciolo della questione sia il seguente: l’e-commerce non è applicabile a tutte le categorie di prodotti. Ma questo non significa che Internet non possa dare benefici anche agli altri produttori.
I vantaggi del web non si riducono al commercio elettronico. Internet può supportare le vendite anche in maniera diversa.
Infatti, come si legge dal report dell’ Osservatorio e-commerce B2c del Politecnico di Milano:
“La percentuale di consumatori italiani che prima di acquistare, magari in un negozio tradizionale, si informa on-line cresce vertiginosamente. Gli utenti dei blog, delle community, dei forum ecc. informano, condividono, giudicano e aprono la strada alla scelta d’acquisto, non si può più ignorare questo aspetto e le aziende un po’ alla volta se ne stanno rendendo conto”. (Fonte: http://www.yoyoformazione.it/2008/11/osservatorio-e-commerce-b2c-presentazione-risultati.php).
Nonostante questi dati, non sono pochi i negozianti che come Michele che temono l’effetto sostituzione tra e-commerce e vendita reale.
Ecco che qui si inserisce l’iniziativa di ScontoClub, che, se dal lato consumer fornisce informazioni (vantaggio cognitivo) e sconti (vantaggio economico), sull’atro fronte permette all’utenza business di aprire nuovi canali di contatto, di ampliare la visibilità della loro offerta e nel contempo spinge il cliente a non chiudersi nella virtualità ma a recarsi sul punto vendita.
Infine, vorrei riallacciarmi al commento di Simona, e puntualizzare l’attenzione sull’aspetto dei servizi.
Lo stesso E-bay funziona benissimo per i beni durevoli, ma -se non in rari casi- non sono -giustamente- trattati i servizi. Eppure l’Osservatorio sull’e-commerce (2008) ha dichiarato che in Italia:
“La percentuale della vendita di servizi è del 70%, mentre dei prodotti del 30%. Negli altri paesi è quasi l’opposto, circa 60% prodotti e 40% servizi. Sembra che noi italiani scegliamo Internet per tutto ciò che non è tangibile (soprattutto biglietti aerei, treni, viaggi ecc), ma i prodotti facciamo ancora molta fatica a non toccarli con le nostre mani prima di acquistarli”. (Fonte: http://www.yoyoformazione.it/2008/11/osservatorio-e-commerce-b2c-presentazione-risultati.php).
L’idea di ScontoClub è proprio quella di sfruttare il web come canale per favorire la vendita di servizi erogati nella città di Palermo: massaggi, saune, nolo auto, servizi matrimoniali, e chi più ne ha più ne metta!!!
Direi che invece di stare qui a polemizzare fate prima a stampare il coupon e provare il servizio!
Io mi sono fatta già una scorpacciata di sushi in un locale di Palermo che non conoscevo e ho provato grazie a ScontoClub con grande soddisfazione! Andate a vedere qual è!!! 😉
Sonia Mendola
PS. Un saluto personale a Marco Paganini, un altro pioniere del web che si è sempre impegnato nell’ostile realtà palermitana.
La bestia nera dell’e-commerce e’ l’incapacità di quasi tutti quelli che lo vorrebbero, o ce l’hanno, di tenere aggiornato il sito. C’e’ chi dice “io da internet non ho avuto riscontri” .. .poi guardiamo.. e troviamo prodotti di 2 anni prima… ai prezzi di 5 anni prima……..
Come a dire, ho un negozio sporco, spento e maleodorante … e com’e’ che non entra e compra nessuno!? Mah .. chissa’.!!??
Innanzitutto consentitemi di salutare Sonia, che ringrazio per le Sue gentili parole (mammamia quanti anni sono passati da quando ci siamo conosciuti, ricordo dopo la distribuzione dei 45mila cd.rom “Sei giorni a Palermo” con “il Venerdi’ di Repubblica” … anno 1998; spero che tutto ti vada a gonfie vele) (scusa rosalio, non voleva essere una chat, ma un saluto pubblico).
Tornando a quanto scritto sempre da Sonia, ossia che non tutti i prodotti sono “ecommercializzabili”, il problema e’ talvolta la presunzione di pensare di vendere un prodotto in un’altra regione, dove quel prodotto gia’ c’e’ ed ovviamente non dovendo prevedere spese di logistica (imballo, spedizione, customer care, eventuale reclamo, ritiro, etc etc) costa meno. Ma quanti commercianti sono stati incantati da venditori che hanno ripetuto fino a stancare il mercato, idiozie del genere?
Oltre a software particolari per la Festina Orologi (m-sales: mobile sales network) e per la concessionaria BMW/MINI Elauto (CSA – car sales assistant), che funzionano perche’ servono ai venditori per vendere meglio ed all’amministrazione per gestire meglio (questo e’ l’unico e-commerce che funziona veramente), abbiamo approcciato l’e-commerce “da strada” con una soluzione “standardizzata” per chi, volendo sperimentare, vuole proporre un tot di prodotti senza pensare di mettere in vetrina 100000 di essi, con l’ovvia difficolta’ di gestione (ma ovviamente molti ne volevano mettere di piu’), ma un centinaio, soprattutto quelli dove il margine è abbastanza alto cosi’ da poter formulare un’offerta interessante.
A Maurizio Falanga, http://www.falangagioielli.com , stiamo personalizzando il prodotto affinche’ possa proporre i prodotti con uno sconto di riguardo e non perche’ possa vendere un orologio breil in toscana, bensi’ per non perdere il cliente che sta in via oreto, che magari per fare un regalo di compleanno ad un amico/a pensa di uscirsene con un orologio .. e di certo l’ultima cosa che farebbe e’ prendere la macchina/moto per andare praticamente all’arenella! … non c’andrebbe mai.
Ci pensa Falanga con il suo fattorino.
Ed a pubblicizzare il sito, non ci pensera’ google. … ma tutti gli “euri” che falanga spende ogni anno per fare pubblicita’ in città (si .. perche’ c’e’ chi si fa’ fare il sito di ecommerce dall’amico “sperto”, che gli dice che su linux ci sono una marea di soluzioni gratuite, poi l’amico ora di interfaccia grafica .. fa piangere… il tizio .. non spende in pubblicita’ .. del resto fino a quel momento al piu’ ha speso 300 euro per l’amichetto espertone di turno…. e poi ti dice che il web non gli da’ risultati).
http://www.shopping.elauto.it … non nasce con la speranza di vendere tute da motocliclista o caschi via web (a parte che in italia sono poche le concessionarie che hanno boutique cosi’ ricche come l’Elauto), perche’ il prodotto e’ MOLTO particolare specie da indossare. Molto piu’ del semplice capo di abbigliamento .. e soprattutto molto costoso; se non sei uno che gia’ dispone di quella tuta.. o di quel casco, difficilmente compreresti questo tipo di prodotto senza provarlo.
Pero’, dice il proprietario della concessionaria, in questo modo possiamo fare sapere agli interessati quanti articoli ci sono in boutique, che sono tanti e proprio per il tipo di prodotto, malgrado il vasto assortimento, non e’ facile che li abbia tutti. Il risultato cmq e’ stato ripagante: piu’ di un migliaio di registrati di cui tanti non siciliani, a cui fare mailing, a cui inviare offerte commerciali, che poi hanno acquistato (anche moto usate ovviamente non esposte sul sito, ma a seguito di mailing/SMS) ripagando l’investimento.
Questi sono alcuni esempi.
Infine, Caro Toni, il mio mah era riferito alla constatazione che l’anno scorso ti ho invitato presso il mio ufficio per presentarti il progetto di Caccia al Tesoro on-line (http://www.caccialtesoronline.it) , ti ho inviato un redazionale, lo stesso inviato ad altri .. l’ha pubblicato Vassily su “la repubblica”, l’ha pubblicato il giornale di sicilia, ma rosalio, che sta dalla parte dei palermitani, delle novità e dei giroscopi, non m’ha neanche cagato di striscio.
Eppure anche li’ proponevamo buoni sconto da scaricare gratuitamente (urka … lo facevamo gia’ noi l’anno scorso!?), anzi di piu’… per convincere le persone a registrarsi, incluso i timorosi di spamm, abbiamo regalato, alla fine di ogni settimana di gioco, 13 buoni vacanza della iperclub per 4 persone 7gg. olttre ai premi finali che erano: 1 Chevrolet matiz, una crociera costa per 2 persone, 7gg, un notebook hp pavillion (1200 euri), un tv lcd37” samsung, ed una nintendo wii che ha vinto una signora di sant’agata di militello. Certo, chi non ha voluto dare recapiti, email e codice fiscale … per noi .. poteva andarsene da n’altra parte. Del resto mica gliel’aveva ordinato il medico di giocare e quindi iscriversi. Abbiamo squalificato chi faceva il furbetto, chi ha provato a registrare il nonno, la nonna e la zia della cugina della nonna … perche’ era ovvio che questi non erano utenti del web e cmq interessati a buoni sconto o agli sviluppi del progetto.
In ogni caso, si sono iscritte fino alla conclusione del gioco (31 agosto 2008) circa 4300 persone.
Dopo il sorteggio dei premi, ad oggi, abbiamo circa 6.000 utenti iscritti, di cui abbiamo il piacere di conoscere informazioni importanti.
Si, perche’ il vero successo in questa operazione, era la profilazione di migliaia di persone a cui inviare, come da loro richiesta, informazioni commerciali di loro interesse.
Non abbiamo mai mandato SMS ad una signora di 50 anni, per comprare un casco in carbonio.
Come non abbiamo mai inviato un’offerta di arredamento a ragazzi di 18 anni.
Gli sponsor della prima edizione che mi permetto di riportare solo per spiegare di che buoni sconto si parlava, sono stati: Bagliori, Bimbi Matti, BitCom, Cristal Flint, ERIC, Elauto BMW Motorrad, Extreme 0-14, Extreme jeans, Extreme Surf Shop, Falanga Gioielli, Fit Point, Fortezzza, Fox & Company, Caleca camicie, Genna Calzature, Vilardo, Maddaloni, Megatek, Neblus, New Pizza Uno, Oikema, People, People girl, Playlife, Tasmira, Telimar, Villa Patrì e Iperclub Spa.
Tutti hanno dato sconti SU TUTTO del 15/20 fino al 50% in taluni casi.
Durante gli sconti, quasi tutti ci hanno concesso un 5% in piu’ rispetto agli sconti proposti al pubblico.
Sapete cosa c’hanno scritto molti giocatori? “Perche’ invece di stampare il buono ed andare in negozio, non mi fate comprare il prodotto on-line?”
Si .. perche’ il palermitano si lamenta della fame, ma “s’affrunta” a stampare un buono ed andare in negozio, si sente sminuito!!
Vedremo se maturano in tal senso.
Alla festa finale hanno partecipato piu’ di 800 persone: abbiamo invitato come da regolamento i primi 500 giocatori della classifica.. di cui diversi di ragusa, catania e dintorni, e ne sono venuti 200 (vincevano solo i presenti) ed ognuno con qualche amico.
Noi abbiamo conservato per ricordo 800 tagliandi strappati all’ingresso… di certo non c’era come muoversi all’interno del locale.
Il tasmira era pieno in entrambi gli ambienti: l’interno con il palchetto dov’e’ stato Sasà (ed io .. ed il garante della fede pubblica) e quello esterno, dove servivano pezzi di pizza e “spincionello”.
Purtroppo, essendo un progetto autofinanziato e costoso per via di tutto il tempo impiegato per lo sviluppo (e che ci serve per altri progetti), abbiamo potuto investire in comunicazione, radio time, giornali vari, 100.000 cartoline, locandine, etc … non piu’ di 15.000 euro … forse potevamo spenderli meglio (mi riferisco ai mezzi).. ma di certo l’esperienza c’e’ servita per migliorarci in attesa della prossima edizione.
Il progetto, per fare contenti i negozianti, consisteva nel passeggiare virtualmente dentro i negozi che riproponevamo con foto a 360 gradi. (molti palermitani hanno dichiarato di aver conosciuto negozi che seppur sotto casa non avevano mai tenuto in considerazione).
Dentro i negozi i giocatori dovevano cercare due link .. uno era il buono sconto che il giocatore poteva stampare e portare al negozio, ed uno era un quiz, tipo chi vuol essere milionario … una domanda, 3 risposte.. e del tempo per rispondere.
I secondi rimasti diventavano punti e i primi 500 della classifica sarebbero stati invitati ad una festa.
Chi ha vinto la macchina, Monteleone Sebastiano di Cinisi, ci ha detto che 8 amici suoi che avevano giocato ed erano stati invitati, il venerdi’ 26 settembre, invece di venire da noi a ridere con Sasà Salvaggio, a ballare, a mangiare e forse a vincere uno dei premi (il tutto ovviamente gratis), non credendo a tutto ciò, è andato alle acque calde di Segesta e poi s’e’ morso mani e piedi. Craxi suoi.
Chi vuole vedere un po’ com’e’ andata e cosa ne hanno pensato le persone, può andare su facebook dove ovviamente abbiamo creato un gruppo con le foto, i video della premiazione e soprattutto il feedback dei giocatori: http://it-it.facebook.com/group.php?gid=47201401125&ref=mf
Molti potranno dire: “io non avrei giocato mai”, molti possono dire: “e che ho sto tempo da perdere”, … ma per ns. fortuna, c’e’ chi ancora ci scrive per sapere quando inizia e quali saranno i prossimi buoni sconto .. e cmq .. 15mila euro di premi … facevano gola a tutti.
Anche a tutti quelli che inizialmente erano diffidenti, come tanti che ho visto scrivere qui e su sicilia informazioni, ma che poi i buoni sconto li hanno stampati ed usati.
Comunque, e’ stato un gran bel progetto che ci ha dato tanta soddisfazione e la voglia di ripeterci presto.
Adesso e’ piu’ chiaro il mio “Un mah, per Toni Siino.”
Cmq, ti stimo fratello!
Ciao Sonia, in bocca al lupo.
Marco Paganini
Al di la di tutto, mi sembra che questo progetto nasca tra tanti dubbi e perplessità.
Boh!!! Credo che ormai il consumatore sia cosciente degli acquisti che fa
Caro tony, vorrei poter dire che il “demente” era una citazione da Sanford & Son, ma immagino siate tutti troppo giovani per ricordarlo…
Contestavo la logica espressa nel post perché in contrasto con lo spirito dell’e-commerce. Ma ovviamente alla fine riconoscevo che la situazione italiana è come sempre anomala. Così come riconosco che il sito potrebbe avere una sua utilità. Ricordo che ai tempi Kataweb Cinema ti permetteva di stampare un coupon per ottenere uno sconto sui biglietti del cinema. Poi quando li mostravi alla cassiera quella ti guardava come un ibrido fra un alieno e un pezzente. Poi chiedeva a quello che staccava i biglietti “ma tu sai niente di questo kataweb?” mentre continuava a guardarti come se ti avesse sgamato a cercare di fregarla. Alla fine ti faceva malvolentieri il prezzo ridotto, mormorando fra sé “vedi cosa si inventano per un biglietto ridotto”.
Ma magari i tempi da allora sono cambiati.
Tornando a noi, ho letto il triste rapporto sull’ecommerce in italia che hai linkato e ovviamente condivido. Quello che ritengo azzardato è il collegamento diretto fra i surfers e le abitudini di acquisto. Stabilire che siccome 18 milioni surfano ma solo 6 comprano online allora 12 milioni comprano in locale e quindi ci sono 12 milioni di potenziali clienti significa interpretare i dati a proprio piacimento. Il che poi è quello che avranno fatto gli ideatori per convincere gli associati, probabilmente.
E’ vero che il grande segmento dei servizi in locale potrebbe trarre effettivo giovamento da un’iniziativa simile (parliamo di ristoranti, pizzerie, cinema, agenzie viaggio, centri estetica etc), diverso è però ipotizzare lo stesso per la vendita dei beni.
Si potrebbe persino dibattere quale beneficio (se non addirittura quale nocumento) possano avere iniziative di questo genere sul settore dell’e-commerce, già notevolmente sottosviluppato rispetto al resto dei paesi europei, ma dal pdv imprenditoriale, considerato che l’idea fa perno su una attitudine esclusivamente tipica del consumatore italiano, è un tentativo degno di essere provato.
Ho navigato sconto club e ho visto che è un progetto interessante!!! Ma scorazzando per la rete ne ho trovato un’altro a mio modesto parere molto più bello da vedere e molto più chiaro da comprendere.
Visitatelo anche voi per curiosità. Si chiama http://www.nocard.it.
Secondo me sarà un bello scontro tra i due… Comunque intanto mi sono registrato su nocard, mi piace di più!!!
ahahahahah marco .. ma smettila.
non sei credibile.
marcop perchè smettila? il mio è solo un post come tanti altri e dato che non ho nessun interesse nel sito che ho pubblicato mi sono permesso di consigliarlo. Ad esempio mi dispiace di non aver conosciuto prima http://www.caccialtesoronline.it/
che mi sembra piuttosto interessante infatti adesso mi registro anche li.