Single si nasce
Tempo fa scrissi un post dal titolo Single in carriera a Palermo. Abbandonato lo status di fidanzata che mi sono portata appresso per un po’ (è stato divertente ma ci bastò) ci ritorno.
Mi convinco sempre più che single si nasce. Certo, ribadisco ancora una volta che ‘sta cosa della carriera a Palermo non funziona; non ci somiglia per niente a quella dei film, ambientati a Manhattan…tutta vernissage e cene di beneficienza… Sarà che Palermo proprio Manhattan non è, tutti ‘sti vernissage non li ho visti mai. O forse non mi invitano. Perché sono single. Facendo una citazione colta ne Il diavolo veste Prada, la protagonista, sempre più assorbita dal lavoro e in crisi con il fidanzato dice «La mia vita privata è appesa a un filo…», si sente rispondere: «Benvenuta nel club, è quello che succede quando cominci a funzionare sul lavoro, tesoro… Fammi sapere quando la tua vita va completamente all’aria, vuol dire che è l’ora della promozione».
Consoliamoci e pensiamo che se la nostra vita privata va a rotoli è perché abbiamo un lavoro gratificante e siamo ricche pure (risate).
Trascrivo l’ultima telefonata con Giulia, venerdì sera ore 20:00:
- Amica mia, come va?
- Mah…un po’ stanca. Ho fatto 250 km oggi.
- Io ho avuto una settimana da incubo.
- Ho lavorato dalle 7:30 alle 20:00 ogni giorno.
- Ceniamo fuori?
- (silenzio) ci aggiorniamo tra mezz’oretta?
- Ok. A dopo.
Sms delle 20:29: “Che fa? Ci riposiamo stasera, così domani siamo più fresche?”.
Risposta: “Ok!Stavo per scrivertelo io.Xxx”, belle fresche, il giorno dopo, le cose giuste. Sembravo uscita dal freezer l’indomani.
Non so cosa abbia fatto Giulia, io ho visto un vecchio film in inglese e ho pianto come una fontana pure se non c’era da piangere…sarà l’autunno anticipato. Sarà che piove. Sarà che avevo la grevianza come i bambini quando dormono.
Siccome mi sono convinta che lo status di single è di nascita e la colpa non è della società, né delle nostre famiglie, né degli uomini sfuggenti, ora proverò a dimostrare che siamo noi che non siamo cosa. I fatti che seguono, sono veri e tutti documentabili. Premessa: se lo legge la madre di Giulia mi denuncia. In preda a depressione cupa alterna fasi in cui si incazza con la figlia perchè non diventerà mai nonna, a dichiarazioni apocalittiche del tipo “quest’anno non festeggiamo il Natale, perché non c’è niente da festeggiare, sempre noi quattro come i cucchi”.
Esempio numero 1. Quando ci sentiamo a caccia.
Valeria (sempre lei!) ha capito che, “forse”, non possiede l’abilità di comprendere chi si trova davanti, manco al primo sguardo (già sarebbe cosa di magìa), ma nemmeno al trentaseiesimo.
Alle 19:30 di un normale lunedì, si accorge di essere ancora al lavoro e di non avere niente per cena (tematica ricorrente che si presenta ogni sera a casa mia). Siccome diluvia (una cosa buona c’era in Sicilia: il tempo. ‘Un potti essiri cchiù. “Dice” che ci siamo tropicalizzati e allora pioverà per tutto l’autunno), decide di fare una puntatina al supermercato vicino. Entra canticchiando serena, sceglie la sua fetta di arrosto, nemmeno si arrabbia con la signora che la scavalca alla cassa e, paziente, fa il suo turno. A un certo momento nota un bel tipo, con gli occhi azzurri, atletico e lo punta. Lo guarda con insistenza, gli sorride. Ma lui sembra arrabbiato, preso da altro. Ha una sorta di alterco con il cassiere, Valeria capta a un certo punto questa frase “amunì dammi i picciuli” e nel frattempo, lei nota che porta un berretto di lana e pensa “certo, l’estate è finita di botto, la gente addirittuta ha “uscito” i cappelli!”. Non viene colta da nessun sospetto nemmeno quando il bel tipo se lo cala sugli occhi il berretto che si rivela essere un passamontagna. Finalmente realizza che l’oggetto del suo desiderio è un rapinatore aiutata, forse dalla mitraglietta puntata alla cassiera.
Esempio numero 2. Quando la mamma è di troppo.
Single, siamo single. Indipendenti economicamente pure. Però forse sarà questo stato di “sole” che induce le nostre madri ad essere più presenti del dovuto. Mia madre, per esempio, è capace di chiamarmi anche 14 volte al giorno. E non è la sola.
Pina si imbatte in un amico, puntuale le squilla il cellulare. È la mamma, naturalmente.
- Che fai? Dove sei?
- Niente, ma’, ho incontrato un mio amico, ora ti richiamo.
Non è che la mamma chiude. Noooooooooooo. Fa la domanda delle domande.
- Ma chi è quest’amico? Chi è?
Ora non so se sia peculiarità della mia di mamma e di quella di Pina. Ma, in questi casi, il volume della sua voce, riesce a oltrepassare il traffico, lo sfincionaro e quello che vende scope+mocio+cato a 5 euro. E lui, l’amico, lo sente. Sente che tua madre ti sta chiedendo chi è quest’amico.
Ma poi che cappero di domanda è? Che ti devo rispondere? Si chiama Paolo, è un amico di Luciana sai…quello un po’ pelato, separato, fa il commercialista, vuoi pure il codice fiscale? O ti dico il cognome, così lo cerchi su facebook?… Ovviamente hai un’unica soluzione. Sbattere il telefono in faccia a tua madre e, sorridendo, balbettare una cazzata tipo “ma’ ‘sto telefonino non funziona bene, forse non c’è campo” mentre, chiunque sia l’amico se è dotato di un po’ di sale in zucca, sta già affrettandosi a voltare le spalle e a dire che ha un appuntamento, così ci sfumò pure il caffè che ti aveva proposto prima della telefonata.
Esempio numero 3. La verità è che ci abbutta.
E questa sono io. E non sarò l’unica, anche se Valeria dice che ho la faccia da passapititto e che scoraggio pure il più deciso. Ma mi abbutta. Tutto: mettermi in gioco, raccontarmi, fare e ricevere telefonate. Scambiarmi sms della buona notte e via discorrendo con le cose da fare quando conosci uno nuovo. E, se mi abbutta, significa che lo stato di single mi appartiene.
Paragoniamo il periodo di sofferenza per la lasciatina, al tempo di recupero delle vecchie abitudini da single. Non voglio quantificare. Ma è un attimo a ritrovarti a mangiare patatine davanti al pc, dormire di traverso nel letto, trascorrere interi pomeriggi a pittarti le mani e i piedi e a metterti i bigodini. Decidere che non vuoi rifare il letto e cenare sul divano a gambe incrociate e col piatto in mano. Il punto è che tutte queste operazioni non le fai con rimpianto per la bella tavola apparecchiata di prima, con i calici da degustazione e il decanter o con la nostalgia delle domeniche a pranzo dai parenti…no. Capisci che proprio è il tuo stile di vita…ed è inutile fare finta che non è così. Tanto vale ammetterlo. E io lo ammetto, infatti. Ora, se non mi abbutta, cerco un vernissage và.
Confermo!
In qualità di “spalla sposata” di tanti amici (e amiche, che non capisco operché sono di più le donne degli uomini) single, posso dire cheè vero: la verità ultima è che v’abbutta.
Ma alla fine non sta scritto da nessuna parte che bisogna per forza vivere male in coppia, è sempre meglio vivere bene da single.
il numero tre sembra scritto apposta per me…è vero, single si nasce,per quanto possa mancare a volte una persona al proprio fianco,per quanto possa esser stimolante una relazione agli inizi diciamolo chiaramente…m’abbutta proprio vivere lo status di fidanzata,non fa per me!!!
che fa, facciamo il club delle/degli n°3?!?!?!
pure a me, m’abbutta!!! ^_^
Grande Maria come sempre!!!!
un bacione
Single non si nasce, single si diventa dopo anni vissuti da soli a coltivare tutta una serie di abitudini. Ci si cristallizza in uno status che diventa ed è appagante in quanto ripetitivo. La ripetizione di gesti giornalieri dà il conforto e la sicurezza che nulla potrà mai cambiare. Nell’animo senti di avere sempre 20 anni e ti comporti come tale. Fidanzarsi, sposarsi, convivere implicano una scelta ed un cambiamento radicale: la condivisione del proprio spazio-tempo. Ovvero la fine dell’eternità e il salto nella storia (non a caso credo si dica “avere una storia con qualcuno”). Più si vive da soli, più sarà difficile accettare l’altro, sarebbe come riuscire ad accettare la morte.
Dire “m’abbutta o ci sono nato” sono scuse che raccontiamo a noi stessi perché ci sentiamo in difetto.
Il sentirsi in difetto non è colpa nostra, semplicemente appartiene al sostrato culturale l’idea che una donna o un uomo per essere tali debbano sposarsi ed avere figli. Le critiche dei genitori (“siamo soli a Natale”) e della società in generale ci spingono a creare valide giustificazione di ciò che a livello inconscio viviamo come un fallimento: la nostra singletudine. Non c’è naturalmente volontà da parte mia di offendere nessuno, è solo la mia opinione.
La top ten delle frasi tipo della single ad oltranza:
10)”Quando stavo con quello avevo rinunciato alle cose importanti!”
9)”A volte sento che mi mancano le cose importanti!”
8)”Ma dimmi la verità dimostro 35 anni? Al massimo 27! No?”
7)”C’avevo un tubino nero… che stavo un’amore”
6)”Non mi ha nemmeno guardata: è gay!”
5)”Non sono convinta, è un po’ piccolo per me… e poi mi scoccia che i suoi compagni di classe michiamano SIGNORA”
4) “Non sono convinta… forse è troppo grande per me, un po’ accompagnarlo ogni mese a ritirare la pensione mi secca”
3) “L’ho lasciato perchè non tollerava l’idea del matrimonio”
2) “Sai ho saputo che si è sposato…”
1) “Però la sera quando do da mangiare ai miei gatti con il loro affetto mi sento appagata”
2) “
Eppure ricordo come Maria si era addolcita (al limite del diabetico) quando si fidanzò, qualche tempo fa.
Adesso è nella fase post-trauma, e il suo post assomiglia parecchio agli ultimi di Manlio Noto. Suggerirei un incontro fra i due, così… hai visto mai.
Bulgakov, te ne sei scordata una che le riassume bene o male tutte:
“Non voglio rinunciare alla mia libertà”
ma che è? se ti fidanzi devi per forza girare in catene? ci sono solo dittatori/talebani in giro?
è una frase che mi ripete una mia amica da quando avevamo 16 anni. Ora ne abbiamo 30 e lei sta ancora là con la sua libertà. Di fare cosa poi, non s’è capito..
Secondo me “t’abbutta” perché non hai mai trovato quello giusto, che ti faccia davvero battere il cuore e ti faccia fare le cose tipiche dei fidanzati con naturalezza, senza bisogno di soppesare quanto tempo ci voglia a farle.
Ora mi rivolgo a “quello giusto”: sbrigati, perché Maria si merita uno speciale e se sei tu non puoi ancora perdere tempo!
Grande Maria come al solito;-)
“V’abbutta” a voi ? Ma vi rendete conto di quanto siete pallose, sempre pronte a mettere tutto sul piano sentimentale ? E poi se “v’abbutta” ditelo prima. ” Signorina posso avere l’onore di invitarla a colazione da Gigi il troione ? ” “No, grazie, m’abbutta”. Oh ! Finalmente !! Queste cene sono uno strazio, soprattutto perchè fate finta di non capire il motivo per cui siete state invitate. O pensate che interessino veramente i vostri problemi, il vostro lavoro, le vostre abitudini ? Via, via da quel tavolo. Avrei voluto quasi sempre essere da un’altra parte. O essere un altro. Un tizio che guardava la partita in televisione, interessandosi al risultato. Un cuoco che cucinava uova strapazzate con un’aria di distacco. Una mosca addirittura, che camminava sul polso di una persona qualunque, però con un interesse sublime. Perchè non potevo essere un pollo che beccava semi in un pollaio ? Perchè dovevo “essere” proprio lì ? E così un bel giorno mi sposai.
..allora per te ci vorrebbe un tipo alla beautifull mind!!!
cmq carino sto post!
Single si nasce, ed io lo nacqui midestamente…
@Katia:probabilmente hai ragione e probabilmente ce la stiamo raccontando
@Bulga: sei un genio e mi sa che userò(citando la fonte) la tua top ten in radio.
@Isaia: già ci siamo incontrati con Manlio è uno dei miei più cari amici, ci sentiamo ogni giorno. E non ci esce niente.Troppo amici.
@Josh e non lo so!
@Manuelo: good for you!Mica ho detto che quelli sposati sono peggio di me…o di noi che singles ci nascemmo o ce la stiamo ancora raccontando!?
Ancora una volta brava Maria.
Io sono comunque del parere che non può piovere per sempre…
… unica …come sempre……
kisses!!
Dite quello che volete ma per me vale il motto “suli manccu i cani”.
anch’io scelgo la busta numero trè!
però penso che anche nella natura dei single-per-nascita in fondo ci sia sempre quel pensiero/idea/speranza/voglia di potere prima o poi trovare qualcuno con cui “abbuttarsi” insieme! 😉
Non è bello nemmeno lo status di eterna fidanzata come me! 😉
fantastica come sempre….
e ti confesso che a volte,nei momenti di totale stress, mi trovo a pensare “ma cu mu fici fari a mia…” e ad invidiare tantissimo lo stato di single di alcune mie amiche..fantastico fare tutto quello che si vuole, dal letto ,al mangiare un panino volante sul divano mentre leggi un libro…wow!! però per fortuna sono solo attimi,poi si ricomincia ad apprezzare tutto ciò che si ha…be alla fine conta solo questo stare bene single o “accoppiati”,l’importante è che il nostro stato ci faccia vivere tranquillamente..poi essendo molto fatalista nn metto mai limiti a ciò che ci può accadere!!
Mary, ma come fai ad azzeccarci sempre? Ti leggevo e mi rivedevo io…in tutto quello che mi passa per la testa quando conosco uno…o quando ci sto un pò…matri mia…i capiddi mi veni ri tirarimi…e siccome non ho grosse quantità di capelli…meglio evitare di tirarli…stare “singola” è meglio per tutti…per me e per gli altri…
Mitica Mary…
un abbraccio letizia
la cosa importante è riuscire a schiodarsi dall’abbuttamento cronico, che conosco anche io bene, quando ne vale davvero la pena.
Se uno ti piace ma non lo ami meglio lasciare stare….
e comunque, l’abbrutimento si gusta anche in coppia, spesso con il mio zito ce lo gustiamo consapevoli che ci abbutta da morire (tutto) :).
Bellissimo questo post. Capisco il tuo stato d’animo, del resto ci sta anche che uno s’abbuttò perché spesso sono storie fotocopie, che iniziano e finiscono alla stessa maniera.
E a quelli che pensano che uno se la racconti dico “basta con ‘sta tiritera”, un single può anche essere felice così.
Ha ha haha, bello e divertente.
Allora sono tramontati definitivamente i sogni coi campi di cucuzze?
A parte il babbio Marì, sai che penso? che ti sei imbattuta in altri single, scontro fra elementi che hanno una barriera difensiva forte.
Quando incontrerai quello che .. senza che te ne accorgi, ti farà dire pure la combinazione della cassaforte, bè ….. ti ritroverai un anello al dito.
E allora il Natale sarà gioioso.
Ma a Capodanno son dolori ( ast’ura fussi a passarimi i megghiu divirtimienti). 😉
@Goku: risate. E’ che, certe volte, mi distraggo e ci credo, ma mi impegnerò di più in futuro!;-)
Io sono single ed ero anche in carriera prima che qualcuna non avesse la meglio su di me. Stare single mi piace ma ogni tanto un pò di compagnia non guasta anche perchè uffa che noia… Kisses
Ho letto tutto il post, è già questo, cara maria, me lo devi accodare, è stata una grande fatica. Ho sorriso in una giornata uggiosa qui nella capitale e di questo ti ringrazio. Ho ricordato quindi casa…ma poi ho pensato che dopo Sex and City voi donne parlate tutte allo stesso modo e dite tutte le stesse cose. QUando, ormai sei anni fa, ho lasciato Palermo per convivere con tre colleghi in un appartamento, ero convinto di avere trovato la libertà, ma dopo qualche settimana mi sono reso conto della tristezza della mia vita tra aperitivi e pub e pizza e minchiate varie. Senza tirartela alle lunghe, dopo due mesi ho chiamato la storica zita, le ho detto di preparare i docuementi perché ci sposavamo. Adesso si torna la sera a casa dopo 14 ore tra treno metro e passaggiata di 2 km, solo il tempo di cenare e andare a letto e, se si lavora, neanche la Domenica si sta insieme. Ma ho raggiunto la felicità. Per cui nessuno è nato single, ma al massimo lagnuso, perché la felicità in amore richiede impegno e fatica, cosa che Sex and City e CO. non ci dicono. Un saluto dalla Capitale
Se “c’abutta” non lo so… Non ne sono sicura, forse si, un po’… Dubito di chi dice “felice di essere single”. Ho visto gente stravolgere la propria vita “per amore” (mielosissimi!? ahimé, in passato ci sono cascata anch’io, tanto da disfarmi di una casa appena messa su, da abbandonare temporaneamente un lavoro che amo tantissimo, per seguire lui in altra città del Nord…), quando arriva, c’è poco da fare… razionalmente! Diciamo pure che uomini-maschi in giro ce ne sono rimasti pochi; che, in effetti, per tutti (uomini e donne) la voglia di mettersi in gioco, di sfidare il proprio narcisismo (ahimé imperante), di “sacrificare” almeno alcune delle proprie abitudini è difficile ritrovarla… E’ duro (impossibile?) accettare che per uno devi essere più “folk”, per un altro sempre impeccabile “tacchi a spillo e calze a rete”… Insomma, quando troverò chi non vorrà cambiarmi in qualcun’altra, chi mi farà “stare bene”, quando in DUE penseremo che “in 2 si sta meglio che in uno”… allora OK! Fino ad allora:”megghiu suli, ca mali accumpagnati”… e poi sole/soli non siamo mai, per fortuna!
scusa Maria,è vero che uno può stare benissimo… o malissimo da single per chè dipende dalle situazioni.
però, secondo me noi trentenni “doc” siamo vittime delle idee materne!
ma perchè mai avere una relazione seria significa per forza dover passare la giornata con lo swiffer sempre in mano!
io sto a casa a volte con mise improponibili, se m’abbutta cucinare… pollo arrosto, e se devo guardare x factor come un’ebete per tutte le 50 ore di puntata lo faccio!
certo, ogni tanto lui passa, mi guarda e scuote la testa disperato… poi però passa oltre e torna a giocare con la play station!
Credo che la chiave dell’abbuttamento stia in quanto dice Rosario: “perché la felicità in amore richiede impegno e fatica, cosa che Sex and City e CO. non ci dicono”. Fatto sta che m’abbutta.
Non è vero che in Sex&TheCity non ci dicono che la felicità in amore richiede impegno e fatica, nell’ultima serie viene fuori molto bene questo concetto. Guarda Miranda, per amore va a vivere a Brooklyn e si mette pure la suocera in casa.
Giuro che è vero.
Ho appena scritto su google “Vernissage a Palermo”e mi son spuntati nell’ordine:
-Ditta Parquet
-Impresa di pulizia
-Un fotografo per matrimoni.
Tanto per dire che oltre che abbuttati ,Marì,unn’aviemu speranze mancu p’un bello vernissage!!
:0) e che dobbiamo fare …la prendiamo a ridere no?
risaaaate!
Vorrei tanto rispondere a Manuelo ma…scrivo a Maria Cubito: attenta “l’abbuttamento” è l’inizio della depressione!!! Vai da uno psichiatra che ti da un po’ di medicine!!! e non resisto a dire a Manuelo che la moglie non sostituisce le medicine! Meglio qualche cena “abbuttata” pensando al dopo!. Cara Valentina, forse se digiti:”Mostre d’arte a palermo” trovi qualcosa!Firmato:una che ha lavorato sempre e che siccome sposata e con figli si è vista sorpassare in ufficio dalle” single ” (naturalmente da tutti gli uoimini , sposati , single, divorziati …ma loro sono uomini, questo è un altro discorso)Ciao
@Titti: grazie del consiglio, ma non ho il tempo nè l’indole per deprimermi…di medicine prendo solo quelle per il mal di testa.
siamo arrivati anche alle diagnosi online, hai visto maria….manco devi pagare u medico!
Sono fortune!
‘ncà chi’;-)
…che poi Mary te lo immagini trattamento che ci fanno: le crociere per single….ma insomma si tratta di una discriminazione bella e buona…tu ne hai viste mai crociere per sposati? Eppure quelli sposati cercano…eccome se cercano…
Ma non è che sarete :”single” perchè vi manca un po’ di spirito?(Altro che scelta!!)
Titti secondo me stai esagerando con il “ditino puntato”…visto che non mi conosci, (perchè io almeno non ti conosco)mi sembrano un po’ eccessive tutte ste illazioni…avessi scritto un post “contro gli accoppiati” lo capirei, sei sposata, hai figli…good for you! ma…per quel che mi riguarda ho già replicato abbastanza.
” ‘ncà chì ” francamente è insopportabile ( ed anche “chattante”…). Peraltro non mi sembra strampalata l’ipotesi di @titti. Se uno legge “Ma mi abbutta. Tutto: mettermi in gioco, raccontarmi, fare e ricevere telefonate……” può facilmente pensare ad una forma di depressione. @ Letizia e Monachella, che con ogni evidenza conoscono personalmente @l’autrice, sanno però che non è così. E noi commentatori, diciamo così “estranei”, non possiamo che esserne contenti.
@Manuelo: credo, come minimo, che sia offensivo dire a qualcuno che non conosci sia “Vai da uno psichiatra che ti da un po’ di medicine”, sia “Ma non è che sarete :”single” perchè vi manca un po’ di spirito?”…francamente più insopportabile di ‘ncà chì.
Ci sono periodi, anche lunghi, che mi abbuttano tutte cose, in tutti campi. Depresso ? Ma cuannu mai !!!
Sono al ventisettesimo anno di matrimonio e la mattina spesso m’abbutta andare a lavorare. Depresso ? Ma cuannu mai !!!
E quando mia moglie o i mie crastoni di figli “rompono”, afferro le canne e me ne vado a pescare. E così mi rendo “single” per qualche ora…Chi ci trasi a depressione ??
@mariacubito. Peggio di : “faccia da passapititto” ? Forse titti voleva dire che è meglio prendersi delle medicine piuttosto che degli uomini. In dose magari non eccessiva. Una la mattina, una la sera. Per me non andrebbe bene. Gli antibiotici, per esempio. Prendo il primo e mi dimentico di prendere gli altri, per il prosieguo della cura. E così non funziona.
Cara Maria :intanto ti spiego che dire “va da uno psichiatra che ti da un po’ di medicine ” non è un’offesa: Se ti offendi bisogna dire che ne hai bisogno. La depressione è il male oscuro dei nostri giorni, e chi più chi meno purtroppo ci prende tutti. Come potremmo in questo momento storico non essere depressi? Basta aprire i giornali, la televisione … penso che chi non abbia neanche un momento di depressione (molto di più di un abbuttamento) forse non si rende molto conto del momento. Invidio chi riesce a prendere la canna da pesca e farsela passare! (non ti conosco ma tu con quello che scrivi , cerchi di farti conoscere quindi … mi sono permessa) Ciao
@Giuanni: appunto!
@Manuelo: le offese gratuite sono peggio di qualsiasi espressione non gradita. Specie perchè non è diretta a te personalmente, o no?
ma poi…devo stare qua a convincere che non sono depressa? io lo so e mi basta.
Titti ti ribadisco che chiunque potrebbe offendersi, è una libertà gratuita che esula da contenuto del post e va un po’ troppo sul personale. Metti che ero depressa davvero, pensi che saresti stata d’aiuto? Volevo solo farti riflettere su questo. Per il resto, ci vuole ben altro per rendermi offesa. Ciao a te.
@giuanni. Parli bene tu. Qui a Roma a pescare ci vanno i depressi. Vanno al fiume. Se ne vedono sempre meno. Forse per via della leptospirosi…
Essere depressi non è una vergogna!
Ma dare del “depresso” a chi non conosci come hai fatto tu…non è buona norma di comportamento!proprio nel rispetto di chi di questa malattia soffre sul serio, mi pare quasi retorico dire di non abusare della parola a sproposito…lo abbiamo fatto fin troppo!
Nonostante la rivoluzione semantica causata dall’introduzione della parola “single” (io mi ricordo quando si diceva ancora zitella e scapolo, con il bagaglio di stereotipi che avevano quei termini), Palermo rimane una città culturalmente egemonizzata dalla Famiglia. Quando ci vivevo notavo sempre una divisione abbastanza netta fra la vita dei single e quella delle coppie. Non si fanno più le stesse cose, non si frequentano più gli stessi posti, e spesso i single si ragruppanno con i single e le famiglie con le famiglie. Questo in nove casi su dieci. E’ normale? Da quello che vedo a Londra (dove pub, gallerie e cafè sono piene di entrambi, le divisioni semmai sono generazionali) no, non rientra nella natura umana, è solo una scelta sociale. Forse esagero, ma praticamente se sei single a Palermo a 35-40 anni sei forzato in una specie di sub-cultura.
@mariacubito. Non ho detto nulla, ho solo parlato di tristezze. Della pochezza degli esseri umani, single o sposati che siano. Mostri travestiti, ora presuntuosi come cigni, ora stupidi come galline. O come polli. Come il sottoscritto.
Mi dispiace ma tu conosci me, meno di quanto io conosco te! Senza offesa o polemica , ma tu spesso scrivi. ..e almeno che tu non scriva bugie o raccontini (come faceva tanto bene Billi,perchè non scrive più?)…. Ciao
@Nicola: hai ragione. Londra ce l’ho nel cuore e medito di andarci a vivere quando il governo o chi per lui deciderà che sono “perdente posto” a scuola. Piuttosto che insegnare, dopo 15 anni, in un pizzo di montagna, vado a friggere patatine per il fish&chips.
@Manuelo:apprezzo sempre ciò che scrivi e come lo scrivi. Proporrei una tua candidatura ad autore e non sto scherzando. Solo, mi era sembrato che dessi man forte a titti che, a mio parere, aveva usato toni un po’ eccessivi dato che non mi conosce ed è entrata in ambiti che poco hanno a che fare con l’oggetto del post e molto con la mia sfera privata che non può conoscere se non attraverso ciò che scrivo. e francamente è un po’ poco. Per ciò che mi riguarda tutto chiaro.Già la vita è complicata…io la chiudo qua.
Maria, mi è venuta un’idea geniale. Ti prendi un anno di aspettativa e ti trasferisci qui a friggere patatine part-time. Se vuoi rimanere single almeno ti diverti, se vuoi fare coppia ne trovi un sacco che soccombono al fascino mediterraneo. E in caso ti trovi bene qui gli insegnati prendo 2.100 sterline al mese, non so in Italia.
maria, purtroppo se scrivi pubblicamente ti metti a nudo, e sei più scoperta ed esposta di chi sta dietro ad una tastiera a scrivere un commento veloce, magari distratta/o mentre si acchitta per uscire perchè non gli abbutta, o mentre si butta sul divano perchè gli abbutta.
a me la vita mi abbuttò e mi diede slancio ed energia sia da single che da…non
la vita è ciclica
so che l’uomo che ho incontrato e che vive con me da tanto l’ho incontrato quando non mi abbuttava e non li cercavo, anzi, magari non mi abbuttava la vita ma mi abbattuva il tran tran cena chiacchiere cazzate….avevo altro per la testa!
piena di energia e tutta infagottata come un palombaro stavo mollando gli ormeggi per una regata di 500 miglia…uno sguardo dalla banchina, poi via per mare, ognuno sulla sua barca ed un filo che….uno sguardo intenso al ritorno, stanchi e pieni di sale (il maledetto ci aveva purebattuti)..e poi…son tanti anni che navighiamo “insieme”!
il quel momento ero forte e mi bastavo, quando non mi bastavo mi guardavo intorno con la vista annebbiata e non vedevo, oppure mi confondevo!!!
e poi, ci si riconosce, e si cambia insieme, non so se è una fortuna o una sciagura! 😉
abbattuarsi fa parte della vita, riconoscerlo una saggezza e spero un momento transitorio
un abbraccio maria
grazie per essere come sei
vera
almeno credo…
v
ci vediamo sul sito di ryanair…
Londra è umida. Fa freddo a Londra e dentro i negozi fa troppo caldo. Figurarsi a friggere patatine . Neppure a tempo pieno ! Cosa fai poi il resto della giornata ? Ti metti a pensare ed è un guaio. Non ho poi capito cosa s’intende per fascino mediterraneo. Mi sembra una cazzata, una cosa detta così, come un’altra. Io so bene cos’è il fascino di una donna. Intanto posso dire che ci sono miliardi di donne, giusto ? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline. Certune sono bellissime e tutti dicono che sono bellissime. Ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale. Cioè tu guardi e non ci puoi credere. Il fatto è che non la puoi inserire in nessuna di quelle categorie. Non so come spiegare, forse dipende dal movimento. Un movimento particolare, perfetto però, come l’argento vivo, come un serpente. Vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti e labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi anche se hanno addosso degli stracci. Ed i loro capelli incendiano l’aria. Troppo. Accidenti.
( Ad una donna speciale )
MARIA, la single puo vantarsi di avere la liberta’di uscire quando si vuole, ma con chi? i soliti noti che ti fanno sempre le stesse domande come in un copione vecchio e ingiallito e i coniugati che si meravigliano …ma cosi’ carina e nessun che ti svolazza attorno? Aspetta prima o poi ti tocchera anche a te?, come una maledizione che vogliono scaricarti ma che in fondo in fondo ti invidiano e farebbero a cambio il marito pantofolaio con la liberta’ abbuttata……….kiss
esatto manuelo, esistono esseri speciali, che brillano solo per alcuni e non per altri, a volte per una persona sola e sola quella, a volte simili alchimie si incontrano, e si riconoscono…
Marì….SINGLE SI NASCE??? Prova a dirlo ad una ragazza simpaticissima che ho conosciuto una sera a casa di amici e che durante una lunga discussione sull’essere single, sull’incontrare o meno le persone giuste al momento giusto, sulla classica frase “gli uomini non sono più quelli di una volta” (dette il via ad una diatriba infinita, of course), ad un certo punto fece sto discorso:
“Mi rendo sempre più conto che ho passato i 30 da un pezzo e che ti vengono dietro sempre le persone sbagliate, tutti quelli che non ti interessano.” E dopo 5 secondi di assoluto silenzio: “Ho capito, da domani userò un metodo MERITOCRATICO…..LA DARò A CHI SE LA MERITA!A sto punto invece di andar dietro a quelli che nemmeno ti cagano o che ti fanno penare una vita, premiamo quelli che ti corteggiano continuamente, che ti portano a cena fuori, che ti ricoprono di mille attenzioni….LORO SI CHE SE LA MERITANO!”
Marì….come dici tu, RISATE ma di quelle vere e di cuore!Ovviamente sta ragazza rientra tra quelle Single per scelta…degli altri!Eppure…non la sento da tanto tempo, chissà che finalmente LA MERITOCRAZIA ABBIA AVUTO LA MEGLIO ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA!!!Un abbraccio 😉
@Titti appunto…non comprendo, ma me ne farò una ragione!
@Raffa: mi pare estrema come soluzione
@Nicola: ci penso da un po’ 😉
@stalker: è vero, mi espongo ma non vuol dire che il primo che arriva può dirmi quello che gli passa per la testa.
p.s. anch’io, in questo momento, sono forte e mi basto.
Maria, volevo dire esattamente quello! 😉
Manuelo @ “@giuanni. Parli bene tu. Qui a Roma a pescare ci vanno i depressi. Vanno al fiume. Se ne vedono sempre meno. Forse per via della leptospirosi”.
Sarà una questione di latitudine, ma quì a Cagliari andiamo a pescare al mare, da banchina, e si incontrano famigliole, single, giovani, anziani e ti assicuro vedo facce allegre, rilassate, sorridenti, depressi non me ne ricordo.
Non so la fonte da cui hai attinto circa la depressione dei fiumaroli romani, mi piacerebbe conoscerla, anche se a primo acchito mi pare ad capocchiam…
🙂
cara maria,
la teoria del mi abbutta prende corpo nella mia mente come uno dei più grandi colpi di genio autointrospettivi dell’ultimo secolo; segno evidente di una mente matura, forte e consapevole; sono veramente colpito da questa tua grande capacità di mostrare naturalmente quello che ti passa per la testa e per il cuore senza il timore che arrivi una figura finemente esperta in psicanalisi e in psichiatria, capace di dispensare consigli terapeutici di pregevole fattezza, supportati sicuramente da un’accurata macerazione diagnostica, e frutto di un’acuta intuizione anamnestica (appunto supportata dall’ipotetico).
Non ho mai visto tanto coraggio nemmeno tra i più spregiudicati masculazzi.
Posso testimoniare: la cubito non è cosa da deprimersi (ha troppi mondi nella testa e nel cuore perchè, crollato uno si possa dare per persa)
posso testimoniare: credo che alla cubito abbutti davvero (e la riflessione ha accuratezza scientifica), perchè la forsennata competizione della conquista a cui ci vuole piegare il mondo dell’immagine non è cosa da poeti
Posso testimoniare: la cubito è una poetessa!
“Un’accurata macerazione diagnostica, frutto di un’acuta intuizione anamnestica ( appunto supportata dall’ipotetico ).”
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Ehi, senti, non ho capito una parola !
“Si accomodi. Le costera 200 Euro, senza fattura,
altrimenti…”
Ma va’ a farti fottere !
( Alza gli occhi ) “Ah ! Questa mi piace ! Perchè è venuto da me ? ”
Veramente non so da dove cominciare…
” Cominci contando fino a dieci all’indietro..”
No, non conto, io penso che tua madre..
“Ah ! Ha avuto dei rapporti con la sua ?”
Rapporti di che genere ? Vocali, spirituali ? Chiarisci, subito, capito ?
” Sa ciò che intendo, ehm…”(fa strani gesti con le mani)
Si, mi ricordo una volta le feci un gesto così con il dito medio, ma per ridere e lei infatti si mise a ridere…
” E’ venuto per prendermi in giro ? Non mi prenda per il bavero, altrimenti…”
Altrimenti cosa ? Ritieniti fortunato, giovanotto, che ti prendo solo in giro !
” Oooh ! ( si appoggia allo schienale della poltrona ) le cose stanno così ?”
Si, sei tu che non devi scherzare con me, non sono responsabile delle mie azioni !
” Per favore, per favore signore, che cos’è che vuole ?”
Ho bisogno di AIUTO, accidenti !!
” Naturalmente, naturalmente, signore. Come mi ha trovato ?”
Sulle pagine gialle
” Sulle pagine gialle ? Sulle pagine gialle io non ci sono…”
Si che ci sei ! Dottor De Paolis, psichiatra, via del Ciclamino 12, interno 3
” Questo è l’interno 4, io sono Gaspare Santini, avvocato. Temo che lei abbia commesso un errore”
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Una volta sono stato da uno psichiatra, perchè ero depresso. Dall’avvocato tante volte ( sempre per difendermi…). Li ricordo pressochè identici. Ovviamente non rispondevo in quel modo ( ovvero come avrei voluto…) , stavo quasi sempre zitto. Capivo che avevano pochissima voglia di ascoltarmi sul serio. Il commento del Sig. Torci ( che chiaramente non c’entra nulla- ma forse è uno psichiatra o…un avvocato ) mi ha ispirato questo raccontino. E l’ho scritto.
Vi invito a rimanere in tema. Grazie.
Cara Maria, non sapevo che tu scrivessi solo per gli amici, ma su una cosa sono d’accordo con te: penso che Manuelo stia dalla parte mia, anzi adesso (mi vesto di stracci) esco e lo vado a cercare! Ciao titti
ps: Lo volete come autore? Ma pagate?
MA CU TU LASSO’ SCRITTU U MIERICU CA T’A’ ZITARI ?!?!?
Per il colto : “è stato per caso un medico colui che ti ha imposto il nubilato ?”
“Cara Maria, non sapevo che tu scrivessi solo per gli amici”
quando l’ho detto?
quando hai detto cche.” il primo che arriva..”.in risposta a stalker. Ma so che avevi gia capito ciao titti.
caro signor manuelo,
ero quasi convinto che il mio commento (riguardante esclusivamente il post di maria, quindi rimane un mistero la sua affermazione “chiaramente non c’entra nulla”) fosse in tema; mentre nutro qualche legittimo (?) dubbio sull’adeguatezza del suo (peraltro pregevole sfoggio di un malcelato desiderio di mettere in mostra le sue notevoli (!) capacità narrative (non incontrano il mio gusto ma quasi sicuramente lei sopravviverà alla cosa, facendo appello alla smisurata forza del suo ego).
Per sua soddisfazione le dirò che non sono nè avvocato nè psichiatra (non mi permetterei mai di esserlo oggi come oggi); per quanto riguarda le sue difficoltà di comprensione delle frasi che ho scritto, non posso fare altro che consigliarle un buon dizionario della lingua italiana.
P.s. il suo raccontino me ne ispira un altro conseguenziale, ma glielo risparmierò, a causa del terrore che mi pervade al solo pensiero di scatenare la sua foga censoria, che certo darebbe vita ad altre meraviglie narrative.
con smisurata ammirazione, e con gratitudine
Ma no, Sig.Torci, mi sono espresso male. Quel ” Non c’entra nulla ” non era rivolto al suo commento. Era rivolto alla sua persona. Insomma volevo soltanto dire che i personaggi del mio raccontino sono esclusivamente frutto della mia fantasia. Allo stesso modo è sempre un personaggio del racconto che non ha compreso le sue frasi. Io ho capito benissimo. Un caro saluto. Ps Il raccontino conseguenziale mi incuriosisce parecchio. Davvero.
caro manuelo,
tutto chiarito, anche se qualche dubbio mi resta (sa io con l’ironia ci lavoro ogni tanto); Era l’essere definito psichiatra o avvocato che forse mi avevano messo fuori strada! Che vuole fare: noi avvocati/psichiatri mancati siamo malopensanti; per il raccontino temo che non se ne farà nulla.
un saluto a lei
Vi ricordo che questa non è una chat.
a volte penso che maria cubito sia single non x scelta, ma xkè è troppo avanti e nessun uomo riesca a starle dietro hihihi. anche io sono single e sto molto bene così,ma se dovessi incontrare quella “giusta” forse cambierei idea. di una cosa però sono certo,che non riuscirei mai ad essere il fidanzato o il marito modello,mi conosco molto bene!!! ciao maria sei forte.
@domenico: o troppo avanti…o troppo indietro! cmq Rosalio ha ragione. Abbiamo un po’ trasformato i commenti in chat. Ma è accaduto perchè sono venuti fuori commenti che poco avevano a che fare con il post in sé e molto con me. Me ne scuso a nome di tutti 😉