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lunedì 23 dic
  • Cose di vergogna

    Prima un piccola premessa, necessaria e un po’ dolorosa. Davvero, sarei tentato di scrivere che se ne sarebbe dovuto andare dopo la storiaccia della ZTL in cui l’incapacità dimostrata fu pari solo alla capacità di sorridere con tutti denti in fuori davanti agli obbiettivi dei fotografi, e chissenefotte se la città era flagellata dalla criminalità crescente o dall’eroina tornata nei quartieri. Lui sorrideva. Anche (soprattutto) quando la città da lui amministrata soffocò nella munnìzza e non ebbe la decenza di chiedere scusa ai suoi cittadini, doveva andarsene a lampo. Sarebbe stato un gesto pulito. Invece eccolo lì, o meglio, eccolo da qualche parte, visto che in Comune non si vede (e neanche in altri appuntamenti istituzionali o di attaccamento al territorio, tipo il Festino, ma si sa: i fischi sono inquinamento acustico e ai cocktail party si vocifera che lui alla salute del palermitano ci tiene assai). Oppure, più onestamente, avrebbe dovuto dimettersi per l’inconcludenza del suo mandato, per l’assenza di un progetto politico, per lo sganciamento da una realtà mai davvero esperita se non – forse – nei rotocalchi che foraggiati generosamente ne avrebbero proclamato in saecula saeculorum l’ineffabile “coolaggine” a imperitura memoria. E invece è rimasto lì, nascosto da qualche parte, a continuare ad essere il sindaco. Ha sommato disastri su disastri e niente. Ha dato soldi pubblici a TV private amiche, e niente. Ha usato la cosa pubblica per fini spudoratamente privati, ed ancora nulla di nuovo sul fronte della Sicilia Occidentale. Siamo quasi alla fine della premessa, che però abbisogna di una ultima puntualizzazione, urgente e doverosa: una intera coalizione lo sta appoggiando tuttora, proteggendolo e mantenendolo saldo nel suo scranno. Neanche da loro una parola di scusa che sia una. Fine della premessa (che non era tanto piccola, invero, ma il senso di impotenza che genera la via crucis della troppe inefficienze pare uno stillicidio, e questo sì che genera dolore).

    Il fatto è che in questi giorni c’è stato qualcosa in più. C’è stata la gogna mediatica. Un servizio dell’ottima Stefania Petyx è andato in onda nella trasmissione con la maggior audience del belpaese, con la conseguenza d’aver creato un moto di sdegno diventato uno tsunami di vergogna. Perché, una volta ancora e di più, lo sputtanamento televisivo ha leso l’orgoglio e la dignità dei palermitani perbene. Non è stato il servizio andato in onda in TV a devastare l’immagine della città. È l’immagine della città che ha reso devastante il servizio.
    Un sindaco irreperibile (e quando mai) mentre una giornalista lo cerca per offrirgli il diritto di replica, una città traboccante di munnìzza, impiegati che mai si sono visti al posto di lavoro, lo sfarzo di barche lussuose giusto per ricordare che le caste esistono eccome, la pratica del business in nero, la logica dell’amicizia col potente di turno come lasciapassare. Uno strazio, vero? Beh, è la nuda e pura realtà di questa Palermo.

    Palermo è una città che è stata stuprata e poi cannibalizzata, usata soltanto come bacino elettorale, un zona franca dove si comprano i voti come si comprano i quarti di bue, tanto il risultato è lo stesso: ci si spartisce una carogna. La puzza è la stessa. Il ventre, gli arti e la pelle di Palermo oggi odorano di munnìzza.

    Ieri dopo il servizio mi chiama al telefono un amico emigrato al Nord. Vi giuro, vorrei evitare ogni retorica adesso, per il rispetto che ho per lui, per me stesso e per la mia città. Ma è stato tanto il senso di vergogna che, davvero, ciò che segue è quanto di più onesto io possa adesso scrivere su questa vicenda.

    Il mio amico mi chiama ed io rispondo.

    Mi dice: Davidù ma com’è che ancora non si è dimesso.

    Mi dice: non solo ho dovuto emigrare, ora spàrte pure questa umiliazione.

    Mi dice: ma lo sai che al lavoro tutti mi stanno pigghiàndo p’u culo.

    Poi non dice altro perché comincia a piangere.

    La telefonata termina così. Senza nessun’altra parola, mentre lui, forse per sfogarsi, forse perché l’orgoglio era stato frantumato e irriso, lui che in silenzio continua un lungo, inesausto, dolorosissimo pianto.

    Ma ci hanno mai pensato al fatto che per molti palermitani essere di Palermo era una bandiera da ostentare con orgoglio e fierezza? Oggi, sotto la LORO amministrazione, con questo sindaco, oggi non è così. Umiliazione e vergogna. Complimenti.

    Questo pensavo col telefono ancora in mano. Fuori dalla mia finestra intanto aveva smesso di piovere. La piazza allagata pareva un piccolo mare, i sacchetti di munnìzza ammucchiati un’isola al centro del mediterraneo, nessun segno di barca.

    Palermo
  • 48 commenti a “Cose di vergogna”

    1. vriuagna. schefè.

    2. Non è stato il servizio andato in onda in TV a devastare l’immagine della città. È l’immagine della città che ha reso devastante il servizio.
      piango anche io

    3. davide purtroppo, da emigrato, anche io ho provato lo stesso sdegno e lo stesso imbarazzo. Sono stato sempre pronto a difendere la mia terra a spada tratta, purtroppo adesso è diventata indifendibile.

    4. la mia città….la mia terra…..
      no, siamo noi a esssere indifendibili.

    5. Io mi vergogno per loro e invece loro, non si vergognano di fronte a noi.

    6. Il degrado della città è sotto gli occhi di tutti, lo vediamo ogni giorno nelle strade piene di scatoli vuoti delle sigarette, nelle liti davanti ai semafori negli incroci e per le triple fila, per il signore che la mattina alle 8 va a lavorare e butta i rifiuti indifferenziati nel cassonetto dove marciranno con 30° per l’intera giornata.

      o in giganeschi posteggi inaugurati ma non ancora aperti dove si loda la pavimentazione della piazza ma si tace la totale assenza di verde pubblico.

      io non soffro a sapere che il Sindaco eletto al secondo mandato con un quasi plebiscito non sa amministrare, è evidente che non sa amministrare e l’unica cosa che posso fare è non votarlo.

      io soffro a vedere il degrado e non trovare alternative.
      verrà sfiduciato o no, al posto suo avremo un amico del on. Miccichè, anche lui lo conosciamo bene, molto bene.

      palermo ha bisogno di un rinnovamento e di scelte impopolari e drastiche.
      eliminare le clientele, fare rispettare le leggi della convivenza civile, imporre limiti alle libertà personali.
      altrimenti noi ragazzi continueremo ad andare via e qui non cambierà mai niente.

      io ho vissuto fuori palermo per diversi anni ma sono sceso sempre a votare.
      per gli amici che sono emigrati,quante volte siete scesi per votare negli ultimi anni??

    7. Il problema non sono le sue dimissioni, che comunque sono cosa buona e giusta, ma il “dopo” che uscirà dalle scelte dei cittadini.
      Quanta di questa rabbia, si trasformerà in cambiamento?
      Quante persone perbene di destra, sinistra ,centro sapranno aggregarsi per una nuova stagione di politica per i cittadini?
      Dopo Falcone e Borsellino l’indignazione in città arrivò a teli vette, che sembrava che la mafia potesse sparire da un momento all’altro, sappiamo com’è proseguita la storia.
      Se in maniera democratica non si riesce a presentare un’alternativa a questo schifo,sputare “virtualmente” su tal cammarata diego serve solo a scopo catartico.

    8. Io ho smesso di “scendere” per votare 8 anni fa…

    9. Non finirò mai di dirlo:
      ABBATTIAMO LA CASTA – FALLISCANO TUTTE LE AZIENDE DEL COMUNE AMAT COMPRESA – LICENZIAMO LSU E SIMILI.
      Dobbiamo ripartire da zero a costo di buttare in mezzo alla strada migliaia di FANNULLONI che hanno trovato lavoro senza alcuno sforzo e che si vantano pure di avere un lavoro sicuro alla faccia di chi ha studiato credendo che potesse servire.

    10. Bravo Davide!
      Una mia amica inglese che veniva a palermo da un decenni, ogni settembre, non ci mette più piede da due anni. L ultima volta mi ha detto, con grande tristezza : se fossi venuta per la prima volta oggi ( settembre 2007) non sarei tornata più! a Palermo.
      Oggi ho trovato una sua mail diceva: sempre peggio vedo.
      Ancora non le ho risposto, il silenzio è l unico modo per conservare un briciolo di dignità.
      Domani alle venti andrò a prendere due amici del nord…
      Ospiti miei a mondello!!
      Spero continui a diluviare! almeno lo scempio della spiaggia me lo risparmio!
      GRAZIE!!! Sindaco.

    11. io invece non provo vergogna.. o meglio: ovviamente mi vergogno ogni singolo giorno, ma per me stesso e per i palermitani che ogni minuto agiscono come tali (ossia da vastasi, porci, arroganti e ovviamente mafiosi), non per i turisti; anzi, a dire la verità più di una volta ho pensato di mettere su internet (tipo su youtube o qualcosa del genere) un video -con sottotitoli nelle principali lingue europee- che avvertisse i turisti di NON venire a Palermo, perchè siamo ladri, perchè siamo delle persone incivili, perchè la città è sporca e per tutti i bei motivi che qui conosciamo alla perfezione. Sono stanco di vedere pubblicità che sottolineano il fascino selvaggio della nostra terra.. Vanno bene gli eufemismi, ma ‘a munnizza è mmunnizza; e inoltre trovo ingiusto fare arricchire albergatori, ristoratori e aziende municipalizzate (vedi anche solo l’AMAT) a spese di turisti che in cambio hanno meno del nulla, dato che subiscono raggiri e furti (e non parlo solo di scippi veri e propri)

    12. Vivo all’estero da 2 anni. Adoro Palermo. Ma ormai lo stato di degrado, abbandono, incuria, incivilta’, mafia, ha raggiunto il livello piu’ alto da sempre.
      Ora ho perso pure la speranza di tornare.
      Non puo’ nascere nulla in questa terra dimenticata da tutti!

    13. Non se ne doveva andare a lampo. Se ne doveva andare a Bellolampo. E se continua così c’a vairca.

    14. Il tuo amico non si dovrebbe vergognare. E’ emigrato, probabilmente, proprio perchè non disposto ad accettare quello che succede qua. Si dovrebbero vergognare veramente quelli che hanno votato questo personaggio e che, sono sicuro, rivoteranno la stessa parte politica al prossimo giro, come se Cammarata fosse indipendente dalla coalizione che lo sostiene. Quelli che se ne fregano se ci sono i monti di spazzatura nelle strade, se i turisti vengono e non tornano più, se nessuna impresa viene a investire qua e a quelle che ci sono viene voglia di scappare o di chiudere, se Palermo va in televisione solo per queste cose, se bruciano una scuola allo Zen.. Se ne fregano di tutto questo perchè basta avere la pancia piena alla sera, o un posto di lavoro all’AMIA, o una bella consulenza, o la richiesta di un bel “parere”, o un bel posto da “esperto”…

    15. Ho 28 anni, mi ritrovo anche io costretto ad “emigrare” al nord, a Milano precisamente, dove hanno ragione a chiamarci terroni e contadini! Palermo merita l’abbandono!

    16. ULTIMISSIMA: Il Sindaco Cammarata allaga Palermo per sfuggire, insieme al suo fido traghettatore, alle domande della Petix.
      P.S.: Sembra sia diretto a San Martino delle Scale.

    17. Evabbè Davide, non facciamola tragica 😉 Umiliazione e vergogna per una trascurabile minoranza.

    18. Davidù…il tuo amico inizia a piangere ?

      non commento…

    19. Davide, il tuo amico potrei essere benissimo anche io, ma ero in nave per tornare “in continente”, quando hanno trasmesso il servizio e quindi l’ho visto in rete dopo aver in parte metabolizzato i commenti altrui. Mi ha sinceramente molto più sconvolto le immagini delle macchine che galleggiavano in un mare, letteralmente mare, di pioggia, come in quei servizi che una volta ci sembravano molto esotici, di alluvioni in Pakistan o Bali. Ma dicevamo: Sì, vabbè, ma quello è terzo mondo!
      Ebbene, il terzo mondo, è dimostrabile, non è così lontano ed è parente stretto, strettissimo, figlio forse, di barche del sindaco parcheggiate e dipendenti comunali usati come attendenti dellla casta.

      Come castigare la Casta? Siamo ancora capaci? Rosalio ha ripreso un utente che parlava di forconi e cose simili. Ok. Il popolo è assoggettato alle regole della Democrazia, quindi modi pacati e civili, e i potenti no?
      Un rimedio? Che proponi? Conferme (leggi elezioni light) a metà mandato? Sfiducia dal basso?
      Ma non erano cose delegate all’opposizione?

      Da Roma ti dico, che qui le cose non sono tanto meglio, solo che non si è sentito ancora il botto.

      Con simpatia
      Giovanni

    20. Addendum: perché dovrebbe(ro) dimettersi se il tornaconto personale (dallo skipper pagato dai cittadini a chissà che altro non sappiamo) è così facile e garantito? Visto che, leggi sopra, non esistono meccanismi dal basso ad interrompere tutto questo?

    21. Davidù al tuo amico forse è pesata di più questa situazione perchè è fuori, e noi? , noi siamo incancreniti, e come lui se ne starfotte, noi siamo cancre-paralizzati nel non fare un c…o

    22. Giù il cappello di fronte ad uno dei post più belli di Davide Enìa.
      Queste parole in particolare mi hanno colpito, non tanto per la loro verità (a me stranota) quanto per la loro durezza espressiva:
      Palermo è una città che è stata stuprata e poi cannibalizzata, usata soltanto come bacino elettorale, un zona franca dove si comprano i voti come si comprano i quarti di bue, tanto il risultato è lo stesso: ci si spartisce una carogna. La puzza è la stessa. Il ventre, gli arti e la pelle di Palermo oggi odorano di munnìzza.
      ___________
      Ciò detto, io non mi unisco al coro di chi pretende pubblici autodafè di vergogna da parte di chi ha votato Cammarata. Ma almeno una -umana, umanissima- dichiarazione di sconforto per vedere il proprio consenso così nullificato da un sindaco de(l) genere francamente me l’aspetterei. Così come a costoro io chiederei: ma non lo sentite in bocca l’inconfodibile afrore della pigghiata p’u COOL? Davvero non provate rabbia e risentimento per avere in buona fede (la buona fede si presume) dato il voto a uno che appena eletto non casualmente fu appellato u-sinnacu-cu-ci-l’avìa-a-diri?
      Come sempre, vox populi vox dei.

    23. Ciao Davide, come stai? Sempre in gamba.
      Impazza sempre più il caso Diego a Palermo.
      Però devo dire la verità: ad agosto ho trovato la città molto sporca. Adesso un pò meno, forse grazie alle abbondanti pioggie: noi a questo dobbiamo aggrapparci!
      Diego ha deciso di non andare! Diego vuole restare per finire l’opera: far sprofondare completamente Palermo.
      Cosa dobbiamo fare? Prenderlo a calci non si può; potremmo dileggiarlo e insultarlo a più non posso, ma lui si è fatto prendere dalla sindrome della poltrona e non si staccherà da li fino al 2012! Dobbiamo farcene una ragione. Non ha più una maggioranza in consiglio? Se ne frega! Va avanti lo stesso. Non può più attuare alcuna azione di governo? Che gli importa: è una questione di principio! Il suo mandato scade nel 2-0-1-2. Lo volete capire o no? E se non si è dimesso per il fallimento di AMIA e AMAT, con il comune che sta in piedi per miracolo e tutto il resto che sappiamo, perchè mai dovrebbe dimettersi per quest’ultimo peccatuccio? Quasi veniale, direi, al cospetto dei precedenti.
      Ciao Diego: un consiglio da un amico. A casa c’è una minestra calda che ti aspetta, un cane per amico e un divano da cui guardare comodamente la tv: torna a casa e ti vorremo ancora bene!

    24. purtroppo i commenti su questo o su qualche altro blog, i video su youtube, le manifestazioni e tutto il resto non cambieranno nulla.
      come non hanno combiato nulla le innumerevoli manifestazioni antimafia al grido “la sicilia è nostra e non di cosa nostra” e come, haimè, non hanno cambiato nulla le manifestazioni e le associazioni contro il pizzo.
      il sindaco è ancora lì, la mafia pure e il pizzo anche (e non ditemi che non è vero).
      Dico purtroppo perché non vedo soluzioni, il malcostume è troppo radicato nel nostro popolo e sarebbe più semplice sdradicare il ficus di piazza marina….

    25. condivido perfettamente quanto scritto da Tonjo e Klaus…inutile lanicaire ivettive contro Cammarata, benchè se le meriti tutte…Ma finchè i palermitani (ed i siciliani in genere) continueranno a votare dei mascalzoni, di destra o di sinistra che siano, non cambierà nulla.

    26. Non riuscite a convincermi, non ci riuscirete mai. Il degrado di Palermo è evidente, ogni volta che torno sempre di più. Però a me l’immaginazione consente, ogni volta, dico ogni volta, di sfondare anche i i muri e di sedermi accanto, come un fantasma, a ciò che si sottrae all’evidenza. E’ la citta segreta, la più bella del mondo, quella che resiste a tutto e a tutti. Un interno palermitano, i cui momenti non appaiono negli orologi. Curiosità immutabili anche se ultimamente ho avuto un pò di paura. Ps Ma è vero che sta piovendo nuovamente e tanto ? E la partita ?

    27. Dopo tutti i fatti che conosciamo, dallo scandalo di una città sommersa dai rifiuti, al degrado ritornato prepotentemente nelle nostre strade, sono purtroppo fermamente convinto che, se potesse, la maggioranza dei palermitani voterebbe nuovamente Cammarata. Provate a smentirmi

    28. Non siamo solo noi del sud a doverci vergognare!!!
      Cammarata recentemente è stato salvato da Berlusconi il quale ha versato 150 milioni di euro in tre anni per il comune di Palermo. Senza questo regalo vi assicuro Cammarata si sarebbe dovuto per forza dimettere. Il Berlusca anni addietro ha fatto la stessa cosa a Catania dove il sindaco era il suo medico personale Scapagnini che ha ridotto Catania in bancarotta.
      Berlusconi è un uomo del nord ed è lui il primo che deve vergognarsi è lui l’artefice il puparo che tieni i fili di Cammarata e della classe dirigente Siciliana.
      E di questo se ne devono rendere conto gli elettori Siciliani che hanno votato Forza Italia o PDL.

    29. Il primo problema a mio avviso è un altro. Anche se, bisogna dire, che se dopo gli accertamenti, i fatti portati agli onori della cronaca da striscia la notizia risultassero veri, il fatto sarebbe tutt’altro che trascurabile. Purtroppo però, da ormai troppo tempo, la politica si occupa di aspetti di cui non dovrebbe occuparsi. Il politico riceve il mandato dagli elettori per risolvere, per migliorare la situazione di una comunità. Ed il dibattito dovrebbe essere incentrato su questi aspetti, ovvero sicurezza, lavori pubblici, scuole ecc… . Questa è la vera politica responsabile. Come diceva il nostro Alcide de Gasperi “politica vuol dire realizzare” ecco, realizzare, non fare show in consiglio comunale o in parlamento, e neanche gossip, come se i politici fossero dei paparazzi in cerca dello scoop che butta giù dalla torre il nemico. Invito tutta la classe politica ad una riflessione. Ormai in questo buio tenebroso c’è solo l’UDC a fare un pò di luce.

    30. @ Andrea: il mio era un invito rivolto agli elettori di centro-destra in buona fede. Quindi sono automaticamente esclusi quelli che si sono venduti il voto, quelli che hanno fatto brogli etc. etc. Se poi numericamente i primi sono meno dei secondi, è una cosa che lascio a te stabilire. Quanto al tuo ultimo invito, non preoccuparti, già fatto. Dal 1994.
      @ Mattia Ventroni: le cose che scrivi non sono astrattamente campate in aria. Anzi. Solo che poi uno legge l’ultimo rigo, gli viene in mente Totò Cuffaro, Saverio Romano e compagnia cantante e, francamente, le tue riflessioni, associate a certi elementi, mi fanno venire in mente suore di clausure e film VM18. Non so se ho reso l’associazione di idee. Accura a non rimanere ‘o scuro mentre io ti cito un De Gasperi d’annata e tu mi fai sapere se c’è un politico italiano contemporaneo che sia degno di allacciargli le scarpe (solo a questo potrebbe ambire).
      ______________
      Basta ricordare quel che scrisse nel 1952 a Pio XII un cattolico doc come Alcide De Gasperi, quando il Papa gli revocò l’udienza privata nel trentesimo anniversario del suo matrimonio per essersi opposto al diktat vaticano di allearsi con i fascisti alle elezioni comunali di Roma: “Come cristiano accetto l’umiliazione, benchè non sappia come giustificarla. Come presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, la dignità che rappresento e della quale non possono spogliarmi neppure nei rapporti privati, m’impongono di esprimere lo stupore per un gesto così eccessivo”.

    31. @Mattia Ventroni: il tuo ultimo rigo di spot pre-elettorale squalifica, ai miei occhi, tutto il resto del post.
      Ma lo so, è il nuovo che avanza, la vecchia DC scudocrociata. E Casini ormai spinge spinge…. ma speriamo solo petuzzi!

    32. doveva andarsene a lampo…??????? Ma chi diciiiiiiiiii!!!
      A Bellolampo dovrebbe andare????

    33. Sfincione non è vero. È l’indolenza che traspare dal tuo commento che non cambia niente.

    34. Il senso di incredulità e di vergogna che provo per quest’ultima “barconata” del sindaco è direttamente proporzionale all’ammirazione che provo per il post di Davide Enia che trovo, in una parola sola, straordinario!!

    35. concordo pienamente con te Domenico

    36. davidù, dico solo che ti ho letto, mi si sono seccate le parole.
      ciao

    37. anch’io abito al nord…..
      e mi vergogno

    38. Facciamo una manifestazione in cui piangiamo tutti davanti al comune.
      Migliaia di persone che singhiozzano davanti alla sua finestra.
      Non è meglio delle solite abbanniate da pantera nera?

    39. Io vivo in svizzera, mai tanto sfottimento da parte dei colleghi svizzeri…

    40. Io vivo in svizzera, mai tanto sfottimento da parte dei colleghi svizzeri…

    41. questi fuochi di paglia in occasione di situazioni eclatanti non portano da nessuna parte.
      cortei,
      manifestazioni,
      lettere indignate,
      tutto può servire, ma l’unica cosa che possiamo realmente fare per migliorare la situazione è portare avanti la nostra carretta con serietà, dignità e onestà.
      e pazienza se ci sorpassano in corsia di emergenza: noi seguiamo la fila;
      e pazienza se buttano l’immondizia ovunque: noi usiamo i cassonetti,
      è pazienza se posteggiano in quarta fila: noi posteggiamo dove è giusto posteggiare, facendoci chilometri a piedi;
      e pazienza se il politico non fa bene il suo mestiere: non lo abbiamo votato e certamente non lo voteremo;
      e pazienza se affittano barche in nero, intascandosi i soldini: noi andremo dalle agenzie autorizzate;
      seguire sempre la via maestra, cercare di farla seguire alle persone a noi care e, quando possibile, indicarla a chi non la vede. questa è la via.
      si resiste così, giorno dopo giorno, nella speranza che a poco a poco le cose cambino e le generazioni future possano vivere in una città un pò migliore.
      p.s. i tuoi colleghi svizzeri non sono degni della tua attenzione perchè dovrebbero guardare come lavori tu e non cosa fà il sindaco della tua città di origine. faglielo notare

    42. Davide, sei stato grande.
      A proposito, Cammarata diserta pure la palestra! dove ovviamente veniva con l’autista e l’auto blu che aspettavano fuori!!
      Pur di non votarlo un tempo ho pure votato per Raffaele sabato alias il Sindaco Isidoro. Avrebbe fatto certamente meglio di lui.
      Viva Palermo e Santa Rosalia.

    43. leggo che quasi tutti esprimono sentimenti di vergogna, di imbarazzo, per essere cittadini della citta di Palermo. Io no!. Io sono profondamente addolorata,amareggiata,ancora pugnalata come una madre che vede il suo caro sbeffeggiato, violato e stuprato dagli altri che dovrebbero essere i primi a difenderlo e ad amarlo. In realta tutti questi “pupi” non amano affatto la loro citta’ amano soltanto il potere la ricchezza e tutto il marcescibile che da questo atteggiamento estremamente egoista ne viene fuori.

    44. Si, l’immagine del cannibalismo è quella che più si avvicina alla condizione di una popolazione che non ha mai conosciuto il concetto di “civilizzazione”, ben noto solo a chi viaggia o vive o ha vissuto fuori.
      Però poi ci si scandalizza e ci si vergogna per fatti molto più stupidi rispetto alla gravità di tante decisioni politiche.
      Lo associo molto alle vicende “Berlusconi-Puttane”, che fanno più scalpore di qualsiasi altro reato posto a conoscenza degli italiani.

    45. Chissà quanti di quelli che hanno scritto i messaggi in questo post, in realtà si comportano da cittadini modello.Quanti rispettano l’orario di conferimento dei rifiuti, quanti parcheggiano l’auto o la moto in posizione corretta, quanti pagano le tasse che dovrebbero, quanti durante le votazioni hanno dato il voto sono per un ideale politico.
      Tutto questo succede perchè non esiste alcun controllo, si vive in anarchia, ognuno fa quello che vuole.
      Allora la soluzione è solo una, prendiamo un Sindaco con tutta la giunta e gli assessori che vengono da paesi più civilizzati di noi, e portiamoli al potere.
      Facciamo uscire i Vigili Urbani per strada a verbalizzare tutti quelli che non rispettano le regole, mandiamo via i lavavetri i posteggiatori e i venditori ambulanti, smettiamola di dare assistenza economica a tutti quelli che fanno finta di non avere nulla ed invece hanno appartamenti auto e moto, licenziamo tutti i fannulloni delle amministrazioni pubbliche pagati con i soldi nostri e fanculo i sindacati e i garanti alla privacy che impediscono di appurare chi lavora e chi no.

    46. Avete visto l’intervista fatta a pagamento con i soldi del Comune, che sono i nostri alla fine, del nostro Signor Sindaco, andata in onda su tutte le reti, una cosa deplorevole e vomitevole!

    47. LA REALE COLPA E’ NOSTRA…PERCHE’ SIAMO NOI HA NON FARE NIENTE…A PARIGI SOLO E DICO SOLO PER UN DECRETO LEGGE HANNO DEVASTATO UNA CITTA’ PER SETTIMANE FIN QUANDO I MINISTRI NON HANNO DOVUTO TOGLIERLO….E QUESTO QUELLO CHE MANCA A NOI…..E QUESTO QUELLO CHE CI DIFFERENZIA DAGLI ALTRI….CHE AMAREZZA….

    48. Bravo Antonio!
      Certo…se Palermo non lo avesse votato per ben due volte ….e mo che vogliamo??
      Quando si va a votare bisogna saper votare!!!.Palermo si lamenta e poi all’atto del voto..Magia!!
      Cammarata rieletto!!!
      ..E allora tutto il resto poi sono chiacchere e mi stupisce che ci si stupisca o ci si scandalizzi!!!
      Per quanto riguarda il problema della Munnizza..io una soluzione l’avrei..buttate i sacchetti davanti casa del Sig.Sindaco(?)..pero’ mi raccomando dalle 18.00 alle 22.00
      E’ speriamo nella Santuzza!!
      Buona serata a tutti…

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